Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

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Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da Ferrobattuto » 11 giu 2012, 22:08

Ho pensato di sperimentare il sistema di Hal9000, usando il materiale recuperato da vecchi accumulatori aperti in passato, per realizzarne uno impiegando la "sua tecnologia". :D Però non ne ho una gran quantità, né ho molta simpatia per il "sistema cilindrico", che in qualche modo mi appare "asimmetrico". In realtà non provo simpatia neanche per quelle cilindriche commerciali, viste in rete in più di qualche sito. Questo, naturalmente, senza nulla togliere al sistema usato dal nostro solerte e paziente amico sperimentatore. :D Diciamo piuttosto una specie di "sperimentazione parallela".
Stà di fatto che ho voluto realizzare delle piastre "piane", anche se molto spesse, appiattendo i soliti tubi in PVC giallo per scarichi. Avevo a disposizione diversi spezzoni di vari diametri, ma più che altro da 100mm di diametro, e mi sono adattato con quelli, più vari altri ritagli avanzati a precedenti "dimostrazioni" (vedi quì: http://www.offgrid2.altervista.org/view ... p?f=7&t=86 ).
La foto sotto, come al solito mostra il materiale di partenza.

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Nella foto si vedono anche lo "stampo" in legno usato per "formare" i tubi e un paio di primi tentativi, ben riusciti. Lo stampo altro non è che una tavoletta di legno di dimensioni opportune, in questo caso 2cm di spessore per 13cm di larghezza. I tubi usati hanno uno spessore medio di circa 2,5mm, per cui il diametro interno è di 9,5cm che moltiplicato per pigreca da circa 29,8cm. Per cui i lati escono da 2x13cm. Mi sono tenuto "piatto" per avere la maggior superficie possibile, compatibilmente con uno spessore "maneggiabile". Più sottili avrebbero dato problemi sia per la formatura che per lavorarci dentro.
Lo stampo è ben lisciato e abbondantemente incerato con normale cera da candele, favorisce lo scorrimento a caldo e permette di sfilare agevolmente i pezzi dopo raffreddati. Ovviamente la formatura è a caldo, come al solito. Mi raccomando la solita prudenza, lavorare coi guanti di cuoio e attenzione alle scottature.
Sotto si vedono in particolare i primi due pezzi formati.

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Per poter tagliare con discreta precisione il tubo, visto che è rotondo e la squadra serve a ben poco, ho usato una sorta di "cravatta" ottenuta tagliano via l'imboccatura da un gomito. Entra precisa sul tubo, ha il foro interno uguale al diametro esterno del tubo, con appena quel tanto di gioco da pemetterle di scorrerci sopra. Non ho rovinato un gomito per averla, è un avanzo anche quello.... :mrgreen: Da uno scarico del cortile posteriore..... ;) Non butto mai niente, infatti ho sempre fin troppa roba attorno. :: )
Si segna con una punta metallica tutt'intorno al tubo alla distanza voluta, in questo caso a 20cm, usando la parte della cravatta più dritta, ossia il bordo di fabbrica.

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Si taglia col seghetto seguendo il segno facendolo scorrere pian piano intorno al tubo. Ci vuole un po' di pazienza, ma questa è una "merce" di cui bisogna "abbondare" in questi casi. Alla fine si ottengono tanti tubi come quelli delle foto sopra. Io ho usato le misure secondo il materiale che avevo, ma non sono vincolanti. Ognuno, volendo, può sperimentare come crede.
A quel punto mi occorrevano delle lastre piane, per i fondi e i laterali. Ho usato il solito sistema di tagliare uno spezzone di tubo longitudinalmente, scaldarlo fino a farlo rammollire nel solito modo e spianarlo tra due superfici piane.

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Il forno è un normale forno a GPL di recupero. La temperatura impostata sul termostato è di circa 150 o 160°C, come si vede sotto. Di più non serve.

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Il tubo è uno spezzone di tubo da 14cm, e i piani sono quello della pialla da falegname e una lastra di vetro da 8 o 10mm di spessore. Un buon peso sopra consente di avere una lastra ben spianata.
Ho usato il piano in ghisa della macchina perché raffredda velocemente il PVC (e perché lo avevo a portata di mano.....), ma nulla vieta di usare un altro piano qualsiasi, come ad esempio un tavolo col piano di marmo o di vetro spesso. Serve un piano molto rigido, possibilmente buon conduttore di calore.

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Il materiale ottenuto.

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La lastra semitrasparente che vedete sopra è un foglio di polistirolo "Fumée" di 2mm di spessore, copriva il monitor di un vecchio portatile ormai fuori uso, demolito per recuperare l'HD ancora funzionante. Di quella lastra mi piacque il colore e decisi di tenerla, ora torna utile. Il polistirolo è un po' più cristallino e delicato del PVC, si deve tagliare col seghetto badando bene a non scheggiarlo, altrimenti si frantuma e non serve più a niente. Però s'incolla benissimo con la stessa colla del PVC. Mi servirà per fare uno dei fianchi del contenitore, in modo che si possa vedere dentro e controllare sia il livello dell'elettrolito che eventuali sedimenti. ;)
I contenitori così ricavati in realtà sono tutt'altro che perfetti. Per farli venir meglio sarebbe occorso uno stampo che avesse anche l'esterno, e non solo "l'anima" in legno, per far venire bene gli spigoli e i lati piccoli. Invece io mi sono limitato a pressare i due lati grandi del tubo ancora caldo con due ritagli di compensato, in modo da farli venire il più piani possibile, senza curarmi del resto. Non me ne sono preoccupato un granché, trattandosi di un prototipo singolo, ovviamente nel caso di doverlo replicare in maggiori dimensioni si prenderebbero maggiori precauzioni. Ora conviene cercar di "accoppiarli" 2 a 2 e trovare quelli più simili possibile. Due numeri messi sulle rispettive "facce interne" indicano sia la coppia che la posizione dei contenitori.

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A questo punto si debbono sforacchiare le facce interne, quelle affacciate e segnate coi numeri, altrimenti la corrente dove passerebbe?... Perché ovviamente, uno è il contenitore della "piastra positiva" e l'altro di "quella negativa". :D
Per non sforacchiare a caso mi sono avvalso di una "guida" fatta con uno spezzone di lamierino forato, come si vede nella foto sotto.

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Si posiziona bene sul contenitore, si fanno due fori diametralmente opposti e ci si infilano due perni qualsiasi del diametro del foro, in modo che non si muova più durante la foratura. In questo caso i fori erano da 6mm e ci ho infilato due viti dello stesso diametro.
Due parole sul lamierino: si può acquistare in qualche magazzino di materiali metallici ben fornito, ma difficilmente ve ne venderanno meno di 2mq..... Però si trova anche dentro a dei vecchi filtri per l'aria delle auto, quelli cilindrici "a cartuccia". Di solito racchiude una "fisarmonica" di carta porosa che filtra l'aria, e la rende rigida. Penso che basti chiedere ad un meccanico o un demolitore qualsiasi. Anche usato e sporco d'olio e di polvere va bene ugualmente, una volta ricavato basta pulirlo con un po' di benzina e torna lucido. Quello che ho usato io ha quella provenienza lì. :) I fori possono avere diametri diversi, ma di solito sono intorno a quella misura.
Si fora seguendo le linee diagonali con una punta dello stesso diametro del foro. Il trapano deve girare velocemente, il mio girava a 1200g/min, ma fate attenzione perché il PVC tenta di "incastrare" la punta, di "prenderla dentro" e di spaccarsi. Io ho usato una punta affilata come per forare l'ottone, ossia col taglio smussato, ma mettermi a descrivere quì come si fa è piuttosto lungo. Eventualmente se ne riparla poi o si cerca in rete qualche immagine. Credo comunque che basti un po' di cautela, non spingere troppo e tener ben spianato il lamierino. Alla fine la superficie sarà completamente sforacchiata, ma regolare.

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Si puliscono le bavature interne sui fori con un raschietto o una spatola o la punta di una lima.
I due contenitori da affacciare.

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Come si vede, i fori non coprono completamente le facce, ma terminano a circa 1cm dal bordo superiore, perché lì difficilmente arriverà il materiale attivo che metterò dentro, altrimenti traboccherebbe, e a circa 1,5cm dal bordo inferiore. Questo serve per lasciare spazio ad eventuali sedimenti, che se i fori arrivassero sul fondo, cortocircuiterebbero le due piastre. Cosa che succede regolarmente alle batterie per auto......
A questo punto si incollano i "distanziali", ossia dei quadratini di PVC che tengono equidistanti le due facce interne. Il PVC usato è da 2,5mm, ne ho messi due sovrapposti per un totale di 5mm, che addizionati a quelli dello spessore dei contenitori diventano in tutto 10mm di distanza tra i materiali attivi contenuti.
Le due facce interne dopo la foratura hanno la tendenza ad ingobbarsi leggermente verso l'interno, per dui incollati i distanziali bastano due mollette per i panni per tener tutto fermo.

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Incollati i distanziali, verificare bene che i contenitori siano il più allineati possibile, poggiandoli sia in piedi che di lato. Nei primi momenti il collante ancora "scorre" poi si blocca e non si muovono più. A questo punto conviene lasciar asciugare il tutto per almeno due o tre ore.
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da Ferrobattuto » 11 giu 2012, 22:57

Ora si incollano i due "laterali", quello in normale PVC e quello in polistirolo trasparente. Se le due facce laterali sono sbieghe o svergolate, basta passare il tutto su un foglio di carta vetrata. Io ho usato quella del n°80. Una buona striscia di collante sui bordi irrigidisce e sigilla il tutto.

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Se le due lastre non spianano bene sui lati e non schiacciano bene il collante, si può mettere un peso moderato sopra, e un piccolo spessore al centro sotto, in modo da far aderire bene il tutto. A questo punto conviene lasciar asciugare bene fino al giorno dopo, quando si incollerà il fondo.
Ovviamente anche il fondo può essere sbiego, come i lati, come si può vedere dalle due foto sotto. Dopotutto abbiamo deformato dei tubi di plastica col calore, e col fai-da-te è difficile fare forme perfette.

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Ma niente paura: passandoli sopra al "solito" foglio di carta vetrata.......

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Il fondo verrà perfettamente piano. (Mi sono avvicinato troppo con la fotocamera.....)

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Si passa un buon filo di collante su TUTTI i bordi, anche quelli interni, badando bene di non esagerare per non farlo colare intorno, ma abbastanza spesso da sgusciare fuori quando si posa la lastra di fondo, poi si mette sopra un peso in modo da farla spianare bene, in questo caso un bel barattolo di chiodi da 4cm..... :D e si lascia asciugare bene.

Immagine

Eventualmente quando ha tirato bene si può ripassare un secondo filo di colla sopra per finire di sigillare meglio.
Alla fine si può passare sulla cartavetrata anche il bordo superiore, nell'eventualità che si possa o si debba mettere un coperchio superiore.
Il contenitore è fatto:

Immagine

Ora devo farne altri cinque...... :mrgreen: Però ho già i pezzi tagliati e forati quasi tutti. ;) Spero di far presto.
In seguito spiego come penso di fare per mettere dentro il materiale attivo e le due lamiere di piombo.
Saranno in tutto 6 elementi, naturalmente da 2V nominali ciascuno, per un totale 12V, in modo da poter usare un normale caricabatterie e un normale desolfatatore per portare a termine la prova.
Per me, però, per il mio futuro (speriamo.... :: ) ) banco di accumulo penso che mi farò delle "normali" Planté. Con tubi più grossi dello stesso materiale squadrati con lo stesso sistema. Naturalmente mi servirà una "squadratrice" più grande....... :D
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da maxlinux2000 » 12 giu 2012, 8:43

IMPRESSIONANTE!!! (woot) (woot) :O

Bellissima idea. Aspetto con impazienza la conclusione! :D
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da maxdef » 12 giu 2012, 11:05

...gran bel lavoro ;) ,ma....i fori che hai fatto, non sono troppo larghi per trattenere il materiale attivo sbriciolato? :?

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Messaggio da maxlinux2000 » 12 giu 2012, 13:00

credo vada a mettere delle sacche fatte con la stoffa delle maglie anti-sudore
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Messaggio da maxdef » 12 giu 2012, 13:18

...gli dovrà cucire pure le magliette!!! :mrgreen:

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Messaggio da Ferrobattuto » 12 giu 2012, 13:31

Infatti, come ha intuito Offgrid, metterò del tessuto antiacido davanti ai fori, lo stesso tessuto che ha usato Hal9000 (me lo ha dato lui..... :mrgreen: ). Hal ha fatto i fori grandi e messo della rete di plastica a sostenere il tessuto, io invece ho fatto direttamente i fori piccoli, in quanto di spazio lì dentro ne ho poco.

He he, no, niente magliettine. :D Solo un "fazzoletto" davanti ai buchi. ;)
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da maxlinux2000 » 12 giu 2012, 19:39

e come fai a tenerlo in sito il tessuto? lo incolli?
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da Ferrobattuto » 12 giu 2012, 23:38

A parte che due gocce di colla in fondo basterebbero sicuramente, ma poi quando il tessuto stà davanti ai buchi, con le polveri pressate dietro, penso che difficilmente si muoverebbe..... Dopotutto è un elemento STAZIONARIO, mica viaggia su un'automobile..... :D Non è soggetto a movimenti o vibrazioni.
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da Hal9000 » 13 giu 2012, 13:12

Un altra bella sperimentazione, complimenti Ferro!
Beh io non avrei così tanta pazienza da fare tutti quei buchi con il trapano, già quelli grossi sui tubi pvc ci ho messo una vita... pensa che ora stò cercando soluzioni già bucherellate :D

Come collettori userai due lamiete di piombo posizionate sul lato opposto a quello forellato?

Non vedo l'ora di vederli pieni di materia attive e sotto test per valutare i risultati!

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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da maxlinux2000 » 13 giu 2012, 13:39

ermete.... stavo pensando che forse si aumenterebbe di molto la capacità, mettendo 2 piastre negative e una positiva in mezzo. Certo che è una lavoro più oneroso in quanto ti obbliga a raddippiare il numero di fori ocn il trapano e aggiungere 6 tubi in più.
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da Ferrobattuto » 13 giu 2012, 14:03

@ Hal9000. Si, per elettrodi userò due ritagli di lamiera di piombo posizionate come dici tu, "dietro" al materiale attivo, in modo che la corrente lo traversi tutto.
Anche io non vedo l'ora di averlo finito per poter cominciare a caricarlo. La capacità dovrebbe essere piuttosto contenuta, anche se come peso di materiale ce ne va parecchio. Una cosa che mi preoccupa un po' sono le correnti di scarica e ricarica, che se dobbiamo stare su C/100 come le tue saranno proprio irrisorie....
Hal9000 ha scritto:.......pensa che ora stò cercando soluzioni già bucherellate :D

Almeno per quello interno potresti usare anche solo la rete.... Legata con fascette di plastica. ;)

@ Offgrid. Non credo che in quel modo aumenterebbe la capacità, ma solo la corrente massima perché aumenta la superficie affacciata, in quanto almeno fino a prova contraria la capacità è data dal peso e dalla massa del materiale, che però deve essere uguale per entrambi gli elettrodi. Ora, raddoppiando solo uno dei due (quello negativo) parte del materiale "doppio" rimane inutilizzato. Un'altra cosa è sulle batterie per auto, che hanno piastre finissime e una in più o in meno non cambia niente.
Comunque, per una semplice prova di sperimentazione, altro lavoro in più penso sia superfluo......
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da Ferrobattuto » 15 giu 2012, 16:06

Ieri pomeriggio ho finito di assemblare i contenitori, in mattinata ho incollato le due metà forellate e nel pomeriggio i laterali.
Mentre sono sotto i pesi.

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Mentre tutti gli altri si asciugavano col primo contenitore ormai finito ho fatto una prova di tenuta, riempiendolo d'acqua e lasciandolo al sole.

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Ha tenuto perfettamente. Quì sotto si vede meglio l'acqua, piena di bollicine. Le bolle sono d'aria, naturalmente, che non si era nemmeno scaldato. :)

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Questa mattina ho finito di incollarci i fondi, e sono tutt'ora sotto pressione.

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Molto tempo fa, da un'altra parte, parlando di contenitori per stazionarie fatti con questo sistema, Hal9000 mi espresse le sue legittime perplessità riguardo la loro robustezza e la tenuta degli incollaggi. Stamattina, finiti di montare questi, ho voluto fare una prova: qualche mese fa ho preparato un "test" fatto con due strisce di quel PVC larghe circa 28mm (due avanzi di precedenti prove.....) incollate per una lunghezza di circa 3cm.

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Forate alle estremità in cui ho messo due bulloncini con passo da 6mm e delle grosse rondelle, in modo da realizzare una larga superficie di presa, e due occhielli in grosso filo di ferro. Quì si vede l'incollaggio.

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Naturalmente la colla è asciuttissima, in quanto tra una cosa e l'altra me ne ero anche dimenticato e sono passati due o tre mesi..... Ho appeso il "Test" alla trave di ferro che sorregge il tetto dell'officina con dei moschettoni.

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Più in particolare......

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Ho cominciato appendendoci un po' di tutto, pezzi di ferro, lingotti di piombo, altre cianfrusaglie che avevo in giro, penso di essere arrivato ad una trentina di chili, poi alla fine ho tolto tutto, ho preso il coraggio.... Anzi no, il moschettone a due mani, mi ci sono appeso e pian piano senza strattonare mi sono tirato su da terra.
Conclusione: 2,8 x 3cm, ossia meno di 9cmq hanno retto 85Kg (ME). :mrgreen: Penso che il test sia riuscito. Sia per saggiare la resistenza degli incollaggi, sia per quella del materiale vero e proprio.

E adesso un piccolo quiz, tanto per ridere un po'. Che cos'è quell'aggeggio di legno che si vede in foto?

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Un aiutino ve lo da quel coso, sempre di legno, che ci stà appoggiato a destra. :D :sweet:
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da Ferrobattuto » 17 giu 2012, 12:37

Bene, visto che il quiz non interessa procedo oltre.
Questi sotto sono i panni antiacido, gentile regalo di Hal9000. E' il tessuto che lui ha usato per contenere i materiali attivi nelle sue grosse cilindriche. Me ne portò un pacco di ritagli in occasione di una sua passata trasferta quà in zona.

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Questo invece è il "solito" foglio di lamiera di piombo di recupero, gentilmente regalatomi da un amico che lo aveva tolto da suo tetto, tutto appallottolato come un vecchio foglio di giornale. Com'era a suo tempo.....

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Voleva buttarlo! Come lo stò usando adesso:

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Con metro, riga, squadra, truschino e forbici da lattoniere ho ritagliato le piastre da mettere dentro al contenitore. Lavorando sul piano del carrello del trattore, al sole, dopo pochi minuti lamiera ed attrezzi erano ad almeno 60 o 70°C e scottavano sulle mani. Quanta energia ci viene dal sole......

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Le ho tenute 1,5cm più lunghe del necessario, in modo da poterci ritagliare e ripiegare un reoforo per la connessione esterna. Un colpo di spazzola d'acciaio sulla superficie interna basta per pulirle e renderle un po' più ruvide e più conduttive.

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Con tre gocce di collante ho attaccato il panno in fondo alla piastra, dietro, in modo che quando poi si infila dentro la piastra e il panno formino una specie di "tasca" per contenere il materiale attivo, ovviamente col panno dalla parte dei buchi.

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Quì sotto il panno incollato dietro.

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Ora col panno infilato nel contenitore.

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Il regolo di legno serve per posizionare bene la piastra di piombo, forzandola un po' ai lati in modo da farla spianare il più possibile contro la parete, e servirà poi per comprimere le polveri di materiale attivo di recupero.

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Il materiale attivo e quasi tutto di recupero da piastre positive sbriciolate, ormai ben asciutto perché era lì che aspettava da un sacco di tempo..... E' molto grossolano e non si può mettere dentro così com'è in quei contenitori sottili, per cui ho tentato prima di passarlo con un crivello.

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Ma usciva ben poca polvere, perciò o pensato di "pestarlo" in un barattolo di ferro con un tondo di ferro pieno.

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Mi sono dovuto poggiare in terra, sul cemento, ovviamente, pestando bene e forte, e alla fine di polvere ne è uscita parecchia. Rossa scura, tutto positivo.....
A quel punto ho cominciato a riempire con un cucchiaio lo spazio tra il panno e la piastra.

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Ogni tre o quattro cucchiai pestavo col regolo di legno per compattare al meglio la povere. Senza pestare troppo forte, che si rischia di ingobbare le due facce interne forate l'una verso l'altra. Alla fine era pieno.

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Se qualcuno vuole replicare l'esperimento, mi raccomando: non mettetevi le mani in bocca, e non mettetevi le dita nel naso...... :D Scherzo! Ovviamente lavorate coi guanti, e cercate di non respirare la sottile polvere di ossidi che inevitabilmente si alza, sappiamo tutti bene (purtroppo....) che anche le mucose del naso sono un'ottima via per assimilare bene sostanze nocive. :( Lavarsi bene le mani dopo, e perché no, anche la faccia.
Riempito il contenitore ho pensato bene di ritagliare il panno a lunghezza giusta e ripiegarlo dietro la lastra di piombo dalla parte di sopra, in modo da "fermare" le polveri, che non se ne vadano a spasso.

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Riempito anche l'altro ho versato l'acido, come si vede in foto. L'acido è di recupero dalle batterie smontate (sfasciate.....) per recuperare il piombo e i materiali vari, è di densità un po' bassa, intorno ai 1180 g/L, ma va bene così, che non si sa quanto solfato possa essere depositato nelle polveri. Si fa sempre in tempo ad aggiungerlo.

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Più in dettaglio.

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Con l'acido, solite precauzioni ecc ecc....... Senza che stò lì a ripetermi, dovremmo essere tutti grandi e responsabili.....
Ora stò lasciando riposare il tutto, mentre l'elettrolito viene assorbito e il livello cala pian piano aggiungo altra soluzione.
Una curiosità: ho provato a misurare col tester eventuali tensioni presenti, e ho trovato circa 250 mV di differenza di potenziale. E' evidente che le polveri usate non sono omogenee e presentano differenze di composizione tra un lato e l'altro. O forse non si è ancora impregnato bene il tutto. :) Con la desolfatazione e la carica dovrebbe sparire tutto.
Adesso dovrò riempire anche gli altri e ripetere l'operazione. Il seguito alla prossima.
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da maxlinux2000 » 17 giu 2012, 14:08

ciao!

Molto bene, Non vedo l'hora di vedere le 6 celle in funzione :D !
Hai previsto un coperchio per le celle o le lasci cosí e le metti in un luogo protetto?

Riguardo all'indovinello, non lo avevo visto... ma non so che cos'é.... forse hai adattato la tavola in modo da usarlo come asse da stiro e quello che vediamo in legno è il mobiletto per la caldaia ? :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da Ferrobattuto » 17 giu 2012, 14:57

offgrid2 ha scritto:Riguardo all'indovinello, non lo avevo visto... ma non so che cos'é.... forse hai adattato la tavola in modo da usarlo come asse da stiro e quello che vediamo in legno è il mobiletto per la caldaia ? :mrgreen: :mrgreen:

ACQUA!!!!! Sei in alto mare..... Un altro aiutino: "Sono esattamente la stessa cosa"..... ;)
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da maxlinux2000 » 17 giu 2012, 15:13

quindi dovrebbero essere le casseforme della versione in grande della tua batteria... quello di sopra è la cassaforma del contenitore, mentre quella di sotto è quella dei due ossidi.... non sarà troppa la distanza tra i due... ammesso che abbia indovinato :mrgreen: ?
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da Ferrobattuto » 17 giu 2012, 19:32

HA HA HA!!!! hai indovinato solo per metà..... :D La parte sopra servirà per "squadracchiare" un tubo da 25cm di diametro e farne un vaso rettangolare grande. Siccome è in legno massello, la parte sotto serve per reggere il tutto, e poi per lavorare "ad altezza d'uomo". ;) Una delle due "gambe è fissa, l'altra è mobile, e si sposta all'interno per poterci infilare sopra il tubo caldo rammollito, il pezzo centrale sopra si infila tra i due dopo come un cuneo per "tirare" il tubo. Ma poi se ne riparla...... Ovviamente un un'altra discussione apposta. Era tanto per ridere.
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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da Bridge » 17 giu 2012, 19:55

Hai la mani d'oro e il cervello fino, Ferro!.- Ricordi "Gente rara"?.-
E' un piacere leggerti.-

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Re: Batterie "Cilindriche"....... Quadrate!

Messaggio da Ferrobattuto » 17 giu 2012, 23:20

Grazie Bridge, ma anche tu non scherzi. Basta dare un'occhiata alla funzionalità dei tuoi schemi.....
Ognuno di noi sicuramente sa fare bene qualcosa, cooperare mettendo insieme le idee e le esperienze sicuramente ci arricchisce tutti.
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

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