Può essere precoce o tardivo.Il primo è meno pregiato,ha la foglia larga e il sapore amaro,mentre il tardivo ha le foglie allungate e subisce una lavorazione più laboriosa . Viene raccolto nei campi dopo le prime brinate e messo in ammollo per 15/20 giorni in grandi vasche ad una temperatura costante,finchè non 'imbianca' perchè in assenza di luce la pianta non produce clorofilla..
E' un prodotto tipico delle nostre zone protetto da un Consorzio che tutela e vigila su abusi ... una cosa seria insomma

Ottimo da solo in padella con un filo d'olio,per un ripieno di lasagne o crespelle ... io stasera l'ho utilizzato per un risotto con speck e gorgonzola.
Ingredienti:
Riso carnaroli
radicchio di Treviso
gorgonzola
olio
cipolla
sale
pepe
1 noce di burro
brodo vegetale
Tagliare il radicchio a listarelle piuttosto sottili
in una pentola antiaderente far soffriggere poca cipolla con un goccio d'olio e una noce di burro
quando sarà leggermente imbiondita aggiungere il radicchio lo speck tagliato finemente sale e pepe.
sfumare con vino bianco e una volta evaporato portare a cottura aggiungendo il brodo vegetale poco per volta.A cottura ultimata togliere dal fuoco e aggiungere qualche pezzetto di gorgonzola
Aspettare che il formaggio si fonda mescolando ... se vi piace,aggiungete una manciata di parmigiano e guarnire con qualche pezzettino di speck fresco...
Si dice che i semi del radicchio di Treviso e del variegato di Castelfranco siano stati mandati in orbita con lo Shuttle

(Max è un sapore che ricordi da buon Veneto vero?
