Oggigiorno siamo praticamente sommersi di rifiuti di plastica, molti dei quali sono costituiti da bottiglie, contenitori vari e tanichette di tutti i tipi e forme.
Sono fatti generalmente di Polistirolo, Polipropilene, Poliuretano, Polietilene (PE), Polietilene tereftalato (PET). Il Polistirolo è rigido ma fragile, si usa per contenitori di cioccolatini o dolciumi vari, anche in forme fantasiose e simpatiche, ma praticamente poco riutilizzabili. In generale dopo un po' finiscono per rompersi e si buttano, oppure li si riutilizza per mettere ricordini e cose simili. Il Polipropilene, in generale conosciuto come "Moplen" che è il nome specifico con cui lo commercializzava la Montedison, viene usato per secchi e bacinelle di tutte le forme e dimensioni, per lavare panni o piatti, o per contenere acqua saponata ecc ecc. E' un tipo di plastica che non ha una vita particolarmente lunga, se lasciato al sole si scolorisce e si screpola, se lasciato al gelo si indurisce e si spacca facilmente, è molto flessibile e non ha una buona resistenza meccanica, infatti in tutti questi oggetti di solito la prima cosa che si rompe sono i manici..... Specie se pressofusi con la forma del contenitore. Il Poliuretano è rigido, si usa per contenitori commerciali, cassetti di scaffalature, o contenitori per oggetti metallici tipo viti e raccordi ecc ecc. Si possono riutilizzare tali e quali, a meno che non abbiano forme particolari e dedicate ad usi specifici.
Di Polietilene (PE) sono fatte praticamente tutte le taniche che si trovano in giro, e le bottiglie dei detersivi liquidi, di molti solventi e di molti reagenti, come disgorganti, soda caustica, alcool, acetone per unghie, acqua ossigenata, ecc ecc...... E' una plastica molto stabile, poco intaccabile dagli agenti atmosferici, dai raggi UV, dalle differenze di temperatura, dai solventi e dagli acidi. Una tanica dimenticata in un angolo starà li per decenni, piena o vuota che sia, specialmente se al coperto, pronta a farvici inciampare sopra al momento giusto. Quella che la batte però è il (PET), o "Polietilentereftalato". Di PET sono fatti tutti i contenitori per i liquidi alimentari, acqua minerale, latte, bibite gassate e non, poi vaschette per affettati, per formaggi freschi...... Ecc ecc. Il PET è praticamente indistruttibile, non reagisce agli UV, ne ai reagenti o ai solventi, non rilascia sostanze di sorta negli alimenti, non viene intaccato dai succhi o dai liquidi biologici. E' stato detto che una bottilgia di PET, se sottoposta ai soli agenti naturali per dissolversi impiega 2000 anni!!! In spessori consistenti è anche piuttosto rigido, in un supermercato toscano ho visto cestelli e carrellini realizzati con PET riciclato dalle bottiglie, ed erano leggeri e molto resistenti. Poter fare un riciclaggio vero e proprio fatto in casa sarebbe una meraviglia, ma è una plastica abbastanza ostica da trattare.....
Però si possono riutilizzare tali e quali, oppure con un po' di fantasia e qualche taglio trasformarli in qualcos'altro.
Queste sotto sono bottiglie di PET, contenenti ogni sorta di liquido di uso comune.
Come si vede sulle scritte, ipoclorito di sodio, acido cloridrico, usato e non, acido solforico diluito, benzina, gasolio, olio per motori, antigelo, acqua ossigenata a 130 volumi, miscugli di tutte le cose possibili. Non si intaccano minimamente. Ho solo un piccolo dubbio: in un caso ho lasciato una soluzione di soda caustica concentrata per alcuni mesi in una di quelle bottiglie, e alla fine sembrava molto più fragile e sottile, in un punto in corrispondenza di un'acciaccatura e perciò di una piega, si era prodotto un forellino microscopico e perdeva, ma non so se per corrosione vera e propria o per difetto della bottiglia.
A me capita spesso di usare pennelli con vernici di tutti i generi, dall'impregnante per il legno agli smalti per metallo, al catrame diluito per impermeabilizzare pali da conficcare nel terreno o per impermeabilizzare qualche tetto. Vernici all'acqua, sintetiche, alla nitro, ecc ecc. I pennelli vanno puliti spesso e volentieri, e il diluente costa.... Oltretutto può capitare di dover lasciar perdere di verniciare la sera e riprendere la mattina seguente. Tutte le volte pulire il pennello e sprecare solvente..... Se il pennello non viene pulito il giorno appresso è indurito e si butta.
Si può tagliare con un taglierino e un po' di attenzione una ex bottiglia di PET del latte a metà, ed usarla come barattoletto per il diluente, in cui immergere il pennello.
Ma si può fare di meglio.....

Se si ha l'accortezza di tagliare la bottiglia dentro una delle costolature trasversali di rinforzo, perciò in un punto in cui è più stretta, poi tagliandone un'altra (o rifilando il resto della stessa) in un punto in cui è più larga, si possono incastrare le due parti l'una sull'altra!
La foto credo che spieghi meglio di molte parole.... In questo modo il solvente non evapora, si può lasciare il pennello dentro fino al giorno dopo senza perdere molto tempo a pulirlo ed asciugarlo. Anche dovendolo pulire bene alla fine del lavoro si può sempre richiudere la bottiglia e conservare il diluente per il prossimo "lavaggio". Cosa utile in caso di piccoli oggetti da verniciare.
Nel caso di pennelli grandi o con manico lungo si possono ritagliare due bottiglie differenti, togliendo ad una solo il collo e all'altra solo il fondo, e ottenendo una bottiglia più lunga, come nel caso del pennello al centro.
Volendo con questo sistema si possono conservare dentro pennelli puliti al riparo dalla polvere, o come nel mio caso, dalla segatura.
Se si debbono proteggere oggetti lunghi dall'aria o dall'acqua piovana, quelle bottiglie si possono "assemblare" in una specie di "tubi" di foggia differente.
Oltretutto se i colli delle bottiglie sono sottili si possono usare anche come imbuti estemporanei.
Dovendo impermeabilizzare la cima di un paletto di legno o di un tubo di ferro esposti alle intemperie, si possono usare come termorestringenti di grosso diametro.
Con molta delicatezza e una fiamma a gas, o meglio ancora con una pistola per aria calda, si fanno restringere attorno all'oggetto da proteggere.
Alla fine avranno aderito precisamente, e dato il tipo di plastica usata, tranquilli che si rovinerà tutto il resto ma non la parte ricoperta.

Il seguito alla prossima.
