Dolomitico ha scritto:.......ma ci vorrebbe Ferro per capirci un po di più.
Non esageriamo..... :: ) Mica so tutto, anzi, molto spesso mi sento più ignorante che mai....
Comunque Dolomitico, il principio è quello che hai spiegato tu, si chiama "gasificazione della legna" (o del carbone....), durante l'Autarchia di storica memoria, in Italia giravano mezzi "a gasogeno", sia macchine ma soprattutto autobus e autocarri, ossia con un marchingegno simile montato sopra, di solito sul retro. Una specie di grossa stufa in cui si buttavano pezzi di legno o carbone, si dava fuoco e si faceva accendere ben bene con una specie di ventola, poi si "chiudeva" qualcosa e il calore prodotto dalla combustione parziale gasificava il resto che andava ad alimentare il motore a scoppio. A quei tempi erano praticamente tutti a ciclo OTTO, ossia a benzina. Il gas veniva filtrato da un filtro a rete metallica e usato tale e quale veniva prodotto. Il tutto aveva rendimenti un po' da schifo, ma almeno permetteva di camminare. Oltretutto di legna ce ne voleva tanta, a causa del suo basso potere calorico rispetto agli idrocarburi. Oggi come oggi se si dovesse tornare ad un sistema simile si usarebbe il pellet o il cippato.

Ma dubito che ne basterebbe per tutti.....
E a proposito di cippato, Nivamax, proprio l'altro ieri ho parlato con un tipo quì in paese che ha una caldaia a cippato, di costruzione italiana, credo che il link sia questo
http://www.caldaieindipendent.it/ in cui lui mette tutto il cippato di quello che dici tu: potatura degli olivi, ma non solo, visto che fa anche il boscaiolo, mette tutto quello che di solito "si butta" adesso quando si abbattono gli alberi per la legna, ossia rami e frasche, così come sono, poi rovi e sottobosco, cespugli ecc ecc. Trita e ammucchia il tutto ancora umido in un magazzino, e dice che la fermentazione porta il mucchio a temperatura tale che si ascuga tutto in breve tempo. Con questo la alimenta e ci scalda la casa. Ne è entusiata..... Però..... Funziona con la corrente.

Per tornare alla gasificazione, quello che nel filmato si vede come scarto nerastro, che viene consigliato come concime, in realtà è "carbonella", ossia legno carbonizzato, trasformato in carbone, distillato ad alta temperatura da tutto ciò che è volatile. E' lui stesso un ottimo combustibile..... Senza fumi, senza scorie o fuliggini, in quanto quello che le produce è già stato distillato e bruciato.
Girando bene in rete mi pare si trovino anche disegni e progetti per farsela da se, anche con materiali di recupero. Se ben ricordo, in un altro forum l'argomento venne già affrontato, poi dimenticato a causa dell'eccessiva "dispersività locale".
Un sistema simile veniva usato in passato per produrre "gas di città", ossia per gasificare il carbone e rifornire i gasdotti cittadini, prima dell'avvento del metano. Il carbone veniva messo in forni appositi e portato a temperatura elevata, poi veniva immesso vapore d'acqua surriscaldato. Avveniva una parziale combustione e si produceva un miscuglio di gas. Purtroppo c'era un'alta percentuale di monossido di carbonio, velenosissimo anche con bassissime percentuali.
P.S.
Guardate quì
http://www.bioenergylists.org/content/f ... ns-post-ea questi come se la sono fatta con quattro pezzi di lamiera, e senza ventilatore....... La povertà fa miracoli......