Non ci posso credere!! L'italiano riscopre la vita frugale

Moderatore: maxlinux2000

Rispondi
Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7406
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Non ci posso credere!! L'italiano riscopre la vita frugale

Messaggio da maxlinux2000 » 10 nov 2013, 7:58

L'italiano riscopre la vita frugale

A dispetto del nanismo politico e di tutti gli imboscati nelle "zone franche"
delle rendite e nelle pieghe dei privilegi, l'Italia sta galleggiando e con
ogni probabilità riuscirà a sfruttare l'alta marea della ripresa nel prossimo
biennio. Una sua efficace rete galleggiante é la famiglia con la sua capacità
d'interpretare in positivo la fase avversa.
Sulla crisi sociale - disoccupazione e consumi -, al momento, si sa solo che
durerà ben oltre la recessione economica.

Nel frattempo, una buona parte di quel 90% d'italiani colpito dalla crisi ha
rielaborato il lutto dell'austerità imposta dai governi, percepita come una
sorta di digiuno dai propri desideri consumisti, sollecitati ai tempi credito
facile e ora frustrati dallo stato di deprivazione relativa. Nel senso comune,
è passata l'idea che, di fronte a una crisi così profonda, l'unico modo di
reagire è impegno sul lavoro, sobrietà nel consumo, senso del risparmio. La
fragilità emotiva dei primi anni di crisi sembra lasciare il passo a una
rielaborazione con la quale gli individui tentano di reagire a partire dal
proprio capitale relazionale a prescindere dalla debolezza del ponte di
comando. Non tutti ce la fanno: la crisi ha messo a nudo l'importanza di ruoli
e status e, inoltre, non tutti gli italiani oggi possono avvalersi di quel
formidabile ammortizzatore sociale rappresentato dalle reti familiari, che
danno quotidianamente buona prova di sé in tutti i campi in cui il welfare
pubblico palesa le sue "magagne".

Se non sei integrato in reti familiari prossime che ti proteggono dai rischi
(disoccupazione o reddito insufficiente), puoi cadere più facilmente in una
fascia a forte disagio e povertà. Se è vero che negli ultimi 5 anni è emigrata
una quantità di giovani pari alla popolazione di Firenze, il numero di giovani
che vive protetto dalla famiglia senza studiare, né lavorare, né formarsi è
però paragonabile alla popolazione di Roma: aspettano, con l'atteggiamento
sbagliato, che passi fatalmente la "nuttata". Nel bene, nel male e nel
controverso è la famiglia che si mobilita, si adatta e detta le linee di
resistenza. Più difficile sottrarsi ai rischi sociali indotti dalla crisi se si
è soli o di classe inferiore. Il Belpaese è tale anche per la longeva
persistenza delle famiglie che, in questi anni di crisi, hanno sì ondeggiato di
fronte alla paura di finire nel braciere dei mercati finanziari e negli stalli
della politica. Poi, però si sono messe a fare quel che nessuna forza politica
o intellettuale di grido erano stati capaci di proporre per evitare paura e
pessimismo inconcludente: hanno reinterpretato l'odiosa austerità dei governi,
sdrammatizzandola con uno stile di vita frugale, scoprendone i lati positivi.

L'austerità dei tecnocrati europei e nostrani ha tuonato come una punizione; la
frugalità, ormai diffusa tra le famiglie italiane, è il modo più indolore per
"stringere la cinghia", coniugando il senso della misura nello stile di vita
con la consapevolezza della necessità di lavorare bene, risparmiare sul
superfluo e l'ingiustificato, adottare un atteggiamento selettivo: la spesa per
casa al discount, una settimana in meno di vacanze e, se costretti, uno o due
affitti in arretrato. All'estero non ci si va più in vacanza, ma per lavorare.
Nelle nostre campagne urbanizzate si è tornati a usare la legna per
riscaldarsi. Un pragmatismo frugale quanto dotato di senso della misura, della
concretezza, della sobrietà: bandite le spese pazze, solo in casi eccezionali
acquisti di case, auto ed elettrodomestici. L'incidenza delle spese telefoniche
e di comunicazione è, al contrario, salita, segno che il senso di connessione
che alberga in tutti noi non conosce i divides economico-sociali che la crisi
ha reintrodotto.

Persino lo spauracchio dell'aumento del carburante si è stemperato, nei
commenti a tavola delle famiglie italiane, con la constatazione che i rincari
hanno ridotto l'utilizzo dell'auto allo "stretto necessario", con una
diminuzione dei consumi di carburanti da cui consegue un minor inquinamento. Le
famiglie italiane non solo mettono mano ai loro proverbiali risparmi, ma stanno
sperimentando uno stile frugale di consumo, fino ad apprezzare i vantaggi
indiretti derivanti da limiti nel consumo di un bene scarso come la benzina,
con controversa utilità sociale e certa dannosità ambientale. Il vecchio
stereotipo del consumatore eccessivo e spensierato cede il passo a uno più
oculato e razionale, molto più preoccupato della volatilità delle alte tasse
italiane. Lo stile di vita delle famiglie, a partire dai ceti medi, sta
cambiando al punto che forse nei prossimi anni nessuno avrà più nostalgia di
quei tempi sciagurati in cui credito facile e desideri volavano a braccetto
dietro una finanza tanto spensierata quanto interessata. Quella bolla
finanziaria ha colpito duro l'economia e la società, non si può neppure
rischiare di ricrearla. Meglio riposizionarsi sulla prudenza e su forme di
frugalità che costituiscano un assist anche per il ponte di comando, per dare
senso allo sviluppo che verrà.
c.carboni@univpm.it


http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... id=ABwA40b
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: Non ci posso credere!! L'italiano riscopre la vita fruga

Messaggio da Dolomitico » 10 nov 2013, 11:00

Bello questo articolo,e in effetti corrisponde in buona parte alla realtà.
Ho notato anch'io che ottimizzando e sprecando meno si vive meglio,si sta più attenti alle riserve che si hanno in casa e si sono ricreate quella gratitudine incrociata che se una cosa non mi serve più te la dò a te prima di gettarla,cose che non si vedevano più da tempo.
Il web è fondamentale,permette grossi risparmi,per quello che la gente non ci rinuncia,meglio senza tv che senza internet,vedo anche su piattaforme che a me non piacciono tanto come facebook,che da strumenti di pettegolezzo son diventati strumento di risparmio,la gente si scambia idee su piccoli modi di risparmiare riciclando di tutto e di più,delle vere paginate su sistemi fai de te.
Da notare delle cose che ho oservato,la gente usa i telefonini per andare nei negozi,fa delle foto ai vari prodotti(frigo,tv o che gli serve) e poi va a casa e fa una ricerca per vedere dove lo trova a minor prezzo,fino a qualche anno fa era impensabile.
L'unica cosa è sperare che i tempi non diventino troppo duri,altrimenti a voglia risparmiare......

Avatar utente
mastrovetraio
Messaggi: 2846
Iscritto il: 25 nov 2012, 14:01
Località: provincia di Ferrara
Contatta:

Re: Non ci posso credere!! L'italiano riscopre la vita fruga

Messaggio da mastrovetraio » 18 nov 2013, 10:30

Questo la vita frugale sel'è scelta http://www.ilfattaccio.org/2013/11/18/a ... -leremita/

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7406
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Non ci posso credere!! L'italiano riscopre la vita fruga

Messaggio da maxlinux2000 » 18 nov 2013, 17:52

riporto qui l'articolo perchè non vada perso


ABRUZZO – Ex manager laureato alla Bocconi sceglie di fare l’eremita
Posted on novembre 18, 2013 by pjmanc

Immagine

UNA SCELTA DI VITA MOLTO PARTICOLARE IMPERNIATA SULLA RICERCA DI VALORI INTERIORI.L’ex manager Marco davanti al suo orto «La mia vita è cambiata dieci anni fa: mi trovavo per lavoro all’Holiday Inn di Manhattan, a giugno dormivo nei fienili in Toscana». Marco, trentasette anni compiuti, ex manager Yamaha ed ora eremita in Abruzzo, ride. Il contrasto delle due immagini lo diverte. Per parlare con quest’uomo riflessivo, pacato e accogliente, i cui tratti incorniciati dalla capigliatura rasta ricordano vagamente quelli di Bob Marley, abbiamo dovuto camminare parecchio. Mezz’ora buona di ripida montagna tra Rocca Santa Maria e Valle Castellana, in provincia di Teramo, al confine tra l’Abruzzo selvaggio e le Marche. Dove è possibile incontrare i lupi e, giurano alcuni, anche gli orsi. D’altronde, l’eremita del borgo abbandonato di Valle Pezzata, che fino all’età di ventisette anni era product manager dell’Italaudio, storico distributore nazionale del marchio Yamaha per hi-fi con sede a Legnano, non se l’è scelta facile l’esistenza.

Marco_EremitaCURRICULUM – Laureato in Economia alla Bocconi con una tesi dal titolo eloquente («Metodologie di valutazione ambientale e sviluppo sostenibile», relatore il professor Pierluigi Sacco, volto noto alla Rai come divulgatore, ora ordinario alla Iulm di Milano), Marco già allora tentava di dare un’interpretazione diversa della realtà che lo circondava. «Volevo confutare – ci spiega – le tesi di coloro che, finanziati dalle multinazionali, cercano di far passare per scienza le convinzioni politiche».Dopo la laurea, conseguita a pieni voti, lavora un anno e mezzo per il marchio giapponese. Le dimissioni arrivano improvvise ed inaspettate, soprattutto per i genitori. «Non ero in armonia con le mie inclinazioni – dice – e sapevo che quella del manager non era la mia strada. L’avevo scelta come banco di prova e come estensione del corso di studi. Ma era un’esperienza totalizzante. Al di là delle otto ore di ufficio, il lavoro assorbiva completamente la mia vita. Era difficile staccare la spina quando tornavo a casa. Invece io volevo stabilire un contatto più profondo e più armonico con l’ambiente circostante». «Una scelta coraggiosa – la definisce oggi Marco Puchetti, fino al 2003 direttore commerciale all’Italaudio -, tanto più se si considera che Marco era un ottimo manager e aveva iniziato il proprio percorso professionale in una realtà aziendale notevole».

valle degli elfiFAMIGLIA – Marco è cresciuto a Busto Arsizio, nel Varesotto, cullato e protetto da una famiglia benestante che tutto si aspettava tranne che il figlio rifiutasse il consumismo e le comodità e abbracciasse un’esistenza fatta di cose elementari. «La presero – ricorda – come una scelta che non poteva stare in piedi, un gesto di temporanea follia. Contavano sul fatto che, finiti i soldi della liquidazione, sarei tornato». E invece accade il contrario. «Mi sono accorto presto – prosegue – che la mia vita era sommersa dai bisogni secondari indotti dal sistema in cui vivevo. Ero pieno di cose che non mi servivano e di cui pian piano mi dovevo liberare. In questo modo è stato più facile rendermi autonomo rispetto ai bisogni primari legati alla sopravvivenza, al cibo, ai vestiti e ad un riparo sopra la testa, e indirizzare quelli secondari nella direzione in cui volevo, senza che fossero condizionati dal marketing, dalla politica o da qualche scuola spirituale». L’ex manager trascorre circa otto anni nell’ ecovillaggio della Valle degli Elfi, sull’Appennino tosco-emiliano. Due anni fa, in pieno inverno, si sposta in Abruzzo per dar vita ad un’altra comunità.
Valle Pezzata

Valle Pezzata

IN DUE –All’inizio, a Valle Pezzata, erano in quindici, ora sono in due. Con Marco c’è Artur, un polacco di 41 anni che dopo aver girato mezza Europa ha deciso di fermarsi qui. Abitano distanti l’uno dall’altro ma conducono vite simili. Ogni tanto fanno capolino in paese, a Rocca Santa Maria, dove hanno un buon rapporto con la comunità locale, o girano per borghi suonando alle feste e alle sagre. Poi tornano nel loro Eden, rinunciando alla corrente elettrica per seguire i ritmi del sole. D’inverno dormono molto, d’estate meno.«Il mio corpo – spiega Marco – si sveglia quando non ha più la necessità di riposare. È la montagna che detta i tempi». E l’alimentazione? «Si basa sul selvatico, cioè su quello che ci offre spontaneamente la terra. Coltiviamo l’orto, seguendo i consigli degli anziani contadini, e l’acqua la prendiamo dal torrente. Pensa, noi qui non produciamo quasi rifiuti… altro che Napoli!». E mentre il mondo vive con il fiato sospeso per l’incubo default, Marco offre la sua versione della Storia: «Se ognuno eliminasse il superfluo e attraverso l’introspezione cominciasse a soddisfare i bisogni primari, capirebbe più facilmente cosa lo può appagare…».


Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7406
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Non ci posso credere!! L'italiano riscopre la vita fruga

Messaggio da maxlinux2000 » 18 nov 2013, 18:13

...ora che ho ripostato l' articolo dico la mia....

non sono affatto daccordo con questo Marco, in quanto pur condividendo il fatto che dobbiamo eliminare il più possibile i bisogni secondari (mi piace la sua definizione) dall' altra non possiamo stare fuori dal mondo. Inoltre le cose sono facili finchè sei giovane, ma verso i 60 cominciano a diventare difficili.

Vedo la sua vita come una forma di evasione.

Il difficile non è eliminare il consumo elettrico (invenzione recente) ma quella di consumare il minimo indispensabile.
Poter usare uno strumento tecnologico non ci deve fare suoi schiavi. Se devi usare per esempio la luce per poter vedere durante la sera è giusto. Non è giusto invece tenere accesa la luce tutta notte per fare vedere ai vicini che siamo benestanti.
Avere la macchina bella per portare la propria figlia a sposarsi è accettabile. Non lo è invece averla per farla vedere agli amici, o per rimorchiare la ragazza per andare in camporella... e poi magari lavorare come un matto per pagare le rate e le continue riparazioni dell'auto.

Avere un iPhone dell' ultima generazione e pagarlo 5-600€ è da cretini, visto che tra un anno costa 100€ e tra 2 anni te lo danno gratis.
(per inciso, il mio cellulare è costato 16€ 2 anni fa, e ora me ne compro uno molto più recente per 29€... e già sto facendo una pazzia per sprecare i 29€, ma visto che nel frattempo l' euro è stato svalutato del 50% forse non sono del tutto pazzo)

Del resto non bisogna neppure odiare la tecnologia, ma neppure esaltarla.
La tecnologia è uno strumento da usare per rendere la vita piú leggera in modo che ci possiamo concentrare sulle cose veramente importanti.... no, non intendo il calcio o il gossip :D ma cosette a livello esitenziale...chi sono, dove vado, cosa devo fare, che senso ha la mia vita... ecc. Cose che i nostri antenati avevano già risolto da ragazzi, mentre noi arriviamo ad essere adulti dal punto di vista anagrafico, ma in realtà siamo dei bambini capricciosi e rompi-OO.
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8475
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: Non ci posso credere!! L'italiano riscopre la vita fruga

Messaggio da Ferrobattuto » 18 nov 2013, 21:16

La notizia è uscita all'inizio del mese, ed è rimbalzata su diversi siti (com'è ormai abitudine diffusa, ovvero di fare blog e siti col copia-incolla.....), tra cui anche su Facebook.

Proprio su FB un paio persone, di cui non posso postare il nome a causa della privacy, scrivono questo:
"Nella foto per caso si vede un telefonino e lui che si gira una sigaretta con una cartina...." (Infatti in un'altra foto si vede benissimo)
Mentre l'altro risponde così:
"Questa notizia secondo me è vecchia. Ci sono stato questa estate e non c'erano piu'. Ho chiesto a Rocca Santa Maria e mi hanno detto che dopo l'inverno del 2012 qualcuno si era sentito male, era arrivato l'elicottero. La comunità si è sciolta. Rimane solo un polacco di nome mi pare Arthur che pero' sta li per fatti suoi e fa le pipe di legno e vive in una casa nei pressi di Valle Pezzata di borea da solo con un cane. Probabilmente il tipo starà in un luogo piu' ameno. Ora dove stavano è pure crollato il tetto dalla neve ed è tutta una desolazione."

Il tipo dell'articolo a 36 anni, per essere già laureato e "un manager della Yamaha", per prima cosa doveva essere "figlio di papà" e avere una famiglia agiata a "spingerlo" pagandogli gli studi, i "master" ecc ecc..... Seconda cosa deve aver subito delle pressioni e degli stress tremendi per salire così in fretta, è probabile che non abbia retto e abbia dato di matto.

Ora non so se tutto questo sia vero o quanto ce ne sia, comunque non c'è bisogno di andarsene nei boschi a fare l'eremita per vivere in modo ecologico e naturale, più che una scelta coraggiosa la trovo una pazzia. Trovo molto più coraggioso chi cerca di eliminare il superfluo dal vivere quotidiano, pur rimanendo nella società. Magari spostandosi in provincia per avere un ambiente più sano e meno dispersivo di quello della città.
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Avatar utente
mastrovetraio
Messaggi: 2846
Iscritto il: 25 nov 2012, 14:01
Località: provincia di Ferrara
Contatta:

Re: Non ci posso credere!! L'italiano riscopre la vita fruga

Messaggio da mastrovetraio » 19 nov 2013, 10:59

Dice un proverbio : "quattrini e santità, la metà della metà" . Quindi è ovvio che ciò che è riportato dai giornalisti è da prendere con le molle. Ma ricordo che le rivoluzioni le hanno fatte i ricchi/borghesi/nobili ovvero i figli di papà. Che poi il nostro eroe sia semplicemente uno scoppiato non c'è dubbio. Mi chiedo anche se tutto questo elogio della povertà e della parsimonia non sia solo una campagna di stampa per darci un pò di vaselina e tenerci buoni. Per quanto mi riguarda, ieri ho acquistato un fornetto elettrico. Così mentre si fa il pane ci si riscalda. Quello a gas d'inverno non lo usiamo più, puzza e mangia ossigeno.

Avatar utente
calcola
Messaggi: 565
Iscritto il: 18 ott 2012, 9:51

Re: Non ci posso credere!! L'italiano riscopre la vita fruga

Messaggio da calcola » 21 nov 2013, 21:25

Mi chiedo anche se tutto questo elogio della povertà e della parsimonia non sia solo una campagna di stampa per darci un pò di vaselina e tenerci buoni.


Come tutte le pseudo interviste a chi afferma che con 500 euro al mese si può vivere dignitosamente. Sarà, io ne dubito, basta vedere le rinunce che deve fare per vivere un pensionato con la minima.

Rispondi

Torna a “L'isola di Crusoe”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 56 ospiti