Marmellata di prugne...... Per ora.

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Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da Ferrobattuto » 9 ago 2012, 21:48

Il "Per ora" sibillino messo nel titolo significa che poi ci ritornerò sopra, tempo........ E frutta permettendo! :D

C'è chi dice che sia stata la neve, che uccidendo tutti i parassiti ha permesso alla frutta di prosperare, chi invece dice che le particolarità di questa primavera sono state favorevoli. Prima tempo umido poi caldo, e per la frutta un po' precoce sarebbe stato il meglio. Fatto stà che in effetti quest'anno per la prima volta sono riuscito a mangiare parecchie ciliege dell'albero davanti casa, mentre gli anni scorsi erano poche e gli uccelli se le mangiavano tutte..... :(
Abbiamo avuto anche una grande produzione di prugne, frutto, almeno quì da noi, a maturazione abbastanza precoce, produzione talmente alta da rompere i rami delle piante, o almeno curvarli quasi fino a terra.
Ho prugne un po' di tutte le qualità, anche se non "pregiate", che insieme ai fichi sono la frutta che viene meglio e spontaneamente. In pratica se mangi il frutto e getti il nocciolo nel giardino, quasi sicuramente l'anno prossimo spunta la piantina. Ecco, quelle che "portano" sono nate tutte così...... ;)
Quasi sicuramente, visto come vanno di solito quì le stagioni, il prossimo anno la produzione sarà minima e striminzita, o non ce ne sarà affatto, per cui abbiamo pensato di non farla perdere facendo della marmellata. Ne facciamo tutti gli anni, ma quest'anno è stata (ma non ho ancora finito.....) di una quantità a dir poco "industriale"..... :barf:
Quella che vedete sotto è la pianta delle prugne tonde rosse, che in realtà ho raccolto per ultime perché ancora "riuscivano a rimanere attaccate alla pianta".

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Sullo sfondo si vede il capanno dell'officina davanti a cui c'è una pianta di prugne piccole tonde e gialle, dolcissime. :wub: Questa aveva diversi rami rotti per il peso, e cominciavano a cadere copiosamente, per cui sono state le prime che ho raccolto:

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Quelle nella foto sono soltanto la quantità raccolta da terra..... Altre tre cassette così le ho regalate ai vicini e ai parenti, altre quattro oltre quella sono finite in marmellata. Nella foto sotto un'altra pianta di prugne simili, nel cortiletto posteriore, anche questa coi rami rotti e piegati.

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Davanti a quella ce n'è un altro tipo, tosse e tonde, simili alle altre in giardino, ma si maturano prima, per cui sono state raccolte "per seconde" e lavorate, altre quattro cassette...... :barf:

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Le stringhe colorate attaccate ai rami sono ricavate dalla carta plastica argentata e colorata che avvolge le uova di Pasqua di cioccolata. Legate ai rami e mosse dal vento impediscono agli uccelli (che quì sono tantissimie di varie razze e grandezze) di mangiarsi tutto.
Il lampioncino è opera mia..... :mrgreen:
Questa sotto è una delle tre piante di albicocche che abbiamo, che prima si sono stracaricate di frutti, poi la siccità improvvisa gli ha impedito di maturare, si sono "rinseccolite" e sono cadute quasi tutte..... Però una decina di barattoli sono riuscito a ferli ugualmente.

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Una regola semplice generale che abbiamo adottato per fare marmellate è che ci si metta solo frutta e zucchero, in proporzione 2/1, ossia metà zucchero per il peso della frutta. Ma è una regola seguita un po' "ad occhio", tanto lo zucchero si può aggiungere un po' alla volta durante la cottura, assaggiando di tanto in tanto. Niente pectina, rassodanti, conservanti, coloranti, ecc ecc. Se invasata e chiusa bollente appena tolta dalla pentola si conserva perfettamente anche per due o tre anni (di più non so perché non è mai durata così tanto...... ;) )
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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da maxlinux2000 » 9 ago 2012, 22:04

complimenti per il raccolto e per il frutteto!
Qui da noi invece quest'anno è magra, che ci vuoi fare? :D andrá meglio l'anno prossimo.

Se vuoi rendere un po' più soda la marmellata senza aggiungere porcherie chimiche, aggiundi una o due mele cotogne e vedrai che densa risulta.

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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da Ferrobattuto » 9 ago 2012, 22:59

Le mele cotogne da noi sono ancora piccole e acerbe.... E ci viene una marmellata...... :wub:

Si comincia col lavare i frutti, si rovesciano in una vaschetta o in un grosso lavandino col tappo allo scarico, si lavano e si scelgono.

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Poi si mettono in una grossa pentola a bollire, così come sono, mettendo sul fondo due dita d'acqua per impedire che si attacchino e si brucino le scorze sul metallo asciutto del fondo nei primi momenti di cottura.

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Usare pentole col fondo molto spesso, che distribuiscono il calore uniformemente, altrimenti bisogna "girare" per tutto il tempo di cottura, e diventa veramente troppo faticoso. Col fondo spesso invece regolando bene la fiamma sotto si può soprassedere e girare solo ogni tanto per favorire l'evaporazione.

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Durante questa prima bollitura si deve aggiungere dello zucchero, circa la metà di quanto si pensa che ci voglia alla fine. Nella pentola che vedete ne ho messo 1 Kilo. Lo zucchero aumenta la temperatura di ebollizione e il peso specifico della soluzione, impedendo che nòccioli e scorze si depositino sul fondo e si attacchino. Imparato da esperienze precedenti (disastrose.....).
Di zucchero fin'ora ne abbiamo impiegato circa 60Kg...... (woot) Una delle cassettine prese al supermercato.....

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Quando i frutti si sono spappolati e le scorze si sono aperte, si toglie la pentola da fuoco e si "snocciolano". All'inizio mia moglie snocciolava i frutti da crudi..... Un lavoraccio immane che solo con la sua pazienza si riusciva a poter fare, in un secondo momento dopo bolliti abbiamo provato ad usare un setaccio, ma era un disastro ugualmente, alla fine una nostra amica ci ha consigliato di usare l'attrezzo che vedete in foto: un aggeggio che di solito si usa per raccogliere la pasta o le verdure bollite dalla pentola dell'acqua bollente, senza doverla rovesciare.

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Con quello si può prelevare una cospicua quantità di frutti da snocciolare, si girano col mestolo o un cucchiaio di legno e pian piano la polpa ed il succo se ne vanno di sotto. Se si insiste un po' (e se vi piace.....) con questo sistema passano di sotto anche le scorzette, che a fine cottura definitiva finiscono nella marmellata e sono praticamente candite. Se non vi piacciono subito dopo e prima della cottura definitiva si deve passare col passaverdura e toglierle. A me piacciono....
Questi sono i nòccioli puliti.....

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Un trucco per farli venire più "puliti" possibile è quello di reimmergere il colino nel succo dopo passata la polpa, e agitare e girare ulteriormente, in questo modo restano puliti come se fossero "raschiati". ;)

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Quì sotto quelli ormai puliti gettati nel secchio dei residui:

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A questo punto si può aggiungere il resto dello zucchero e bollire dfinitivamente. Durante l'inizio della bollitura si forma della schiuma sulla superficie, schiuma che NON va tolta, in quanto appena comincia a bollire più vivacemente viene riassorbita.

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Pian piano la soluzione si addensa, fino a diventare circa la metà del volume originale, e bolle sempre più pigramente, ma con schizzi sempre più alti e "maligni", infatti consiglio di lavorare sempre con maniche lunghe e con un cucchiaio di legno (o un bastone per la polenta..... ;) ) abbastanza lungo da non prendere gli schizzi sulle mani: sono come la "pece" che ci raccontano si usasse durante le guerre medioevali..... Si attaccano alla pelle e procurano delle scottature "assassine".
Come vedete sotto ormai s'è addensata abbastanza.

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Bolle come la lava di un vulcano, pigra pigra ma con schizzi e lapilli..... Come avrete notato erano due pentole differenti, che sono state riunite in una.

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Durante la bollitura il colore cambia e si scurisce un po' passando dal giallo paglierino di prima al marrone chiaro. E' uno dei segni che indicano il grado di cottura. Anche con frutti rossi in questo stadio si passa dal rosso chiaro al rosso bordò (bordeaux :mrgreen: ).
Per saggiarne il sapore e controllarne la consistenza, ogni tanto se ne può mettere un po' in un piattino o in una tazza, lasciarla raffreddare, e controllare se "va bene".

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C'è a chi piace più densa, tanto che rimane attaccata al cucchiaio o forma "monticelli" sul piatto, altri la preferiscono "spalmabile", è una questione di gusti personali.
Anche il sapore può variare, più o meno dolce, secondo la percentuale di zucchero o il grado di maturazione dei frutti, o ancora secondo come vanno le stagioni da un anno all'altro. Durante questa ultima cottura definitiva si può intervenire per migliorarne il gusto a piacere, nei limiti del possibile.
A questo punto è pronta per essere invasata. (woot)
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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da Ferrobattuto » 9 ago 2012, 23:53

Questa sotto è l'attrezzatura per invasare: mestolo, cucchiaio, vasetti e.... Imbuto.

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All'inizio invasavamo la marmellata con un piccolo mestolo direttamente nei barattoli, ma era lento e difficoltoso, in quanto il mestolo piccolo costringeva a prender su pochissima pasta per volta, e nonostante tutte le attenzioni possibili si finiva per "sbrodolare" abbondantemente tutti i barattoli, coi risultati che ci si può immaginare: schizzi, appiccicaticcio sulle mani, pulire in continuazione con una pezzetta o una spugna ecc ecc. Ci voleva una pazienza da certosini. :mrgreen: Poi un giorno, la ragazza del ferramenta-casalinghi in cui prendevamo gli accessori ci disse come "modificare" un imbuto per riempire i vasetti. Ossia tagliarlo dove ha un diametro di 3,5 o 4cm, in modo che la pasta calda della marmellata scenda facilmente, ma senza imbrattare niente attorno. Come si vede sotto, non è altro che un imbuto tagliato, il diametro lo stabilisce la grandezza dei vasetti che si ha a disposizione. Noi, usando vasetti anche di recupero di diversi diametri, non abbiamo esagerato, ma avendo tutti vasetti acquistati uguali, si può tagliare in modo che ne sporga un mezzo centimetro all'interno del bordo di vetro. In questo modo si ha la massima facilità col minimo della fatica e il massimo della sveltezza. Poi la pratica fa miracoli...... :D

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Nella pratica:

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No, non sono mancino, con la destra stò facendo la foto, e con la sinistra "faccio finta" di colare dentro la marmellata. :mrgreen:
In realtà durante l'operazione tengo con la sinistra il vasetto per l'impanatura, con l'imbuto sopra, mentre con la destra verso l'impasto. Che scotta! Stà ad almeno 80-90°C (si fa subito, appena spento e tolto dalla cucina). Il vetro impiega un po' a scaldarsi, e il "collo" del barattolo con l'impanatura si può tenere agevolmente con due dita. In questo modo si tiene il barattolo sopra la pentola ed eventuali "gocciolature" tornano lì dentro. ;) Appena riempito il vasetto, lo si poggia sul tavolo e si mette subito il tappo, serrando bene. In questo modo la marmellata bollente, e perciò sterilizzata, non viene contaminata dall'aria e si mantiene per moltissimo tempo. Alcuni girano i vasetti sottosopra per sterilizzare anche il tappo, ma io (anche se ho provato, e non ho trovato differenze) non ho mai avuto problemi, e preferisco che la marmellata bollente non venga a contatto con le plastiche e le vernici del tappo. Se poi il vasetto è da riutilizzo, anche se ben lavato nel tappo possono essere presenti residui di alimenti e "sapori" di ciò che conteneva precedentemente. Specialmenti dei "sott'olio".....
I primi vasetti riempiti.

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E gli altri nuovi pronti a fianco.

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Poi riempiti anche questi.

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La solita vecchia credenza in cui li mettiamo normalmente, ma che quest'anno non è bastata.

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Dopo di allora sono andato ad acquistare barattoli altre 4 o 5 volte, da quelli da 1000cc a quelli da 750, a quelli da 580...... Poi inserirò una foto con lo scaffale pieno di barattoli che abbiamo in una dispensa......

Alla fine bisogna far pulizia, naturalmente. Lavare le pentole, il lavandino, la cucina a gas....... ecc ecc.

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Aiutoooo!!! >:(

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E come se non bastasse, bisogna tenere a portata di mano il "mocio", o lo spazzolone con lo straccio, perché durante la cottura di schizzi ne vanno in giro parecchi, e se si lasciano sul pavimento, dopo un po' se li pestate con una scarpa.... Ve la sfilano!!! :mrgreen:

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E il giorno dopo, naturalmente, si ricomincia con quelle rosse.......

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Che stavolta sono addirittura di più.....

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Il seguito, e qualche altra foto, nei prossimi giorni. :D
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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da Peppermint » 10 ago 2012, 19:59

Stupendo Ferro!
Quest'anno qui al nord abbiamo avuto una primavera eccezionale sia come fioritura che come le piogge al momento giusto, nel giardino condominiale abbiamo dei ciliegi che sono stati molto generosi e degli albicocchi oramai molto vecchi ai quali si sono spezzati i rami per il carico eccessivo; per la prima volta abbiamo fatto un raccolto di ciliege abbondante, sia come frutta da mangiare ma sopratutto per la marmellata...vedendo il lavoro che avete fatto ho notato che non si discosta molto da quello da noi adottato.
Fuori dalla proprietà, nel bosco, ci sono alcuni alberi che producono delle prugne gialle e e altri nere come le tue, sono dolci al punto giusto e mai come quest'anno ne abbiamo raccolto tante che sono finite nei vasi....
La differenza è che noi le snoccioliamo prima con uno strumento apposito, ma, come dici tu, è un lavoro immane...
Pure noi non usiamo addensanti, qualche volta usiamo una mela normale, ma generalmente la consumiamo facendola bollire due o tre volte per addensarla, si spreca del gas ma almeno sappiamo cosa si mangia.
Mia moglie usa sterilizzare i vasi nel forno elettrico, solo il contenitore ma non i tappi, poi usa capovolgere il vaso e così controlla pure che il tappo faccia tenuta, alle volte succede che non tiene per qualche ragione ed allora è meglio stare lontani... :D
La prima marmellata che abbiamo fatto è stata quella di nespole, è stata la prima volta, poca ma squisitissima :P
Fra un po' inizia la stagione dei fichi.... :D

Grazie per le idee, quella dell'imbuto è molto "furba" ;)
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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da Ferrobattuto » 15 ago 2012, 20:30

Aggiungo la foto dello scaffale coi barattoli.

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Sono pronti già altre 25 barattoli pieni, e domani finalmente l'ultimo albero..... Che per fortuna non è molto grande. :D

@ Peppermit:
Preferisco snocciolare col nostro sistema, il tempo che ci va credo sia più o meno lo stesso, ma a mio parere si fatica di meno. E comunque ormai ci siamo abituati....
I vasi li abbiamo sempre lavati ed asciugati bene, ma mai ribolliti o sterilizzati, eppure la marmellata fatta così si mantiene per un sacco di tempo.
A causa della neve i rami del nespolo si sono rotti e strappati..... Purtroppo è una pianta sempreverde e con foglie molto grandi, e la neve ha fatto il massimo del danno. :( Ho dovuto procedere ad una potatura molto pesante per evitare danni peggiori, e di frutti ne sono venuti pochi. :*( Ci rifaremo l'anno prossimo. ;)
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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da maxdef » 16 ago 2012, 7:51

ma i tappi li riutilizzate o li buttate?....io sapevo che era bene utilizzarli una sola volta,ma mio padre, che si dedica alle marmelate,spesso li riutilizza se non sono particolarmente "brutti" :-/

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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da maxlinux2000 » 16 ago 2012, 8:26

io anche li riutilizzo, ma li stringo bene e poi sterilizzo.... e se il giorno dopo il tappo non è concavo, significa que il tappo è da buttare. (il contenuto no... si cambia il tappo e si sterilizza una seconda volta)

Bel lavoro ermete! :D attento ad non ingrassare! io ho deciso che per un po'non ne faccio più di marmellate. Devo mangiare meno, altrimenti, invece di camminare...rotolo!
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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da Ferrobattuto » 16 ago 2012, 13:20

I tappi si possono riutilizzare tranquillamente, l'importante è che siano ben puliti e "integri", che si stringano bene, non graffiati o arruginiti, o con la guarnizione graffiata. Ho barattoli che ho usato diverse volte con lo stesso tappo, senza problemi. Quelli con la "capsula" che "klicca" quando la premi sono migliori, ma non indispensabili. Se alla fina quando tutto è freddo, qualche tappo non tiene bene, quel barattolo si consuma per primo e poi si ricompra un tappo della stessa misura.
Comuque: mi è capitato (molto raramente) di trovare un barattolo col tappo che non teneva bene dopo diverso tempo, con un leggero straterello di muffa sopra, che è il massimo che può succedere in questi casi, ebbene ho asportato la muffa e un po' di marmellata sotto, e ho consumato il resto.... Senza mal di pancia o altro. Certo, se quando si apre il vasetto si sente odore (puzza....) di fermentazione e la marmellate sembra liquida, allora si butta tutto.
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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da Dolomitico » 28 ago 2012, 17:33

Alla faccia delle scorte,ti prepari al 21/12/2012 con scorte di marmellata per sopravivere? (woot)
Scherzi a parte hai fatto una bella descrizione,anche un po di trucchetti che non conoscevo sul travaso con imputo modificato e relativo sistema espelli ossa.
Qualche giorno fa,mi era impossibile collegarmi a internet causa di problemi tecnici,mi sono reso conto che tutti i preziosi consigli che sono su questo forum sarebbero impossibili da raggiungere in caso di black out,allora ho trovato un programmino che mi scarica l'intero forum,cosi in caso di necessità ho un prezioso vademecum su molte cose che potrebbero essere molto utili.
Non so se ve ne rendete conto ma questo forum sta diventando un prezioso manuale in continuo aggiornamento.

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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da Ferrobattuto » 28 ago 2012, 18:23

Ecco: quella di scaricarsi il forum è proprio una buona idea.... Come al solito Dolomitico ne hai partorita una delle tue, sempre ottime. (woot)
Poi ovviamente toccherebbe farlo periodicamente.... Che da un po' di tempo quì idee e progetti fioccano come la neve il febbraio scorso. ;)
Comunque le discussioni più importanti si possono scaricare anche col copia-incolla in un programma tipo Office, poi magari convertirle anche in pdf.
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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da Dolomitico » 28 ago 2012, 20:16

Si,è vero,ma io voglio tutto..... :mrgreen:
In effetti di tanto in tanto va aggiornato,e ci vuole anche un po di tempo,pensa che ci sono 300 mb di roba da scaricare e essendo molte pagine e foto ci mette un'oretta abbondante,ma poi hai tutto il forum a portata di mano.
Sono contento che ti sia piaciuta l'idea,e in effetti qui di idee ne fioccano molte,meglio per tutti,tutta cultura.

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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da maxlinux2000 » 28 ago 2012, 21:53

nome del programma? io uso wget dal terminale, ma negli ultimi 10 anni possono benissime essere usciti altri programmi più facili da usare. :mrgreen:
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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da Dolomitico » 29 ago 2012, 17:06

http://www.httrack.com/

A dire il vero è il primo che ho trovato,ma a parte il tempo che mette per scaricare è semplice che mai.
Ti chiede il nome che vuoi dare al progetto,la destinazione e mi sembra che fa anche l'aggiornamento del sito già scaricato.
E' gratis

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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da maxlinux2000 » 29 ago 2012, 18:17

veramente bello... :D non lo conoscevo

si scarica da qui http://www.httrack.com/page/2/

ma per chi usa debian o ubuntu o un'altra derivata...

Codice: Seleziona tutto

sudo apt-get install webhttrack 


poi lo trovi nel menu->internet-webhttrack lo lanci e ti abre una pagina di firefox
Scegli la lingua dai il nome al progetto (offgrid2 per esempio) gli dai la url principale (offgrid2.altervista.org) e iniziano le danze.

Poi non fa un pdf, ma puoi navigare offline con il programma menu->internet->Browse Mirror

copio questo post anche sull'altro che avevo aperto
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Marmellata di uva.

Messaggio da Ferrobattuto » 25 ott 2012, 21:29

Anni fa mi trovai in condizione di acquistare il cortiletto posteriore sul retro della mia casa, da anziani parenti "americani". In disuso da almeno 50 o 60 anni era ormai un groviglio di rovi e di cespugli cinto da un alto muro e dalle case. Sul fondo, una volta pavimentato a pietre tipo "basule" affondate nella terra, si erano andati accumulando nel tempo tra i 40 e i 60cm di terra, formata da "guano" di galline (ce le "parcheggiavano" altri parenti.....) e foglie. In questo strato terra erano cresciuti rovi cespugli e perfino alcuni alberi di alloro, due dei quali arrivavano almeno agli 8 metri di altezza, che spuntavano da una rimessa in muro col tetto sfondato. In questo groviglio infernale, miracolosamente, si era salvata una vite.... (:) Lottando per soverchiare i rovi, e arrampicandosi sugli alberi, riusciva di tanto in tanto a produrre perfino qualche striminzito grappolo d'uva..... (woot) "Bonificata" l'area, demolita la rimessa semidistrutta e soprattutto asportata la preziosissima terra (finita nell'area che poi abbiamo destinata ad orto), ho conservato gelosamente la vite. Meritava sicuramente rispetto....
E' un tipo di vite da vino "autoctona", ossia una varietà di vite molto vecchia, con grappoli non eccessivamente grandi, acini piccoli e neri dalla scorza sottile, molto succosi e molto dolci.
Dopo aver sgobbato tutta un'estate a "deforestare" l'area ed asportare diversi metricubi di terra (in seguito ho rifatto anche la pavimentazione, anche se non è tutta finita) ho tirato dei fili tra le due case opposte, e legando e potando (alla buona, non sono un esperto) i tralci per 4 o 5 anni, ho realizzato una sorta di pergola, e la vite ci è stata riconoscente: porta regolarmente alcuni chili d'uva, che pur non essendo propriamente da pasto, è comunque dolce e succosa.
Queste varietà di vite così "antiche" sono molto robuste, e discretamente refrattarie alle malattie, tanto che normalmente mi limito alla potatura e alla pulizia, ma senza irrorarla con prodotti di sorta, neanche col normale "verderame".
Quest'anno, che sia stato per la neve invernale (come dicono alcuni) o perché la stagione estiva è stasta propizia, ha portato molta più uva del solito. Purtroppo nel periodo in cui si doveva raccogliere quì ha piovuto. A dire il vero mi ero deciso a tentare di farci un po' di vino, vista la quantità, anche se non ne sono abitualmente consumatore, ma non è stato possibile. Quando l'abbiamo potuta raccogliere purtroppo cominciava a muffire. Molti grappoli erano stati aggrediti e mangiati dalle vespe, su altri, i più grossi e folti, si era insinuata la muffa, così abbiamo raccolto quello che si poteva, che comunque sono state circa 5 cassette d'uva.
I grappoli migliori sono stati "appesi" con degli spaghi in una casetta sciutta, per lasciarla appassire e consumarla sotto Natale, una parte la stiamo ancora consumando adesso (non compriamo uva da qualche mese.....), il resto, bene scelto e lavato, è finito in marmellata. ;)
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Marmellata di uva.

Messaggio da Ferrobattuto » 25 ott 2012, 23:04

Questo è il "materiale" di partenza:

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In realtà mi sono ricordato di fare questa foto poco prima che finisse..... all'origine erano cinque cassette piene, anche se non tutta è finita in marmellata.

Sia chiedendo a dei parenti, che girando per la rete ho cercato la ricetta della marmellata d'uva, che non avevamo mai fatto, e facendo una "media" tra i consigli e le ricette trovate sono emerse delle concomitanze.
Chi usa l'uva da pasto, che normalmente ha chicchi grandi e polpa consistente, di solito sgrappola i chicchi e ci toglie i semi ad uno ad uno. Chi usa l'uva da vino che ha i chicchi più piccoli e acquosi (come la nostra) di solito sgrappola tutto in una pentola e poi passa il mosto ricavato col passaverdure o col setaccio.
La quantità di zucchero varia da mezzochilo di zucchero per ogni chilo d'uva sgrappolata e pulita nel caso di uva da pasto non particolarmente dolce, ai 300 grammi in altri casi, fino al limite di non metterlo per niente nel caso di uva da vino molto dolce. La ricetta è più o meno questa:

Lavare l'uva e sgocciolarla
Sgrappolare gli acini e (se possibile) togliere i semi
Mettere nella pentola e far bollire per almeno 30 minuti (o quanto basta) per far cuocere e rammollire gli acini
Passare al passaverdure o al setaccio.
Rimettere in una pentola, con lo zucchero e il succo di 1/2 limone per ogni chilo d'uva
Far restringere quanto basta. Invasare ecc ecc.

C'è chi ci aggiunge delle fettine di mele (nella precottura), che nella buccia e nei semi contengono pectina, che è un rassodante naturale. Chi ci lascia anche la scorza del limone a boillire insieme, che contiane pectina in abbondanza anche quella, difatti quella che troviamo in commercio in bustine viene estratta dalla buccia degli agrumi con cui si fanno aranciate e limonate. In qualche parte d'Italia c'è chi ci aggiunge a fine cottura anche del cioccolato fondente, ma di solito questa viene usata per fare dolci tradizionali. ;)

L'uva che ho usato io, fin troppo matura, non lasciava staccarsi bene gli acini, che si spappolavano subito e in qualche caso lasciavano un po' di scorza attaccata ai raspi. Come si può vedere nel solito secchiello degli scarti.

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Peccato perché il colore e il sapore spesso stanno nella buccia, più che nella polpa, che invece contiene gli zuccheri. Una delle pentola piene di acini sciacciati.

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Visto così sembra quello che in effetti è: normale mosto di vino, ossia uva sgrappolata e schiacciata.
Ho in giardino un alberello di mele, che fa delle mele piccole gialline abbastanza dolci, ma quest'anno molto "mal frequentate" :barf: . Le ho ripulite dai clandestini, lavate accuratamente, fatte a fettine con tutta la buccia e aggiunte al mosto. Come pure ho aggiunto mezzo limone spremuto per ogni pentola, con tutta la buccia, e messo tutto abollire finché le fette di mele non si spappolavano col cucchiaio di legno.

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Come si può vedere dalla foto le scorze degli acini hanno dato un bel colore rosso scuro alla mistura.
in un primo tentativo, fatto con poca uva in una pentola più piccola, avevo provato a passare il tutto con un passino in rete metallica, di quelli per passare il brodo, per tentare di togliere i semi e finire di spappolare per bene le scorze, ma il passino si intasava in continuazione e il liquido non passava mai. Ho soperto infatti in un secondo momento che il passino necessario è uno di quelli rotondi col fondo in filo metallico avvolto a spirale e con le spire distanziate un paio di millimetri. Allora ho usato il passaverdure, che invece ha passato tutto velocemente. Ma..... La marmellata, pur buona di sapore, risultava "granulosa" e con un retrogusto aspro, dovuto al fatto che il passaverdure "grattugiava" un po' i semi. Serviva qualcosa che "schiacciasse" il tutto il più possibile, ma lasciando interi i semi. Un po' come il torchio da vino, insomma. So che ci sono degli elettrodomestici che lo fanno, ma io non ne ho e non ho intenzione di acquistarne, poi se provo a comprare qualcosa di elettrico per la cucina mia moglie mi sbrana. L'unica cosa che tollera è il frullino per la maionese (e per impastare le torte..... :wub: ), perfino la macchinetta per la pasta è a manovella.....
Così mi sono ingegnato in modo differente: per non schiacciare i semi dell'uva la "lama" del passaverdure avrebbe dovuto rimanere alzata di uno spessore equivalente, così ho preso alcune rondelle del diametro del suo asse e le ho messe tra la lama che schiaccia e il disco forato sottostante.

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La molla che normalmente tiene la lama premuta in basso si schiaccia di più e recupera lo spazio delle rondelle.
Come si vede nella foto sotto, la lama rimane alzata di almeno 3mm.

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Alla fine ho passato tutto, comprese le fette di mele ormai ben cotte.
La scorza di limone invece dopo averla spremuta ulteriormente..... Me la sono mangiata. :mrgreen:
Questo sotto invece è quanto rimane di tre grosse pentole di mosto cotto e passato.

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Alla fine ho rimesso a bollire il tutto, aggiungendo 1/2 chilo di zucchero per pentola, ma premetto che le pentole usate sono molto grandi.

La marmellata di questa seconda prova è venuta bene, non eccessivamente dolce ma di ottimo sapore, molto densa e consistente, tanto che è difficoltosa da spalmare. Questo credo sia dovuto alla pectina delle mele e del limone.
Aggiungo una mia personale osservazione, che non so se è la normalità o solo un caso: durante la cottura, verso l'ultimo quando la marmellata si addensa, se sollevata col cucchiaio di legno per vederrne la consistenza, il liquido "fila" come se fosse chiara d'uovo. E mentre bolle sembra sempre troppo liquida come se non volesse mai addensarsi. Bisogna fare la prova del piattino per capire quando è il momento giusto per toglierla e invasarla, altrimenti si rischia di "caramellare" il tutto e farlo bruciare. Inoltre si restringe molto dal volume originale, in quanto, almeno l'uva che ho usata io, era molto ricca di parte liquida.
Alla fine si invasa con gli utensili e nel modo già descritto per le altre mermellate.
Non ho fotografato i barattoli pieni, ma daltronde dalle foto il sapore non si sente...... :wub: :mrgreen:
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da Ferrobattuto » 25 ott 2012, 23:39

Ecco, quella dell'essiccatore solare sarebbe una buona cosa. Io quest'anno ho provato a far essiccare delle prugne col metodo della nonna, come dici tu, ma si sono guastate, invece di essiccarsi. Prugne ed altra frutta secca mi piacerebbe quasi più della marmellata, che oltretutto ha il suo costo.
Se ti riesce di fare l'essiccatore solare spero ce ne metterai a parte. :D
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da maxlinux2000 » 26 ott 2012, 16:25

è un po' di tempo che ci penso anche io a farmi un essicatore.... e l'ho concepito cosí.... a doppio uso: in estate si usa per seccare la frutta, mentre in inverno per riscaldare o contribuire al riscaldamento della casa. :)

la mia idea sarebe qualle di fare un cassone di legno da 200x50x15.
Centro stendere quei tubi in alluminio corrigati che si usano per le cappe delle cucine... sono abbastanza economici tutto sommato e si può facilmente farci stare un percorso di 10 metri in quel cassone.
Poi si vernicia tutto di nero opaco
Un foglio di policarbonato davanti per permettere l'effetto serra.
Un piccolo filtro in feltro nel lato basso e una ventolina da pc in alto, alimentata da un minipannello solare da 6V.

Durante l'inverno si fa entrare l'aria calda in casa (esce a più di 90 gradi)
Durante l'estate si stende per terra il "pannello" e di fa entrare l'aria calda in una gabbia in rete contenente la frutta da essiccare.

Credo che in africa usino un sistema analogo... bisogna cercare qualche foto.
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Re: Marmellata di prugne...... Per ora.

Messaggio da maxdef » 29 ott 2012, 13:22

molto interessante l'essiccazione,per contenere le dimensioni del pannello,si potrebbe pensare alle lenti di fresnel come concentratori solari....

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