cura offgrid del tumore

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elettrauto
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cura offgrid del tumore

Messaggio da elettrauto » 20 set 2012, 14:21

Questo ingegnere ha deciso di far da se, e pare che abbia fatto per tre :mrgreen:

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... o-da-solo/

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maxdef
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Re: cura offgrid del tumore

Messaggio da maxdef » 21 set 2012, 8:34

...se ne sentono tante in giro dalla cura di bella al bicarbonato,dalle vitamine alla medicina germanica,dal dott.simoncini agli antiossidanti.....non è facile, anche se fare delle considerazioni sul business che gira intorno dalla radio terapia alla chemio alle multinazionali del farmaco inevitabilmente porta a dire... ma chi glielo fa fare a trovare una soluzione low cost? oO ....così a naso anch'io cercherei le cause nell'alimentazione,nell'ambiente e nello stile di vita,ce ne sono tante di storie di persone che cambiando radicalmente l'insieme di questi fattori è uscito da situazioni critiche,però ripeto non è facile quando ci si ritrova coinvolti in prima persona fare questo tipo di scelte.

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Re: cura offgrid del tumore

Messaggio da maxlinux2000 » 21 set 2012, 9:47

secondo me per moltissime malattie, soprattutto mentali, ma anche fisiche, servirebbe un soggiorno in un'isola quasi deserta. Ove non ci siano pericoli, e puoi mangiare tutto quello che vuoi, basta che te lo raccogli dagli alberi (coltivati).
sporadici contatti con le persone, a parte i medici, poi il resto del giorno e della notte, libero di passeggiare nel bosco, e dormire in una capanna.

Credo che in questi casi, il cambio alimentare, ma soprattutto mettersi in pace con la natura, sia estremamente beneficioso.

chiaramente non per tutti i casi, io pensavo soprattutto ai problemi mentali che tanto si vedono in città, le malattie sono molto più difficili da trattare....ma è anche vero che stare con la natura, non fa mai male all'uomo.... del resto siamo nati per essere giardinieri no? :)

Leggendo i commenti della gente, sono tutti li che cercano quale sia la dieta miracolosa, chiedendosi se troveranno tutto al supermercato. :barf: oO
Secondo me funzionarebbe con qualsiasi alimentazione... anche radici amare e bacche. Credo che quello che ha guarito il tipo, è stata la pace interiore.
Una volta sistemata quella, il corpo sa ripararsi da se, a meno non intervenga l'etá :)
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Re: cura offgrid del tumore

Messaggio da maxdef » 21 set 2012, 10:58

offgrid2 ha scritto: il corpo sa ripararsi da se,


...condivido,a tale proposito la medicina germanica addirittura individua come l'inizio dell'autoguarigione i primi esami che diagnosticano un tumore,cioè quello che viene scambiato dalla medicina ufficiale per il male da curare è in realtà la reazione iniziale dell'individuo ad un malessere(un trauma psicologico in genere)...detto così sembra assurdo, ma giustificherebbe tanti casi di gente che si è salvata dal tumore non facendo alcuna cura

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Re: cura offgrid del tumore

Messaggio da Naturalist » 23 set 2012, 12:52

secondo me per moltissime malattie, soprattutto mentali, ma anche fisiche, servirebbe un soggiorno in un'isola quasi deserta. Ove non ci siano pericoli, e puoi mangiare tutto quello che vuoi, basta che te lo raccogli dagli alberi (coltivati).
sporadici contatti con le persone, a parte i medici, poi il resto del giorno e della notte, libero di passeggiare nel bosco, e dormire in una capanna.


Condivido la ricetta di maxlinux2000 per guarire dalle malattie dei tempi moderni, salvo che per un aspetto: 'sporadici contatti con le persone, a parte i medici'.

Io eliminerei i medici e recupererei proprio i contatti con le persone, ma non come avvengono oggi nella maggior parte dei casi, ma tentando di ritrovare una dimensione che sembra essere stata definitivamente smarrita: quella cioè, improntata alla cooperazione e alla solidarietà.

Oggi, abbiamo paura degli altri e questo non avviene solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri, dove ci si fida solo di chi si conosce da una vita, ma se arriva una persona nuova la si guarda con sospetto e con diffidenza, le si offre una disponibilità fittizia, fatta di tanta educazione ipocrita, ma di poca sincera apertura.

Molte malattie, oggi, non sono altro che il riflesso e l'evoluzione di nevrosi e frustrazioni. Abbiamo mille modi per tenerci costantemente in contatto col mondo, ma in fondo siamo soli e preferiamo parlare attraverso una tastiera non solo quando (come nel nostro caso, per intenderci) è l'unica maniera possibile, ma anche quando basterebbe attraversare la strada per andare a trovare il nostro vicino.

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Re: cura offgrid del tumore

Messaggio da elettrauto » 23 set 2012, 17:58

@maxlinux2000
secondo me per moltissime malattie, soprattutto mentali, ma anche fisiche, servirebbe un soggiorno in un'isola quasi deserta.

Non sai quanto può essere bello sperimentare quello che dici, ed io l'ho sperimentato quando ho avuto la possibilità di andarmene via dalla città e dal condominio e dal traffico e dall'inquinamento dell'aria e dallo schifo di atteggiamento che hanno le persone di quei posti nevrotici e malsani!!!

@Naturalist
Io dico che dipende tutto dalla personalità del vicino, ci sono vicini che alzano la tv a 1000 o tengono il cane ad abbaiare senza rimproverarlo e fargli capire che disturba molto chi riposa...altri vicini, quando vivevo in condominio non perdevano occasione di martellare con gli zoccoli al pavimento loro che era il mio tetto...
In questi casi di cosa si vuole discutere con questi vicini? Se ci entri in relazione ti chiedono favori spropositati...ma c'era da aspettarselo, dato il comportamento prima di conoscerli.
In questi casi meglio soli che male accompagnati, ma la cosa cambia nel caso che il vicino è una persona rispettosa della serenità degli altri, e poi magari ci si può pure parlare.

@Nivamax
Puoi anche approfondire quello che hai detto sulla medicina germanica e il resto che hai citato, è molto interessante...

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Re: cura offgrid del tumore

Messaggio da maxlinux2000 » 23 set 2012, 21:30

bèh... brutti comportamenti, e menefreghismo nei confronti delle altre persone, spessissimo sono sintomi di gravi squilibri mentali. Per esempio ascoltare la musica o la TV a tutto volume, serve per alienarsi dalla propria vita... non voler pensare ai propri problemi e neppure affrontarli... perché affrontarli significa cambiar vita completamente, spesso abbandonare la cerchia di "amici" che ti portano su strade che non vorresti percorrere, ma ci si lascia trascinare per non perdere quel barlume di amore che ti danno.... un casino insomma. :barf:

personalmente preferisci sporadici contatti ma profondi con le altre persone, invece di frequenti ma superficiali.... mi permette di rimanere in silenzio solo con me stesso e pensare, per trovare eventuali conflitti interni.

Ovviamente questo è il mio modo di pensare, che altri potrebbero giustamente non condividere.
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Re: cura offgrid del tumore

Messaggio da Ferrobattuto » 23 set 2012, 22:32

Che la nostra società attuale sia moralmente decadente è un fatto accertato..... E non mi riferisco all'onestà e alla rettitudine nei costumi, ma proprio alla disponibilità verso il prossimo. Purtroppo abbiamo assorbito un po' troppa "competitività" anglosassone e abbiamo perso quei valori di solidarietà e tolleranza che erano propri della nostra cultura. A questo punto resta ovvio che dove ci sono molte persone "accatastate" le une sulle altre, come nelle grandi città, la tolleranza è zero e il menefreghismo è a 100. Ci si sente "costretti" gomito a gomito con molte altre persone, l'intolleranza è inevitabile e la sensibilità va a farsi benedire.
Nei piccoli centri invece è ancora possibile recuperare gran parte delle relazioni umane necessarie. Per chi viene da fuori però è abbastanza lungo e faticoso "inserirsi", in quanto si entra in un contesto abbastanza chiuso, perché tutti si conoscono da sempre, si conoscono le relative famiglie e i relativi comportamenti. Uno che viene da fueri è un "corpo estraneo" che entra in un vero e proprio organismo vivente, con tanto di tessuto (sociale) e con una sua "circolazione" di relazioni già ben stabilita e consolidata. Bisogna avere pazienza e costanza, agire onestamente, essere disponibili e sopportare qualche piccola fregatura iniziale, perché non si sa chi sia "serio" e chi no (siamo tutti esseri umani), cercare di non creare e di smussare eventuali attriti, ma soprattutto cercare di essere se stessi sempre e comunque. A quel punto pian piano ci si ritrova inseriti. Non si può avere fretta, di sicuro non nel primo anno, e forse nemmeno in alcuni anni seguenti.
Parlo per esperienza personale..... Nel '76 me ne venni via da Roma per motivi di lavoro (ma ero MOLTO stanco della città....) e mi stabilii per un breve periodo in una grossa cittadina del frusinate, poi conobbi mia moglie e circa un anno dopo andai ad abitare al suo paese: 3000 abitanti (piu o meno....). Ho avuto la fortuna che lei fosse del posto, ma la sfortuna di avere un lavoro che mi teneva lontano da casa per moltissime ore al giorno, col risultato che dopo 15 o 20 anni, pur con un paio di figli che andavano a scuola in paese, in qualche caso ancora mi sentivo dire "hè, ma tu non si di qui....." anche dai parenti. Adesso naturalmente è tutto diverso....

@ Naturalist:
Immagino ti riferisca alla tua situazione attuale, visto che questo sarà il primo inverno che passerai nella nuova casa.... :D
Come immagino la curiosità trattenuta che ti circonda (o "vi" circonda, se hai un partner...), ficcanaserie più o meno accentuate, e sguardi interrogativi quando vai in giro, ma poi quando avrai vinto le diffidenza e soprattutto trovato le "persone giuste" con cui relazionarti, alla fine sarà senz'altro molto meglio. Specialmente se vieni da una grande città....
Concordo con te che molte delle "malattie" moderne sono di origine psicosomatica, date dalle pessime relazioni e dagli attriti col prossimo, ma non per questo sono meno "concrete" di quelle "naturali", anzi, a volte sono perfino più perniciose. Avere rapporti "aperti" e onesti con chi ci stà intorno, tollerando qualche inevitabile rompitimpani aiuta moltissimo.

@ Offgrid:
Personalmente credo che sia difficile avere rapporti "profondi" con persone con le quali ti vedi o comunichi sporadicamente. A meno che non siano persone come amici e parenti che in passato hai frequentato bene e per parecchio. Oppure con persone con cui seguiti a comunicare frequentemente e di cui conosci bene "vita morte e miracoli".

Seguito a pensare che per sare bene con noi stessi bisogna essere "se stessi" sia con gli altri che con noi stessi (scusate il gioco di parole....), fare ciò che si deve, per la società e per il prossimo, ma anche ciò che si vuole, che ci piace, per se stessi, possibilmente del prorpio e nell'altrui rispetto. E non aspettarsi troppo dagli altri......
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

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Re: cura offgrid del tumore

Messaggio da Naturalist » 24 set 2012, 18:22

@Elettrauto


In questi casi di cosa si vuole discutere con questi vicini? Se ci entri in relazione ti chiedono favori spropositati...ma c'era da aspettarselo, dato il comportamento prima di conoscerli.


Elettrauto, ritengo che la tolleranza sia un altro valore smarrito dei nostri tempi, cercare di averne, soprattutto coi vicini fastidiosi, aiuta a vivere meglio (con se stessi e anche con gli altri). Il che non vuol dire 'immolarsi a vittime sacrificali' delle molestie altrui, ma semplicemente mettere da parte piccoli puntigli di cui si può fare benissimo a meno. :P Se il tuo vicino tiene il volume del televisore troppo alto, prova a chiedergli gentilmente di abbassare prima di dichiaragli guerra aperta, la sua reazione potrebbe anche sorprenderti. ;) Quanto ai favori 'spropositati', il solo timore che ti possano essere rivolte delle richieste da parte di un vicino non mi pare possa rappresentare un motivo valido per non entrarci in relazione. Atteggiamenti simili fanno parte della paura di cui parlavo nel mio post precedente, infatti. Prova ad ascoltare cosa ti viene chiesto, piuttosto che mettere in atto azioni preventive di chiusura, fare un favore a qualcuno è proprio il modo migliore per entrare in relazione con qualcuno, (secondo me ovviamente :mrgreen: ).

@maxlinux2000

personalmente preferisci sporadici contatti ma profondi con le altre persone, invece di frequenti ma superficiali....


Non avevo capito che il senso era questo quando consigliavi sporadici contatti con le persone, in questo caso condivido pienamente! :: )

@Ferrobattuto

Sì Ferrobattuto, il trasferimento recente in una realtà nuova e piccola da una città familiare anche se caotica, sta mettendo a dura prova la mia indole socievole e amicale. Nonostante siano trascorsi molti anni da allora, infatti, continuo a sentirmi nel profondo come quella bambina che si avvicinava ad un'altra bambina e le chiedeva speranzosa: 'giochiamo?' Vivo un po' quello che hai descritto tu, nonostante mi mostri ben disposta la diffidenza nei confronti dell'estraneo è più forte. :? Almeno in questo momento, poi magari cambierà, me lo auguro.

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