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da Ferrobattuto » 12 mar 2013, 13:53
In genere trasformatori monofasi con lamelle così grandi se ne fanno pochi. Quanti se ne vedono in giro di trasformatori monofasi da 2 o 3 KVA?
Comunque so per certo che dovrebbero venir prodotti fino alla misura di "C" di 100mm.
Più grandi di solito si fanno i trifasi, che vengono prodotti con lamelle rettangolari, tagliate e sovrapposte a formare tre colonne uguali, coi raccordi magnetici sopra e sotto fatti con le stesse lamelle. Per cui nastri tagliati alla lunghezza che serve.
Ma in effetti quel "C" 90 è abbastanza esuberante, a guardare bene, infatti il pacco viene spesso solo 7,5 o 8cm, mentre potrebbe essere tranquillamente un po' più spesso e meno largo.
Un "C" 90 ha le finestre da 4,5x13,5cm=60,75cmq
Un "C" 80 le ha da 4x12=48cmq.
Il secondario 230V ha 160 spire da 5mmq, che in totale fanno 800mmq, ossia 8 centimetri quadrati.
Il primario a 48V ha 32 spire da 25mmq, che in totale sono ugualmente 800mmq, ossia 8 cmq.
Assommati sono 16cmq, che moltiplicati per 1,6 che è il coefficiente d'ingombro dell'avvolgimento in relazione alla finestra per trasformatori di quella potenza, farebbero 25,6cmq. In teoria rimarrebbero 22,4cmq d'avanzo anche con le lamelle da 80. Qualcosa se ne va per il "cartoccio" isolante su cui avvolgere il rame, ma rimarrebbe sempre dello spazio.
Se il nucleo sembra esuberante, si può ridurre leggermente il "Ks" portandolo ad 1,30 o 1,25. Oppure lasciare così e abbassare l'induzione "B" a 0,8
In entrambi i casi si alza leggermente il numero di spire, e nel secondo caso si abbassa il consumo a vuoto.
La saldatrice.... I trasformatori da saldatrice in genere sono sottodimensionati. Poi hanno le lamelle fatte in un modo tale (hanno la colonna "C" più corta di quelle laterali.....) che rischia di mandarli in saturazione, cosa che nel nostro caso NON deve succedere.
Quel modo di fare le lamelle è per via delle caratteristiche che debbono avere i parametri di tensione e corrente nel momento della saldatura, e dell'innesco all'inizio. In principio la tensione deve essere sempre alta, mentre deve calare ai valori desiderati durante la saldatura, lasciando aumentare la corrente fino al valore voluto. Questa si chiama "caratteristica discendente", ed è una curva in un grafico che ne esprime i valori. E' come se il flusso magnetico trovasse una "resistenza" (si chiama "riluttanza"...) più o meno proporzionale alla corrente erogata.
Questo almeno era il modo di costruire quelle saldatrici ai miei tempi... Ora non so se sia cambiato qualcosa.... Ma in ogni caso non credo che quei trasformatori si adattino bene al nostro uso.
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto