Bene, per le "ansie" di Hal9000 e la curiosità di Bridge e di altri, aggiungo qualcosa.

Premetto che la sperimentazione è appena cominciata, per cui per dei risultati concreti ci vorrà un po'.....
Ho tardato un po' ad usare il desolfatatore su quegli elementi perché prima mi è servito per desolfatare la batteria del mio trattore, che presto dovrei rimettere in moto. Poi ho effettuato le modifiche segnate sul secondo schema quì:
http://www.offgrid2.altervista.org/view ... t=20#p2719 I diodi usati sono due BY233-400, diodi da 6A per 400V massimi, in contenitore TO220. Recuperati, naturalmente.....

Ho dovuto montarli con dissipatore, in quanto senza scaldavano troppo. Non ho pensato a fare foto col desolfatatore aperto, ma non credo sia importante.... Poi si potranno sempre fare.
Quì sotto è vicino al banco e alla centralina dei pannelli, dove stò facendo le prove.

Ho poggiato il desolfatatore sopra il caricabatterie grande. Ma non è collegato alla rete elettrica, bensì al quadro dei pannelli e del banco a 24V, tramite i due fili rosso e blu, e le due boccolette aggiunte sul contenitore. Il particolare:

Appena acceso il tutto l'assorbimento sul banco era di 3,2A, poi è sceso pian piano intorno ai 2A circa, come si vede sull'amperometro.

Oggi il banco è a poco più di 25V, in quanto sono tre giorni che piove, e di sole non ce n'è un granché, comunque anche se non ci dovesse essere neanche i prossimi giorni, con quell'assorbimento ho almeno 200 ore di autonomia..... Più che sufficienti.

L'assorbimento del desolfatatore, con gli elementi sperimentali scollegati, è di 1A preciso, dovuto al consumo della ventolina, del circuito col relè e delle resistenze, per cui negli elementi stà pompando 1A circa. Secondo me è un po' troppo..... Ma per ora seguito a provare così, poi si vedrà.
Questi giorni indietro, mentre il desolfatatore era impegnato altrove, ho iniziato la carica con un piccolo caricabatterie, con una corrente inferiore all'ampere, che in pratica non faceva quasi muovere l'ago dell'amperometro. L'ho tenuto così per tre o quattro giorni, poi ho scollegato il tutto e collegato agli elementi una lampadina a 12V 5W, cioè per un assorbimento medio di circa 400mA, che ha resistito accesa per 4 ore prima che la tensione scendesse a 11V. Tanto per provare..... Con tutto ciò la tensione a vuoto era di 12,8V e le "piastre" presentavano già una buona colorazione, bruna quelle positive e biancastra quelle negative. Oggi dopo qualche ora di trattamento era più visibile.

Più in particolare.

Ho notato che con quella corrente c'è un notevole sviluppo di gas, anche se non mi sembra che agli elementi faccia più di tanto....
Per ora rimango in "osservazione", farò delle scariche periodiche, ma con corrente inferiore a quella già provata, per verificare la capacità.
Dimenticavo: la densità è risalita a livelli molto alti, in un paio di elementi anche troppo, segno evidente che di solfato in quel materiale ce n'era fin troppo..... Appena stabilizzata un po' la faccenda provvederò a togliere un po' di soluzione e aggiungere acqua distillata, fino al ripristino della giusta densità.
Appena avrò altri dati aggiungerò qualcosa.