Per quanto mi riguarda, ho scelto la tensione di 64V perché avendo 10 pannelli da 36 celle, e mettendoli in parallelo-serie in due serie da cinque pannelli, con buona probabilità non mi servirebbe il regolatore......
Ma andiamo avanti.
Quì sotto ho messo lo schema di un trasformatore con primario avvolto in bifilare, ossia con due fili uguali appaiati.

I disegni sono tutti fatti a mano su carta a quadretti, ve li beccate così, che non so usare programmi di grafica in modo decente. Ma tanto l'importante è che si capiscano....
Il primario ovviamente è quello di sotto, disegnato con due linee di colore differente per far "vedere" i due fili. Il secondario, in questo caso a tensione maggiore, è quello sopra. Le linee in mezzo sono il simbolo del pacco di lamelle del nucleo.
Questi due avvolgimenti debbono essere collegati in serie, ma alimentati nel punto di collegamento centrale di entrambi.
In pratica si prende l'inizio di uno e la fine dell'altro e si collegano insieme, poi in quel punto si collega la sorgente di Corrente Continua che alimenta l'inverter.
Per chiarire:

Elettricamente in pratica sono collegati in serie, così:

Questo si chiama "collegamento in controfase", ossia "push-pull" in inglese. "Controfase" perché la corrente scorrerà alternativamente dal centro verso destra o dal centro verso sinistra, magnetizzando il nucleo alternativamente in un modo o nell'altro proprio come la corrente alternata.
Per far questo naturalmente occorrono dei semicondutttori di potenza, che commutano alternativamente ora una ora l'altra metà dell'avvolgimento.

Questo sopra in pratica è lo
schema di principio di un inverter in controfase ad onda quadra.
Ho disegnato approssimativamente dei mosfet di potenza, ma potrebbero essere Transistor o IGBT, lo schema di principio rimane lo stesso.
Come si vede il segnale di pilotaggio in ingresso è in opposizione dei tempi: quando uno è in conduzione l'altro è interdetto, e viceversa. Sulle due metà del primario scorreranno delle correnti ON-OFF praticamente quadrate. In realtà sugli spigoli delle onde quadre sarebbero presenti dei picchi di commutazione, poi non sarebbero proprio "quadrate" ma leggermente trapezoidali e con qualche probabile distorsione, ma al momento questo non è importante.
In uscita dal secondario, come si vede dal grafico che ho messo in alto, avremmo un'onda quadra con valore massimo pari alla tensione del primario moltiplicata il rapporto tra le spire dei due navvolgimenti.
Nel caso specifico di cui sopra (quello a 12V) avendosi 16 spire al primario e 447 spire al secondario: 447/16 dà un rapporto tra le spire di circa 28 che moltiplicato per i 12V di alimentazione ci da al secondario quella famosa tensione di 325V massimi.
A questo punto bisogna inserire il fatidico sistema di filtraggio per rendere quanto più sinusoidale possibile quelle onde quadre.
Premetto che quello che ho buttato giù è uno schema di filtraggio di principio, che probabilmente è ridondante o comunque solo indicativo.

In uscita dal filtro si avrebbero delle onde molto "sinusoidalizzate", se non proprio sinusoidi perfette (ma non servono.....), con valore massimo "ci cresta" ancora di 325V, ma un "valore medio efficace" di 230V, proprio come la corrente di rete.
Ovviamente c'è ancora parecchio da lavorarci su, ma già la realizzazione del trasformatore d'uscita dell'inverter è un grosso passo avanti, e avere un modo per poterselo calcolare è decisamente conveniente.
Il "sistema di filtraggio" in pratica è composto da quella grossa "bobina" avvolta su nucleo ferromagnetico laminato che è stata inserita in serie al polo positivo di alimentazione dell'inverter, con relativo condensatore verso massa al suo ingresso, dal condensatore collegato agli estremi del doppio primario, e dal gruppetto formato dalla doppia impedenza e dai due condensatori posto sull'uscita del secondario.
Questi componenti sono abbastanza critici ma non "impossibili". Immagino ci sia un modo per calcolarli, ma personalmente non lo conosco, andrei per tentativi.
Bridge forse può illuminarci meglio di me, in quanto lui un sistema così lo ha costruito e fatto funzionare.
Si accettano critiche costruttive, suggerimenti ed eventuali correzzioni.