Tristar Ibrido-solare/eolico....dubbi

Moderatori: Ferrobattuto, jpquattro

Fabio13
Messaggi: 110
Iscritto il: 19 ago 2012, 18:38

Re: Tristar Ibrido-solare/eolico....dubbi

Messaggio da Fabio13 » 30 set 2012, 12:08

Bridge ha scritto:Ma la connessione diretta ed anche il reg. MPPT, nell'esempio, devono portare necessariamente ad un controllo dello stato di carica con conv.PWM ((dal rendimento (>98%) decisamente superiore rispetto all'MPPT)), pena l'affaticamento e deterioramento dell'accumulo.-

Scusami Bridge, ma quando scrivi convertitore PWM intendi un circuito ON-OFF che mantenga la tensione entro un certo valore?

L'MPPT raggiunta la carica passerà in una condizione di mantenimento (proprio per evitare problemi alle batterie) e come scrivi non utilizzerà buona parte della potenza del pannello. Per sfruttare anche questa potenza in eccesso servono dei regolatori più furbi, vero Bridge? :)

Avatar utente
Hal9000
Messaggi: 905
Iscritto il: 14 lug 2011, 12:52

Re: Tristar Ibrido-solare/eolico....dubbi

Messaggio da Hal9000 » 30 set 2012, 12:24

Comunque a prescindere da PWM o MPPT vorrei soffermarmi sul punto cruciale degli impianti trattati in questo forum: autonomi dalla rete (off-grid)
Diveri amici ferrati in materia tecnica mi hanno più volte fatto notare che nel mio impianto per svariati mesi all'anno ho un eccesso di energia non sfruttabile, che converrebbe venderla all'enel, so questo punto della convenienza economica lasciamo perdere, ma per un momento facciamo finta che la rete elettrica nazionale non esista.

Se voglio essere autonomo tutto l'anno, è ovvio che la produzione nel periodo più sfavorevole deveo coprire tutti i miei consumi, altrimenti viene meno il concetto di off-grid, fatta questa premessa è naturale sovradimensionare il parco fotovoltaico.
Un altra soluzione sarebbe sovradimensionare il banco accumulatori, ma avevo preso in esame entrambe le opzioni ma la mia scelta è stata quella di puntare tutto sui moduli fotovoltaici per delle semplici ragioni che credo tutti conosciamo:
1) i moduli fotovoltaici hanno un usura molto inferiore alle batterie, durano molto ma molto di più
2) grosse batterie caricate da pochi pannelli porterebbero inevitabilmente a solfatazione per via dei lunghi tempi di ricarica dopo periodi sfavorevoli
3) per prolungare la vita delle fragili batterie è bene caricarle il prima possibile in modo da ridurre al minimo il tempo in cui il soflato di piombo in forma amorfa possa vaere il tempo di cristallizzare
4) puntando su un grosso parco fotovoltaico arriveremo ad avere una decente produzione anche con il nuvolo, riducendo ulteriormente lo sforzo di scarica profonda durante le settimane nuvolose al banco accumulatori

Come ho scritto sopra, basta regolare la tensione sugli accumulatori, è sufficente che non si superi la soglia massima di fine carica (circa 2,4V per elemento) e quindi si disponga di tutta l'energia desiderata, le batterie, se non si supera questa soglia, assorbiranno la corrente necessaria in quel dato momento per ricaricarsi il più velocemente possibile senza danneggiarsi.

Per esempio con l'impianto attuale riesco ad avere una ricarica al 100% prima di mezziogiorno, in questo modo le batterie possono restare alla tensione di fine carica per diverse ore prima che tramonti il sole, questo permette una riconversione più completa di tutte le materie attive, in quanto mantengo una tensione di 2,4V per elemento a lungo, in alternativa se il parco fotovoltaico non fosse sovradimensionato, lascerei una piccola frazione di solfato amorfo ogni giorno che cristallizzandosi giorno dopo giorno declinerebbe la capacità della batteria per lenta desolfatazione.

Ad ogni modo sono convinto che anche con queste buone pratiche le mie batterie commerciali muoriranno prematuramente non per solfatazione ma per il famosi corti, vedi recente evento di Dolomitico, ma per quello non c'è regime di carica o accorgimento elettrico esterno che regga, è solo una questione meccanica di costruzione delle celle....... :S

Ferro, è proprio questo che intendevo, vedi esperimento delle batterie "nel secchio", al di là della forma tonda, quadrata, piramidale o a sfera che si volgia, il concetto che intendo e che stò dimostrando con tale prototipo è che:
1) le materie attive devono essere tenute in sede da materiale inerte (pastica), in questo modo qualsiasi scarica profonda o ricarica troppo vigorosa non le farà scapparevia dalle piastre conduttive
2) le masse di polarità opposta separate da spazio vuoto di acido libero = 0 corti per sempre!!!!!
3) le piastre conduttive positive di generosi spessori, da 5 a 10mm così da poter durare una vita

Fine stop, è così semplice...
Le plantè sono facili da costruire ma le materie attive che vi si formano sopra in un modo o nell'altro cadranno, sedimentandosi sul fondo, quindi è un opzione che ho scartato.

Avatar utente
Bridge
Messaggi: 514
Iscritto il: 8 giu 2012, 19:08

Re: Tristar Ibrido-solare/eolico....dubbi

Messaggio da Bridge » 30 set 2012, 15:59

@ Fabio:
Fabio13 ha scritto:...ma quando scrivi convertitore PWM intendi un circuito ON-OFF che mantenga la tensione entro un certo valore?

Non dovevo mettere conv.- Si OK: modulazione larghezza impulso per mantenere costante la tensione obbiettivo.-

Fabio13 ha scritto:...come scrivi non utilizzerà buona parte della potenza del pannello. Per sfruttare anche questa potenza in eccesso servono dei regolatori più furbi, vero Bridge?

Vero Fabio, e se l'intenzione è questa, sarebbe opportuno approfittarne per acuire maggiormente la possibilità di prelievo di energia modificando leggermente la situazione esistente del parco FV.- Basterebbe allungare di poco (un modulo ogni stringa) l'ascissa della caratteristica V-I, mantenendo inalterata la massima corrente calcolata in fase di progetto.-

"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""
"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""

Per Hall:

Hal9000 ha scritto:....che converrebbe venderla all'enel, su questo punto della convenienza economica lasciamo perdere

Sono con te.-

Hal9000 ha scritto:...fatta questa premessa è naturale sovradimensionare il parco fotovoltaico.

e questo sarebbe il cacio sui maccheroni per quanto detto sopra.-
Per il punto n°1, 3 e 4 concordo pienamente.-
Per il punto n°2, concordo, ....ma potrebbe esserci la possibilità di una gestione oculata che impedisca l'utilizzo in condizioni decisamente sfavorevoli permettendo la ricarica ottimale, anche se in un tempo maggiore.-


Hal9000 ha scritto:avere una ricarica al 100% prima di mezziogiorno, in questo modo le batterie possono restare alla tensione di fine carica per diverse ore prima che tramonti il sole

e qui ritorniamo al "cacio sui maccheroni".- In questa situazione se esistesse questo dispositivo si avrebbe che dal lato Moduli sia presente una "tensione" decisamente superiore, quasi a rasentare la Voc, rispetto a quella lato batterie, tensione tanto maggiore quanto maggiore è lo stato di carica dell'accumulo.- L'energia presente in questa situazione non è da sottovalutare e come detto altrove l'eventuale suo recupero allunga la "vita" dell'accumulo e non solo.-

Ah, non ti ho mai detto che ho 5 moduli Sharp NU183E1, come i tuoi.- Si vedono nelle ultime foto.-

Bridge

Avatar utente
Hal9000
Messaggi: 905
Iscritto il: 14 lug 2011, 12:52

Re: Tristar Ibrido-solare/eolico....dubbi

Messaggio da Hal9000 » 1 ott 2012, 19:14

Bridge ha scritto:Ah, non ti ho mai detto che ho 5 moduli Sharp NU183E1, come i tuoi.- Si vedono nelle ultime foto.-
Bridge


Quali foto? Parli dell'altra discussione?
Ogni tanto mi perdo nei meandri di questo furum, inizia ad ingrandirsi....
Certo che hai un bel parco variegato sul tuo tetto, io per ora sono fermo a 2 modelli/marchi :mrgreen:

Tra gli Sharp come i tuoi 5 e gli ultimi Luxor a sensazione mi danno molto più affidamento gli Sharp, sarà solo una sensazione, ma è difficile valutare, se bisogna aspettare minimo 20 anni per vedere quali dei due marchi sia il più longevo.... :P

Rispondi

Torna a “Circuiti elettronici”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 180 ospiti