
Ossidoriduzione
Moderatore: Ferrobattuto
Re: Ossidoriduzione
Altra ossidoriduzione ,si è vero i negativi hanno + solfato si vede bene perchè fanno + fumo bianco . Oggi ho usato sia negativi che positivi . Dovrei modificare l'ingresso aria in maniera che il carbone bruci omogereamente perchè tende a bruciare di + vicino all'entrata aria e di meno nel lato opposto

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Re: Ossidoriduzione
Che bella visione,quanto fanno come peso?
Arrivi al kg per stallagmite?
Arrivi al kg per stallagmite?

Re: Ossidoriduzione
3140 g il piu piccolo e errr il + pesante(penso sui 5,5 kg) ho usato la bilancia digitale della moglie fondo scala 4 kg recuperati in 4 ore di ossidoriduzione il piu pesante ossidi positivi era una figata vedere il piombo uscire fuso
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Re: Ossidoriduzione
......giuseppe ha scritto:3140 g il piu piccolo e errr il + pesante(penso sui 5,5 kg)
.....

Re: Ossidoriduzione

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Re: Ossidoriduzione
Apprezzo molto il lavoro che stai facendo ma mi chiedo se...visto che hia già tutto in funzione non ti convenga fare delle solide plantè che una volta fatte dureranno molto di più che delle fragili piastre impastate.
Ok,le plantè dovranno essere formate,ma sono le uniche che puoi letteralmente strapazzare senza che soffrano troppo.
Poi è vero,richiedono molto piombo....
Cmq sia è interessante vedere che il lavoro che fai procede benone,hai programmato di prendere l'additivo alimentare per l'impasto?
Ok,le plantè dovranno essere formate,ma sono le uniche che puoi letteralmente strapazzare senza che soffrano troppo.
Poi è vero,richiedono molto piombo....
Cmq sia è interessante vedere che il lavoro che fai procede benone,hai programmato di prendere l'additivo alimentare per l'impasto?
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Re: Ossidoriduzione
@Giuseppe:
Quando nell'ormai lontano 2008 (in rete 6 anni sono un'eternità....) mi venne in mente di provare l'ossidoriduzione per ritrasformare gli ossidi e i solfati di vecchie batterie in piombo metallico, ne scrissi dettagliatamente in un altro forum. La discussione era intitolata "Piombo nuovo da vecchie batterie" (posso scriverlo perché è "farina del mio sacco"). Ai miei primi maldestri tentativi si accodarono diversi altri sperimentatori, tra cui Dolomitico e altri che non sono in questo forum e non posso nominare, e nonostante il discreto successo, un po' ripetuto e migliorato in un paio di altri tentativi, in pratica ci si trovò di fronte ad alcuni inconvenienti. Primo tra tutti il problema della grglia che sosteneva le braci: dopo un po' i vapori di zolfo riuscivano comunque a corroderla e sfondarla, per cui tutto ciò che c'era sopra finiva per cadere di sotto e/o intasare l'entrata dell'aria, che avveniva dal basso. Un secondo inconveniente era quello della forma del "forno" che usavamo, in pratica i miei tentativi erano cominciati con una vecchia forgia da fabbro, che si era rivelata inadatta, poi con un "cestello" di mattoni refrattari, un po' più adatto ma sempre col problema della ventilazione dal basso.
La macchinosità del sistema mi fece desistere (ma anche altri problemi miei....), e forse fece desistere anche gli altri, nonostante la voglia di riprovare sia sempre stata forte.
Non so dove tu abbia preso l'idea, ma vedo che ci hai messo molto del tuo e raggiunto buoni risultati (congratulazioni!), e siccome penso di riprovare appena possibile mi sorgono alcune domande:
Il sistema di fare il contenitore a cono e con un foro piccolo nella parte inferiore è ottimo, ma non ho capito se dentro c'è una griglia oppure no. Se si, come fa a non bruciarsi?
E se non c'è, come fa a non ammassarsi tutto nel foro ed impedire al piombo fuso di scendere?
Non ho controllato se l'hai scritto oppure no, ma hai provato a pesare il materiale che immetti (griglie vecchie e residui....) e poi pesare il piombo ricavato in modo da vedere che percentuale di resa hai?
Curiosità: vedo che immetti l'aria ad una certa altezza, da sopra il foro inferiore, se non c'è griglia il combustibile sotto brucia bene ugualmente?
Per i fumi io al tuo posto non mi preoccuperei un granché, se sei in campagna e fai il lavoro di riduzione durante una pioggierella o col tempo umido e nebbioso, i vapori vengono abbattuti dall'umidità ambientale, precipitano in forma acida ma si neutralizzano con il calcio contenuto nel suolo. A meno che, naturalmente, non hai orti e coltivazioni di frutta o uva tutto intorno a cui la "pioggia acida" risulterebbe dannosa.
Mi trovo daccordo con Dolomitico: se e quando mi riuscirà di ottenere piombo di buona qualità e con buona resa, proverò sicuramente a realizzare delle Planté, più facili e più robuste, anche se necessitano di maggior quantità di metallo a parità di capacità, e di piastre con facce "lavorate" per aumentarne la superfice.
Quando nell'ormai lontano 2008 (in rete 6 anni sono un'eternità....) mi venne in mente di provare l'ossidoriduzione per ritrasformare gli ossidi e i solfati di vecchie batterie in piombo metallico, ne scrissi dettagliatamente in un altro forum. La discussione era intitolata "Piombo nuovo da vecchie batterie" (posso scriverlo perché è "farina del mio sacco"). Ai miei primi maldestri tentativi si accodarono diversi altri sperimentatori, tra cui Dolomitico e altri che non sono in questo forum e non posso nominare, e nonostante il discreto successo, un po' ripetuto e migliorato in un paio di altri tentativi, in pratica ci si trovò di fronte ad alcuni inconvenienti. Primo tra tutti il problema della grglia che sosteneva le braci: dopo un po' i vapori di zolfo riuscivano comunque a corroderla e sfondarla, per cui tutto ciò che c'era sopra finiva per cadere di sotto e/o intasare l'entrata dell'aria, che avveniva dal basso. Un secondo inconveniente era quello della forma del "forno" che usavamo, in pratica i miei tentativi erano cominciati con una vecchia forgia da fabbro, che si era rivelata inadatta, poi con un "cestello" di mattoni refrattari, un po' più adatto ma sempre col problema della ventilazione dal basso.
La macchinosità del sistema mi fece desistere (ma anche altri problemi miei....), e forse fece desistere anche gli altri, nonostante la voglia di riprovare sia sempre stata forte.
Non so dove tu abbia preso l'idea, ma vedo che ci hai messo molto del tuo e raggiunto buoni risultati (congratulazioni!), e siccome penso di riprovare appena possibile mi sorgono alcune domande:
Il sistema di fare il contenitore a cono e con un foro piccolo nella parte inferiore è ottimo, ma non ho capito se dentro c'è una griglia oppure no. Se si, come fa a non bruciarsi?
E se non c'è, come fa a non ammassarsi tutto nel foro ed impedire al piombo fuso di scendere?
Non ho controllato se l'hai scritto oppure no, ma hai provato a pesare il materiale che immetti (griglie vecchie e residui....) e poi pesare il piombo ricavato in modo da vedere che percentuale di resa hai?
Curiosità: vedo che immetti l'aria ad una certa altezza, da sopra il foro inferiore, se non c'è griglia il combustibile sotto brucia bene ugualmente?
Per i fumi io al tuo posto non mi preoccuperei un granché, se sei in campagna e fai il lavoro di riduzione durante una pioggierella o col tempo umido e nebbioso, i vapori vengono abbattuti dall'umidità ambientale, precipitano in forma acida ma si neutralizzano con il calcio contenuto nel suolo. A meno che, naturalmente, non hai orti e coltivazioni di frutta o uva tutto intorno a cui la "pioggia acida" risulterebbe dannosa.
Mi trovo daccordo con Dolomitico: se e quando mi riuscirà di ottenere piombo di buona qualità e con buona resa, proverò sicuramente a realizzare delle Planté, più facili e più robuste, anche se necessitano di maggior quantità di metallo a parità di capacità, e di piastre con facce "lavorate" per aumentarne la superfice.
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Ossidoriduzione
Non solo,ha risolto il problema degli stampi,anche se durano una decina di stampate,il legno è economico e facilmente lavorabile.
Probabilmente il problema è delle colate ripetute,che scaldano il legno che fatica a disperderne il calore.
Giuseppe,se ti va,ti consiglierei di provare con un un vaso di vetro,e farci 2 piastrine piene che ci entrano giuste per una prova,elettrolita e una serie di cariche e scariche (che vanno inverttite)per la formazione.
Sono l'unica tipologia che continua ad aumentare la capacità fino alla fine,non declinano ma aumentano in progressione finchè cè piombo da convertire.
Ci facevano delle pile a bassa capacità con questo sistema,se ti servissero delle piccole batterie portatili sarebbero più che ottime.
Io l'avevo fatto con acqua e bicarbonato,a parte il voltaggio più basso e l'autoscarica che la rendeva un modello didattico,ma era curioso vedere che durante la ricaricha la positiva si arrossava e la negativa si ingrigiva da ossido.
Cmq non voglio deviarti dal tuo progetto,sono solo consigli....
Probabilmente il problema è delle colate ripetute,che scaldano il legno che fatica a disperderne il calore.
Giuseppe,se ti va,ti consiglierei di provare con un un vaso di vetro,e farci 2 piastrine piene che ci entrano giuste per una prova,elettrolita e una serie di cariche e scariche (che vanno inverttite)per la formazione.
Sono l'unica tipologia che continua ad aumentare la capacità fino alla fine,non declinano ma aumentano in progressione finchè cè piombo da convertire.
Ci facevano delle pile a bassa capacità con questo sistema,se ti servissero delle piccole batterie portatili sarebbero più che ottime.
Io l'avevo fatto con acqua e bicarbonato,a parte il voltaggio più basso e l'autoscarica che la rendeva un modello didattico,ma era curioso vedere che durante la ricaricha la positiva si arrossava e la negativa si ingrigiva da ossido.
Cmq non voglio deviarti dal tuo progetto,sono solo consigli....
Re: Ossidoriduzione
Gia provato con bottiglia di plastica da un litro e mezzo peso piombo sui 2 kg fatto ad alette ma sicuramente la qualita del piombo pessima (ancora tanto calcio).Quando ho visto che si scaricavano subito (sulo una decina di ciclazioni)ho desistito e sono andato x le faurèDolomitico ha scritto:Giuseppe,se ti va,ti consiglierei di provare con un un vaso di vetro,e farci 2 piastrine piene che ci entrano giuste per una prova,elettrolita e una serie di cariche e scariche (che vanno inverttite)per la formazione.
Sono l'unica tipologia che continua ad aumentare la capacità fino alla fine,non declinano ma aumentano in progressione finchè cè piombo da convertire.
Re: Ossidoriduzione
X Ferrobattuto non ho mai pesato le piastre prima di fare l'ossidoriduzione comunque funziona su questo te lo assicuro . Non ho nessuna griglia (all'inizio si ma anche per me si è fusa subito ed era rimasto tutto attaccato ai moncheroni che erano rimasti) . Per questo la seconda prova l'ho fatta senza griglia e con un buco che il carbone non passa ma il piombofuso si è l'ideale , poi quando vedo che non esce piu piombo perchè magari ha fatto il tappo è un attimo rovescio il tutto su una lamiera e con un ferro svuoto tutto carbone e piombo x poi rimetterlo ancora iniziando dal carbone puro (aacceso)per finire con quello impastato con ossidi piombo e zolfo x ricominciare.spero hai capito ciao
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Re: Ossidoriduzione
giuseppe ha scritto:....spero hai capito ciao
Ho capito, ho capito.
Grazie!

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Ferrobattuto
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Re: Ossidoriduzione
x gioseppe
non so se lo hai già visto il video ma, per togliere le impurità, gli artigiani che fanno le canne dell'organo usano la paraffina.
praticamente devi fondere il piombo in un pentolino alla massima temperatura, e poi buttarci dentro un pezzo di candela.
Prende fuoco ovviaemnte, ma le impurità vengono a galla e, sul fondo.
Con uno "schiumino' togli le impurità e versi il piombo nello stampo avendo cura di non fare uscire anche i residui sul fondo... che saranno probabilmente i metalli che componevano la lega delle piastre originali.
ciao
MaX
non so se lo hai già visto il video ma, per togliere le impurità, gli artigiani che fanno le canne dell'organo usano la paraffina.
praticamente devi fondere il piombo in un pentolino alla massima temperatura, e poi buttarci dentro un pezzo di candela.
Prende fuoco ovviaemnte, ma le impurità vengono a galla e, sul fondo.
Con uno "schiumino' togli le impurità e versi il piombo nello stampo avendo cura di non fare uscire anche i residui sul fondo... che saranno probabilmente i metalli che componevano la lega delle piastre originali.
ciao
MaX
Cogito, ergo NO SUV !!
Re: Ossidoriduzione
L'idea mi è venuta dopo diversi tentativi (grazie x le congratulazioni)se guardi la foto ci sono quattro moncheroni di tondino (lato verso l'alto) da 8mm quella era la griglia poi ho giraato il tubo (spezzone avanzato della canna fumaria della stufa (150mm)e con lamiera grossa ho fatto un cono esagonale (non proprio preciso).Il carbone sotto brucia lo stesso un po meno di quello sopra ,le griglie e ossidi vecchi vanno messi sopra a tutto il carbone e il piombo quando è fuso passa attraverso il carbone come se fosse acqua che passa una spugnaFerrobattuto ha scritto:Non so dove tu abbia preso l'idea, ma vedo che ci hai messo molto del tuo e raggiunto buoni risultati (congratulazioni!), e siccome penso di riprovare appena possibile mi sorgono alcune domande:
Il sistema di fare il contenitore a cono e con un foro piccolo nella parte inferiore è ottimo, ma non ho capito se dentro c'è una griglia oppure no. Se si, come fa a non bruciarsi?
E se non c'è, come fa a non ammassarsi tutto nel foro ed impedire al piombo fuso di scendere
Curiosità: vedo che immetti l'aria ad una certa altezza, da sopra il foro inferiore, se non c'è griglia il combustibile sotto brucia bene ugualmente?.

Re: Ossidoriduzione
Grazie per i consigli ma io resto della mia idea almeno finchè non avro almeno 3 o 4 quintali di batterie da fondere . Ho comperato (eurobrico) un pezzo di mdf (segatura fine pressata)Dolomitico ha scritto:Non solo,ha risolto il problema degli stampi,anche se durano una decina di stampate,il legno è economico e facilmente lavorabile.
Probabilmente il problema è delle colate ripetute,che scaldano il legno che fatica a disperderne il calore.
Cmq non voglio deviarti dal tuo progetto,sono solo consigli....


Re: Ossidoriduzione
BRAVO GIUSEPPE , mi unisco anch'io per farti i complimenti hai risolto in maniera brillante diversi problemi , mi sa che anch'io alla fine mi costruirò un mini-altoforno come il tuo !!!
... rimane solo un'ultima domanda quanto incide il costo del coke e della corrente per la pistola termica per ogni Kg di piombo recuperato ?
... rimane solo un'ultima domanda quanto incide il costo del coke e della corrente per la pistola termica per ogni Kg di piombo recuperato ?
Re: Ossidoriduzione
Adesso non so cosa costa il coke al sacchetto quello che sto usando ha piu di 15 anni lo usavo con una stufa ad aria comunque tra corrente e carbone non penso che superi i 30 centesimi x kg di piombo . Da quando sto facendo ossidoriduzione ho consumato all'incirco 5 kg di carbone e si e no 1 kwh di corrente ma ho recuperato piu di 30 kg di piomboOSMOTICO ha scritto:BRAVO GIUSEPPE , mi unisco anch'io per farti i complimenti hai risolto in maniera brillante diversi problemi , mi sa che anch'io alla fine mi costruirò un mini-altoforno come il tuo !!!
... rimane solo un'ultima domanda quanto incide il costo del coke e della corrente per la pistola termica per ogni Kg di piombo recuperato ?
Re: Ossidoriduzione
Mi sono scordato di dirti che la pistola termica la uso con l'aria fredda quasi sempre a parte delle volte che vedo che il piombo tende a tornare solido prima di uscire solo allora metto anche l'aria calda (+ di 300 c)per cui il consumo e molto ridottoOSMOTICO ha scritto: corrente per la pistola termica per ogni Kg di piombo recuperato ?
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Re: Ossidoriduzione
Una domanda... Ma l'ossidoriduzione funzionerebbe lo stesso usando carbone vegetale?
Cogito, ergo NO SUV !!
Re: Ossidoriduzione
Ciao Max ,con il carbone vegetale (penso ti riferisci a quello di legna)funziona lo stesso ma le rese sono piu basse di un 20 % all'incirca a spannemaxlinux2000 ha scritto:Una domanda... Ma l'ossidoriduzione funzionerebbe lo stesso usando carbone vegetale?

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