Nel 2019 avevo comprato un piccolo gruppo elettrogeno a 4 tempi, formato valigetta e fabbricazione cinese, vagamente un clone del Honda EU1000i:

Campeon 950i (https://www.campeongroup.es/es/motores-termicos-electrobombas/cf/grupo-electrogeno-g950i-2089-info)
Piuttosto rumoroso, ha comunque egregiamente fatto il suo lavoro, per ricaricare le batterie nei giorni di necessità, dopo un accensione di 1-2 ore. In tutta la stagione invernale 2019/2020 ho consumato poco meno di 20 l di benzina (4 ricariche da 5 l).
Purtroppo, in autunno non è più ripartito. Non essendo pratico dei motori a scoppio, avevo lasciato la benzina nel motore. Questa si era deteriorata e ha rovinato gli anelli di tenuta, così che il cilindro non fa più depressione. L'ho portato dal meccanico, ma nulla da fare. Data la costruzione compatta, bisognerebbe smontare completamente il motore per sostituire questi anelli. Il meccanico, avendo tempo avrebbe fatto questo lavoro...
Nel frattempo ho dovuto provvedere ad un altro generatore. Ho preso uno leggermente più grande, potenza massima 1800 W, anche questo, come già il modello precedente, con inverter e accensione a strappo.
Böhmer AG 2500i (https://unionmart.co.uk/product/portable-camping-generator/)
Questa volta però ho optato per un modello a design classico, dato che per un installazione stazionaria non serve un modello a valigetta. È di fabbricazione cinese e veniva spedito dalla Gran Bretagna.
Devo specificare che uso il gruppo unicamente per il ricarico delle batterie. L'inverter/regolatore di carica del mio impianto (Mppsolar PIP-MS 2424) ha un ingresso apposito per un gruppo elettrogeno. Teoricamente riesce anche a limitare l'assorbimento di corrente in caso di carica delle batterie, per evitare che il generatore vada in sovraccarico. Comunque, se si accende un'utenza che assorbe di più, questo limite non viene rispettato e il gruppo o va a folle o si spegne. Preferisco quindi non accendere alcuna utenza pesante durante il funzionamento del generatore.
Dall'esperienza negativa del primo generatore ho deciso però di convertire la macchina a GPL, per non ritrovarmi di nuovo con la benzina che distrugge il motore fermo. Questa conversione vorrei descrivere brevemente:
Generalmente i motori a benzina a 4 tempi possono funzionare anche a GPL senza dover cambiare nulla al motore. Bisogna soltanto trovare un modo per fare entrare la miscela gas/aria nel cilindro. Qui ci sono varie soluzioni:
- modifica del carburatore esistente (sostituzione iniettore) per un funzionamento solo GPL - soluzione di bricolage piuttosto semplice
- sostituzione del carburatore con uno apposito che consente l'esercizio a benzina o a GPL - ne esistono vari kit cinesi su aliexpress al costo di poche decine di Euro.
- iniettore ausiliare per il GPL, da inserire tra filtro dell'aria e carburatore - anche qui esistono kit già pronti e di facile montaggio. Può però incontrare difficoltà di spazio se non c’è lo spessore necessario tra filtro dell'aria e carburatore. Potrebbe quindi richiedere modifiche al telaio del gruppo.
Tutte le installazioni richiedono comunque l'installazione di un polmone. Questo fa si che il motore aspira il gas e - in caso di spegnimento accidentale - questo non continua ad affluire nel carburatore con conseguente rischio di esplosione. Infatti, il polmone interrompe immediatamente l'afflusso del GPL se il motore si spegne. Per avviare la macchina, si spinge un apposito bottone sul polmone che fa uscire un po di gas nel carburatore e si tira lo strappo dell'avviatore. Il motore parte subito.
Esistono anche polmoni con elettrovalvola per generatori ad avvio elettrico. Il polmone può essere montato o direttamente sul riduttore di pressione sulla bombola, oppure sul telaio del generatore.
I kit cinesi includono un tale polmone. Ma non so se sono affidabili. Ho quindi ordinato un polmone di fabbricazione USA dalla Gran Bretagna (costa circa 100 €)
Century C-039-122
https://www.geargb.co.uk/product/3011-CENT-21923/Century_Low_Pressure_Regulator_-_KN_Type_12_Orifice
Le marche raccomandate sono Garretson/Century/Impco.
Ho optato per la prima soluzione, adeguando il carburatore. La modifica del carburatore è stata piuttosto semplice, una volta individuato un iniettore adatto. Questo è forse il punto più difficile, perché ogni generatore/carburatore è diverso e non ci sono ricette universali.
Prima di procedere alla modifica ho fatto diverse ricerche in internet, trovando un simpatico blog di un tecnico inglese
https://petepowerblog.wordpress.com/lpg-propane-conversion-of-petrol-generators-explained/
che spiega in maniera eccellente tutto sulla conversione dei gruppi elettrogeni a GPL. L'autore, Peter Noble, mi ha consigliato di trovare un getto con un apertura di 2,3 mm, che sarebbe stato adattato alla dimensione della mia macchina. Trovare un pezzo con la filettatura adatta al carburatore (nel mio caso 6 mm) e un attacco per il tubo del gas non è stato facile, perché non esiste nulla di specifico in commercio, almeno in Italia.
Alla fine ho trovato per caso un adattatore per gonfiare i gommoni, con le misure perfette ed in ottone, proprio come serviva, il tutto al prezzo di pochi Euro. (https://www.valex.it/it/prodotti/testine-di-gonfiaggio-3-pezzi)
Da qui il lavoro di conversione è stato semplice e veloce:
Ho montare il polmone con un manicotto su un riduttore di pressione (pezzo standard che si trova in fermenta, con filettature su ambedue i lati) che va sulla bombola a gpl. Poi ho montato un gomito e una flangia sull’uscita del polmone. Per tutte le connessioni ho usato il teflon.
Infine ho connesso un tubo GPL da 2 metri alla flangia e fissandolo con una fascetta, e dall'altra parte sull'iniettore, avvitato a sua volta al carburatore.
Dal carburatore ho rimosso il vecchio iniettore (per la benzina) e il galleggiante sottostante (vedi i pezzi superflui nella foto), ho chiuso il foro della benzina con silicone resistente al calore - che ho spalmato anche sulla filettatura del getto per fare si che non si allenta dalle vibrazioni del motore.
Con due fissacavi ho fissato il tubo del gas al telaio, per evitare che grava direttamente sulla fascetta e sul carburatore.
Il primo avvio è stato semplicissimo: pochi colpi di gas dal polmone, spingendo l'apposito bottone su di esso, tirato lo strappo e voilà, il motore parte. All'inizio manca qualche scoppietto, ma dopo 2-3 minuti il motore gira uniforme e si può attaccare il carico elettrico. Non ho fatto alcuna regolazione sul carburatore, dato che non me ne intendo di motori a scoppio (non ho automobile ne patente). Ma dal rumore sembra che giri bene. Probabilmente, facendo regolazioni fini sul carburatore, si potrebbe ottimizzare il rendimento. Ma non saprei proprio come regolarmi.
Il choke sul carburatore non serve - rimane sempre in posizione aperta. Nei motori a benzina questo va chiuso per l’avvio in modo da aspirare un po’ di benzina nel carburatore e riaperto appena il motore è partito. Ma il gas, spingendo il bottone sul polmone, ci entra da solo. Quindi, niente choke.
Il generatore ha due prese inglesi, ma entrano anche le spine piccole italiane. Lo faccio girare in modalità economy. Carica con ca 650 W. Finora funziona tutto bene, l'ho usato 3-4 volte, facendo lavorare la macchina per 2-3 ore.
Non ho per ora misurato la tensione in uscita, perché con la spina inglese, i vari adattatori e il misuratore verrebbe fuori una connessione molto labile. Comunque, la spia rimane nel verde i l'impianto mio sembra ben digerire la corrente, senza sfarfallio alle lampadine o sbalzi di tensione. Il generatore adegua i giri del motore alla potenza erogata, azionando un servomotore sul carburatore che regola una valvola di dosaggio della miscela. Accendendo p.e. la lavastoviglie, il motore gira molto più forte, facendo anche più rumore. In modalità economy invece non si sente in casa. Per spegnere il gruppo si chiude il rubinetto del gas sulla bombola per interrompere l'afflusso di gas. Non si usa l'interruttore elettrico sul gruppo. Lo lascio semplicemente in posizione on .
Vantaggi del GPL su benzina:
- nessuna emissione nociva nell'esercizio, nessuna esalazione cancerogena di benzina, minore emissione di CO2 e - si spera - nessun deposito di benzina vecchia o altri residui ed avvio semplice anche dopo un lungo periodo di fermo.
- il GPL è disponibile un po’ d’ovunque, in bombole da 10, 15 o 25 kg. I prezzi variano notevolmente. Io ho pagato 22.50 € (più 5 di deposito per la bombola) per 15,6 kg di GPL, facendo portare la bombola da un amico che si rifornisce presso un distributore fuori città. Dal bombolaro in centro – che però porterebbe le bombole in casa e le connette anche all’impianto – la stessa quantità di GPL costerebbe 32 €. In ogni caso, la bombola di GPL nella distribuzione è più pulita e meno pericolosa di una tanica di benzina.
- nell’esercizio, il GPL è più sicuro perché non si infiamma cosi facilmente come la benzina (ci vuole la giusta miscela aria/gas). Tuttavia, necessità di aria come qualsiasi combustione, quindi meglio usare la macchina all'aperto o comunque in un locale ben ventilato. Il mio generatore sta in un ex pollaio, con la porta aperta quando è in funzione.
Svantaggio rispetto al motore a benzina: ingombro bombola, perché non si può usare il serbatoio del gruppo. Ma non è un problema se l'installazione è stazionaria. Ho attaccato un bombola da 15 kg. Su i consumi non ho ancora esperienze. Dovrebbero essere simili alla benzina. Pare che nelle macchine più grandi si ha anche un risparmio. Il rumore è secondo me uguale al funzionamento a benzina, almeno paragonandolo col vecchio generatore. Ho usato lo stesso olio motore indicato per l'esercizio a benzina e non ho cambiato la candela. Dal momento che ho fatto funzionare la macchina sin dall'inizio a GPL, solo il tempo mostrerà se non ci saranno problemi.
Altro articolo interessante che spiega come fare la conversione a GPL di un generatore:
https://theepicenter.com/blog/generator-propane-conversion/
Altre foto del mio impianto che in 6 anni di distacco dalla rete ENEl ha subito diversi aggiornamenti ed ampliamenti. La descrizione originale andrebbe quindi aggiornata...
Breve video del generatore in funzione