mastrovetraio ha scritto:......Forse mi puo essere di aiuto chi ha dimestichezza di dissipatori di calore per transistor di potenza......
Difatti...... È comunque un discorso di "conduzione" del calore. E tra i materiali comuni i migliori conduttori restano il rame e poi l'alluminio.
Se ben ricordi i vecchi radiatori delle auto erano in leghe di rame. Ora invece si fanno in alluminio e plastica, ma esclusivamente per economia di soldi (e anche per il peso), non per la conduzione. Chiaramente i motori moderni hanno maggiori rendimenti e minor percentuale di dissipazione in calore, ma il rame resterebbe comunque il miglior materiale.
Nel campo dei PC, nel caso di overclock della CPU molto spesso si usano dissipatori in rame, e anche quelli "di serie" spessissimo sono in alluminio estruso alettato, ma con inserto in rame dove tocca sulla CPU, per migliore il trasferimento del calore all'alluminio circostante.
Tornando ai pannelli termosolari, se fosse possibile (economicamente) farseli in rame di buon spessore sarebbe una meraviglia, ma immaginati il costo, e anche il peso......
Almeno per quel che riguarda i dissipatori per transistors di potenza, quello che fa gioco nell'asporto del calore è lo spessore e la superfice di contatto. Maggiore è la superfice di contatto e minore la "resistenza termica" tra corpo caldo e radiatore, maggiore è lo spessore e maggiore è la velocità di asporto del calore. Naturalmente questo vale anche per la superfice del radiatore rispetto all'aria circostante, maggiore è la superfice (alettature più o meno pronunciate) e minore la resistenza termica dissipatore-aria. Nel caso che il radiatore diventi troppo ingombrante si ricorre alle ventole, termostatate o meno, che aumentano la velocità di scorrimento dell'aria e perciò la quantità di calorie al minuto asportate.
Nel caso del pannello la "superfice di contatto" è la superfice esposta alla luce, lo spessore serve per velocizzare il trasporto di calore verso il fluido (acqua?) da riscaldare. La "ventola" altro non è che la pompa di circolazione del fluido.
Lo spessore e la superfice conviene che siano sempre i maggiori possibili, semmai per mantenere la temperatura conviene variare la velocità del fluido. D'altra parte succede anche con la pentola sul gas: fiamma più bassa minor temperatura o maggior tempo di riscaldamento, fiamma più alta temperatura maggiore e minor tempo di riscaldamento.
Nei sistemi a circolazione naturale avviene una sorta di "autoregolazione" in quanto dato che la velocità del fluido riscaldato è data dalla differenza di temperatura tra entrata e uscita, più forte è la luce e più il fluido si riscalda velocemente e più aumenta la sua velocità. Viceversa con meno luce si riscalda meno velocemente e la sua velocità è più bassa.
Oggigiorno tutti gli impianti di riscaldamento sono fatti a circolazione forzata, anche quelli che non dovrebbero esserlo, ossia termocamini e riscaldamenti a legna o a carbone (quelli che ancora resistono....), mentre una volta quando io e te eravamo bambini, TUTTI gli impianti di riscaldamento erano a circolazione naturale. Daccordo: erano più costosi e un tantino più ingombranti, forse (ma neanche tanto) un po' più difficili da mettere in opera, ma il "circolatore" non c'era, non consumava corrente, e pertanto non poteva rompersi o bloccarsi mandando in ebollizione tutto l'ambaradam, con le conseguenze che sappiamo. Funzionavano sempre.....
