Primo impianto off grid: mi aiutate?
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Per la versione del dell'inverter lascio la parola ad altri. Per il resto posso aggiungere qualcosa.
Per quel che riguarda il consumo d'acqua durante l'equalizzazione: l'equalizzazione in genere deve durare poco, per cui il consumo anche se temporaneamente abbondante è sicuramente limitato nel tempo. Di acqua dovrebbe consumarsene poca. Comunque va da se che avendo un banco con elettrolita liquido almeno una volta a settimana un'occhiata bisogna darcela......
Per l'inverter col trasformatore: se si parla di inverter con trasformatore posto in uscita, tra l'inverter e gli utilizzatori, specie se l'uscita è su un trasfo toroidale (sono i migliori in assoluto) la sinusoide della corrente erogata è assolutamente pulita ed esente sia da spurie (picchi, commutazioni interne ecc ecc) sia da residui dell'alta frequenza di lavoro del circuito interno. La corrente erogata in questo caso è quanto di più simile (a volte migliore) ci sia a quella erogata dalla rete nazionale. Ovviamente questo tipo di inverter costicchiano un po' di più.....
Per quel che riguarda il consumo d'acqua durante l'equalizzazione: l'equalizzazione in genere deve durare poco, per cui il consumo anche se temporaneamente abbondante è sicuramente limitato nel tempo. Di acqua dovrebbe consumarsene poca. Comunque va da se che avendo un banco con elettrolita liquido almeno una volta a settimana un'occhiata bisogna darcela......
Per l'inverter col trasformatore: se si parla di inverter con trasformatore posto in uscita, tra l'inverter e gli utilizzatori, specie se l'uscita è su un trasfo toroidale (sono i migliori in assoluto) la sinusoide della corrente erogata è assolutamente pulita ed esente sia da spurie (picchi, commutazioni interne ecc ecc) sia da residui dell'alta frequenza di lavoro del circuito interno. La corrente erogata in questo caso è quanto di più simile (a volte migliore) ci sia a quella erogata dalla rete nazionale. Ovviamente questo tipo di inverter costicchiano un po' di più.....
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Io preferisco gli inverter a trasformatore. Sono robusti e affidabili, e ti permettono di gestire tensioni elevate, quindi puoi equalizzare senza problemi. Il maggiore lato negativo è l'alto autoconsumo, ma con i trasformatori toroidali hanno fatto un bel passo in avanti. Qualche tempo fa gli inverter ad alta frequenza senza trasformatore hanno avuto molto successo per il basso autoconsumo e per il prezzo nettamente inferiore alla controparte bassa frequenza e trasformatore. Il loro mercato è cresciuto, e hanno fatto aumentare anche il prezzo.
Io ho appena preso un inverter 6kW 48V toroidale, a breve lo monto e vedo come va
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Vuoi un consiglio.....compra pannelli mono o poli, possibilmente non troppo larghi max 900 mm, spendi poco x ora x le batterie cosi se vorrai, in un futuro cambiare o ampliare dopo un po' .....ogni impianto ha una necessità che solo il padrone può con il tempo fare le dovute modifiche. Per il resto regolatori e inverter che hai citato non li conosco, ho uno steca da 1000va che eroga 3000va x 5 sec, peso circa 10 kg ma non fa lo switch.
Impianto fotovoltaico 4.145kwp n.4 sharp 275wp n°5 canadian solar 180wp, n°1 trina solar 185wp, n°7 solarworld 185wp, n°2 Peimar 250wp, n°1 sp 175wp, batteria 48v 157Ah SMA tubolare + 48v 120Ah, regolatore di carica epever xtra 48v 30A e 40A, inverter Victron Multiplus 48/1600/20 e epever iplus3000w. Impianto camper pannello kyocera 140wp, regoltore steca prs1010 e batteria 80Ah SMa
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Ferrobattuto ha scritto:Per la versione del dell'inverter lascio la parola ad altri. Per il resto posso aggiungere qualcosa.
Per quel che riguarda il consumo d'acqua durante l'equalizzazione: l'equalizzazione in genere deve durare poco, per cui il consumo anche se temporaneamente abbondante è sicuramente limitato nel tempo. Di acqua dovrebbe consumarsene poca. Comunque va da se che avendo un banco con elettrolita liquido almeno una volta a settimana un'occhiata bisogna darcela......
Per l'inverter col trasformatore: se si parla di inverter con trasformatore posto in uscita, tra l'inverter e gli utilizzatori, specie se l'uscita è su un trasfo toroidale (sono i migliori in assoluto) la sinusoide della corrente erogata è assolutamente pulita ed esente sia da spurie (picchi, commutazioni interne ecc ecc) sia da residui dell'alta frequenza di lavoro del circuito interno. La corrente erogata in questo caso è quanto di più simile (a volte migliore) ci sia a quella erogata dalla rete nazionale. Ovviamente questo tipo di inverter costicchiano un po' di più.....
L'equalizzazione dura 2 ore e viene fatta ogni mese o due dal regolatore.
Per l'inverter, allora lo prendo con trasformatore. Questo qui ( http://www.solarenergypoint.it/shop/ima ... 00x600.jpg ) c'è l'ha in ingresso o uscita?
- emanu37429
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
eneo ha scritto:Vuoi un consiglio.....compra pannelli mono o poli, possibilmente non troppo larghi max 900 mm, spendi poco x ora x le batterie cosi se vorrai, in un futuro cambiare o ampliare dopo un po' .....ogni impianto ha una necessità che solo il padrone può con il tempo fare le dovute modifiche. Per il resto regolatori e inverter che hai citato non li conosco, ho uno steca da 1000va che eroga 3000va x 5 sec, peso circa 10 kg ma non fa lo switch.
Come mai mono o poli? Io sapevo che gli amorfi funzionano bene anche con solo luce diffusa a differenza dei cristallini e inoltre d'inverno rendono meglio. D'estate è l'unico periodo dove vengono battuti da dei buoni cristallini se hanno un buon coefficiente di temperatura, ma se non è quello il caso rimangono meglio, o no?
L'unico problema potrebbe essere lo spazio occupato, ma con 200 e passa mq di spazio libero non c'è il problema.
Per l'inverter ho visto gli steca, ma sono eccessivamente costosi. A quel punto ci si prende uno SMA.
- emanu37429
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Luca450Mhz ha scritto:Io preferisco gli inverter a trasformatore. Sono robusti e affidabili, e ti permettono di gestire tensioni elevate, quindi puoi equalizzare senza problemi. Il maggiore lato negativo è l'alto autoconsumo, ma con i trasformatori toroidali hanno fatto un bel passo in avanti. Qualche tempo fa gli inverter ad alta frequenza senza trasformatore hanno avuto molto successo per il basso autoconsumo e per il prezzo nettamente inferiore alla controparte bassa frequenza e trasformatore. Il loro mercato è cresciuto, e hanno fatto aumentare anche il prezzo.
Io ho appena preso un inverter 6kW 48V toroidale, a breve lo monto e vedo come va
Che modello hai preso?
C'è l'ha lo switch automatico?
E lo vendono anche da solo 1kw/2kw?
Ciao...
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Il modello è Advance PSW7 6000W 48V. E' un UPS quindi gestisce lo switch, una automatica in base alla tensione delle batterie credo, e l'atra manuale, cioè interrompi/colleghi tu la fase in ingresso enel e lo fai passare da rete a inverter e viceversa.
I modelli ci sono da 1kW 12V fino a 6kW 48V, quindi c'è anche la versione che serve a te.
Basta che fai una piccola ricerca su ebay con "inverter toroidale"
I modelli ci sono da 1kW 12V fino a 6kW 48V, quindi c'è anche la versione che serve a te.
Basta che fai una piccola ricerca su ebay con "inverter toroidale"
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
emanu37429 ha scritto:....c'è l'ha in ingresso o uscita?
Dalla foto non posso certo vedere dentro com'è fatto.

Dovresti scaricarti il manuale e leggertelo. Ma sicuramente sarà in uscita.... In ingresso, in CC, il trasfo non serve a niente....
Due ore al mese di equalizzazione non consumano un granché d'acqua, tanto più che di solito vengono fatte con bassa corrente.
Comunque almeno come la vedo io, le equalizzazioni dovrebbero essere fatte solo quando è veramente necessario, ossia quando dopo molto uso possono verificarsi delle differenze di tensione tra un elemento e l'altro di diversi decimi di Volt, se questo non si verifica le equalizzazioni è praticamente meglio evitarle. Le batterie meno le "sfotti" e più durano....

Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Luca450Mhz ha scritto:Il modello è Advance PSW7 6000W 48V. E' un UPS quindi gestisce lo switch, una automatica in base alla tensione delle batterie credo, e l'atra manuale, cioè interrompi/colleghi tu la fase in ingresso enel e lo fai passare da rete a inverter e viceversa.
I modelli ci sono da 1kW 12V fino a 6kW 48V, quindi c'è anche la versione che serve a te.
Basta che fai una piccola ricerca su ebay con "inverter toroidale"
È proprio quello che dicevo di voler comprare da 1kw nel post di pagina 1
- emanu37429
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Ferrobattuto ha scritto:emanu37429 ha scritto:....c'è l'ha in ingresso o uscita?
Dalla foto non posso certo vedere dentro com'è fatto.![]()
Dovresti scaricarti il manuale e leggertelo. Ma sicuramente sarà in uscita.... In ingresso, in CC, il trasfo non serve a niente....
Due ore al mese di equalizzazione non consumano un granché d'acqua, tanto più che di solito vengono fatte con bassa corrente.
Comunque almeno come la vedo io, le equalizzazioni dovrebbero essere fatte solo quando è veramente necessario, ossia quando dopo molto uso possono verificarsi delle differenze di tensione tra un elemento e l'altro di diversi decimi di Volt, se questo non si verifica le equalizzazioni è praticamente meglio evitarle. Le batterie meno le "sfotti" e più durano....
Vedi questa: http://www.solarenergypoint.it/shop/ima ... 00x600.jpg
Il manuale l'ho letto, ma non mi sembra che parlava di trasformatore in ingresso o uscita.
Per l'equalizzazione, credo che sia meglio farla, per non rischiare di solfatare le batterie.
A proposito di solfatazione, secondo voi il megapulse sarebbe un buon acquisto per il futuro in caso una delle batterie si solfati?
Infine, volevo sapere se c'era un qualcosa che poteva staccare la batteria dall'inverter sotto una certa tensione: non voglio collegare l'inverter al regolatore ma direttamente alle batterie.
Il problema sarebbe che linverter stacca a 22v e quindi a questa tensione le batterie sono pronte per il cimitero. Mentre il regolatore stacca a 24,4. Ci sarebbe un qualche "stacca batteria" automatico che sotto i 24,4 stacca così linverter passa su rete?
P.S. le batterie opzs come vanno ricaricate del liquido? Cosa ci va dentro?
Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Non eri un esperto di batterie? Solo acqua distillata....cmq parlando x esperienza accumulata in 10 anni io l'equalizzazione l'ho eliminata, la faccio raramente solo qualche volta in inverno...mi spieghi come fanno a solfatarsi le batterie se le usi e le carichi ogni giorno? A guardarl l'inverter sembra buono anche dal fatto che sopporta 3 volte la potenza massima.
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
ciao, risposte veloci che devo andare a nanna.
1) L'equalizzazione mensile, ma va fatta anche tutte le volte che porti le batterie al 50% ( ovvero 48.8V senza carico). Questa operazione la fa automaticamente il regolatore solare.
Se non le scarichi mai oltre il 10-20% e hai abbondanza di pannelli FV, non serve equalizzazione.
Il regolatore solare deve essere attaccato direttamente alle batterie senza interruttori o fusibili tra Batterie e Regolatore. Mai staccare il regolatore dalle batterie senza prima staccare i pannelli FV.
2) Gli inverter staccano e gli ups commutano, automaticamnte quando le batterie toccano i 42V sotto carico per almeno 2 secondi, quindi non ti serve nient'àltro per proteggere le batterie. alcuni inverter moderni hanno protezioni anche più sofisitcate che tengono conto anche della temperatura esterna e della curva di scarica, ma già la base è sufficiente. Alcuni inverter sono pure programmabili.
3) Gli inverter di grosse dimensioni, vanno sempre collegati diretttamente alle batterie. Le uscite CC dei regolatori sono per pilotare utilizzatori in corrente continua con il limite massimo dell'amperaggio dell' inverter.
Quindi se un inverter è da 60A a 48V, puoi collegare un inverter da 2500W circa alla sua uscita ausigliare.
4) alle batterei opzs devi aggiungere solo ed esclusivamente acqua distillata o meglio dire demineralizzata (si compra in drogheria, ed è la stessa che si usa per i ferri da stiro).
L'elettrolita è formato da acido solforico + acqua distillata, ma l'acido solforico non si consuma mai, al massimo si combina con lossido di piombo o si trasforma in solfato di piombo (da li la parola "solfatata").
1) L'equalizzazione mensile, ma va fatta anche tutte le volte che porti le batterie al 50% ( ovvero 48.8V senza carico). Questa operazione la fa automaticamente il regolatore solare.
Se non le scarichi mai oltre il 10-20% e hai abbondanza di pannelli FV, non serve equalizzazione.
Il regolatore solare deve essere attaccato direttamente alle batterie senza interruttori o fusibili tra Batterie e Regolatore. Mai staccare il regolatore dalle batterie senza prima staccare i pannelli FV.
2) Gli inverter staccano e gli ups commutano, automaticamnte quando le batterie toccano i 42V sotto carico per almeno 2 secondi, quindi non ti serve nient'àltro per proteggere le batterie. alcuni inverter moderni hanno protezioni anche più sofisitcate che tengono conto anche della temperatura esterna e della curva di scarica, ma già la base è sufficiente. Alcuni inverter sono pure programmabili.
3) Gli inverter di grosse dimensioni, vanno sempre collegati diretttamente alle batterie. Le uscite CC dei regolatori sono per pilotare utilizzatori in corrente continua con il limite massimo dell'amperaggio dell' inverter.
Quindi se un inverter è da 60A a 48V, puoi collegare un inverter da 2500W circa alla sua uscita ausigliare.
4) alle batterei opzs devi aggiungere solo ed esclusivamente acqua distillata o meglio dire demineralizzata (si compra in drogheria, ed è la stessa che si usa per i ferri da stiro).
L'elettrolita è formato da acido solforico + acqua distillata, ma l'acido solforico non si consuma mai, al massimo si combina con lossido di piombo o si trasforma in solfato di piombo (da li la parola "solfatata").
Cogito, ergo NO SUV !!
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
eneo ha scritto:Non eri un esperto di batterie? Solo acqua distillata....cmq parlando x esperienza accumulata in 10 anni io l'equalizzazione l'ho eliminata, la faccio raramente solo qualche volta in inverno...mi spieghi come fanno a solfatarsi le batterie se le usi e le carichi ogni giorno? A guardarl l'inverter sembra buono anche dal fatto che sopporta 3 volte la potenza massima.
Le batterie, ho imparato a conoscerle abbastanza solo negli ultimi tempi visto che mi stavo informando su quali usare per il fotovoltaico. Mi son fatto un po di "cultura" leggendo la configurazione e i pareri degli utenti che avevano già fatto impianti ad isola ma non sono certo un esperto.
Per l'equalizzazione facciamo così: il voltaggio di funzionamento delle batterie dovrebbe essere 14,4v. Se dopo qualche tempo vedo che a fine carica il voltaggio è inferiore magari equalizzo manualmente.
Ultima modifica di emanu37429 il 14 nov 2015, 7:03, modificato 1 volta in totale.
- emanu37429
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
maxlinux2000 ha scritto:ciao, risposte veloci che devo andare a nanna.
1) L'equalizzazione mensile, ma va fatta anche tutte le volte che porti le batterie al 50% ( ovvero 48.8V senza carico). Questa operazione la fa automaticamente il regolatore solare.
Se non le scarichi mai oltre il 10-20% e hai abbondanza di pannelli FV, non serve equalizzazione.
Il regolatore solare deve essere attaccato direttamente alle batterie senza interruttori o fusibili tra Batterie e Regolatore. Mai staccare il regolatore dalle batterie senza prima staccare i pannelli FV.
2) Gli inverter staccano e gli ups commutano, automaticamnte quando le batterie toccano i 42V sotto carico per almeno 2 secondi, quindi non ti serve nient'àltro per proteggere le batterie. alcuni inverter moderni hanno protezioni anche più sofisitcate che tengono conto anche della temperatura esterna e della curva di scarica, ma già la base è sufficiente. Alcuni inverter sono pure programmabili.
3) Gli inverter di grosse dimensioni, vanno sempre collegati diretttamente alle batterie. Le uscite CC dei regolatori sono per pilotare utilizzatori in corrente continua con il limite massimo dell'amperaggio dell' inverter.
Quindi se un inverter è da 60A a 48V, puoi collegare un inverter da 2500W circa alla sua uscita ausigliare.
4) alle batterei opzs devi aggiungere solo ed esclusivamente acqua distillata o meglio dire demineralizzata (si compra in drogheria, ed è la stessa che si usa per i ferri da stiro).
L'elettrolita è formato da acido solforico + acqua distillata, ma l'acido solforico non si consuma mai, al massimo si combina con lossido di piombo o si trasforma in solfato di piombo (da li la parola "solfatata").
Sull'equalizzazione tu e eneo cominciate a confondermi. Tu dici di farla e eneo no.
Non so a chi dar ascolto.
Per l'inverter, ti dicevo, che quando la tensione scende a 22v la batteria non dovrebbe già essere da buttare?
Del regolatore lo so che deve essere collegato direttamente.
E anche l'inverter. Quello che dicevo è che se la tensione a cui stacca l'inverter è troppo bassa, si potrebbe mettere un qualcosa per staccare l'inverter dalle batterie a una tensione più alta per farle rovinare di meno.
P.S. caricare le batterie a 30/40ah li potrebbe danneggiare sul lungo periodo?
E la carica di boost a cosa serve?
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Allora..... La tensione minima di fine scarica di una batteria al piombo-acido da 12V nominali (6 elementi) è di 10,5V. Ovviamente multipli per tensioni di 24 - 48 - 96V nominali. Perché "nominali"? Perché la tensione di un banco oscilla sempre tra un minimo a fine scarica e un massimo a fine carica. Naturalmente i 10,5V sono a batteria (o banco) completamente scarico (più giù si guastano.....), condizione a cui si può arrivare soltanto in caso di emergenza, ossia con persistente tempo coperto o in caso che non si abbiano altre fonti alternative a cui attaccarsi (rete, generatore, ecc ecc). Perciò se il tuo inverter stacca a 11V le batteria non sono proprio "a zero", anche se è meglio non arrivarci. Se è di tipo programmabile si può settare intorno agli 11,5V, tensione più che sicura. Questo perché la durata di un banco di accumulo (di qualsiasi tipo sia) più che in anni si misura in "cicli completi di carica e scarica". Per cui se le tue batterie verranno scaricate solo al 20 - 25% i cicli possono moltiplicarsi tranquillamente per 4 o per 5. Se sono usate come "tampone" con bassissima scarica, magari perché hai molti pannelli e usi prevalentemente gli utilizzatori di giorno, dureranno un sacco di tempo. Se invece il banco è "piccolo" e viene scaricato il 50% e oltre la durata sarà proprzionalmente minore.
Ci sono persone, quì tra noi, che hanno banchi ventennali, l'equalizzazione non l'hanno mai fatta e le batterie sono perfettamente efficienti.
L'equalizzazione, tanto per chiarire il concetto, serve a ripristinare la carica in quegli elementi della serie che rimangono "indietro" con la tensione. Ossia, per ragioni chimiche o meccaniche o costruttive, durante le fasi di ricarica la loro tensione rimane più bassa di alcune frazioni di volt. Pochi decimi di volt in una serie di molti elementi non comportano sostanziali differenze ed eventualmente una equalizzazione si può rimandare di molti mesi.
Durante l'equalizzazione, mentre gli elementi scarichi si finiscono di caricare, quelli già carichi invece visto che sono arrivati al loro massimo elettrochimico, in pratica fanno solo elettrolisi e questo alle piastre interne certamente non fa bene. Equivale un po' a "sfotterle", insomma.
È molto più importante impostare una tensione di fine carica di 15 o 15,5V sul regolatore, piuttosto che fare equalizzazioni. Questo è frutto di esperienza di molti di noi che hanno già un banco da molto tempo. Poi, ovviamente, ognuno è libero di fare quello che gli pare........
La corrente di carica normalmente NON deve eccedere un decimo della capacità, ossia se hai 100Ah al massimo caricare a 10A. Naturalmente in caso di emergenza, tipo ritorno del sole dopo molti giorni di nuvolo senza altro "supporto", può essere superiore ed arrivare anche ad un quinto, ma per il breve tempo necessario a riportare la tensione a valori accettabili. Esattamente come per la scarica, anche e soprattutto per la carica bisogna andarci piano.
È per questa ragione che per dimensionare un banco di accumulo per impianto ad isola si parte sempre dai consumi giornalieri tipici di chi lo usa. Il banco è la parte più delicata dell'impianto.
Qualsiasi "risparmio" si fa in quel senso è solo un "palliativo" che si attua per risparmiare, e va gestito con oculatezza, altrimenti si finisce per buttare un sacco di soldi inutilmente.
P.S.
I puntini dopo "Allora" ad inizio del post equivalgono ad un sospiro..... Perché quì si finisce sempre per ripetere le stesse cose. Molto è già scritto in giro per il forum, e molto nelle discussioni dedicate e fissate "in alto" nelle sezioni preposte.
Ci sono persone, quì tra noi, che hanno banchi ventennali, l'equalizzazione non l'hanno mai fatta e le batterie sono perfettamente efficienti.
L'equalizzazione, tanto per chiarire il concetto, serve a ripristinare la carica in quegli elementi della serie che rimangono "indietro" con la tensione. Ossia, per ragioni chimiche o meccaniche o costruttive, durante le fasi di ricarica la loro tensione rimane più bassa di alcune frazioni di volt. Pochi decimi di volt in una serie di molti elementi non comportano sostanziali differenze ed eventualmente una equalizzazione si può rimandare di molti mesi.
Durante l'equalizzazione, mentre gli elementi scarichi si finiscono di caricare, quelli già carichi invece visto che sono arrivati al loro massimo elettrochimico, in pratica fanno solo elettrolisi e questo alle piastre interne certamente non fa bene. Equivale un po' a "sfotterle", insomma.
È molto più importante impostare una tensione di fine carica di 15 o 15,5V sul regolatore, piuttosto che fare equalizzazioni. Questo è frutto di esperienza di molti di noi che hanno già un banco da molto tempo. Poi, ovviamente, ognuno è libero di fare quello che gli pare........
La corrente di carica normalmente NON deve eccedere un decimo della capacità, ossia se hai 100Ah al massimo caricare a 10A. Naturalmente in caso di emergenza, tipo ritorno del sole dopo molti giorni di nuvolo senza altro "supporto", può essere superiore ed arrivare anche ad un quinto, ma per il breve tempo necessario a riportare la tensione a valori accettabili. Esattamente come per la scarica, anche e soprattutto per la carica bisogna andarci piano.
È per questa ragione che per dimensionare un banco di accumulo per impianto ad isola si parte sempre dai consumi giornalieri tipici di chi lo usa. Il banco è la parte più delicata dell'impianto.
Qualsiasi "risparmio" si fa in quel senso è solo un "palliativo" che si attua per risparmiare, e va gestito con oculatezza, altrimenti si finisce per buttare un sacco di soldi inutilmente.
P.S.
I puntini dopo "Allora" ad inizio del post equivalgono ad un sospiro..... Perché quì si finisce sempre per ripetere le stesse cose. Molto è già scritto in giro per il forum, e molto nelle discussioni dedicate e fissate "in alto" nelle sezioni preposte.
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
L'inverter non è programmabile. Stacca a 11 e fine.
Per le corrente di carica, per tenerla a 1/10 dovrei praticamente dividere i pannelli in due stringhe e staccare una durante la carica, mentre per il resto del giorno quando è carica attacco la seconda.
Ma lo ritengo un sistema scomodo. Non saprei come altro fare.
Allora per l'equalizzazione invece la metto su manuale e la faccio solo quando si verificano squilibri tra i livelli di carica di un elemento e un altro.
Ciao...
Per le corrente di carica, per tenerla a 1/10 dovrei praticamente dividere i pannelli in due stringhe e staccare una durante la carica, mentre per il resto del giorno quando è carica attacco la seconda.
Ma lo ritengo un sistema scomodo. Non saprei come altro fare.
Allora per l'equalizzazione invece la metto su manuale e la faccio solo quando si verificano squilibri tra i livelli di carica di un elemento e un altro.
Ciao...
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Ma perché devi staccare i pannelli?...... C'è il regolatore, no? Altrimenti che "regola"?....
Se quando riparte la mattina eroga troppa corrente e non solo nei primi momenti, significa che le batterie durante la notte si scaricano troppo.
Hai fatto un po' di misure su quanto ammonta il tuo consumo totale notturno? Hai un banco di accumulo da 3600Wh, di cui puoi usufruire solo del 40 o 50%, ossia al massimo di 1800Wh (1,8Kwh). Se il tuo consumo notturno è maggiore di questo, si scaricano troppo e la mattina il regolatore ci butta dentro quello che serve.
Mi sembra di aver letto sui primi post che Max ti aveva messo in guardia sulla bassa capacità del banco. La capacità del banco è in assoluto il valore più critico da stabilire in un impianto fotovoltaico, e dipende esclusivamente dai consumi locali.
Di giorno i consumi vanno dimensionati in modo che rimanga abbastanza corrente in arrivo dai pannelli per ircaricare completamente il banco, mentre di notte vanno dimensionati in modo che il banco non si scarichi più del 40 o 50% al massimo. Se tutto questo non avviene i consumi sono troppo alti, per cui o si limitano quelli o si staccano parte degli utilizzatori dal fotovoltaico e si connettono alla rete. Oppure si ingrandisce il sistema.
Se quando riparte la mattina eroga troppa corrente e non solo nei primi momenti, significa che le batterie durante la notte si scaricano troppo.
Hai fatto un po' di misure su quanto ammonta il tuo consumo totale notturno? Hai un banco di accumulo da 3600Wh, di cui puoi usufruire solo del 40 o 50%, ossia al massimo di 1800Wh (1,8Kwh). Se il tuo consumo notturno è maggiore di questo, si scaricano troppo e la mattina il regolatore ci butta dentro quello che serve.
Mi sembra di aver letto sui primi post che Max ti aveva messo in guardia sulla bassa capacità del banco. La capacità del banco è in assoluto il valore più critico da stabilire in un impianto fotovoltaico, e dipende esclusivamente dai consumi locali.
Di giorno i consumi vanno dimensionati in modo che rimanga abbastanza corrente in arrivo dai pannelli per ircaricare completamente il banco, mentre di notte vanno dimensionati in modo che il banco non si scarichi più del 40 o 50% al massimo. Se tutto questo non avviene i consumi sono troppo alti, per cui o si limitano quelli o si staccano parte degli utilizzatori dal fotovoltaico e si connettono alla rete. Oppure si ingrandisce il sistema.
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Ferrobattuto ha scritto:Ma perché devi staccare i pannelli?...... C'è il regolatore, no? Altrimenti che "regola"?....
Se quando riparte la mattina eroga troppa corrente e non solo nei primi momenti, significa che le batterie durante la notte si scaricano troppo.
Hai fatto un po' di misure su quanto ammonta il tuo consumo totale notturno? Hai un banco di accumulo da 3600Wh, di cui puoi usufruire solo del 40 o 50%, ossia al massimo di 1800Wh (1,8Kwh). Se il tuo consumo notturno è maggiore di questo, si scaricano troppo e la mattina il regolatore ci butta dentro quello che serve.
Mi sembra di aver letto sui primi post che Max ti aveva messo in guardia sulla bassa capacità del banco. La capacità del banco è in assoluto il valore più critico da stabilire in un impianto fotovoltaico, e dipende esclusivamente dai consumi locali.
Di giorno i consumi vanno dimensionati in modo che rimanga abbastanza corrente in arrivo dai pannelli per ircaricare completamente il banco, mentre di notte vanno dimensionati in modo che il banco non si scarichi più del 40 o 50% al massimo. Se tutto questo non avviene i consumi sono troppo alti, per cui o si limitano quelli o si staccano parte degli utilizzatori dal fotovoltaico e si connettono alla rete. Oppure si ingrandisce il sistema.
Il consumo delle cose che vorrei collegarci l'ho misurato con un misuratore di quelli che vendono su eBay, e consumo circa 800-1200w durante la notte tra frigorifero, computer e 2 luci. Durante il giorno invece stanno accesi 2 pc per 300wh per 5 ore+ frigo, ma lì non credo che ci siano problemi visto che di giorno c'è anche il sole.
Ovviamente il consumo varia in base all'uso che faccio. Ad esempio ci sono sere che il computer non lo uso, e allora consumo solo 400-500w circa per il frigo.
Per il regolatore, credevo che faceva solo da "attacca-stacca" quando la batteria era carica. Come si può regolare la corrente di ricarica della batteria a 1/10 della corrente del banco? La regola in automatico?
Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Tieni presente che la carica avverrà in maniera graduale la mattina dai primi raggi fino a mezzodi. Pertanto i famosi c10 non li avrai mai di colpo, partendo da zero fino alla carica massima, poi ci penserà il regolatote a tagliare il di più, da considerare anche che poco dopo avrai l'impianto che parte e che assorbirà corrente. Il tuo impianto è simile al mio il problema li avrai di più nella scarica.
Impianto fotovoltaico 4.145kwp n.4 sharp 275wp n°5 canadian solar 180wp, n°1 trina solar 185wp, n°7 solarworld 185wp, n°2 Peimar 250wp, n°1 sp 175wp, batteria 48v 157Ah SMA tubolare + 48v 120Ah, regolatore di carica epever xtra 48v 30A e 40A, inverter Victron Multiplus 48/1600/20 e epever iplus3000w. Impianto camper pannello kyocera 140wp, regoltore steca prs1010 e batteria 80Ah SMa
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Re: Primo impianto off grid: mi aiutate?
Perfetta risposta da parte di Eneo. Migliore di quella che avrei potuto dare io.
Da quello che descrivi, i consumi notturni e giornalieri ecc, sembra che il tuo impianto, anche se di stretta misura, sia adatto all'uso descritto. Ti consiglierei di non farti cogliere dalla "Ansia da nuovo impianto", cosa abbastanza frequente, specie se impegna buona parte delle "finanze" personali.
Invece la cosa migliore è usarlo come stai facendo, controllando periodicamente la tensione al banco batterie. Se si mantiene costante e intorno alla tensione nominale, allora il tutto stà andando bene. Se la tensione giorno per giorno aumenta lentamente significa che almeno in stretta misura è sovradimensionato, ed è meglio così, ne aumenta la durata e l'efficienza. Se invece cala lentamente di qualche frazione di volt giorno per giorno, allora significa che devi diminuire i consumi o ampliare l'impianto.
Il test sulla tensione in questo periodo conviene che lo fai nel primo pomeriggio, quando i pannelli hanno già lavorato e hai la tensione al massimo. I primi giorni puoi farlo anche giornalmente, ma senza metterti in ansia, poi magari ogni due o tre giorni. Piccole fluttuazioni in più o in meno di un volt o due dovrebbero essere normali, dipendenti più che altro dai consumi differenziati da un giorno all'altro. Puoi scriverteli e farci un grafico..... Se ti va. L'importante è l'andamento generale settimanale o meglio mensile. Tieni conto però che questo è il periodo peggiore dell'anno: fine novembre - fine gennaio, poi salvo annate particolari in cui il maltempo persiste, comunque le giornate si riallungano e i pannelli producono di più.
Da quello che descrivi, i consumi notturni e giornalieri ecc, sembra che il tuo impianto, anche se di stretta misura, sia adatto all'uso descritto. Ti consiglierei di non farti cogliere dalla "Ansia da nuovo impianto", cosa abbastanza frequente, specie se impegna buona parte delle "finanze" personali.
Invece la cosa migliore è usarlo come stai facendo, controllando periodicamente la tensione al banco batterie. Se si mantiene costante e intorno alla tensione nominale, allora il tutto stà andando bene. Se la tensione giorno per giorno aumenta lentamente significa che almeno in stretta misura è sovradimensionato, ed è meglio così, ne aumenta la durata e l'efficienza. Se invece cala lentamente di qualche frazione di volt giorno per giorno, allora significa che devi diminuire i consumi o ampliare l'impianto.
Il test sulla tensione in questo periodo conviene che lo fai nel primo pomeriggio, quando i pannelli hanno già lavorato e hai la tensione al massimo. I primi giorni puoi farlo anche giornalmente, ma senza metterti in ansia, poi magari ogni due o tre giorni. Piccole fluttuazioni in più o in meno di un volt o due dovrebbero essere normali, dipendenti più che altro dai consumi differenziati da un giorno all'altro. Puoi scriverteli e farci un grafico..... Se ti va. L'importante è l'andamento generale settimanale o meglio mensile. Tieni conto però che questo è il periodo peggiore dell'anno: fine novembre - fine gennaio, poi salvo annate particolari in cui il maltempo persiste, comunque le giornate si riallungano e i pannelli producono di più.
Buone realizzazioni a tutti!
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