Forse l'argomento poteva stare nella sezione "Bar", ma è molto pertinente col fotovoltaico, visto che lassù funziona tutto con quello.
È di questi giorni la notizia che un astronauta italiano fa parte di nuovo dell'equipaggio della ISS. È il bravissimo e preparatissimo Paolo Nespoli, ex ufficiale dell'esercito, ingegnere con molte specializzazioni, che se non sbaglio partecipa attualmente alla sua settima missione nello spazio. È nella ISS da tre giorni e dovrà rimanerci per altri tre mesi circa.
L'Italia ha in tutto 7 astronauti, che però hanno già realizzato in totale 21 missioni di varia natura nello Spazio, di cui Nespoli è sicuramente il veterano, avendone realizzate ben sette solo lui.
Però..... La notizia è solo in rete. Dai media neppure una parola...... Non compro i giornali, ma ho l'impressione che non se ne parli neanche li.
Su Wikipedia c'è una vera e propria "enciclopedia" di dati sulla ISS, tra l'altro la pagine è stata aggiornata di recente, il 7 luglio 2017.
https://it.wikipedia.org/wiki/Stazione_ ... rnazionale
Alla voce "Alimentazione" si legge che l'energia è fornita da quattro coppie di pannelli solari, della lunghezza complessiva di oltre 73 metri, che ogni coppia ha la superficie di 890m² per un totale complessivo di circa 260KW di picco installati!

Ho fatto due conti: 890m² per 4 fanno 3560m² e che 260.000W diviso 3560 fanno oltre 73W al metro quadrato!!!

Alla faccia del bicarbonato! È il triplo del rendimento del migliore dei pannelli che si possano trovare quaggiù!

Ovviamente lassù non c'è l'aria a fregarsi buona parte della radiazione solare, però è anche vero che la percentuale di energia luminosa che viene assorbita dall'aria è di poco meno di un terzo dei circa 1400W per metro quadrato che arrivano dal Sole, per cui anche ammettendo quella percentuale li hanno comunque più del doppio del rendimento dei nostri pannelli commerciali. È probabile anche che dipenda dalla "qualità" della radiazione assorbita dall'aria, ovvero di quali frequenza vengono attenuate di più, però rimane il sospetto che si tratti comunque di alta tecnologia per uso aerospaziale......
L'energia fornita dai pannelli ha una tensione di circa 150 - 160V che vengono poi stabilizzati a 124V per la parte "occidentale", mentre la parte russa usa uno standard di tensione di 28V, che tra le altre cose è anche quella che si usa a bordo degli Shuttle.
Fino all'inizio di quest'anno il banco di accumulo era costituito da 48 accumulatori al Nichel-Idrogeno, anche qui ci aiuta Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Batteria_ ... l_idrogeno
Attualmente invece sono stati sostituiti da 24 batterie agli ioni di litio. Della loro capacità non ho trovato notizia in rete, almeno in italiano, ma nonostante i consumi a bordo siano molto elevati presumo che non abbiano bisogno di un grande banco di accumulo in quanto la ISS ha un orbita molto veloce, compie circa 15 rivoluzioni al giorno, per cui rimane in ombra ben poco.
È un sistema completamente "offgrid", che più offgrid di così non potrebbe essere. Da quell'altezza non possono certo collegarsi a nessuna rete

La maggior parte dell'acqua in uso sulla stazione è riciclata, con un sofisticatissimo (e piuttosto energivoro) sistema di riciclo, così che urina e feci vengono trattate e disidratate per ricavarne l'acqua che poi si tornerà ad usare il giorno dopo. Infatti gli astronauti usano dire che quando vanno al WC preparano l'acqua per il caffè del giorno dopo.

Ma l'acqua non serve solo per bere: da quella si ricava anche l'ossigeno che si respira a bordo, tramite elettrolisi. Per il momento l'idrogeno viene scaricato nello Spazio, probabilmente insieme all'anidride carbonica emessa dagli astronauti, e probabilmente contribuisce a mantenere bassa la temperatura a bordo. E si, perché la ISS è completamente circondata dal vuoto spaziale, ed il vuoto come si sa è il miglior isolante termico che esista. Per cui tutto il calore prodotto a bordo rimane li e deve essere smaltito. Un primo sistema di raccolta del calore avviene con circolazione d'acqua, probabilmente un sistema tipo "termosifone", poi un secondo circuito che usa ammoniaca raccoglie e concentra il calore che poi viene smaltito nello spazio. Infatti nelle foto della stazione si vedono degli altri "pannelli", che in realtà non sono fotovoltaici ma radiatori per irradiare fuori il calore.
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/ ... ocking.jpg
Anche tutto questo sistema assorbe una grossa quantità di energia, da qui i 260KW di pannelli installati.....
Ci si può immaginare quanta elettronica stia stipata a bordo..... E tra questa anche un centinaio di computer portatili Lenovo/IBM modello Thinkpad, tutti connessi in rete, ai quali nel maggio del 2013 a tutti è stato sostituito il sistema operativo, precedentemente Windows XP, don la versione 6 di Debian GNU/Linux.

La rete sulla ISS è connessa alla rete internet sulla terra tramite un sistema WI-FI con la velocità di 3Mbps in trasmissione e 10Mbps in ricezione, proprio come una normale connessione ADSL.
Ovviamente ci sono anche ricetrasmettitori dedicati per le comunicazioni a Terra coi vari enti spaziali, infatti concorrono al progetto con varie percentuali sia la NASA che l'ESA, l'ente spaziale russo RKA e l'ente spaziale giapponese JAXA. Però gli astronauti possono operare anche nella banda radioamatoriale VHF, precisamente sulla frequenza di 145,8 MHz, in FM. Frequenza che viene usata principalmente per collegamenti con scuole ed università.
Praticamente tutto quello che concerne la ISS si può trovare in rete, con un po' di buona volontà e qualche clic, compresi moltissimi filmati della vita di bordo, o alcuni "giri turistici" completi della stazione, quasi tutti in inglese, ma molti anche in italiano, come quelli girati con Samantha Cristoforetti e linkati sul sito "Avamposto 42".
Forse a molti delle missioni spaziali non importa un granché, però bisogna riconoscere che sono molte le ricadute delle scoperte e delle invenzioni fatte per scopi spaziali nella nostra vita di tutti i giorni, specialmente per noi smanettoni con le energie rinnovabili.
