Progettiamo un’isola espandibile?

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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da Ferrobattuto » 23 ago 2012, 20:03

Se le domande che hai sono attinenti al tuo impianto puoi farle direttamente quì.
Noi agli OT siamo abituati...... :mrgreen: Per cui non c'è problema, nel caso pensi diano fastidio alla tua discussione pui farel in qualche altra o aprirne un'altra ancora.
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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da Roby » 23 ago 2012, 20:56

Benissimo... Se è così allora ne approfitto....

L'attinenza c'è visto che sto ancora cercando di progettare la parte delle batterie, che vorrei prendere di recupero...

Appurato, attraverso la lettura del thread e anche di un'altro kilometrico ;) , che il dispositivo è stato testato e funziona, mi chiedevo come usarlo.
Mi spiego: ho letto che veniva inserito sulle batterie dei vari possessori e lasciato agire, e poi periodicamente spostato, batteria per batteria...
La domanda è... viene applicato ad una batteria di vota in volta staccata o ancora attaccata all'impianto... questa è una cosa che dalle discussioni non sono riuscito ad evincere chiaramente...
Dovrei avrere serie di 4 batterie in parallelo con altre serie sempre di 4... (batterie da 12V da automobile)
Stacco la serie dal parallelo e poi con le singole batterie staccate procedo alla desolfatazione?
Se invece il dispositivo si inserirebbe sulle singole batterie ma ancora attaccate non ci sarebbe qualche problema?

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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da Ferrobattuto » 23 ago 2012, 21:18

Chiariamo, per evitare eventuali equivoci, che la configurazione esatta di un banco fatto con diverse serie-parallelo di accumulatori, e quello della figura che tu hai messo quì: http://www.offgrid2.altervista.org/view ... t=20#p3744 ossia prima di fanno delle serie a 48V (di quattro batterie uguali, nel tuo caso) e poi si mettono in parallelo tra loro. E non viceversa.

Esistono desolfatatori per 12 o 24 o 48V, per cui puoi scegliere tranquillamente quello che serve per il tuo impianto ed usarlo periodicamente per tenere desolfatate le tue batterie. Altra cosa se invece devi trattare una batteria singola prima di inserirla nella serie, a quel punto te ne serve uno da 12V. Hal9000 ne ha costruiti e testati un po' di tutte le tensioni e per tutte le capacità, l'ultimo dei quali è un "trasferitore" di corrente da un banco all'altro anche di capacità e tensioni diverse.
Alcuni desolfatatori a 12V sono costruiti per essere installati sull'auto e lasciati connessi in permanenza, hanno impulsi di corrente contenuti e non interferiscono con altre apparecchiature, altri sono inseriti in caricabatterie per caricare e desolfatare batterie smontate. Sicuramente, se il desolfatatore è molto "robusto" e i suoi impulsi sono potenti, potrebbe interferire con altre apparecchiature elettroniche, come regolatori e inverter. Questo potrebbe essere il caso di un 48V per capacità elevate. Se hai più serie puoi disconnetterne una e desolfatarle a rotazione, se invece devi "trattare" una singola batteria con un desolfatatore modesto puoi lasciare tutto connesso, a meno che non sia propio la prima della serie, quella col polo positivo connesso al regolatore o allinverter.

Comunque senti anche ciò che dicono glialtri, in special modo Hal9000. ;)
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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da kopernico » 23 ago 2012, 22:35

Roby ha scritto:Benvenuto kopernico.
Io sono un novellino...

Offgrid, Hal9000, Ferro... loro sono certamente molto più preparati...
Si in questa discussione sto cercando di affrontare, soprattutto per avere le basi giuste e quindi costruire il mio impianto, tutti quei problemi che un novellino come me si trova davanti e non gli permettono di procedere con una certa "sicurezza"...


Si,si...li conosco, o meglio... li riconosco :D.

Beh, direi che il consiglio che e' stato dato e' senz'altro valido. Il mio intento e' quello di eliminare il consumo costante di 250 w che il mio consumometro mi evidenzia tutti i giorni. Sai bene, visto che hai già fatto i conti, cosa comporta come spesa a bimestre.
Puoi, si sa che l'appetito viene mangiando...basta vedere quanto ha mangiato Hal9000 :mrgreen:

Per tornare al discorso dell'inclinazione dei pannelli in funzione della stagione pensavo di utilizzate dei comuni motori per automazioni cancelli (ho conoscenze in merito in quanto sono stato installatore) che vanno a 24V,sono fatti per l'esterno, hanno l' encoder e finecorsa meccanici incorporati: resta da studiare il leverismo per ottenere le inclinazioni che servono.

Per il regolatore di carica qualcuno può consigliare qualcosa ? Io mi sono segnato un modello della Steca solaris e uno della Tristar. I costi sono intorno alle 250 euro.

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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da maxlinux2000 » 23 ago 2012, 23:16

kopernico ha scritto:Ciao a tutti.
Interessante questo forum.
Mi sono iscritto da poco...accidenti ma dove eravate....o dov'ero io!!! :mrgreen:

@Roby
....


ciao kopernico e benvenuto.

secondo me ssarebbe meglio che tu aprissi un'altra discussione non tanto per l'OT... chi se ne frega!! ma perché a parlare di 2 impianti simili ma non troppo nella stessa discussione, succede che facciamo confusione e diamo consigli sbagliati per te ma giusti per roby e viceversa.

Se devi fare 30 mt tra i pannelli e il garage..... io quasi quasi passerei direttamente a 96V!!... cmq apri un'altra discussione che è meglio.
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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da Roby » 23 ago 2012, 23:19

Ferrobattuto ha scritto:Chiariamo, per evitare eventuali equivoci, che la configurazione esatta di un banco fatto con diverse serie-parallelo di accumulatori, e quello della figura che tu hai messo quì: http://www.offgrid2.altervista.org/view ... t=20#p3744 ossia prima di fanno delle serie a 48V (di quattro batterie uguali, nel tuo caso) e poi si mettono in parallelo tra loro. E non viceversa.

Esistono desolfatatori per 12 o 24 o 48V, per cui puoi scegliere tranquillamente quello che serve per il tuo impianto ed usarlo periodicamente per tenere desolfatate le tue batterie. Altra cosa se invece devi trattare una batteria singola prima di inserirla nella serie, a quel punto te ne serve uno da 12V. Hal9000 ne ha costruiti e testati un po' di tutte le tensioni e per tutte le capacità, l'ultimo dei quali è un "trasferitore" di corrente da un banco all'altro anche di capacità e tensioni diverse.
Alcuni desolfatatori a 12V sono costruiti per essere installati sull'auto e lasciati connessi in permanenza, hanno impulsi di corrente contenuti e non interferiscono con altre apparecchiature, altri sono inseriti in caricabatterie per caricare e desolfatare batterie smontate. Sicuramente, se il desolfatatore è molto "robusto" e i suoi impulsi sono potenti, potrebbe interferire con altre apparecchiature elettroniche, come regolatori e inverter. Questo potrebbe essere il caso di un 48V per capacità elevate. Se hai più serie puoi disconnetterne una e desolfatarle a rotazione, se invece devi "trattare" una singola batteria con un desolfatatore modesto puoi lasciare tutto connesso, a meno che non sia propio la prima della serie, quella col polo positivo connesso al regolatore o allinverter.

Comunque senti anche ciò che dicono glialtri, in special modo Hal9000. ;)



...mmmm... si....
Era quello che pensavo evidentemente non sono stato chiaro... serie di 4...in parallelo (cioè messe, le varie serie di 4 batterie per formare i 48 volt, in parallelo)....

Il resto mi ha confuso le idee... nel senso che degli altri progetti di Hal900 non sapevo nulla sapevo solo del caricatore desolfante.. e volevo appunto capire se era da mettere alle batterie connesse o disconnesse.

Il carica battrie a 48 volt, sarebbe il massimo... ma appunto poi ci sono problemi prorpio con la prima batteria della serie poi??...

Hal batti un colpo...

@copernico
Ho letto da qualche parte le varie inclinazioni che dovrebbero variare nell'arco dell'anno... fare un paio di calcoli per determinare qual'è la corsa da far fare un eventuale pannello durante l'anno non mi sembra un grosso problema, certo occorre tener conto della dimensione del pannello... io invece di motori non ne capisco nulla... mi sembra una accoppiata vincente la nostra...
(woot)

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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da Roby » 23 ago 2012, 23:28

offgrid2 ha scritto:
kopernico ha scritto:Ciao a tutti.
Interessante questo forum.
Mi sono iscritto da poco...accidenti ma dove eravate....o dov'ero io!!! :mrgreen:

@Roby
....


ciao kopernico e benvenuto.

secondo me ssarebbe meglio che tu aprissi un'altra discussione non tanto per l'OT... chi se ne frega!! ma perché a parlare di 2 impianti simili ma non troppo nella stessa discussione, succede che facciamo confusione e diamo consigli sbagliati per te ma giusti per roby e viceversa.

Se devi fare 30 mt tra i pannelli e il garage..... io quasi quasi passerei direttamente a 96V!!... cmq apri un'altra discussione che è meglio.


96V??? oO

Anche io con la distanza non sto messo bene. L'Altezza da terra verso il tetto è di circa 10 metri, poi c'è il tetto a Nord, saranno altri 10 metri e questo linearmente... Devo trovare strade che non siano a vista e che arrivino fino a quell'interrato... mi sa che sto sui 25 metri abbondanti...

Ho paura che per trovare un regolatore e poi un inverter a quei voltaggi non sarà semplice...

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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da maxlinux2000 » 23 ago 2012, 23:55

allora c'è bridge che lavora a 120V in CC con un impianto completamente autocostruito e che ora sta lavorando per noi, poi Barabba che lavora a 96V inverter commerciale compreso.. ma lui usa 4 regolatori da 24V per ricaricare 4 banchi in serie.

CMQ se entrambi avete grosse distanze, allra meglio tenervi assieme :D

Ma ricapitoliamo e rispondete a queste domande:

kWh di consumo prevista al giorno:
Giorni di backup senza sole:
Potenza inverter:
Volts: (48V)
distanza in metri Pannelli-Batterie:
Zona in cui vivete (nord-centro-sud d'italia) o città più vicina se vivete all'estero:

Se volete cambiare l'inclinazione 3-4 volte l'anno io non metterei un motore. Se usate dei ferri ancolari preforati galvanizzati, da scaffalature, potete regolarli con facilitá.
Se mettere il motore lo stesso, allora tanto vale mettere inseime un inseguitore solare motorizzato.
Non sono esperto in questo, ma sicuramente ci sono delle centraline di controllo già fatte sul mercato che possono comandare i motori.... o attuatori secondo il gergo.
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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da Roby » 24 ago 2012, 10:28

offgrid2 ha scritto:allora c'è bridge che lavora a 120V in CC con un impianto completamente autocostruito e che ora sta lavorando per noi, poi Barabba che lavora a 96V inverter commerciale compreso.. ma lui usa 4 regolatori da 24V per ricaricare 4 banchi in serie.

CMQ se entrambi avete grosse distanze, allra meglio tenervi assieme :D

Ma ricapitoliamo e rispondete a queste domande:

kWh di consumo prevista al giorno:
Giorni di backup senza sole:
Potenza inverter:
Volts: (48V)
distanza in metri Pannelli-Batterie:
Zona in cui vivete (nord-centro-sud d'italia) o città più vicina se vivete all'estero:

Se volete cambiare l'inclinazione 3-4 volte l'anno io non metterei un motore. Se usate dei ferri ancolari preforati galvanizzati, da scaffalature, potete regolarli con facilitá.
Se mettere il motore lo stesso, allora tanto vale mettere inseime un inseguitore solare motorizzato.
Non sono esperto in questo, ma sicuramente ci sono delle centraline di controllo già fatte sul mercato che possono comandare i motori.... o attuatori secondo il gergo.



AUTOCOSTRUZIONE!!!!! :wub: :wub:
Che cosa mi hai scatenato ora!!!!!

Ho un UPS non funzionante (dove penso mi si è fuso un dei relè, ci stavo giocando mentre facevo delle prove, solo che poi ho messo in corto qualcosa tra i contatti lato saldature della scheda)...
oltre gli altri 3 funzionanti che ho... Sarebbe il massimo se si potesse escludere la sezione di ricarica della batteria sugli UPS, lasciando il resto, con dei pannelli e un regolatore potrei iniziare subito, o quasi, visto che sono proprio i PC che voglio alimentare...
Se si potesse almeno ricaricare le batterie (magari di auto invece che agm, anche se ormai ce le ho...) il risparmio sarebbe irrisorio... ma con un contattore... togliendo l'ingresso 220 potrei far funzionare l'inverter (facendo attenzione a non surriscaldare troppo i componenti, e sempre che non abbia qualche limite di tempo impostato)... insomma non andrebbe sempre ma anche se fosse 1/10 (2 ore e mezza) per ogni giorno il risparmi ci sarebbe.... si mettono i soldi da parte e pian piano si espande...

Il massimo sarebbe autocostruire l'inverter... mi sembra che bridge il progetto l'aveva messo... ma lui diceva che non era ancora finito....
Li si che si potrebbe mandare l'inverter per bene... e non ad 1/10... con quello che consegue...

kWh di consumo prevista al giorno: 5.6 ~ 6.0 KWh
Giorni di backup senza sole: nessuno (per iniziare mi sta bene anche così)
Potenza inverter: (io prenderei anche un inverter da 5 KW)
Volts: (48V)
distanza in metri Pannelli-Batterie: 20 ~ 25 metri
Zona in cui vivete (nord-centro-sud d'italia) o città più vicina se vivete all'estero: L'Aquila

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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da Marko » 24 ago 2012, 12:13

offgrid2 ha scritto:
I magnetotermici funzionano anche da fusibile riarmabile, ovviamente entro un certo numero di volte, poi perde efficacia. Ci sono quelli per corrente continua, ma sono rari e carissimi, e poi quelli da 220V per corrente alternata.
Questi ultimi vanno benissimo, ma devi moltiplicare il valore di targa per 1.4.
Quindi un magnetotermico da 10A in alternata, scatta a circa 14A in continua.
Se hai intenzione di mettere 7 rami da 48V in serie usando batterie da 70A, ti consiglerei di mettere magnetotermici da 6A AC.
Ogni ramo puo dare 4 - 5A, ma sarebbe sbagliato mettere magnetotermici troppo vicini a quel valore, perché comincerebbero a scaldare consumando energia, e rovinandosi alla svelta.
8.4A è un valore che le batterie possono reggere tranquillamente per pochi secondi senza danneggiarsi (in reltá le batterie da auto possono reggere 120A, ma si rovinano alla svelta)
Se per caso durante il funzionamento ci fosse un grosso carico, dentro ai limiti del banco (5A * 7 rami = 42A max a 48Volts, che è l'assorbimento di un inverter da 1900Watt circa), ma per un motivo o per l'altro ci fossero 2 o più rami fuori uso, i magnetotermici salterebbero uno dopo l'altro per proteggere le batterie e i diodi dal sovraccarico.

I magnetotermici che uso io per le batterie, li compro al bricodepot o al le roy merlin per circa 2.5 euro o meno.
.


Molto interessante, non sapervo questo. Ma per le mie batterie da 190A in C5 va bene un termico da 25A o è troppo.
Grazie 1000 maxlinux2000

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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da maxlinux2000 » 24 ago 2012, 14:31

x marco: ora fa molto caldo e i miei neuroni funzionano male... cmq
190Ah / C5 = 38A questa è la corrente che passa nel circuito

Magnetotermici:
25A * 1.4 = 35A scatta a 35A... non va bene
30A * 1.4 = 42A molto meglio, ma è troppo vicino al limite e scandando si rovina alla svelta
35A * 1.4 = 49A Ecco la misura idonea... non scalda e le batterie possono reggere tranquillamente 49A per 1 secondo in caso si cortocircuito.

Piuttosto... C5, anche se lo dichiara il costruttore, mi sembrano troppi. Non si dovrebbe mai scendere sotto i C10.
O si tratta di carichi brevi ed occasionali?


x roby

...ti allego un pdf
ho ridotto a 0 la potenza extra che devono avere i pannelli solari per ricaricare le batterie in almeno 3 giorni, pur assicurando il consumo previsto, quindi servono meno pannelli. Del resto se per il momento non vuoi giorni di backup, neppure vale la pena avere questa energia extra. Potrai sempre aggiungere pannelli in futuro.
con 25mt a 48V per la potenza richiesta (1700W) serve un cavo da minimo 22mm2...da 25mm2 quindi per usare misure commerciali.
Ovviamente il cavo è calcolato per quei pannelli. Se un gionrno ne aggiungi altri, dovrai mettere altri cavi in parallelo.... cavi da 25mm (x2) sottotraccia, dimenticali. Dovranno essere da esterni, quindi devono avere la protezione UV.

quindi...
pannelli solari: 1.7 kWp
batterie: 250Ah 48V
regolatore: 33A
cavi: 22mm2


stavo pensando anche ad un ;altra cosa... ma visto che devi alimentare un computer, potresti usare un ups da 48V di quelli economici, e attraverso un relé, comandato dall'uscita ausiliare del regolatore, potrestifare funzionare il tutto. Quando il regolatore "sente" che le batteria sono troppo basse, stacca il relé e l'ups passa ad essere alimitato dall'enel. L'ups potresti comprarlo usato a basso costo, l'importante è che internamente funzioni a 48V.

Ti dico questo perché in questo modo puoi rimandare per un po' l'acquisto dell'inverter e cosí comprarne uno buono più avanti.
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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da Roby » 24 ago 2012, 15:03

offgrid2 ha scritto:stavo pensando anche ad un ;altra cosa... ma visto che devi alimentare un computer, potresti usare un ups da 48V di quelli economici, e attraverso un relé, comandato dall'uscita ausiliare del regolatore, potrestifare funzionare il tutto. Quando il regolatore "sente" che le batteria sono troppo basse, stacca il relé e l'ups passa ad essere alimitato dall'enel. L'ups potresti comprarlo usato a basso costo, l'importante è che internamente funzioni a 48V.

Ti dico questo perché in questo modo puoi rimandare per un po' l'acquisto dell'inverter e cosí comprarne uno buono più avanti.



Completamente daccordo.
Anzi... devo vedere di trovarne uno...
Si, il discorso del relè era proprio quello che stavo pensando.
Potrei in economia cominciare a metter su qualcosa, e visto che si tratta di computer che sia onda quadra o sinusoidale pura poco cambia...

Si tratta di trovare l'UPS.

Stavo anche leggendo i lavori che aveva fatto Bridge. O.O
L'Autocostruzione non mi spaventa minimamente, anzi mi intriga parecchio, anche se non sono proprio un mago dell'elettronica, ma almeno il saldatore in mano lo so tenere...

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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da maxlinux2000 » 24 ago 2012, 15:22

riguardo all'inverter di bridge, siamo sicuri che funziona bene, visto che lo usa da molti anni, il problema per noi è che il suo vuole circa 120-150Volts in corrente continua in ingresso.... e por noi diventa molti difficile gestire la facccenda.
Ora sta modificando il progetto in modo che funzioni anche ad altre tensioni più... umane dal nostro punto di vista :D
Ed è per quello che ci sta ancora lavorando... parallelamente al regolatore solare multi-tensione....Ferro invece si diletta nel riavvolgere i trasformatori che servono per i primi prototipi...insomma si danno veramente molto da fare, ma bisogna dargli un po'di tempo.

In ogni caso tu devi andare avanti. Metti su alcuni pannelli solari, cerca un ups usato via internet e comincia.
Se non sbaglio gli ups di grosse dimensioni (3000AV in su) della apec (credo) usano 4 batterie gel in serie, quindi vanno a 48V. Naturalmente tu lo usarai come se fosse un 350VA, collegandoci un solo computer... per il momento.
ermete e disconnesso mi sembra che ne sappiano qualche cosa, chiedi a loro.

Dimenticavo....Ferro... i trasformatorini normali che si usano per i router adsl e cose del genere, possono venire alimentati da onda quadra?
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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da Roby » 24 ago 2012, 17:26

offgrid2 ha scritto:riguardo all'inverter di bridge, siamo sicuri che funziona bene, visto che lo usa da molti anni, il problema per noi è che il suo vuole circa 120-150Volts in corrente continua in ingresso.... e por noi diventa molti difficile gestire la facccenda.
Ora sta modificando il progetto in modo che funzioni anche ad altre tensioni più... umane dal nostro punto di vista :D
Ed è per quello che ci sta ancora lavorando... parallelamente al regolatore solare multi-tensione....Ferro invece si diletta nel riavvolgere i trasformatori che servono per i primi prototipi...insomma si danno veramente molto da fare, ma bisogna dargli un po'di tempo.



Attendo con ansia che finiscano il lavoro.

offgrid2 ha scritto:In ogni caso tu devi andare avanti. Metti su alcuni pannelli solari, cerca un ups usato via internet e comincia.
Se non sbaglio gli ups di grosse dimensioni (3000AV in su) della apec (credo) usano 4 batterie gel in serie, quindi vanno a 48V. Naturalmente tu lo usarai come se fosse un 350VA, collegandoci un solo computer... per il momento.
ermete e disconnesso mi sembra che ne sappiano qualche cosa, chiedi a loro.

Dimenticavo....Ferro... i trasformatorini normali che si usano per i router adsl e cose del genere, possono venire alimentati da onda quadra?


Forse indendevi APC.
Comunque vedo cosa riesco a trovare...

per ora ho trovato questo che ne pensi?

http://www.ebay.it/itm/APC-Smart-UPS-3000-VA-2250-W-Line-Interactive-SINUSOIDALE-/261083564814?pt=UPS_Gruppi_di_continuit%C3%A0&hash=item3cc9cb0b0e

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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da maxlinux2000 » 24 ago 2012, 17:36

mi sembra valido.... ma devi assicurarti che vada a 48V. Avere 4 batterie, non significa che lo sia. Potrebbe anche andare a 12V per quel che ne so, e mettere 4 batterie in parallelo.
cerca il manuale, e in altri forum di riparazione.
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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da Roby » 24 ago 2012, 17:38

offgrid2 ha scritto:mi sembra valido.... ma devi assicurarti che vada a 48V. Avere 4 batterie, non significa che lo sia. Potrebbe anche andare a 12V per quel che ne so, e mettere 4 batterie in parallelo.
cerca il manuale, e in altri forum di riparazione.

Si stavo appunto cercando documentazione... solo che la APC sulle batterie che usa è un po' ermetica... :(

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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da maxlinux2000 » 24 ago 2012, 18:35

scrivi al venditore... a quanto sembra è un riparatore e dovrebbe sapertelo dire.
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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da Roby » 24 ago 2012, 18:43

offgrid2 ha scritto:scrivi al venditore... a quanto sembra è un riparatore e dovrebbe sapertelo dire.

Fatto! Sembrerebbe a 48V, almeno scavando tra le varie cose che ho trovato.
Speriamo che il venditore risponda presto.

Quel prezzo pensi sia onesto?

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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da maxlinux2000 » 24 ago 2012, 18:53

un apc da 2500W onda sinousdale pura... a 100 euros? si!!

cmq aspetta ermete che ci ha giocato su un po'... forse acnhe dolomitico o Eneo... non ricordo bene.
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Re: Progettiamo un’isola espandibile?

Messaggio da Ferrobattuto » 25 ago 2012, 11:45

Roby ha scritto:AUTOCOSTRUZIONE!!!!! :wub: :wub:
Che cosa mi hai scatenato ora!!!!!


Ecco..... Lo sapevo...... Ormai sei stato contagiato!
Purtroppo per te non sono state ancora scoperte cure appropriate, la malattia farà il suo corso, volente o nolente, diventerai cronico e sarai "votato al sacrificio"....... Vita natural durante. (:) :mrgreen: :D

Come dice maxlinux2000, ho "giocato" con due UPS APC, questa è la discussione: http://www.offgrid2.altervista.org/view ... &t=55#p510 Puoi leggerla anche dall'inizio, se ti interessa, ma la parte con l'APC comicia da lì. Da quello che mi dicono altri gli APC sono tra i migliori.
E' un UPS di piccola potenza a 12V, ma sono fatti bene, non ho fatto interventi "forti", ma solo sui collegamenti verso l'esterno, per le boccole di connessione alla batteria e alle prese posteriori, in pratica tutto il resto è rimasto uguale. Attualmente lo uso con il mio computer, quì, sotto la scrivania, collegato ad una batteria auto da 60Ah, e ogni tanto mi "diletto" a farlo funzionare con la spina di rete staccata. Quello che ho io è dato per 650VA, circa 400W, ma ovviamente solo per pochi secondi, il tempo che può reggere la batteria da 12Ah che c'è dentro, in realtà ha retto nelle prove 200W per 40 minuti, e per 2 ore il carico del mio computer con le periferiche e la lampada a led da 1W che uso normalmente. Poi s'è spento per via del calo di tensione della batteria.... Questo modello di questa marca non si spegne se azionato a vuoto (senza carichi attaccati), non ha temporizzatore per il funzionamento a batteria, "legge" soltanto la sua tensione e si spegne quando è troppo bassa, ma in un impianto come il tuo questo non può succedere, mentre altri tipi dopo 30 o 40sec si spengono anche se la batteria regge ancora. Questo che ho io può partire anche senza avere inizialmente la connessione alla rete, ha un pulsante apposito sul frontalino, e ha la possibilità di disinserire il cicalino tramite i contraves posteriori. Controlla bene quello che compri, se funziona nello stesso modo per te sarebbe ottimo. Certo, per qualche "piccolo aggiustamento" si può intervenire dentro, ma meno ci si mette mano e meglio è.... ;)
In futuro penso che "lavorerò" a 60-65V. Tensioni maggiori sono sicuramente più convenienti, ma dato che dovrò autocostruire praticamente tutto, dalle batterie all'inverter e al regolatore (se ne metterò.....), ma per tensioni così alte restano un po' difficili e costosi da trovare i semiconduttori, usati, naturalmente, che nuovi manco a pensarlo. Il trasfo l'ho avvolto, devo finire di rimpacchettare i lamierini e stringere il tutto. poi farò dei test, e spero funzioni decentemente. I semiconduttori li ho già tutti....

Immagino che i cavi dai pannelli al posto dove metterai il resto dovrai passarli all'esterno, a meno di non spicconare mura per tutta la casa, per cui per proteggerli soprattutto dal sole, potresti passarli in una canalina. Ce ne sono di apribili, a sezione rettangolare, in cui è poi facile passare altri cavi aggiuntivi, un po' di tutte le dimensioni, si usano per fare impianti esterni al muro in grandi magazzini o in uffici, sono di plastica grigia. Devi informarti se sono adatte a rimanere all'esterno. Per queste si trovano scatole di derivazione e scatolette esterne per interruttori e prese per fare impianti modulari. In alternativa si trovano tubi di PVC grigio, sempre per impianti elettrici esterni al muro, con i soliti accessori. Io ne ho usati fino a 32mm di diametro, ma si trovano un po' di tutte le misure. In untimo puoi pensare di usare tubo in PVC per scarichi, molto spesso e robusto (2mm e oltre), si trova a cominciare da 35mm di diametro esterno, a quel diametro anche di colore grigio, poi più grandi sono arancioni, ma si possono verniciare. Ti cosiglio di sigillare entrate e uscite dei cavi dai tubi o con dei ritagli di spugna incastrati dentro, o meglio con uno spruzzo di schiuma di poliuretano di quella in bombolette, per evitare infiltrazioni d'acqua e soprattutto insetti ragni e larve di tutte le specie. :barf:
Ti consiglio di usare canaline o tubi di sezione almeno doppia di quella strettamente necessaria a contenere i cavi, è più facile passarceli, e "sicuramente" poi ti servirà di aggiungerne altri che avevi "dimenticato", magari per usi differenti. ;) Se le "stringhe" di pannelli in serie sono più di una puoi passare una coppia di cavi adeguata per ogni stringa e riunirle tutte insieme in fondo, invece di acquistare cavi di sezione molto grande, difficili da trovare (soprattutto del colore giusto....) e costosissimi. Credo sia il sistema usato da Hal9000 tra i pannelli e il gruppo dei diodi.

Hai ragione: per i computer la forma d'ondain uscita dall'inverter non è assolutamente influente, purché sia di tensione giusta. Questo è valido per tutte le nuove apparecchiature con alimentazione switching, comprese le lampade a basso consumo, a led ecc ecc. Per i "normali" trasformatori a 50Hz con l'onda quadra o parzializzata non sò darti notizie certe, a me il saldatore rapido ci funzionava, ci ho fatto funzionare anche altre cose, ma credo dipenda dalla tipoligia del circuito che segue il trasformatore. Sentiamo anche gli altri cosa ne dicono e cosa sanno. Comunque, immagino che fare qualche prova modesta con roba poco costosa, sia fattibilissimo.
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

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