progettazione impiantino per barca

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marinara86
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 6 set 2014, 18:37

marinara86 ha scritto:

e da casa chiedono se conviene mettere un interruttore per staccare i pannelli fotovoltaici quando facciamo lavorare il caricabatterie!
(ed eventualmente secondo voi che tipo di caricabatterie abbianare all'impianto)
quello che c'è ora è uno da casa che si sta flippando e comunque piccolino sicuramente :(

ferro però non mi stai dando soddisfazione per le foto :cry: ahahahahah :lol: :lol:


che dite? meglio metterlo? serve?

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da Ferrobattuto » 6 set 2014, 19:26

Se i pannelli hanno il diodo di protezione in uscita l'interruttore da aprire quando usi il caricabatterie non ci serve. C'è il diodo che si incarica di non far tornare dentro la corrente. E a proposito del diodo, converrebbe che ce ne fosse uno per ogni pannello, e non uno per tutti i pannelli.

Per le foto: hai ragione Marinara, stò invecchiando e dimentico sempre più facilmente le cose..... :(
In effetti il miglioramento tra "prima" e "dopo" è notevole, anche se mi pare che di cose ancora da sistemare ce ne siano parecchie. Ma immagino che i lavori siano tutt'altro che finiti e pian pianino andrà tutto a posto.
Ma quello che ce l'aveva prima quella barca, come faceva a muovercisi dentro? :blink:
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 14 ott 2014, 16:37

Giuro che non siamo spariti dalla circolazione ma la conversazione era momentaneamente passata in privato con max essendoci di mezzo indirizzi soldi ecc... :D

Aggiorniamo un pò quello che è accaduto in questo periodo...

abbiamo acquistato al momento le batterie e dalla stessa azienda poi acquisteremo l'eolico, il regolatore, l'inverter e il caricabatterie!

Le batterie acquistate, pacco da 6 batterie da 2v sono queste:
http://www.rebacas.com/baterias-solares-silicio-she/368-bateria-plomo-silicio-solar-telecomunicaciones-alto-rendimiento-.html

poi passeremo all'acquisto di:

regolatore da 60A con relativo sensore di temperatura:
http://www.rebacas.com/home/167-xantrex-c-60-1224-60ah.html

inverter da 1400W
http://www.rebacas.com/home/179-xantrex-prowatt-12-volt1400w.html

caricabatterie da 50A per quando saremo in banchina
http://www.rebacas.com/cargadores-de-baterias/180-cargador-victron-baterias-solares-12-voltios.html

e generatore eolico da 500W con regolatore compreso
http://www.rebacas.com/home/255-grupo-12-voltios-tab-3-topzs-265.html

per qualunque domanda, suggerimento, richiesta ecc...cercherò di rispondere a tutto...max ha avuto così tanta pazienza da spiegarmi ogni minima cosa che spero di aver capito qualcosa!!! :unsure: speriamo :lol:

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da maxlinux2000 » 14 ott 2014, 17:33

ciao marinara, aggiungi qui le domande che mi hai fatto in privato cosí anche gli altri possono partecipare.

ah!!! e metti anche i dati dei pannelli solari che vuoi acquistare... va benissimo il datasheet in pdf se ce l' hai

ciao
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da Ferrobattuto » 14 ott 2014, 19:33

A giudicare dai link, ottima roba!
Ottimi i consigli di Max, come al solito..... :lol:
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da calcola » 15 ott 2014, 8:05

Bridge ha dimostrato che le batterie vanno ricaricate a tensioni elevate..


Scusate l'intromissione, mi sono perso per strada, ma non era Bridge che diceva di lasciare le batterie tranquille, consigliava di eliminare l'equalizzazione e tenere il fine-carica basso? Il mio morningstar, per le mie batterie, da un fine carica di 29-30V ( non ricordo esattamente a memoria) e equalizzazione di 31v, rispettando il precedente consiglio, ho eliminato l'equalizzazione ed impostato un fine-carica di 28v , cambio selezione? Rimetto quella originaria?

Se posso, al fine di questa discussione, in barca consiglierei le batteria a gel per il fotovoltaico. Trovo che al riguardo delle batterie a gel vi sono nei forum sul fotovoltaico molti pregiudizi. Come in passato ho scritto ne possiedo alcune tubolari (piastre positive e negative) al gel , alle prime 9 se ne sono aggiunte altre 11 ed a breve diventeranno in tutto 24, due banchi a 24V messi in parallelo. Come ho già scritto sono di recupero, dismesse da due impianti UPS di emergenza tutte identiche e ricaricate con pannelli solari, erano rimaste anni inutilizzate in un magazzino, la tensione era di circa 11,5V. Per farla breve le ho recuperate tutte tranne una e funzionano benissimo, tengono la carica ed alle prove di scarica fino a 11,3V danno il 100% della carica nominale. Se staccate tengono per mesi (provato due mesi) la carica prima di iniziare a perderla lentamente (dopo due mesi passano da 13,2 a 13V). Non rilasciano gas di alcun tipo, possono funzionare anche capovolte, manutenzione zero, tutte caratteristiche apprezzabili specialmente in barca. Al momento le mie le uso nell'impianto che sto costruendo per la casa principale, quelle tubolari ad acido libero le lascio in campagna.

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da maxlinux2000 » 15 ott 2014, 8:53

il problema è che bridge ha messo 65 elementi da 2V con 360celle fotovoltaiche in serie, quindi ottieni:

batterie: 65 elementi a 130V complessivi
celle: 360 celle a 180V complessivi

180V / 65 elementi = 2.77V per elemento

rapportato al tuo caso sarebbe:

2.77V * 12 elementi= 33.24V che poi con il regolatore e vari perdite credo stia attorno ai 32V.
Inoltre ha un rapporto basso tra potenza pannelli e capacità batterie. Bridge ha fatto varie confogurazioni negli anni e quindi non so esattamente quale è esattamente, cmq credo che sia qualche cosa tipo:

13kWh di batterie vs 2kWp di pannelli

bridge ha eliminato l'equalizzazione perché la ricarica è ad alta tensione e bassa corrente
Fossi in te rimetterei tutto a posto... ma di che batterie stiamo parlando?

Se sono al
piombo-calcio-acido, devono andare a 15.4V, senza equalizzazione a meno di non scaricarlo moltissimo
piombo-antimonio-acido a 14.8 - equalizzazione a 15.2V
piombo-selenio-acido 14,6 - equalizzazione a 15V.


Riguardo alle Gel non hanno bisogno di equalizzazione (come le agm) ma effettivamente gli elementi da 2V durano parecchio se scaricate poco. Infatti si usano principalmente in stazioni di telefoniche con aria condizionata.
Se le metti in un ambiente che non superi mai i 25º e non le scarichi oltre il 30%, ti dureranno anni.

Marinara ha invece comprato le nuove batterie al silicio. Sono batterie sigillate come le gel, ma completamente ermetiche in quanto non possono produrre gas e non possono quindi seccarsi nel corso degli anni.... e non contengono nessun tipo di acido :D
In mantenimento a 20º con scarica al 10%, sono garantite per 6000 cicli.
Ma in una barca ne fará si e no 4000 :D
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 15 ott 2014, 17:05

ok...cerco di mettere più domande e risposte possibili...dandogli una parvenza di ordine <_<

Partendo dal presupposto che abbiamo calcolato di montare 12 (o 11 purtroppo) di questi pannelli da 50w
http://www.sacredsolar.com/index.aspx?menuid=12&type=introduct&lanmuid=26&language=en

e batterie, regolatore, inverter, caricabatterie, ed eolico citati sopra! :)

1- Se metto un caricatore più potente (da 40 a 60a) carico più in fretta le batterie?

No, non si caricano + velocemente le batterie, a meno che non mettiate più pannelli.
Il C60 regge appunto fino a 60Ampere
Per sapere quanti ampere fa un pannello in base alla sua potenza in watt puoi usare questa formula empirica: Potenza in watt / 16
quindi se hai 600Watt di pannelli a 12V, fai 600/16=37.5.
A quel punto prendi il regolatore che più ci si avvicina in eccesso.... un regolatore da 40A è perfetto.
Ma se prevedete altre ampliazini in futuro, direi che il C60 è meglio.

2- Per legge in barca non possiamo mettere batterie ad acido libero e mi sembra che sia le trojan e che le us lo siano, ne esistono altri tipi?

Si....ci sono le batterie GEL e quelle AGM.
Nessuna delle due mi piace... ma c'è un'altra soluzione....quelle sigillate al silicio
Sono incredibili. Si ricaricano in un attimo, rendono il 95% contro l' 80% di qualsiasi batteria al piombo-acido e non è merce pericolosa, visto che non
contiene sostenza nocive ne esplosive.
http://www.rebacas.com/baterias-solares-silicio-she/368-bateria-plomo-silicio-solar-telecomunicaciones-alto-rendimiento-.html
A mio parere potrebbero durarvi 15 anni nonostante la barca non sia certo un bel posto per delle batterie.
Del resto negli impianti fotovoltaici terrestri non vanno bene, ma voi siete in una barca...

3- Ma per arrivare ai nostri 1000ah circa che modello dovremmo prendere secondo te? perchè quelle del link arrivano a 850ah

No, vi bastano 850Ah... e ti spiego perché: :D
il vostro fabbisogno è in realtà di 500Ah-12V che fanno 6000Wh o 6kWh
Purtroppo le batterie al piombo possono dare solo il 50% del proprio contenuto, e anche fermandosi a solo il 50% le rovini velocemente.
Quindi pur avendo bisogno di "soli" 50o Ah, bisogna calcolarne il doppio.
Proprio per questo melius abudare quam deficere quando si parla di batterie al piombo... e per le agm... peggio ancora, perché non sono fatte per essere
scaricate oltre il 25%,
Ma quelle al silicio possono tranquillamente arrivare al 50% e anche in questo caso dureranno il doppio di qualsiasi batteria piombo-acido.... e rispetto
alle AGM sigillare in parallelo.... circa 15 volte.
E se ogni tanto rimanete proprio a secco, potete portare la scarica anche al 75% senza farvi problemi e senza rovinare sensibilmente le batterie... vorrà
dire che avranno perso alcuni mesi di vita. :D
Riassumendo: quelle da 850Ah che vi ho indicato, sono più che sufficienti per i vostri consumi.


4- Che carica batterie da banchina sarebbe appropriato secondo te visto il pacco batterie che avremo?

Per il caricabatterie vi serve almeno un.... victron da 50A...
http://www.rebacas.com/cargadores-de-baterias/180-cargador-victron-baterias-solares-12-voltios.html
...che vi ricarica le batterie completamente scariche in 24 ore.... ma spero non vi succeda mai.
(Volendo ci sarebbe questo inverter-caricabatterie che fa tutto in uno, e tra l'altro è da 70A, ma costa di più... Se prendete questo, non vi serve l' inverter xantrex, perché questo apparato fa 2 servizi.
http://www.rebacas.com/12-voltios/266-victron-multiplus-160012v.html )
Se avete spazio, io credo sia meglio avere apparati separati, perché se si rompe uno, perdete solo un servizio.

5 -dato che nel regolatore che prendiamo non c'è il display, dici che possiamo prenderne uno poi magari della stessa marca per vedere se i pannelli caricano
e quanto? Visto che facciamo un mega impianto ci piacerebbe sapere quanto produciamo! ;)

-secondo te quando siamo attaccati alla 220 in banchina è meglio se copriamo i pannelli, li lasciamo così come sono o mettiamo un interruttore per "staccarli" dalle batterie? perchè non vorremmo sovralimentare l'impianto

-consigli di mettere uno staccabatterie e dove? Tra batterie e servizi? così che pannelli, eolico comunque caricano le batterie?

-e per ultimo...per ora...c'è una formula per dimensionare i cavi di collegamento? così cerchiamo di capire da soli (speriamo) le varie sezioni dei cavi!
(eolico-batterie, pannelli-regolatore, regolatore-batterie, caricabatterie-batterie ecc...)

risp: No, non c' è bisogno di staccare le batterie perché è tutto automatico... altrimenti cosa servono i regolatori? :)

Lo staccabatterie va tra batterie e servizi. Entrambi i regolatori (solare e eolico) devono rimaenre sempre collegati alle batterie... a meno di non volergli far fare fumo.

per i cavi usate questa calcolatrice online:
http://www.oppo.it/calcoli/cavi/calcolo_sezione_cavo.php

cmq se passate ad un regolatore mppt con display, i cavi dei pannelli fotovoltaici si possono mettere più sottili.

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da calcola » 15 ott 2014, 18:29

... ma di che batterie stiamo parlando?


Tubolari, quelle dei muletti, ho visto il manuale della morningstar la selezione dovrebbe essere 29,2V ed equalizzazione ogni 28gg a 31V, vi è però un'altra selezione a tensione più alta. Riporterò la selezione al valore consigliato.


Marinara ha invece comprato le nuove batterie al silicio. Sono batterie sigillate come le gel, ma completamente ermetiche in quanto non possono produrre gas e non possono quindi seccarsi nel corso degli anni.... e non contengono nessun tipo di acido :D


Mi sono perso per strada, non sapevo dell'esistenza di queste nuove batterie, comunque neanche le mie producono gas e non potrebbe essere diversamente in quanto alimentavano un UPS posto in un locale dove (per legge) non deve esserci neanche la più remota possibilità di scintille e quanto meno di scoppi. Ora le ho in soffitta.
Tempo fa avevo aperto una discussione chiedendo consiglio su come recuperarle, dovrebbero esserci anche le foto.

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da calcola » 15 ott 2014, 18:42

Ho visto in giro, queste nuove batterie sono eccezionali, ottima scelta, perchè non le consigli per i fotovoltaici terrestri?

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da maxlinux2000 » 15 ott 2014, 20:31

le sto già consigliando, ma per ora per impianti di grosse dimensioni, in quanto non sono ancora uscite quelle relativamente piccole.
in realtà so già quasi tutto su quelle piccole adatte per il fotovoltaico... sono da 12V-300Ah-C100 oppure 250Ah-C10.
Dovrebbero costare 450€ (iva compresa) e una durata di 3000 cicli al 50%
Pesano 71 kg :sick: il che non le rende affatto maneggevoli.

comparata con le semistazionarie tipo troyan, durano il doppio e costano 1/4 in più.

Ma non ci sono ancora sul mercato quindi... aspettiamo.

cmq queste monoblock vanno a competere tranquillamente con le migliori opzs. Per esempio queste victron:

http://www.victronenergy.com/upload/doc ... ies-EN.pdf

sono garantite 2500 cicli al 50%

ma una batteria di 6 elementi opzs da 300Ah C100, costa attorno ai 900-1000€ iva compresa, quindi le monoblock al silicio oltre a costare la metà, durano 500 cicli in più.

I regolatori solare le vedono come delle comuni GEL senza equalizzazione (non ne hanno bisogno perché non si può formare il solfato, visto che non c' è acido solforico.... anzi l' elettrolita è neutro)


Tornando alle GEL... qualche cosa di gas emettono, ma in proporzioni talmente basse da non essere assolutamente pericoloso. Del resto la molecola dell' idrogeno passa attraverso qualsiasi materiale, anche se ne viene rallentata.... e la conferma è che dopo tot anni, qualsiasi batteria gel è secca.
Sicuramnte c' è un forellino in qualche punto del contenitore che permette l' uscita del gas che non riesce a ricombinare.
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da calcola » 15 ott 2014, 20:45

Non ho guardato bene e non so se vi è qualche forellino. Ne ho stappata una, non è facile, aperta dentro vi è una gelatina di colore azzurro, non mi è sembrata secca. Sono state usate poco e poi tenute in un magazzino, produzione 2000 e 2002. Si caricano tutte alla stessa tensione, mi è stato detto di non equalizzarle.

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 22 nov 2014, 15:42

ciao ragazzi, non siamo scappati, siamo sempre a studiare, progettare, modificare e completare i lavori di sistemazione del barcozzo...e non ne vediamo la fine! :wacko: :(
in questo periodo ci stiamo dedicando al bagno e come con tutto il resto abbiamo appena deciso di modificare per l'ennesima volta il progetto iniziale! :blink:
ma che ci volete fare...se non variamo non siamo contenti! :D

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da maxlinux2000 » 23 nov 2014, 9:33

ciao marinara! :D

se puoi metti delle foto anche del bagno e delle soluzioni che avete adottato. Del resto le vostre soluzioni sono appicabili a qualsiasi scenario mobile o di case di piccole dimensioni.
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 28 nov 2014, 17:32

eccola...avviso tutti che sono sempre un pò prolissa, abbiate pietà...
questo è come era inizialmente...

prima parte con lavandino e wc
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e seconda parte con bidet, lavatrice e vasca da bagno (già eliminata)
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work in progress...
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 28 nov 2014, 17:34

Immagine
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e allo stato attuale...con le prove per le piastrelle...
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Ultima modifica di marinara86 il 28 nov 2014, 17:43, modificato 1 volta in totale.

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da maxlinux2000 » 28 nov 2014, 17:42

lavori in corso, vedo!! :D

anni fa ho visto e usato questi coperchi-bidet da imbarcazione... praticamente convertono un comune water in un bidet semplicemente abbassando il coperchio. Magari vi puó essere utile a guadagnare spazio.

Immagine

una nota.... le tue batterie sono state costruite... ora sono in viaggio per la spagna.
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 28 nov 2014, 18:07

in effetti sono molto comodi!
Avendo molto spazio e dovendoci vivere abbiamo però preferito mantenere i due sanitari che verranno messi uno accanto all'altro sul rialzo che si vede nella seconda "sala"! :rolleyes:
nella stessa sala verrà montato sul piano in fondo un lavellino rettangolare per fare il bucato e per il resto sarà piatto doccia.
Nella prima sala inizialmente volevamo mettere due lavelli, uno per ciascuno, ma sarebbero stati troppo sacrificati e quindi ne metteremo uno solo nello spigolo..
questo è il lavello :D
Immagine

non vediamo l'ora che arrivino le batterie per poterle posizionare!

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da Ferrobattuto » 28 nov 2014, 19:34

Accipicchia che lavorone!!! :woot:
Immagino che entrambi, o almeno uno dei due, abbiate una buona manualità.....
E poi per fare un lavoro del genere bisogna conoscere bene anche i materiali usati. ^_^
Comunque, congratulazioni! :lol:
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 29 nov 2014, 12:18

parte della demolizione è opera mia :D sono davvero brava a rompere.... un pò tutto e in tutti i sensi.... ahahahah
l'hombre s'è dedicato con molta pazienza a tagliare e limare tutto il compensato marino e i suporti con un pò di aiuto della sottoscritta ehehe...
dovevo pur fare qualcosa oltre a togliere la carta da parati gommosa e schifosa dalle pareti!!! :wacko: :wacko:
poi resineremo tutto con resina epossidica per rendere impermeabile e facimente lavabile qualunque superfice! Un bel lavorone ma andava fatto...
io di certo non la toglievo tutta la muffa che c'era all'interno dei mobili!!! Era troppa e troppo impregnata nei legni! :sick: :sick:

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