Io ad esempio ho usato due batterie da autobus di recupero, messe in serie a 24V (senza regolatore, ma poi se interessa se ne riparla.....) con un pannello da 260W a 60 celle.
Nonostante fossero di recupero avevano meno di 6 mesi ed erano state sostituite perché solfatate in quanto quell'autobus era rimasto fermo in carrozzeria per riparazioni per molto tempo. Desolfatate perfettamente, sia con desolfatatore che con carica a tensione elevata, hanno funzionato bene per circa 3 anni, poi.... Hanno dichiarato forfait. E considera che avevano avuto un uso veramente leggero..... Mai scariche più del 20-25%.
Le attuali batterie per avviamento auto (o qualsiasi altro mezzo, che le piastre interne sono uguali per tutte) hanno moltissime piastre sottili, circa 1mm, in quanto serve molta superficie di contatto con l'elettrolita per avere spunti di corrente (anche cinque o più volte il valore di capacità) molto alti in avviamento. Ma le piastre così sottili sono soggette a veloce usura. NON sono costruite per uso tampone, ossia per essere ciclate, in quanto sui mezzi tolto l'avviamento poi provvede l'alternatore a tenerle sempre cariche, per cui non si scaricano mai. È l'alternatore che alimenta l'impianto elettrico dell'auto, non la batteria. Trattandosi di materiale "consumistico" non vengono costruite con cura, ma più leggere e compatte possibili, tanto poi "si buttano"....
Quelle con piastre spesse, circa 4mm, sono per uso tampone ma senza ciclatura, tipo scariche notturne, e si usano in tampone ma solo per casi di emergenza di mancanza di corrente. Se ciclate fanno la fine di quelle usate da Eneo.
Le migliori in assoluto sono quelle a piastre tubolari, in elementi singoli da 2V di alta capacità ad elettrolita liquido. Accettano scariche e cariche lente, meno di 1/20 rispetto alla capacità, se usate bene possono durare alcuni decenni. Sono più voluminose di tutte le altre in quanto hanno il contenitore molto più ampio del volume occupato dalle piastre per avere una "riserva" di elettrolito in modo da variare poco di densità tra cariche e scariche, avere volume per smaltire i gas e dissipare il calore.
Un buon compromesso (per l'uso che vogliamo farci noi) sono quelle da trazione, possibilmente da "trazione pesante". Hanno piastre tubolari ma sono più compatte e meno pesanti delle stazionarie, hanno contenitori robusti ma non trasparenti. Chi "trova" un banco di queste di seconda mano ma in buono stato ha fatto 13.... Ma è piuttosto difficile.
