Fotosettore OFF-GRID n.3 (impianto a isola con batterie al silicio)
Inviato: 29 mar 2015, 1:00
impianto a isola con batterie al silicio, offgrid, autonomo
Salve a tutti
sulla base dei consigli di maxlinux, di ferrobattuto e di altri utenti del forum, inizio qui il thread del mio impianto fotovoltaico off-grid,
sicuro che possa giovare a molti, sia per curiosità che per realizzazione.
SCENARIO
Quello che mi accingo a fare è un impianto da 6kw (3+3 parallellati).
3+3 perchè in questo modo, casomai si rompesse un inverter, riesco in ogni caso a dare energia a casa, anche se in modo ridotto.
La zona è Roma
Il tutto è formato da 8 stringhe da 3 pannelli ognuna. I pannelli sono policristallini da 250Wp.
Il mio tetto è di 8 x 13 (circa 100mq) e quindi mi consente di stare abbastanza largo nella disposizione.
La posizione non è delle migliori. Ha il colmo sud-nord e la falda da utilizzare scende di 15 gradi ad est.
In questo modo non avrò mai 6 kw ma un 15% in meno.
Inoltre ho un camino che mi creerebbe ombra e che mi obbliga a posizionare due stringhe da 3 separate .
Ho lasciato tra una stringa e l'altra un corridoio di 60 cm, in modo da poter operare sia per eventuali
guasti che per la periodica pulizia dei pannelli.
L'immagine, in ogni caso, è di certo più eloquente delle mie parole.
Il mio attuale contratto è di 4,5 kw con una spesa media da industria siderurgica,
nonostante la normalità della famiglia (4 persone).
Il problema è che ho un milione di utenze obbligatorie, come per esempio il motore
del cancello, la centralina telefonica voip, frigorifero e pozzetto congelatore etc. etc.
Tra le utenze obbligatorie inserisco anche una moglie quasi pasticcera col forno
più acceso di tutto il lazio ed una figlia coi capelli così lunghi che il phon si è messo
in part time per disperazione ...
SI COMINCIA ...
Il tetto è coperto da tegole utilizzate - solitamente - nelle case autonome qui a Roma.
Sotto le tegola la tipica guaina ardesiata, poggiata su un pannello di isolante.
Presento la staffa di sostegno per trovare la giusta distanza dalla tegola successiva.
Nel mio caso ho utilizzato la staffa GTU A2 della Fischer, in quanto si tratta di prodotti altamente professionali.
Chi conosce Fischer avrà capito di cosa parlo. Non c'è certo bisogno di presentazione.
E' un pò più cara, ma credete non incide molto sul costo totale ... e la qualità non ha eguali.
Tra le altre cose queste staffe sono molto pratiche e regolabili in più punti.
Questo il loro link dei prodotti per impianti solari.
http://www.fischeritalia.it/famiglie/fissaggio-di-pannelli-fotovoltaici-e-solari-termici/
Ci sono molti tipi di staffe, adatte a tutte le esigenze.
Dei morsetti - sempre Fischer - per il fissaggio dei pannelli parlerò poi, a tempo debito.
Con un taglierino ben affilato ho fatto l'incavo della forma della base della staffa e,
come avevo accennato, sotto la guaina ardesiata ho trovato 3 cm di pannello isolante.
Ho tagliato anche quello e sono arrivato alla prima copertura in cemento.
Dopo aver fatto i buchi per la staffa, ho eliminato con un aspiratutto tipo folletto
il cemento polverizzato dalla punta 10 del trapano.
Salve a tutti
sulla base dei consigli di maxlinux, di ferrobattuto e di altri utenti del forum, inizio qui il thread del mio impianto fotovoltaico off-grid,
sicuro che possa giovare a molti, sia per curiosità che per realizzazione.
SCENARIO
Quello che mi accingo a fare è un impianto da 6kw (3+3 parallellati).
3+3 perchè in questo modo, casomai si rompesse un inverter, riesco in ogni caso a dare energia a casa, anche se in modo ridotto.
La zona è Roma
Il tutto è formato da 8 stringhe da 3 pannelli ognuna. I pannelli sono policristallini da 250Wp.
Il mio tetto è di 8 x 13 (circa 100mq) e quindi mi consente di stare abbastanza largo nella disposizione.
La posizione non è delle migliori. Ha il colmo sud-nord e la falda da utilizzare scende di 15 gradi ad est.
In questo modo non avrò mai 6 kw ma un 15% in meno.
Inoltre ho un camino che mi creerebbe ombra e che mi obbliga a posizionare due stringhe da 3 separate .
Ho lasciato tra una stringa e l'altra un corridoio di 60 cm, in modo da poter operare sia per eventuali
guasti che per la periodica pulizia dei pannelli.
L'immagine, in ogni caso, è di certo più eloquente delle mie parole.
Il mio attuale contratto è di 4,5 kw con una spesa media da industria siderurgica,
nonostante la normalità della famiglia (4 persone).
Il problema è che ho un milione di utenze obbligatorie, come per esempio il motore
del cancello, la centralina telefonica voip, frigorifero e pozzetto congelatore etc. etc.
Tra le utenze obbligatorie inserisco anche una moglie quasi pasticcera col forno
più acceso di tutto il lazio ed una figlia coi capelli così lunghi che il phon si è messo
in part time per disperazione ...
SI COMINCIA ...
Il tetto è coperto da tegole utilizzate - solitamente - nelle case autonome qui a Roma.
Sotto le tegola la tipica guaina ardesiata, poggiata su un pannello di isolante.
Presento la staffa di sostegno per trovare la giusta distanza dalla tegola successiva.
Nel mio caso ho utilizzato la staffa GTU A2 della Fischer, in quanto si tratta di prodotti altamente professionali.
Chi conosce Fischer avrà capito di cosa parlo. Non c'è certo bisogno di presentazione.
E' un pò più cara, ma credete non incide molto sul costo totale ... e la qualità non ha eguali.
Tra le altre cose queste staffe sono molto pratiche e regolabili in più punti.
Questo il loro link dei prodotti per impianti solari.
http://www.fischeritalia.it/famiglie/fissaggio-di-pannelli-fotovoltaici-e-solari-termici/
Ci sono molti tipi di staffe, adatte a tutte le esigenze.
Dei morsetti - sempre Fischer - per il fissaggio dei pannelli parlerò poi, a tempo debito.
Con un taglierino ben affilato ho fatto l'incavo della forma della base della staffa e,
come avevo accennato, sotto la guaina ardesiata ho trovato 3 cm di pannello isolante.
Ho tagliato anche quello e sono arrivato alla prima copertura in cemento.
Dopo aver fatto i buchi per la staffa, ho eliminato con un aspiratutto tipo folletto
il cemento polverizzato dalla punta 10 del trapano.