Fotovoltaico a freddo: low cost ed efficienza con il made in Italy
Tutta italiana la nuova tecnologia per realizzare celle solari a partire da strati sottilissimi di seleniuro, rame, indio e gallio, con un unico passaggio e a temperature molto più basse. Risultato: alta efficienza e riduzione massiva dei costi di produzione.
fotovoltaico a freddo low cost
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fotovoltaico a freddo low cost
http://gogreen.virgilio.it/news/ambient ... _7975.html
Cogito, ergo NO SUV !!
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Re: fotovoltaico a freddo low cost
Speriamo bene.... :: ) Di solito 'ste cose dopo un po' spariscono..... (:)
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto
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Re: fotovoltaico a freddo low cost
oppure fanno la fine delle macchine ad aria compressa 

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Re: fotovoltaico a freddo low cost
Ciao Offgrid, porti buone nuove!
Ma mi associo ai timori di Ferro, come altre volte nel passato finirà tutto nel silenzio, quante altre notizie simili a queste sono sparite dalla circolazione e chissà poi il perchè....
Magari arrivano le grosse multinazionali e gli fanno una mega offerta a cui non sanno resistere e chiudono su tutto, boh!
Come la storia dei pannelli in tellurio di cadmio, al di la che io avevo un certo dubbio a tappezzare la casa di cadmio, però il prezzo appena erano usciti era interessante, beh nel giro di 3-4 anni stranamente il silicio tradizionale è sceso a metà prezzo del convenientissimo tellurio di cadmio.... è ovvio che poi uno prende il silicio, non è cangerogeno, è di provata durata negli anni ecc ecc...
Sarebbe interessante indagare se un processo a temperature più basse non vada a produrre una giunzione che possa degradarsi prima con il passare dei decenni, ma credo che informazioni come questa non le abbia nemmeno l'ideatore perchè mi pare improponibile nel mondo moderno inventare una cella solare, testarla per 40 anni e poi immetterla sul mercato, quindi sulle nuove tecnologie fotovoltaiche resta sempre il dubbio della durata nel tempo visto che si parla di apparati tendezialmente destinati a restare sul tetto per il resto della nostra vita :sweet:

Ma mi associo ai timori di Ferro, come altre volte nel passato finirà tutto nel silenzio, quante altre notizie simili a queste sono sparite dalla circolazione e chissà poi il perchè....
Magari arrivano le grosse multinazionali e gli fanno una mega offerta a cui non sanno resistere e chiudono su tutto, boh!
Come la storia dei pannelli in tellurio di cadmio, al di la che io avevo un certo dubbio a tappezzare la casa di cadmio, però il prezzo appena erano usciti era interessante, beh nel giro di 3-4 anni stranamente il silicio tradizionale è sceso a metà prezzo del convenientissimo tellurio di cadmio.... è ovvio che poi uno prende il silicio, non è cangerogeno, è di provata durata negli anni ecc ecc...
Sarebbe interessante indagare se un processo a temperature più basse non vada a produrre una giunzione che possa degradarsi prima con il passare dei decenni, ma credo che informazioni come questa non le abbia nemmeno l'ideatore perchè mi pare improponibile nel mondo moderno inventare una cella solare, testarla per 40 anni e poi immetterla sul mercato, quindi sulle nuove tecnologie fotovoltaiche resta sempre il dubbio della durata nel tempo visto che si parla di apparati tendezialmente destinati a restare sul tetto per il resto della nostra vita :sweet:
Re: fotovoltaico a freddo low cost
A testimonianza per i posteri mi permetto di fare copia ed incolla del testo dell'articolo pubblicato sulla pagina da tè "linkata", se no poi va a finire che quella pagina sparisce e chi leggerà in futuro questa discussione potrebbe pensare che ci siamo sognati tutto

Codice: Seleziona tutto
Tutta italiana la nuova tecnologia per realizzare celle solari a partire da strati sottilissimi di seleniuro, rame, indio e gallio, con un unico passaggio e a temperature molto più basse. Risultato: alta efficienza e riduzione massiva dei costi di produzione.
Celle solari efficienti e a basso costo con una tecnologia tutta made in Italy. L’innovazione arriva dai laboratori dell’Istituto dei materiali per l’elettronica e il magnetismo (Imem-Cnr) di Parma. Si tratta di un nuovo sistema di produzione per realizzare pannelli fotovoltaici con sottilissimi strati di seleniuro, rame, indio e gallio. Il risultato, pubblicato sulla rivista Applied Physics Letters, potrebbe abbassare di molto i costi di produzione dei pannelli senza andare a intaccare la loro efficienza.
Il materiale con cui sono costruiti i pennelli, chiamato Cigs, è infatti «ideale per applicazioni fotovoltaiche soprattutto perché assorbe la luce in modo molto efficiente», ha spiegato Massimo Mazzer, uno dei responsabili della ricerca. La diffusione di questi tipo di pannelli fotovoltaici è rimasta però confinata da una serie di difficoltà e di costi di produzione su scala industriale
Col nuovo processo che consente di depositare film sottili con unico passaggio a temperature di circa 270 gradi, molto più basse di quelle richieste finora, aggiunge Mazzer, è invece possibile produrre celle solari «su un'ampia gamma di substrati, tra cui nastri metallici o materiali plastici flessibili, realizzando per esempio prodotti fotovoltaici da integrare nell'edilizia, dove si consumano i due terzi di tutta l'energia elettrica distribuita in rete».
In termini di efficienza, conclude Mazzer, «il 15% di prodotto ottenuto col nuovo processo è in linea con i migliori risultati raggiunti finora su scala industriale ma ci si aspetta di riuscire a colmare ulteriormente il gap con l'attuale record mondiale del 20,3% ottenuto in laboratorio dai ricercatori dello Zsw di Stoccarda».
Pubblicato il 10/10/12 in News, Ambiente & Energia.
- elettrauto
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Re: fotovoltaico a freddo low cost
informazioni come questa non le abbia nemmeno l'ideatore
Credo proprio di no, ma il prezzo del fallimento, di solito lo fanno pagare agli acquirenti!
Credo che faranno la fine dell'auto ad aria compressa perché come ho scritto in altro post, io ho chiesto personalmente al CESI le loro celle "innovative" multistrato, ed alla mia richiesta concreta ed a pagamento non si sono più fatti sentire, ed in questi casi è sempre la solita storia:
chiedono finanziamenti allo stato per fare ricerca, poi non arrivano a niente, come quasi sempre, perché nel 99% dei casi sono incapaci raccomandati, e per giustificare i soldi che si sono ingoiati mettono in giro menzogne, tanto in tv passa la notizia che sono grandi ricercatori, chi se ne frega se uno che voleva testarli è stato trattato a pesci in faccia, ormai il ricercatore inutile, o meglio dannoso per la società è stato celebrato in TV (:)

Io sono contrario per questo motivo al finanziamento dei ricercatori, se hanno buone idee io gli darei a disposizione un buon laboratorio statale, poi se giungono ad una cosa concreta sarà il mercato stesso che li ripagherà, e profumatamente. Invece occupano abusivamente quei pochi macchinari che potrebbero servire ad altri di buona volontà, e li occupano per poter dire che sono ricercatori, nel 99% dei casi!
- maxlinux2000
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Re: fotovoltaico a freddo low cost
secondo voi al ritmo attuale di discesa dei prezzi del monocristallino, a che quota arriveremo in 5 anni? 20cent/Wp? 10cent/Wp?
ricordiamo che hall900 nel 2007 (credo) ha pagato il suoi pannelli da 180Wp quasi 800 euros, (circa 4.3 euro/wp) e ora stanno si trovano al dettaglio a 190 euro (o meno) iva compresa, quidi il prezzo è sceso di ben 4.4 volte in 5 anni.
Se applichiamo lo stesso trend per i prossimi 5 anni, otteniamo circa 20cents/Wp.
A questo punto vale la pena proseguire lo sviluppo in altre direzioni cercando nuovi materiali, considerando che il silicio è il secondo materiale più abbondante sulla terra dopo l'ossigeno?
ricordiamo che hall900 nel 2007 (credo) ha pagato il suoi pannelli da 180Wp quasi 800 euros, (circa 4.3 euro/wp) e ora stanno si trovano al dettaglio a 190 euro (o meno) iva compresa, quidi il prezzo è sceso di ben 4.4 volte in 5 anni.
Se applichiamo lo stesso trend per i prossimi 5 anni, otteniamo circa 20cents/Wp.
A questo punto vale la pena proseguire lo sviluppo in altre direzioni cercando nuovi materiali, considerando che il silicio è il secondo materiale più abbondante sulla terra dopo l'ossigeno?
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- elettrauto
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Re: fotovoltaico a freddo low cost
maxlinux2000, da un punto di vista dovrebbero scendere, ma sei d'accordo a tenere in considerazione che se la domanda cresce, così come crescerà il prezzo dell'energia elettrica, potrebbero pensarci 2 volte prima di diminuire il prezzo, secondo come la vedo io è meglio tenersela sempre buona una tecnologia alternativa ed autocostruibile, come il vapore di Dolomitico, o lo Stirling, in entrambi i casi si può optare per l'autocostruzione, ed entrambi possono sfruttare l'energia solare.
Lo Stirling non pressurizzato, quindi con pressione intorno ad 1 bar ha un'efficienza del 20% (maggiore del 15% dei pannelli monocristallini), lo stirling pressurizzato a 30 bar ha un'efficienza del 32% (parlo di dati sperimentali con modelli costruiti e testati e non teorici).
Mentre con la macchina a vapore (anche a doppio stadio) su cui sta lavorando Dolomitico si possono avere efficienze superiori al 34%.
Io dico che affidarci agli industriali-finanzieri non è mai buono, se decidono di smantellare baracca e burattini, il singolo non ha nessun potere, ed io non ho nessuna fiducia in questa gentaglia che si sta mangiando il pianeta, perché i maggiori produttori di silicio hanno le maggiori partecipazioni azionarie, dirette o indirette nell'industria del petrolio. Questa è gente inaffidabile, ed è meglio avere il piano B in ogni caso, anche se poi se si verifica quello che dici tu (il che non è remoto) e magari tutti optiamo per il fotovoltaico.
C'è però un'altra cosa che non può darmi il fotovoltaico, il sentirmi del tutto autonomo dai grossi finanzieri (inutili, perché se non ci sarebbero la nostra vita sarebbe migliore, non avrebbero mangiato tutte le materie prime e ci sarebbe ancora spazio per noi), ed avere la soddisfazione che hanno tolto agli artigiani per fare scempio con le grandi fabbriche multinazionali (nel capitale), che ora si stanno rivelando nella loro vera essenza. Qui in italia stanno fallendo l'industria dell'alluminio (ALCOA) e dell'acciaio (ILVA) e le persone sono per strada in tutta italia a gridare contro, ma io al posto loro avrei fatto come gli operai tedeschi, che i soldi in più che hanno guadagnato negli ultimi 15 anni li hanno investito comprando quote azionarie delle fabbriche dove lavoravano, ed oggi ci sono molti operai nel consiglio di amministrazione, hanno fatto bene a non fidarsi dei padroni!
Lo Stirling non pressurizzato, quindi con pressione intorno ad 1 bar ha un'efficienza del 20% (maggiore del 15% dei pannelli monocristallini), lo stirling pressurizzato a 30 bar ha un'efficienza del 32% (parlo di dati sperimentali con modelli costruiti e testati e non teorici).
Mentre con la macchina a vapore (anche a doppio stadio) su cui sta lavorando Dolomitico si possono avere efficienze superiori al 34%.
Io dico che affidarci agli industriali-finanzieri non è mai buono, se decidono di smantellare baracca e burattini, il singolo non ha nessun potere, ed io non ho nessuna fiducia in questa gentaglia che si sta mangiando il pianeta, perché i maggiori produttori di silicio hanno le maggiori partecipazioni azionarie, dirette o indirette nell'industria del petrolio. Questa è gente inaffidabile, ed è meglio avere il piano B in ogni caso, anche se poi se si verifica quello che dici tu (il che non è remoto) e magari tutti optiamo per il fotovoltaico.
C'è però un'altra cosa che non può darmi il fotovoltaico, il sentirmi del tutto autonomo dai grossi finanzieri (inutili, perché se non ci sarebbero la nostra vita sarebbe migliore, non avrebbero mangiato tutte le materie prime e ci sarebbe ancora spazio per noi), ed avere la soddisfazione che hanno tolto agli artigiani per fare scempio con le grandi fabbriche multinazionali (nel capitale), che ora si stanno rivelando nella loro vera essenza. Qui in italia stanno fallendo l'industria dell'alluminio (ALCOA) e dell'acciaio (ILVA) e le persone sono per strada in tutta italia a gridare contro, ma io al posto loro avrei fatto come gli operai tedeschi, che i soldi in più che hanno guadagnato negli ultimi 15 anni li hanno investito comprando quote azionarie delle fabbriche dove lavoravano, ed oggi ci sono molti operai nel consiglio di amministrazione, hanno fatto bene a non fidarsi dei padroni!
- maxlinux2000
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Re: fotovoltaico a freddo low cost
chiaro, ma i tedeschi sono tedeschi... sono quelli che mangiano patate e salsicce tutto l'anno per risparmiare e mettono via almeno il 30% del loro stipendio per i loro scopi... i latini invece spendono il 30% in più del loro stipendio
al bar o al ristorante o nelle automobili.... parlo della media ovviamente.
tempo fa avevano trovato il sistema di usare l'ossido di titanio sporcato con il succo di mirtillo e scaldato a 900 gradi su un vetro conduttivo.... troppo difficile... chi ce l'ha in casa un forno da 900 gradi? e il vetro conduttivo? un casino, eppoi quanto dura una cella al mirtillo?
bisognerebbe inventare un modo per farsi in casa i pannelli.... a freddo, per esempio sovrapponendo strati di materiale usando l'elettrolisi....questo si che sarebbe un progresso, ma dubito che la grande industria faccia delle investigazioni in quella direzione... e se poi scoprono che il comune cittadino usando materiale reperibile ovunque e gratis, è in grado di soddisfare i propri condumi? Sarebbe una tragedia
vabbè... intanto abbiamo le batterie autocostruibili... vedremo più avanti come fare per la produzione..... qui serve un chimico con il pallino della sperimentazione fotovoltaica e un laboratorio tutto suo.

tempo fa avevano trovato il sistema di usare l'ossido di titanio sporcato con il succo di mirtillo e scaldato a 900 gradi su un vetro conduttivo.... troppo difficile... chi ce l'ha in casa un forno da 900 gradi? e il vetro conduttivo? un casino, eppoi quanto dura una cella al mirtillo?

bisognerebbe inventare un modo per farsi in casa i pannelli.... a freddo, per esempio sovrapponendo strati di materiale usando l'elettrolisi....questo si che sarebbe un progresso, ma dubito che la grande industria faccia delle investigazioni in quella direzione... e se poi scoprono che il comune cittadino usando materiale reperibile ovunque e gratis, è in grado di soddisfare i propri condumi? Sarebbe una tragedia

vabbè... intanto abbiamo le batterie autocostruibili... vedremo più avanti come fare per la produzione..... qui serve un chimico con il pallino della sperimentazione fotovoltaica e un laboratorio tutto suo.
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Re: fotovoltaico a freddo low cost
Molti anni fa (tanti tanti.....) lessi un romanzo di fantascienza intitolato "Martirio Lunare", in cui si descriveva l'epopea di alcuni astronauti in una base lunare, abbandonati a se stessi per non ricordo più quale motivo. Uno dei loro problemi maggiori (ricordiamoci che è un romanzo scritto negli anni '50......) era proprio l'energia elettrica, col quale far funzionare praticamente tutto quello che avevano lassù, e con la quale ricavavano anche l'ossigeno per respirare. Ricordo che nel romanzo risolsero costruendosi delle fotocellule fatte con il selenio, del quale avevano trovato un cospicuo giacimento proprio a causa del programma originale di ricerca dei minerali sulla Luna. A parte le considerazioni sullo stato della scienza a quei tempi (il transistor era stato appena scoperto....) e la vicenda assolutamente fantastica, resta il fatto che col selenio effettivamente si possono costruire fotocellule. E' stato uno dei primi semiconduttori inpiegati, infatti a quei tempi tutti i raddrizzatori di rete a stato solido erano fatti col selenio. Erano quelli che somigliavano ad un radiatore, fatti di lamelle e di rondelle sovrapposte e serrate al centro da un bullone. Tutt'altro che disprezzabili, visto che in molti casi sono ancora in uso dopo tanti anni, ma certamente soppiantati dai moderni raddrizzatori al silicio. Quelle lamelle e quelle rondelle in realtà sono di un metallo grigio che fa da base, forse ferro, ricoperto di uno strato sottile di selenio. Nella giunzione tra i due metalli la corrente passa in un verso soltanto, un po' come nei diodi Schottky.
A quei tempi avevo una dozzina d'anni, e chiesi a mio fratello, quattordici anni più grande di me e appassionatissimo di scienza e fantascienza, come potessero aver fatto per fare artigianalmente delle fotocellule col selenio. Lui mi rispose letteralmente: "Le vedi queste lamelle col selenio sopra? Bene, se ci metti sopra schiacciata e bene a contatto una retina di un metallo differente e le metti al sole, produce corrente, hai fatto una fotocellula." Non so se sia proprio vero, a quei tempi ero "piccolo" e non feci esperimenti, anche perché un raddrizzatore al selenio da sfasciare non ce l'avevo. In seguito ho dimenticato la cosa e non ho più pensato di provare. Anche mio fratello mi disse che comunque dispositivi fatti in quel modo avrebbero avuto di sicuro rendimenti molto bassi e tensioni bassissime, ecc ecc.... Ho il vago sospetto che ricavare corrente dalla luce sia possibile in molti modi diversi, anche se con rendimenti ovviamente non paragonabili a quelli delle moderne cellule fotovoltaiche. Forse anche solo deponendo elettroliticamente due metalli differenti su un substrato qualsiasi e graffiando via delle "righe" sottili in cui possa entrare la luce. Ma non fa "business".....
A quei tempi avevo una dozzina d'anni, e chiesi a mio fratello, quattordici anni più grande di me e appassionatissimo di scienza e fantascienza, come potessero aver fatto per fare artigianalmente delle fotocellule col selenio. Lui mi rispose letteralmente: "Le vedi queste lamelle col selenio sopra? Bene, se ci metti sopra schiacciata e bene a contatto una retina di un metallo differente e le metti al sole, produce corrente, hai fatto una fotocellula." Non so se sia proprio vero, a quei tempi ero "piccolo" e non feci esperimenti, anche perché un raddrizzatore al selenio da sfasciare non ce l'avevo. In seguito ho dimenticato la cosa e non ho più pensato di provare. Anche mio fratello mi disse che comunque dispositivi fatti in quel modo avrebbero avuto di sicuro rendimenti molto bassi e tensioni bassissime, ecc ecc.... Ho il vago sospetto che ricavare corrente dalla luce sia possibile in molti modi diversi, anche se con rendimenti ovviamente non paragonabili a quelli delle moderne cellule fotovoltaiche. Forse anche solo deponendo elettroliticamente due metalli differenti su un substrato qualsiasi e graffiando via delle "righe" sottili in cui possa entrare la luce. Ma non fa "business".....
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: fotovoltaico a freddo low cost
@Bridge
@maxlinux2000
Per la produzione del silicio, sembra un po' articolato, ma come ogni cosa richiede impegno e dedizione. Riporto come si fa normalmente tramite link
http://www.antoniosantoro.com/Produzion ... uttore.htm
in particolare
http://www.antoniosantoro.com/Produzion ... c101366202
1)produzione di silicio metallurgico ricavato dalla silice (SiO2). Dopo l’ossigeno, il silicio, è l’elemento più diffuso sulla crosta terrestre (28%)
Per ottenere il silicio si parte da sabbia di rocce silicee e quarzose. Attraverso processi di riduzione
2)La tecnica sviluppata per trasformare il SiO2 in Si è la carboriduzione: nei forni ad arco sommerso, a temperature superiori a quelle di fusione del silicio (1550°C), viene prodotta la reazione “SiO2 + 2C -> Si + 2CO”
...il Si liquido che si forma cola, attraverso un opportuno becco, in una lingottiera dove poi solidifica in silicio metallurgico
(LO STESSO PROCESSO CHE SI USA CON IL PIOMBO DELLE PLANTE')
3)Questo presenta ancora una percentuale di impurità eccessive, (si può purificare chimicamente, ma è un casino, oppure fisicamente con un anello ad induzione.
4)Un ulteriore operazione è la purificazione fisica del silicio per eliminare ulteriori impurità mediante il metodo di raffinazione a zone. Questo metodo si basa sul fenomeno secondo il quale le impurità contenute nel silicio tendono a fondere più facilmente del silicio. ...Il lingotto di silicio viene agganciato verticalmente mediante un mandrino in un forno a radiofrequenze, in cui si ottiene il riscaldamento del silicio mediante onde elettromagnetiche emesse da una bobina che circonda il forno. Tali onde creano correnti parassite all’interno del lingotto di silicio, che riscaldano il silicio per effetto joule. Il silicio liquido scorre lungo al superficie del lingotto e si accumula verso il basso. Il silicio ha una elevata tensione superficiale per cui il silicio liquido rimane collegato al lingotto. Con successivo raffreddamento abbiamo l’effetto complessivo di un allungamento del lingotto in cui le impurità si sono accumulate all’estremità della barretta. Il lingotto viene poi segato per eliminare questa estremità. Il procedimento viene seguito per tre, quattro volte.
5)A causa dello stress provocato al lingotto da tutti i trattamenti descritti, esso presenta una struttura policristallina,
Direi che il silicio policristallino può bastare con il suo 12% di rendimento, mentre per ottenere il monocristallino c'è un casino da fare e non conviene proprio (secondo me)
Poi bisogna segarlo a fette...
Poi bisogna drogarlo con fosforo e boro per avere quello positivo e quello negativo che compongono la giunzione, ma si fa con la mascheratura e bisogna intagliare le piste con metodo di fotoincisione
Poi bisogna fare le saldature dei conduttori sul silicio per far uscire + e -
Ad occhio, per l'autocostruzione, sembra un pochino più difficilotto del vapore
Che ne dite?

@maxlinux2000
Per la produzione del silicio, sembra un po' articolato, ma come ogni cosa richiede impegno e dedizione. Riporto come si fa normalmente tramite link
http://www.antoniosantoro.com/Produzion ... uttore.htm
in particolare
http://www.antoniosantoro.com/Produzion ... c101366202
1)produzione di silicio metallurgico ricavato dalla silice (SiO2). Dopo l’ossigeno, il silicio, è l’elemento più diffuso sulla crosta terrestre (28%)
Per ottenere il silicio si parte da sabbia di rocce silicee e quarzose. Attraverso processi di riduzione
2)La tecnica sviluppata per trasformare il SiO2 in Si è la carboriduzione: nei forni ad arco sommerso, a temperature superiori a quelle di fusione del silicio (1550°C), viene prodotta la reazione “SiO2 + 2C -> Si + 2CO”
...il Si liquido che si forma cola, attraverso un opportuno becco, in una lingottiera dove poi solidifica in silicio metallurgico
(LO STESSO PROCESSO CHE SI USA CON IL PIOMBO DELLE PLANTE')
3)Questo presenta ancora una percentuale di impurità eccessive, (si può purificare chimicamente, ma è un casino, oppure fisicamente con un anello ad induzione.
4)Un ulteriore operazione è la purificazione fisica del silicio per eliminare ulteriori impurità mediante il metodo di raffinazione a zone. Questo metodo si basa sul fenomeno secondo il quale le impurità contenute nel silicio tendono a fondere più facilmente del silicio. ...Il lingotto di silicio viene agganciato verticalmente mediante un mandrino in un forno a radiofrequenze, in cui si ottiene il riscaldamento del silicio mediante onde elettromagnetiche emesse da una bobina che circonda il forno. Tali onde creano correnti parassite all’interno del lingotto di silicio, che riscaldano il silicio per effetto joule. Il silicio liquido scorre lungo al superficie del lingotto e si accumula verso il basso. Il silicio ha una elevata tensione superficiale per cui il silicio liquido rimane collegato al lingotto. Con successivo raffreddamento abbiamo l’effetto complessivo di un allungamento del lingotto in cui le impurità si sono accumulate all’estremità della barretta. Il lingotto viene poi segato per eliminare questa estremità. Il procedimento viene seguito per tre, quattro volte.
5)A causa dello stress provocato al lingotto da tutti i trattamenti descritti, esso presenta una struttura policristallina,
Direi che il silicio policristallino può bastare con il suo 12% di rendimento, mentre per ottenere il monocristallino c'è un casino da fare e non conviene proprio (secondo me)
Poi bisogna segarlo a fette...
Poi bisogna drogarlo con fosforo e boro per avere quello positivo e quello negativo che compongono la giunzione, ma si fa con la mascheratura e bisogna intagliare le piste con metodo di fotoincisione
Poi bisogna fare le saldature dei conduttori sul silicio per far uscire + e -
Ad occhio, per l'autocostruzione, sembra un pochino più difficilotto del vapore


Che ne dite?
- elettrauto
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Re: fotovoltaico a freddo low cost
Qui invece l'autocostruzione di una cella fotovoltaica con rame ed ossido di rame (più semplice del silicio)
http://www.youtube.com/watch?v=jL1KiWN26Q0
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- maxlinux2000
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Re: fotovoltaico a freddo low cost
si la conoscevamo già, ma la resa è tanto bassa che costerebbe troppo in vetro, inoltre sappiamo poco sulla durata nel tempo.
no, se si fa deve essere "a secco"... niente liquidi, per questo suggerivo l'elettrolisi per depositare il materiale.
no, se si fa deve essere "a secco"... niente liquidi, per questo suggerivo l'elettrolisi per depositare il materiale.
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