Re: Progetto impianto FV per pompa di calore: si potrà?!

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Re: Progetto impianto FV per pompa di calore: si potrà?!

Messaggio da maxlinux2000 » 23 ott 2012, 19:48

supponendo 1500W x 6 ore sono 9kWh al giorno.
Ho dimensionato quindi 9kWh con riserva di 3 giorni senza sole, extra di pannelli per ricaricare completamente le batterie in altri 3 giorni, scarica batterie a C25 fino al 50%, 20 metri di cavo tra pannelli e batterie, 3 metri di cavo tra batterie e regolatore, 2% di perdite di cavi in calore, pannelli da 200Wp, posizione in centro italia, e regolatore PWM, sistema a 48V, inverter da 2kW.


ovviamente è solo una bozza.. .serve solo per dare una idea.... ma non dire che non ti avevo avvertito! :)
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Re: Progetto impianto FV per pompa di calore: si potrà?!

Messaggio da Hal9000 » 24 ott 2012, 8:56

Ciao alias_mimmo,
volevo solo farti una racocmandazione importante riguardo alle batterie, i pannelli li puoi aggiungere man mano non c'è problema, ma le batterie commerciali devi dimensionarle già al top per l'impianto definitivo futuro e prenderle tutte insieme, è meglio evitare di mischiare batterie di annata e marcha diverse, inoltre sempre riguardo le batterie per non rovinarle mettiti sempre nell'otticha che prima le ricarichi e meglio è, ovvero non usare un banco batterie sottodimensionato che magari durante la notte si scarica eccessivamente perchè limiti la vita utile inutilmente.

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Re: Progetto impianto FV per pompa di calore: si potrà?!

Messaggio da maxlinux2000 » 24 ott 2012, 15:33

secondo me dovresti comiciare dal meno.... le luci di casa. Visto che la casa è recente, e immagino tu usi solo luci a basso consumo, sarebbe un gioco da ragazzi collegare un piccolo impianto fotovoltaico alle luci e diventare autonomo con pochi soldi.

Per esempio seguendo il sistema ibrido che ha suggerito hal9000 a roby (alimentatore tarato basso rispetto al regolatore) potrsti spenderecirca 1000 euros e avere la completa autonomia delle luci... supponendo che non consumi solo di luci più di 0.5kWh al giorno e che ti basti un inverter da 250W... ed credo che tu ci stia dentro bene.

ti allego un altro pdf
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Re: Progetto impianto FV per pompa di calore: si potrà?!

Messaggio da Hal9000 » 26 ott 2012, 8:15

Non saprei, io non sono un fautore di tanti sistemi pannelli+batterie+inverter isolati tra loro, perchè secondo mè sarebbe solo una complicazione inutile, e poi come giustamente hai evidenziato se hai eccedenza da una parte è complesso spostarla da un altra parte e vice versa, mentre con un banco batterie unico che fà da nodo centrale tutti gli apporti energetici di tutti i pannelli, generatori eolici, enel o qualsiasi altra fonte convergono in un unico punto e vengono sfruttati meglio al contempo da tutte le utenze che attingono dallo stesso calderone.

Il problema dell'impianto offgrid (autonomo / isolato) è che il banco batterie andrebbe dimensionato adeguatamente fin da subito, poi successivamente si aggiungono pannelli e utenze.

Ci sono 3 modi per ovviare alla spesa di partire in grande fin da subito:
1) mettere via pazientemente i soldi e aspettare gli anni che servono per poter affrontare la spesa
2) usare un inverter come quelli della serie extender della studer che permette di miscelare enel e fotovoltaico dando priorità all'energia fotovoltaica usando piccole batterie
3) unsare un grosso alimentatore switching che immette energia nel banco batterie ad una tensione calibrata in modo che venga usata prima la corrente dei pannelli dall'inverter e venga usata l'energia enel solo quando si inizia a scaricare le batterie

Il punto 2 è quello con efficenza energetica più alta e il più semplice da installare e mettere in funzione.
Il punto 3 costa meno ma ha una resa minore in quanto quando si consuma da enele c'è una doppia conversione enel 220 --> alimentatore switching --> batterie --> inverter --> utenze in casa 220V

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Re: Progetto impianto FV per pompa di calore: si potrà?!

Messaggio da maxlinux2000 » 26 ott 2012, 14:51

hall.... mi stavo chiedendo una cosa.... hai presente il tuo progetto ultra-segreto :mrgreen: :mrgreen: che usi per spostare la corrente da un banco all'altro senza preoccuparsi del voltaggio?

Mi chiedevo se fosse possibile creare un sistema analogo, ma automatico che livellasse per esempio tra di loro tre banchi batterie + eventuale corrente in eccesso... credi sarebbe fattibile?


Altra idea... supponiamo di avere 2 sistemi fotovoltaici, che in comune hanno il voltaggio e il regolatore... un tristar con uscita diversion.

cosa succede se collego l'uscita diversion di un regolatore all'ingresso dell'altro e viceversa?... mettendoci un diodo per sicurezza, ovviamente.

Credo, che se i due banchi sono carichi, l'energia viene diciamo ignorata, ma se uno dei due è scarico, allora entrambi i regolatori contribuiscono a caricare lo stesso banco. Naturalmente è solo una idea da valutare.

qui uno schema di esempio
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Re: Progetto impianto FV per pompa di calore: si potrà?!

Messaggio da Hal9000 » 29 ott 2012, 8:03

Ciao Offgrid, con i regolatori commerciali non riesci a realizzare questa funzione, diodi o non diodi, dovresti costruirti un regolatore custom, per esempio uno come quello di Bridge, che derivi la diversione dalla linea pannelli nei tempi morti della regolazione pwm e ovviamente non deve essere MPPT.
Al momento i soli regolatori che io conosco, e che ho provato di persona, che abbiano la funzione di diversione dell'energia in eccesso sono il tristar e il flexmax, ma entrambi estraggono l'energia in eccesso a lato batterie, anche se ciascuno in modo diverso, entrambi non andrebbero bene per quello che vuoi fare tu:
- il tristar contiene un solo switch di potenza, ovvero solo in e out, quindi o funziona da regolatore pwm in serie o da diversione con i pannelli connessi diretti alle batterie, quindi in modalità diversione l'uscita sulla diversione deve sempre avere un carico in grado di assorbire più della potenza massima dei pannelli, pena la mancata regolazione del banco batterie e la inevitabile e distastrosa sovraccarica
- il flexmax a livello logico sarebbe più adatto, ma la sua uscita aux è fatta per pilotare un ssr a lato batterie e quindi non puoi far collegare assieme due banchi batterie da un ssr perchè avresti dei picchi di corrente incontrollabili nelle fasi on del pwm del segnale per la diversione visto che le batterie hanno resistenze interne bassissime

Guarda, a meno che non sei uno smanettone appassionato di elettronica che si costruisce dei regolatori su misura e li testa per bene il mio consiglio è di procurarsi un banco batterie unico e di capacità adeguata ed usarlo come banca centrale dell'energia su cui far confluire tutti gli affluenti (pannelli fotovoltaici, eolico, generatore ecc...) in modo da gestire la cosa con un unico e grosso buffer, poi se questo banco accumulatori sia comprato o costruito da 0 è a discrezione delle proprioe capacità e disponibilità pratiche, ma semplifica tutto, poi basta mettere un bel calcolatore soc e avrai sempre la situazione sotto controllo, se vedi la tua banca centrale dell'energia andare sotto il 70% saprai di non accendere carichi esosi tipo forno, lavatrice, lavastoviglie ecc ecc fino alla prossima giornata di sole, io mi stò regolando così ormai da circa 5 anni e funzione benone.

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Re: Progetto impianto FV per pompa di calore: si potrà?!

Messaggio da Hal9000 » 29 ott 2012, 8:13

La mia idea di scambio di energia tra un banco e l'altro era intesa più che altro per avere un banco batterie secondario considerate schiave, maltrattabili, ed è un idea nata più che altro per iniziare ad usare il banco batterie autocostruito per alleviare il carico di lavoro delle delicate batterie commerciali attualmente banco primario.
Il circuito è uno stadio switching con tanto di mosfet, diodi veloci, bobina e condensatori, un DC/DC al 90%, ma controllato da un automazione centrale che io ho già alla quale farei decidere quando spostare energia dal banco primario al secondario e quando fare vice versa, essendo l'energia spostata dalle successive cariche e scariche di un induttiore (bobina) il flusso di corrente è ben controllato e limitato, se connettessi direttamente i due banchi tramite un mosfet avrei delle situazioni fuori controllo, per esempio in certi casi la corrente fluirebbe nel senso opposto a quello che desidero oppure ci sarebbero dei picchi di corrente che farebbero saltare i mosfet, perchè ricordiamoci che le batterie al piombo hanno una resistenza interna talmente bassa che anche una differenza di 0,2V potrebbe generare correnti che superano i 100A.

Ma mi ha fatto sorridere il tuo aggettivo "super segreto" haha, non c'è nessun segreto, non ho ancora messo ne foto ne schemi ne dati perchè semplicemente non ho ancora realizzato nessun automatismo, fino ad ora sono solo prove manuali, ho iniziato a realizzare un circuito ma è li a metà da quest'estate... tempo tiranno.... ti scivola via tra le mani come un pesce appena pescato!
Poi stò facendo alcuni esperimenti con i nuclei di recupero degli alimentatori dei pc cercando una configurazione adeguata senza andare a comprare nuclei nuovi.

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