Salve, sono un nuovo iscritto al forum, ho letto tutta la parte sul fotovoltaico e sono entusiasta su come trattate l'argomento, risolvendo problemi che sembrano impossibili... bene vorrei far parte di questa famiglia :: )
Fatta questa premessa, ho bisogno del vostro aiuto per risolvere un problemuccio, anzi vi dico quello che ho, e quello che vorrei fare:
1) impianto fotovoltaico grid connect da 3kw con inverter aurora power one, pannelli da 240wat amerisolar (quinto conto energia)
2) 72 celle lifep04 da 60ah 3,2volt nominali per circa 14kw di energia da accumulare
3) un inverter kema power da 5kw 24volt (dovrebbe arrivare domani)
4) una seicento elettra, equipaggiata con batterie come quelle descritte sopra (non vado dal benzinaio da 2 anni)
5) un'altra seicento elettra con batterie al piombo gel 18batterie da 55ah 12volt
6) altre 18 batterie piombo gel in buone condizioni 55ah 12volt (quest'ultime erano installate sulla prima SEICENTO)
Detto questo, mi manca un buon regolatore di carica a cui vorrei collegare, 6 pannelli in serie(dell'impianto sopra descritto), e ricaricare il banco batterie a 24volt composto dalle 72 celle 60ah lifep04, inoltre vorrei poter ricollegare tutto l'impianto fotovoltaico da 3kw Grid connect, una /due volte la settimana per ricaricare l'auto.
Nel forum, da qualche parte ho visto questo regolatore che farrebbe forse al mio caso: http://www.ebay.it/itm/max-80A-MPPT-sol ... 3f301#shId
cosa ne pensate ? mi aiutate nella scelta , o se avete qualche consiglio da darmi per sviluppare questo mio progetto.
conto moltissimo, sul vostro aiuto e sulle vostre competenze
cordialmente ciccio
PANNELLI FOTOVOLTAICI IN SERIE
Moderatore: maxlinux2000
- Luca450Mhz
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Re: PANNELLI FOTOVOLTAICI IN SERIE
Ciao,
da quello che ho capito vuoi utilizzare il tuo impianto già esistente (la parte dei pannelli) per un impianto off-grid.
Da quello che so io devi stare molto attento, perchè l'impianto grid-connected non lo puoi assolutamente toccare, alterare! Se dovessero fare un controllo ti annullerebbero il conto energia come minimo.
I 6 pannelli che vorresti utilizzare sono già collegati in serie vero? Immagino che i pannelli siano a 24V, quindi potresti avere un Voc di 216 V.. i regolatori che conosco io, anche gli ottimi Outback FlexMax, non supportano valori così alti..
da quello che ho capito vuoi utilizzare il tuo impianto già esistente (la parte dei pannelli) per un impianto off-grid.
Da quello che so io devi stare molto attento, perchè l'impianto grid-connected non lo puoi assolutamente toccare, alterare! Se dovessero fare un controllo ti annullerebbero il conto energia come minimo.
I 6 pannelli che vorresti utilizzare sono già collegati in serie vero? Immagino che i pannelli siano a 24V, quindi potresti avere un Voc di 216 V.. i regolatori che conosco io, anche gli ottimi Outback FlexMax, non supportano valori così alti..
- Ferrobattuto
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Re: PANNELLI FOTOVOLTAICI IN SERIE
Innanzitutto benvenuto nel forum Ciccio.
Qualcosa te l'ha già detto Luca, qualcos'altro aggiungo io e altro lo aggiungeranno gli altri.
Immagino che l'impianto grid-connected che hai nel contratto preveda lo scalcolo della potenza che consumi con quello che immetti in rete, oppure hai una "franchigia" di molti Kw annui da poterti usare in proprio invece di immetterla in rete. Almeno mi pare di aver capito che alcuni contratti lo prevedano. A questo punto puoi usare questa quota di energia per caricarti un banco di accumulo per conto tuo da usare con l'inverter che credi per alimentarti casa. Badando bene però che quando usi l'inverter NON devi essere connesso alla rete nazionale. Devi staccare l'interruttore generale sul contatore.
Spero di aver capito bene..... Altrimenti puoi scrivere a Disconnesso2011, che ha un impianto fatto circa come dici tu, una parte connesso alla rete e un'altra offgrid.
Se il banco di accumulo è a 24V e vuoi usare dei pannelli che hai "in più" per caricarlo, devi collegarli in serie-parallelo in modo che le tensioni e le correnti rientrino nei parametri di eventuali regolatori che andrai a prenderti. Per cui controlla bene prima le caratteristiche di quello che devi acquistare poi fatti i tuoi conti.
Comunque trovo che lavorare con potenze così alte ma con tensioni di accumulo così basse non sia logico ne corretto. Lo stress termico nelle apparecchiature e le dimensioni necessarie dei cavi di collegamento ne rendono sconveniente l'uso e ne abbassano di molto i rendimenti. 5Kw a 24V sono oltre 200A..... Il che significa cavi da 50mmq anche solo per due metri di connessione..... Con potenze così alte di solito si passa a 48V o addirittura a 96V......
Ma forse non ho capito bene qualcosa.
Qualcosa te l'ha già detto Luca, qualcos'altro aggiungo io e altro lo aggiungeranno gli altri.
Immagino che l'impianto grid-connected che hai nel contratto preveda lo scalcolo della potenza che consumi con quello che immetti in rete, oppure hai una "franchigia" di molti Kw annui da poterti usare in proprio invece di immetterla in rete. Almeno mi pare di aver capito che alcuni contratti lo prevedano. A questo punto puoi usare questa quota di energia per caricarti un banco di accumulo per conto tuo da usare con l'inverter che credi per alimentarti casa. Badando bene però che quando usi l'inverter NON devi essere connesso alla rete nazionale. Devi staccare l'interruttore generale sul contatore.
Spero di aver capito bene..... Altrimenti puoi scrivere a Disconnesso2011, che ha un impianto fatto circa come dici tu, una parte connesso alla rete e un'altra offgrid.
Se il banco di accumulo è a 24V e vuoi usare dei pannelli che hai "in più" per caricarlo, devi collegarli in serie-parallelo in modo che le tensioni e le correnti rientrino nei parametri di eventuali regolatori che andrai a prenderti. Per cui controlla bene prima le caratteristiche di quello che devi acquistare poi fatti i tuoi conti.
Comunque trovo che lavorare con potenze così alte ma con tensioni di accumulo così basse non sia logico ne corretto. Lo stress termico nelle apparecchiature e le dimensioni necessarie dei cavi di collegamento ne rendono sconveniente l'uso e ne abbassano di molto i rendimenti. 5Kw a 24V sono oltre 200A..... Il che significa cavi da 50mmq anche solo per due metri di connessione..... Con potenze così alte di solito si passa a 48V o addirittura a 96V......
Ma forse non ho capito bene qualcosa.
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto
Ferrobattuto
Re: PANNELLI FOTOVOLTAICI IN SERIE
Grazie per le risposte, in rete ho trovato questo:http://ecotecnologie.org/files/soccorritore%20serie%20gs.pdf
METODO SUPERIBRIDO
1)Il Metodo SuperIbrido si riferisce ad un’Utenza servita dalla rete Enel in cui esiste un impianto d’immissione (Tariffe incentivanti del GSE), in cui però per lo stile di vita delle persone ( di giorno si lavora e la produzione di FTV và in rete e di sera si rientra nell’utenza consumando dalla rete senza il supporto del FTV) si è costretti nonostante l’impianto FTV a pagare la bolletta Enel. Ogni singolo utente ha caratteristiche uniche sia in stile di vita (consumi spalmati nelle 24h), sia in potenza impegnata Enel che in Energia consumata h24 (fasce f1-2-3). Da un’analisi dei consumi interni e della potenza impegnata contrattuale Enel, l’Ufficio tecnico di Siracusa per ogni singolo cliente propone un preventivo, mirato a dare il massimo dei servizi elettrici con un accumulo programmato che ci consente di eliminare la bolletta Enel. La macchina infatti di giorno si trasforma in un elettrodomestico che non consuma ma accumula e di notte sconnette l’utenza dalla rete e riutilizza l’energia accumulata durante il giorno eliminando i prelievi notturni. L’impianto è virtualmente in isola , cioè tendenzialmente di giorno non s’immette in rete ma si accumula e di notte ci si stacca dalla rete poiché si riutilizza l’energia accumulata . Tutto questo si può fare solo integrando in una matrice di calcolo le tre fasce operative di sicurezza della Macchina ,del Generatore Ecocompatibile e del Pacco d’Accumulo.
Il nostro obbiettivo è quello di far crescere questa tecnologia che ci consentirà di essere il primo paese al mondo che si alimenta con macchine che garantiscono tutti i servizi elettrici in sinergia con la rete pubblica .
E se l'impianto non pruduce ? o se produce meno del caricabatterie interno? pago l'enel per accumulare energia?..
Forse, mi conviene aspettare e comprare altri 6 pannelli da mettere completamente in isola..
ciao a tutti
ciccio
METODO SUPERIBRIDO
1)Il Metodo SuperIbrido si riferisce ad un’Utenza servita dalla rete Enel in cui esiste un impianto d’immissione (Tariffe incentivanti del GSE), in cui però per lo stile di vita delle persone ( di giorno si lavora e la produzione di FTV và in rete e di sera si rientra nell’utenza consumando dalla rete senza il supporto del FTV) si è costretti nonostante l’impianto FTV a pagare la bolletta Enel. Ogni singolo utente ha caratteristiche uniche sia in stile di vita (consumi spalmati nelle 24h), sia in potenza impegnata Enel che in Energia consumata h24 (fasce f1-2-3). Da un’analisi dei consumi interni e della potenza impegnata contrattuale Enel, l’Ufficio tecnico di Siracusa per ogni singolo cliente propone un preventivo, mirato a dare il massimo dei servizi elettrici con un accumulo programmato che ci consente di eliminare la bolletta Enel. La macchina infatti di giorno si trasforma in un elettrodomestico che non consuma ma accumula e di notte sconnette l’utenza dalla rete e riutilizza l’energia accumulata durante il giorno eliminando i prelievi notturni. L’impianto è virtualmente in isola , cioè tendenzialmente di giorno non s’immette in rete ma si accumula e di notte ci si stacca dalla rete poiché si riutilizza l’energia accumulata . Tutto questo si può fare solo integrando in una matrice di calcolo le tre fasce operative di sicurezza della Macchina ,del Generatore Ecocompatibile e del Pacco d’Accumulo.
Il nostro obbiettivo è quello di far crescere questa tecnologia che ci consentirà di essere il primo paese al mondo che si alimenta con macchine che garantiscono tutti i servizi elettrici in sinergia con la rete pubblica .
E se l'impianto non pruduce ? o se produce meno del caricabatterie interno? pago l'enel per accumulare energia?..
Forse, mi conviene aspettare e comprare altri 6 pannelli da mettere completamente in isola..
ciao a tutti
ciccio
Re: PANNELLI FOTOVOLTAICI IN SERIE
Ciao Ciccio e benvenuto su offgrid.
Come dice il titolo stesso del forum siamo amanti degli impianti ad isola, autonomi a batterie, della rete enele ce ne serviamo solo come input di energia ausiliaria in caso di emergenza per esempio mal tempo prolungato, ma alla fine la rete è l'equivalente silenzioso di un generatore diesel nel senso che l'uno o l'altro è la stessa cosa per l'impianto offgrid che intendiamo.
Fatta questa premessa, io sono convinto che la cosa migliore e più pulita sia avere dei pannelli collegati alle tensioni opportune dedicati a caricare batterie il tutto indipendende dalla rete, non per altro ma per semplificare parecchio il sistema, che già così necessita che ci si abitua a conoscerlo e gestirlo bene.
Se sei uno smanettone di elettronica con esperienza sulle spalle puoi trovare un sacco di rimedi e soluzioni ibride a tuo piacimento, ma se non hai dimestichezza con circuiti ed elettronica il mio consiglio è di affidarsi ad apparati commerciali di marche note che sono in grado di svolgere egreggiamente il loro compito automatizzandoti molte cose, quindi risultato certo, sforzo minimo e pochi sprechi di tempo e denaro.
Come qualsiasi impianto ad isola che si rispetti devi subito puntare su un grosso accumulo, ma oggi giorno ci sono alcuni inverter che ci consentono di usare un banco batterie piccolo e miscelare occulatamente energia solare/eolica con energia dalla rete elettrica, dando priorità alle fonti rinnovabili, per esempio gli inverter della studer serie extender, come già avevo illustrato in un altra discussione.
Comunque ci tenevo a parlare del tipo di batterie che hai menzionato di avere, sono delle batterie al litio (mi pare la variante litio ferro fosfati ecc ecc...) ebbene questo tipo di batterie è un tipo molto particolare, intendo tutte le batterie al litio, in quanto devono essere ricaricate con molta attenzione, se di fatti superi anche di poco la soglia massima di tensione di fine carica rischi danni seri o anche la loro esplosione.
Le batterie al piombo, o nichel cadmio o nichel ferro hanno un elettrolita acquoso il quale funge da "valvola di sfogo" nel senso che a fine carica l'energia in eccesso viene scaricata sotto forma di elettrolisi, quindi lievi e medie sovraccariche vengono gestite in maniera naturale dalla chimica interna consumando acqua che viene emessa sotto forma di idrogeno ed ossigeno.
Nel caso delle batterie a litio (di qualsiasi tipo) l'elettrolita non è a base di acqua, anzi non ne contiene neanche una molecola, di fatti il litio reagirebbe violentemente se messo a contatto con l'acqua o comunque si ossiderebbe velocemente con tanto fumo se esposto all'ossigeno per esempio dellaria atmosferica, ora la formula chimica esatta non la conosco anche perchè varia a seconda del tipo di batteria al litio ed alcune hanno l'elettorlita sotto forma di polimero invece che liquido, ma in quelle ad elettrolita liquido in pratica è un liquido paragonabile all'etere o alla benzina, quindi altamente infiammabile, ma la cosa importante da sapere è che superata la soglia massima di tensione ammessa da queste celle al litio l'elettrolita inizia a decomporsi e diventa instabile con conseguenti danni irreversibili interni alla cella o addirittura si rischia l'auto innesco, l'auto combustione.
Quindi direi che batterie al litio e impianti fotovoltaici non vanno molto d'accordo a meno di usare regolatori di carica appositamente studiati per le batterie al litio, insomma roba che io personalmente non ho mai visto in circolazione.
Il procedimento di ricarica delle batterie al litio è molto delicato e deve essere effettuato da tutta una elettronica di controllo molto sofisticata che verifica e compensa lo stato di carica di ogni singola cella proprio per evitare che piccole differenze con una corrente di carica in serie possa portare in sovraccarica una cella della serie, quindi sia per il fatto che le celle al litio sono di norma più costose delle equivalenti al nichel-ferro o al piombo, sia per il fatto che il sistema di ricarica sarebbe molto complesso e costoso in genere è meglio scegliere baterie nichel-ferro o al piombo per accumulo stazionario di impianti ad energie rinnovabili.
Ad ogni modo ti faccio le mie più sincere congratulazioni per il fatto che usi due auto elettriche, di quelle seicento elettriche ne cercavo una anche io, proprio perchè è un mezzo elettrico omologato per circolare e sopratutto perchè monta batterie al piombo, un tipo di batteria facile da manutenere, poco costosa e riciclabile al 100% per costruire nuove batterie, fa niente se ci dà poca autonomia, io sogno da anni di poter possedere un auto elettrica omologata per circolare con batterie al piombo!
Un pò di sana invidia nei tuoi confronti
Come dice il titolo stesso del forum siamo amanti degli impianti ad isola, autonomi a batterie, della rete enele ce ne serviamo solo come input di energia ausiliaria in caso di emergenza per esempio mal tempo prolungato, ma alla fine la rete è l'equivalente silenzioso di un generatore diesel nel senso che l'uno o l'altro è la stessa cosa per l'impianto offgrid che intendiamo.
Fatta questa premessa, io sono convinto che la cosa migliore e più pulita sia avere dei pannelli collegati alle tensioni opportune dedicati a caricare batterie il tutto indipendende dalla rete, non per altro ma per semplificare parecchio il sistema, che già così necessita che ci si abitua a conoscerlo e gestirlo bene.
Se sei uno smanettone di elettronica con esperienza sulle spalle puoi trovare un sacco di rimedi e soluzioni ibride a tuo piacimento, ma se non hai dimestichezza con circuiti ed elettronica il mio consiglio è di affidarsi ad apparati commerciali di marche note che sono in grado di svolgere egreggiamente il loro compito automatizzandoti molte cose, quindi risultato certo, sforzo minimo e pochi sprechi di tempo e denaro.
Come qualsiasi impianto ad isola che si rispetti devi subito puntare su un grosso accumulo, ma oggi giorno ci sono alcuni inverter che ci consentono di usare un banco batterie piccolo e miscelare occulatamente energia solare/eolica con energia dalla rete elettrica, dando priorità alle fonti rinnovabili, per esempio gli inverter della studer serie extender, come già avevo illustrato in un altra discussione.
Comunque ci tenevo a parlare del tipo di batterie che hai menzionato di avere, sono delle batterie al litio (mi pare la variante litio ferro fosfati ecc ecc...) ebbene questo tipo di batterie è un tipo molto particolare, intendo tutte le batterie al litio, in quanto devono essere ricaricate con molta attenzione, se di fatti superi anche di poco la soglia massima di tensione di fine carica rischi danni seri o anche la loro esplosione.
Le batterie al piombo, o nichel cadmio o nichel ferro hanno un elettrolita acquoso il quale funge da "valvola di sfogo" nel senso che a fine carica l'energia in eccesso viene scaricata sotto forma di elettrolisi, quindi lievi e medie sovraccariche vengono gestite in maniera naturale dalla chimica interna consumando acqua che viene emessa sotto forma di idrogeno ed ossigeno.
Nel caso delle batterie a litio (di qualsiasi tipo) l'elettrolita non è a base di acqua, anzi non ne contiene neanche una molecola, di fatti il litio reagirebbe violentemente se messo a contatto con l'acqua o comunque si ossiderebbe velocemente con tanto fumo se esposto all'ossigeno per esempio dellaria atmosferica, ora la formula chimica esatta non la conosco anche perchè varia a seconda del tipo di batteria al litio ed alcune hanno l'elettorlita sotto forma di polimero invece che liquido, ma in quelle ad elettrolita liquido in pratica è un liquido paragonabile all'etere o alla benzina, quindi altamente infiammabile, ma la cosa importante da sapere è che superata la soglia massima di tensione ammessa da queste celle al litio l'elettrolita inizia a decomporsi e diventa instabile con conseguenti danni irreversibili interni alla cella o addirittura si rischia l'auto innesco, l'auto combustione.
Quindi direi che batterie al litio e impianti fotovoltaici non vanno molto d'accordo a meno di usare regolatori di carica appositamente studiati per le batterie al litio, insomma roba che io personalmente non ho mai visto in circolazione.
Il procedimento di ricarica delle batterie al litio è molto delicato e deve essere effettuato da tutta una elettronica di controllo molto sofisticata che verifica e compensa lo stato di carica di ogni singola cella proprio per evitare che piccole differenze con una corrente di carica in serie possa portare in sovraccarica una cella della serie, quindi sia per il fatto che le celle al litio sono di norma più costose delle equivalenti al nichel-ferro o al piombo, sia per il fatto che il sistema di ricarica sarebbe molto complesso e costoso in genere è meglio scegliere baterie nichel-ferro o al piombo per accumulo stazionario di impianti ad energie rinnovabili.
Ad ogni modo ti faccio le mie più sincere congratulazioni per il fatto che usi due auto elettriche, di quelle seicento elettriche ne cercavo una anche io, proprio perchè è un mezzo elettrico omologato per circolare e sopratutto perchè monta batterie al piombo, un tipo di batteria facile da manutenere, poco costosa e riciclabile al 100% per costruire nuove batterie, fa niente se ci dà poca autonomia, io sogno da anni di poter possedere un auto elettrica omologata per circolare con batterie al piombo!

Un pò di sana invidia nei tuoi confronti

Re: PANNELLI FOTOVOLTAICI IN SERIE
Grazie del benvenuto, spero di dare il mio piccolo contributo alla crescita del FORUM, in verità ieri avevo risposto a "ermete, e luca" ringraziandoli per il loro consigli , purtroppo non ho salvato il post. detto questo mi sono fatto una certa esperienza sulle LIFEP04 , nel post, perso avevo anticipato il problema delle batterie al litio, infatti avevo previsto di caricarle come batterie al piombo gel assemblando 8 celle con tensione max di 28,80volt, prevedendo anche di bilanciarle manualmente con un piccolo carica batterie una volta al mese,queste litio me le ritrovo in attesa di trasformare l'altra seicento elettra (un lavoraccio da fare in primavera/estate), le piombo purtroppo garantiscono poca autonomia parliamo di 40/50km, contro i 180/190km delle litio, senza contare le sofferenze invernali delle piombo (temperature basse), anche le litio soffrono il freddo ma molto meno.
A questo punto, mi sono convinto di seguire il consiglio di HAL9000, ho le batterie, l'inverter (quasi oggi non è arrivato), mi mancano 2kw di moduli fotovoltaici ed il regolatore di carica, mi piace tantissimo: MORNINGSTAR TS-MPPT-60, al momento non ci sono abbastanza risorse, ma sono vicino al traguardo.
a presto
ciccio
PS.@Hal9000, se sei interessato ad una ELETTRA, posso aiutarti se ne trova ancora qualcuna in giro, si spendono da 3000/3500 euro oltre le batterie litio .
A questo punto, mi sono convinto di seguire il consiglio di HAL9000, ho le batterie, l'inverter (quasi oggi non è arrivato), mi mancano 2kw di moduli fotovoltaici ed il regolatore di carica, mi piace tantissimo: MORNINGSTAR TS-MPPT-60, al momento non ci sono abbastanza risorse, ma sono vicino al traguardo.
a presto
ciccio
PS.@Hal9000, se sei interessato ad una ELETTRA, posso aiutarti se ne trova ancora qualcuna in giro, si spendono da 3000/3500 euro oltre le batterie litio .
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