Impianti domestici di emergenza.

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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da jpquattro » 9 mar 2020, 19:02

Mi è arrivata la risposta del servizio elettrico nazionale. Lo scambio sul posto è ancora sul contratto.
Domattina chiamo l'assistenza fotovoltaico per sapere se posso ottenere assistenza (una delle due stringhe funziona male) e eventualmente a quali condizioni.

Domanda: si potrebbe fare una operazione di taglia e cuci separando questo pezzo di discussione sul fotovoltaico e mettendolo su un filo separato? Così magari si può continuare a parlare degli impianti di emergenza, senza OT.

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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da Ferrobattuto » 10 mar 2020, 13:07

jpquattro ha scritto:
9 mar 2020, 19:02
........Domanda: si potrebbe fare una operazione di taglia e cuci separando questo pezzo di discussione sul fotovoltaico......
Ho spostato tutta la discussione, è più facile che tagliare e cucire, tanto comunque ha preso praticamente da subito la piega verso una eventuale riserva di energia, possibilmente autonoma e rinnovabile.
Nel caso non andasse bene possiamo rivedere la cosa.
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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da jpquattro » 10 mar 2020, 18:00

Ti ringrazio ferro.
Intanto qualche informazione: l'impianto è stato fatto dalla SEI, sede di Firenze, nel 1999.
L'inverter è un Fronius. Qualcuno sa dove si può trovare documentazione degli inverter Fronius dell'epoca?

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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da Ferrobattuto » 10 mar 2020, 18:10

Se hai il modello e la potenza di targa non dovrebbe essere impossibile trovarlo.
Immagino ci sara su una targhetta con dati ecc, no? Certo, sono passati oltre vent'anni..... Bel traguardo senza dare problemi.
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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da jpquattro » 10 mar 2020, 18:27

Sono andato in soffitta. La targhetta era sotto, per questo non l'avevo mai vista... Mi sono dovuto sdraiare a terra...
fronius sunrise midi plus.

Trovato il manuale. Ora so perché il mio impianto non ha mai superato i 1500W... Perché l'inverter ha una potenza massima di 1500 W !!!!

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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da Ferrobattuto » 10 mar 2020, 18:39

Vedi un po' se corrisponde a quello che hai tu.
http://web.tiscali.it/deafile/images/ma ... verter.pdf
manuale_italiano_installazione_inverter.pdf
(419.47 KiB) Scaricato 383 volte
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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da jpquattro » 10 mar 2020, 18:42

Si è quello. Anche io l'ho trovato li, anche le immagini e la descrizione corrispondono.

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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da Ferrobattuto » 10 mar 2020, 18:50

Bene, poi ci spieghi cosa intendi fare. :D

P.S.
Vuoi dire che hai più pannelli della potenza dell'inverter? :o:
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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da jpquattro » 10 mar 2020, 19:17

La potenza nominale dei pannelli dovrebbe essere 2000W....

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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da Ferrobattuto » 10 mar 2020, 19:40

Mi sembra un po' stupido mettere pannelli per 2KW e un inveter da 1,5KW.......
In realtà la potenza avrebbe dovuto essere superiore, anche per un fattore sicurezza.
Ma io non sono un "tecnico"...... Solo un hobbista. :D
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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da jpquattro » 10 mar 2020, 19:51

All'epoca per avere il finanziamento ci voleva un lavoro fatto da un società specializzata, altrimenti, senza finanziamento statale i costi andavano alle stelle... Il progetto lo fecero loro.
Piuttosto l'inverter ha una tensione nominale di ingresso di 170V quindi i pannelli dovrebbero essere a 72 celle... con una tensione a vuoto di 45 V si va abbastanza vicini ai 300 V max

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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da Ferrobattuto » 10 mar 2020, 19:59

Domani a mezzogiorno vai su col tester e misuri sui terminali d'ingresso. Lo puoi fare?
Per le celle non so cosa dire, di solito quelli per quell'uso hanno 60 celle. Però a volte ci sono anche da 54......

Aggiungo: nella foto sul tuo tetto si vedono 12 pannelli, 2000:12 fa circa 166W, mi sembrano un po' pochini, per ogni singolo pannello.
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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da jpquattro » 10 mar 2020, 22:03

Non mi serve il tester, la tensione dei pannelli me la da direttamente il fronius... c'è un quadro che mi permette di inserire una stringa alla volta...
Comunque so già per certo che una delle due stringhe ha qualche problema, da tensioni inferiori all'altra.

Ma la tensione la vuoi a vuoto o sotto carico?

Paolo

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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da jpquattro » 11 mar 2020, 10:00

Ferrobattuto ha scritto:
10 mar 2020, 19:40
Mi sembra un po' stupido mettere pannelli per 2KW e un inveter da 1,5KW.......
In realtà la potenza avrebbe dovuto essere superiore, anche per un fattore sicurezza.
Ma io non sono un "tecnico"...... Solo un hobbista. :D
Il tuo ragionamento sembrerebbe corretto, ma sul manuale, a pag 5, leggo: "...raccomandiamo di scegliere un generatore (solare) che sia fino al 30% più alta della potenza nominale dell'inverter.... la differenza può arrivare fino al 50%..." mistero...

Altra cosa che leggo è che l'inverter vorrebbe da 8 a 15 pannelli, ne ha 6 per stringa... nulla di strano che siano a 72 celle e mi sembra di aver visto che la BP avesse in produzione pannelli a 72 celle...

Paolo

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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da jpquattro » 11 mar 2020, 10:40

Sono stato in soffitta, alle 10:30 il fronius durante il restart (forzato da me) dava una tensione a vuoto del fotovoltaico di 207 volts...
Se i pannelli fossero a 60 celle darebbe una tensione di circa 0,57 per cella, se fossero da 72 celle sarebbe 0,45 V per cella...
A mezzogiorno riprovo...
Ore 12: Confermo i valori di prima 200V a vuoto 130V sotto carico. Potenza generata minima.

Paolo

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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da Ferrobattuto » 11 mar 2020, 14:15

Che io sappia i 60 celle hanno tensione a vuoto intorno ai 37 -38V e sotto carico sui 30 - 31V. Non so se cambia da tipo a tipo......
Per il resto non saprei cosa dirti, non ho pratica di impianti con scambio alla rete. Negli stand-alone se i pannelli sono troppi si rischia di bruciare il regolatore, singolo o integrato che sia. In genere si cerca il regolatore di potenza superiore al massimo erogabile dai pannelli, non viceversa.
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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da jpquattro » 11 mar 2020, 14:46

Ho ragione di credere che i miei pannelli siano MOLTO SPORCHI, forse questo influisce un po' sul rendimento.
I tuoi dati dicono che i miei pannelli sono a 60 celle. comunque una delle due stringhe non produce niente o quasi, sia che sia inserita sia che sia staccata, la potenza è la stessa (poche decine di watt, le simulazioni dicono diverse centinaia di watt a mezzogiorno).

Al momento sto cercando di far impazzire i centralinisti dell'enel, se i miei pannelli sono sotto la loro giurisdizione (il mio contratto, all'epoca, diceva così) allora li debbono far funzionare, altrimenti mi debbono lasciare libero dal vincolo, annullando il contratto di scambio sul posto.

Riguardo alle opinioni della fronius, non sono disposto a risponderne io... ma loro quello dicono.

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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da Alain » 11 mar 2020, 18:43

Beh, come Ferro anch'io di FV in rete ne so ben poco, però il fatto che il produttore dell'inverter consigliasse di sovradimensionare (e non poco) il lato generatore potrebbe avere un senso se lo vediamo dal punto di vista di maggiore stabilità di erogazione.
Potrebbe essere che, ben sapendo che raramente si raggiungono i valori di targa dei moduli e anche che c'è un notevole scostamento tra la produzione allo zenith e quella delle ore precedenti e successive, abbiano cercato di allargare ed appiattire la tipica curva di produzione, magari nell'ottica di contenere possibili sbalzi per la rete.

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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da Ferrobattuto » 11 mar 2020, 19:10

Potrebbero essersi anche soltanto ossidati i terminali di qualche spinotto di collegamento tra un pannello e l'altro nella stringa difettosa.
Ovviamente tu non puoi nemmeno pensare di arrampicarti sul tetto, però se i terminali passano nel sottotetto (tegole? o solaio?) forse puoi controllare lo stesso.
I miei naturalmente li ho montati io (con l'aiuto di Hal9000 che è venuto a trovarmi e mi ha dato una mano), per cui ho eliminato gli spinotti e ho optato per dei serrafili (su consiglio di Hal, che ci era già capitato) ma il tetto su cui sono montati è in tegole e listelli, per cui i collegamenti sono di sotto e all'asciutto.
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Re: Impianti domestici di emergenza.

Messaggio da jpquattro » 11 mar 2020, 19:48

Probabilmente Alain ha ragione.
I collegamenti sono tutti sul tetto, perché tutto il pacco, 12 pannelli più telaio di supporto, è arrivato completo dalla ditta con un camion gru con uno sbraccio incredibile, che dalla strada ha depositato tutto direttamente sul tetto. Roba da non credere.
dal tetto scendono i quattro fili delle due stringhe e i bulloni di fissaggio.
Sotto, in soffitta, c'è l'inverter, un armadio enorme per la commutazione dei pannelli, un contatore (stile ENEL di una volta) e un contaore.
Leggendo in giro sembra che lo scambio sul posto possa essere disdetto con una semplice raccomandata, ma la gestione dei pannelli annessi e connessi mi sa che sia una storia diversa.
La gestione di queste cose è demandata, credo, alla GSE e la cosa mi terrorizza un po' dato che la GSE sembra essere, almeno da quel che si legge in giro, il classico muro di gomma. Vedremo cosa ottengo nei prossimi giorni.
Nel frattempo proviamo a immaginare come rifare l'impianto... La connessione enel la vorrei mantenere, il che dovrebbe dire che mi serve un inverter che sappia gestire le cose, immagino un inverter capace di 4-5 KW, con la capacita di gestire contemporaneamente batterie, pannelli e Enel come integrazione... cosa possiamo usare? Magari qualche cinesino per contenere i costi?

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