Ma guarda, se tratti bene le batterie, anche dopo vent'anni..... Dieci sicuri.
Se metti batterie al piombo devi mettere almeno 20KWh di accumulo, meglio se di più. Non puoi scaricarle completamente ogni notte perché così durerebbero pochissimo (un paio d'anni o tre). Hanno un rendimento tra carica e scarica dell'80% circa in media.
24KWh di accumulo a 48V significano 500Ah. Stiamo intorno ai 5000€ circa.
Sconsiglio assolutamente le AGM o le GEL, sicuramente meglio quelle ad elettrolita liquido, possibilmente con contenitore trasparente.
In alternativa ci sono quelle da muletto. Costano un po' meno, ma sono opache e le danno in un pacco unico monoblocco.
Altri tipi di batterie per accumulo stazionario sono le Nichel-Ferro. Di queste ne bastano anche solo 300Ah, possono essere scaricate a fondo e ricaricate abbastanza velocemente senza subire danni notevoli, ma costano un botto (puoi informarti in rete), anche se hanno durata anche doppia delle piombo. Hanno rendimento del 70% circa.
Poi ci sono le nuove batterie al Litio, le LiFePo4, di queste 10 o 15 KWH di accumulo, ti basterebbero.
Un banco da 5,8KWh costa in media sui 3000€. Ma conviene che ti informi in rete o dai rivenditori, perché i prezzi fluttuano abbastanza velocemente. I banchi sono parallelabili.
Se intendi essere coperto tutto l'anno dal solare devi dimensionare il banco fotovoltaico per i mesi di novembre dicembre e gennaio, che sono quelli con meno insolazione. Nel PDF allegato trovi la produzione mensile e annuale di energia per 5KWp di pannelli.
Inclinazione del tetto su cui sono posati circa 15°, esposizione precisa a sud.
Se orizzontali il rendimento sarà minore, come anche se non sono direzionati verso il sud geografico (ore 12 ora solare).
Un KWp di pannelli attualmente costa in media sui 500€, è la parte che costa di meno. Però ci sono gli accessori di fissaggio (longheroni, bloccaggi, staffe, ecc) che fanno lievitare il prezzo, a meno che non sei bravo col fai-da-te e usi materiale alternativo.
Poi ti serve regolatore, inverter e domotica di scambio con la rete elettrica, ma si trovano degli "ibridi" abbastanza convenienti se di buona marca, a cui vanno collegati sia i pannelli che le batterie che l'ingresso della rete. Vanno in automatico, fino a che c'è il sole caricano, in scarica notturna o per nuvoloso prelevano dalle batterie, in caso di scarica completa commutano sulla rete. In genere hanno tutti i valori di tensioni e correnti impostabili a piacere secondo le proprie necessità e le caratteristiche dell'impianto.
Ovviamente poi ci sono cavi, interruttori, ecc ecc.
Se tutto questo ti risulta troppo costoso o troppo complicato, l'alternativa è un impianto con scambio di energia sul posto con la rete elettrica nazionale. Attualmente le nuove normative permettono l'installazione di un banco di accumulo minimo indispensabile, ma questo tipo di impianti deve essere fatto da una ditte specializzata e certificata, che rilasci un attestato di conformità tecnica e legale.
In questo caso devi informarti da loro, magari tramite un geometra o professionista di fiducia.