
Ciao a tutti,
mi sono iscritto qui da poco attratto dal nome del forum stesso, così per restare in tema ho pensato di parlare dell'impianto ad isola (offgrid) che ho realizzato per alimentare casa.
Premetto subito che questa realizzazione ha richiesto non pochi sforzi economici da parte mia ma la ragione che mi ha spinto nel'imbarcarmi in questa impresa è stata solo la passione per una tecnologia che guarda al futuro, qualcosa di nuovo, qualcosa che ci spinge a riflettere e fare uno sforzo per uscire dalla situazione di dipendenza dai combustibili fossili e ad evitare di saltare dalla padella alla brace andando verso il nucleare.
Quest'impianto non è saltato fuori da un giorno con l'altro, perchè fin da ragazzo mi sono appassionato alle energie alternative proprio come fece mio padre, anche se lui non passo alla fase pratica a causa dei costi proibitivi di allora.
Ho iniziatocon stupidaggini ma poi investendo sempre qualcosa in più, impiantino dopo impiantino, sono arrivato alla versione attuale che mi permette di girare quella manopola "solare - enel" su solare per ben 10 mesi all'anno di fila! Ora è solo questione di raccimolare dei soldi per altri 10-15pannelli come quelli che ho già e dovrei essere in grado di dare un calcio definitivo all'odiato contatore!

Un passo dopo l'altro, senza fretta e sono sicuro di arrivare anche a quel traguardo.
Ho provato a realizzare sia inverter che regolatori di carica in fai-da-te, di fatti alcuni dei prorotipi li ho abbondantemente usati nelle versioni precedenti, ma per ottenere livelli di potenza adeguati andavo a spendere molti soldi in componenti bruciati per ogni prova che effettuavo e comunque la resa o la forma d'onda non erano mai soddisfacenti, così per l'impianto definitivo ho scelto di usare regolatori e inverter commerciali di buona marca senza badare a spese, anche perchè incidono molto sulla buona riuscita dell'impianto e poi avendo speso molti soldi per il banco batterie non volevo che venissero rovinate da un regolatore fatto da me che magari si metteva a funzionare male e magari sovraccaricandomi le batterie stesse.
Ad ogni modo negli ultimi 3 anni ho scoperto che è possibilie lavorare in fai-da-te su un componente degli impianti ad isola, ovvero le batterie al piombo, si perchè le materie prime sono abbondanti ed economiche (piombo, acido solforico e materie attive) proprio perchè vengono dalle batterie usate di auto, camion, muletti o altri impianti ad isola dismessi, e i componenti chimici non necessitano di particolari cure per essere tenuti in buono stato, inoltre con l'autocostruzione sono convinto che si possano realizzare accumulatori magari più ingombranti ma molto molto durevoli e robusti.
Ad ogni modo il mio sistema attuale si compone di:
- array fotovoltaico da circa 8Kwp composto da 45 pannelli Sharp
- 2 regolatori di carica MPPT FlexMax80 della Outback Systems
- banco batterie da 2000Ah 48V composto da due stringe di elementi 2V in parallelo per un totale di 48 elementi
- inverter sinusoidale da 6Kw della Studer
- 8 boiler da 80litri per il preriscaldo acqua con energia in eccesso
- centraline varie di controllo e monitoraggio di mia realizzazione
- cpu x86 embedded con software dos per monitoraggio e gestione impianto via internet
Non mi dilungo in noiose spiegazioni dettagliate, ma passo subito a mettere delle foto, se avete qualche domanda non esitate a chiedere, tempo libero permettendo sarò lieto di rispondere.
Sono arrivati i pannelli, si và subito sul tetto!!!

Piastra di ancoraggio da mettere sotto le tegole:

Foto della sezione delle rotaie in profilati di alluminio:

Ancoraggio delle rotaie sulle flange sotto-tegola:

Rotaie di alluminio posate:

Ancoraggi di fine riga:
Ancoraggi centrali tra pannelli:
Tutti i pannelli montati nelle varie falde e posizioni disponibili:




Diodi di blocco prima di parallelizzare tutte le stringhe entranti nei regolatori di carica:

Ho usato comunissimi ponti a diodi da 35A, costa poco, hanno i temrinali robusti e sono elettricamente isolati sull'aletta, essendo l'impianto a 48V la caduta dei normali diodi è equivalente ad usare diodi shotcky su 12V se non anche meglio, i diodi shotcky reperibili non reggerebbero una tensione di break-down di 80-100V di questo impianto:

Sono arrivati i regolatori dall'america! Che figurone che fanno, imballati ottimamente con tanto di romanzo come manuale


Dettaglio connessioni e interno del regolatore MPPT:

Ecco i regolatori montati e funzionanti:

Banco accumulatori al piombo:


Dettaglio connessioni con fusibile a bullone da 350A prima di partire con le linee di distribuzione:

Dettaglio delle piastre per capirne l'elevato spessore, quelle positive sono del tipo tubolari ad alta durata e ciclabilità:

Ed ecco la mia fonte di energia elettrica sinusoidale (quello grosso in basso, la'ltro fà da upse per i computer):

Dettagli connessioni inverter Studer:

Connessioni sotto inverter, sensore di corrente (in alto a sinistra), teleruttore per passaggio ad enel automatico (in alto a destra) e scheda di controllo teleruttore e segnali inverter (in basso):

Deviatore per passaggio manuale da enel a fotovoltaico della casa, lo usavo con il vecchio impianto, ora è automatizzato nella sala inverter con il teleruttore e la cpu dos ma resta sempre in caso di emergenza qualcora l'automatismo si guastasse:

Resistenze fatte su misura a 60V per i boiler:

Boilers di preriscaldo acqua sanitaria prima di entrare nella alcdaia:


Relè allo stato solido per pilotaggio PWM dei 4800W di boilers:



Per il primo anno ho usato i termostati standard bimetallici già presenti sulle resistenze ma dopo pochi interventi buona parte di essi sono saltati a causa dell'arco voltaico stile saldatrice che si generava nell'aprire una corrente DC a 55-60V da 8-10A, così di recente ho provveduto a realizzare dei temrostati con pilotaggio allo stato solido e microcontrollore, in queso modo posso anche monitorare corrente e temperatura di ogni singolo boiler da cpu dos:

Sensore di temperatura della Microchip saldato su cavo termico e inguainato in termorestringente, pronot per esser einfilato nel tubicino parallelo alla resistenza nel centro del boiler:

Termostato/sensore elettronico montato sui boilers al posto di quello bimetallico:
