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Re: Ropatec

Messaggio da mastrovetraio » 12 apr 2013, 9:28

Non sono convinto. Immagino un rotore Darrieus in forma di H ad ali piane e cotrapposte. Oppure un rotore tipo Lenz. Anche se ben costruito e bilanciato staticamente, se il progettista ha sbagliato il diametro dell'asse questo inizierà a contorcersi come un serpente. E dato che abbiamo una o più pale
"Al vento" ed altrettante "contro vento" se l'asse non è stato calcolato bene avremo letteralmente dei colpi di frusta su tutta la struttura. Se poi la struttura nel suo insieme ha una propria frequenza di risonanza, abbastanza bassa da poter essere attivata..... ed è ben possibile, dato che una stuttura alare grande ha per forza di cose una risonanza a frequenze basse, mentre un'elica ( penso) abbia possibilità di risonanza a giri altissimi, che sarebbero comunque distruttivi a causa della forza centrifuga. Ed anche in un savonius se i materiali fossero inadatti/insufficenti la forza centrifuga sommata alla forza-vento che agisce in modo differente sulle pale ci saranno danni. Anche se in precedenza sia stato bilanciato staticamente.
Che ne pensi ?

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Re: Ropatec

Messaggio da Ferrobattuto » 12 apr 2013, 13:49

Certamente qualcosa di perfettamente bilanciato andrà sempre meglio di qualcosa che non lo è....... Ma nel caso dei Savonius, rendiamoci conto che sono stati fatti anche ritagliando longitudinalmente dei bidoni di latta, inchiodando le metà su delle tavole da costruzione usate...... Con l'unica misura di sicurezza di controventare l'asse anche dalla parte di sopra. Non credo che per quelli si possa parlare di "risonanze". :mrgreen:
Per i Darrieus credo che il problema si ponga solo per modelli alti e stretti, ossia quelli con regimi di rotazione elevati e pale molto lunghe. ;)
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Re: Ropatec

Messaggio da mastrovetraio » 15 apr 2013, 10:14

Secondo me un rotore ad asse verticale non può essere assimilato alla ruota di una automobile. Sono perfettamente d'accordo che ai giri/min che farà non si può parlare di "bilanciamento". Ma ricordiamoci che è soggetto (date le dimensioni) a forze centrifughe importanti, al CUBO della velocità. Per questo io parlo di "analisi strutturale dinamica" e non di equilibratura. Costruire una pala eolica (verticale) che duri una settimana non è un problema, ma per farla durare almeno 20 anni bisogna considerare lo stress dei materiali. Non è un caso che un rotore Ropatec pesa Quintali. Bisogna evitare l'effetto "fil di ferro" che piegato in un senso e nell'altro si romperà. Un rotore verticale può essere perfettamente bilanciato, ma se le pale hanno una flessione ciclica interno/esterno o se si "gonfiano" e "comprimono" alternativamente ad ogni giro è facile prevedere che non dureranno a lungo. E tutto questo si può vedere solo con uno stroboscopio o con una telecamera ad alta velocità./
Quando avevo una ventina d’anni ho lavorato un anno per la rivista “Suono”. Gli ho organizzato l’archivio

e facevo traduzioni dall’inglese. Lavoravamo con apparecchiature Bruel & Kjaer, all’epoca i computer non

esistevano così come i telefonini !! Come rivista specializzata partecipammo ad una fiera di Milano dedicata all’HiFi

ed in collaborazione con Bruel & Kjaer facemmo prove di casse acustiche illuminate da stroboscopio,

connesso a strumentazione che lo metteva in “fase” con le basse frequenze. Ebbene, credici, le casse pur

essendo (ovviamente) di legno si gonfiavano e restringevano !!!! Una cosa veramente spettacolare. Certo che

si parla di amplificatori da almeno 500 Watt e di coni Woofer adatti. Fu da allora che le case produttrici iniziarono

a mettere rinforzi interni sui tre assi. Come vedi ci sono fenomeni che ad occhio nudo non si vedono. Nessuno

prima di allora avrebbe immaginato che il legno si sarebbe comportato come un diaframma risonante. Quelli della

B&K avevano veramente costruito un sistema di indagine rivoluzionario (per quei tempi)

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Re: Ropatec

Messaggio da Ferrobattuto » 15 apr 2013, 13:20

mastrovetraio ha scritto:Quelli della B&K avevano veramente costruito un sistema di indagine rivoluzionario (per quei tempi)

Concordo..... probabilmente anche molto efficiente, che non è detto che le cose "computerizzate" siano il meglio del meglio, a volte apparecchiature "dedicate" fanno molto meglio il proprio lavoro.
Comunque a proposito di legni "risonanti", agli inizi degli anni '80 ho visto delle casse artigianali in legno, per potenze dell'ordine di quelle che dici tu, che rendevano benissimo dai subsuoni fino al limite di udibilità. Erano quasi da un metro cubo..... :mrgreen: Ma alla fine se le accaparrò un negozio specializzato, per provarci le apparecchiature che vendeva, in coppia con un generatore professionale di bassa frequenza. Peccato che il tipo che le aveva studiate e costruite fu costretto a chiudere e darsela per i debiti..... Un po' un "artista pazzo" nel suo genere....
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Re: Ropatec

Messaggio da elettrauto » 19 apr 2013, 19:59

E tutto questo si può vedere solo con uno stroboscopio

E' interessante questo uso dello stroboscopio, io quando posso faccio a meno volentieri del computer e degli strumenti che non ho la possibilità di costruirmi in un tempo ragionevole, ad esempio in 5 anni. :)

L'effetto "fil di ferro", che è molto più bello e coreografico, per quanto mi riguarda :mrgreen: , è il cosiddetto "fenomeno della fatica", tempo fa ho visto dei grafici dove il fenomeno della fatica è molto ma molto più devastante con l'alluminio, invece il ferro (acciaio ormai) resisteva abbastanza di più, quindi se vuoi rischiare poco da questo punto di vista, va escluso, secondo me, l'alluminio per il telaio.

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Messaggio da mastrovetraio » 19 apr 2013, 20:23

Intanto inizio dal basso. la base sarà più o meno come quella in foto, ma in legno (faggio) ne ho un bel pò.
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Re: Ropatec

Messaggio da Marko » 20 apr 2013, 7:36

E fare qualcosa come questo? :mrgreen: :mrgreen:
http://www.youtube.com/watch?v=JkLxviLvYQ8

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Messaggio da mastrovetraio » 20 apr 2013, 8:22

Sì, il principio è quello che (secondo me) dovrebbe essere il più affidabile. Pensavo di fare esattamente questo http://sh-hardware.manufacturer.globals ... urbine.htm
Il profilo lo chiamano C-type ed è nient'altro che un panemone. Poca spesa, poca resa, ma almeno è qualcosa di certo e prevedibile, mi pacerebbe di più il profilo Lenz ma non si riesce a capire se è o non è valido. Di sicuro il Lenz non è stato adottato dall'industria cinese, e già questo depone a sfavore.
Mi sto rompendo la testa in ricerche, ogni consiglio è benvenuto.

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Messaggio da mastrovetraio » 20 apr 2013, 10:35

Aggiunta al messaggio precedente
http://ebookbrowse.com/the-technology-p ... d356743370
Si capisce che aumentando diametro, numero di pale e ovviamente dimensioni delle pale aumenta la potenza prodotta. Nulla di eccezzionale, ma almeno è una tecnica collaudata ed attualmente prodotta a livello industriale. Ci vogliono ingranaggi di moltiplica, dato che gli RPM sono al massimo 50

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Messaggio da mastrovetraio » 23 apr 2013, 20:59

Ho finalmente acquistato l'anemometro. È lo Skywatch Eole. Strumento di misura vero, non un giocattolo. Può essere lasciato all'aperto e per 24 ore registra ciò che accade. Registra la media del vento ed il dato massimo. Ha una elica ad asse verticale, ed è perciò omnidirezionale. I prossimi giorni farò un pò di misure.

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Messaggio da Ferrobattuto » 23 apr 2013, 21:27

Metti anche una foto, se puoi.... :)
Non so come funziona, ma se è possibile ti conviene fare misure in diversi posti, possibilmente lontano da ostacoli, come alberi o tetti.
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Messaggio da mastrovetraio » 24 apr 2013, 19:11

Ecco l'anemometro. Il barattolo di marmellata fa capire le dimensioni. È stagno, per cambiare le pile bisogna usare un cacciavite.
Scala selezionabile tra km/h mt/sec miglia,nodi, scala Beaufort. L'elica è a tre pale, asse verticale. Ha un bel pò di possibilità di lavoro, ma quella che più mi interessa è la memoria su 24 ore, che registra la velocità massima raggiunta e la velocità media nelle 24 ore. Il primo lavoro sarà paragonare i dati reali sul (mio) campo con quelli di meteo.it che per la mia zona vengono registrati a Ferrara, che è a 50 km e quindi non sono attendibili. Poi servirà a paragonare pale di differenti profili.
Dato che meteo.it ha un archivio storico anche del vento, posso capire (con molta approssimazione) che cosa mi posso aspettare da una pala eolica.
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Messaggio da mastrovetraio » 25 apr 2013, 11:43

Eccolo al lavoro. Domani potrò confrontare i miei dati con quelli di meteo.it Già adesso secondo loro ci dovrebbe essere assenza di vento, mentre il mio strumento dà una media di 2 km/h con punta max di 5,4 km/h.
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Messaggio da Ferrobattuto » 25 apr 2013, 21:32

L'elichetta che ha sopra è praticamente un savonius tripala..... :D che in effetti sono molto proporzionali con la velocità del vento, molto più degli altri tipi. ;)
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Messaggio da mastrovetraio » 29 apr 2013, 20:10

Sopratutto l'elichetta è omnidirezionale. Si trovano in vendita a prezzi molto bassi anemometri ad elica ad asse orizzontale, ma sono per uso istantaneo, servono per chi fa windsurf, kitesurf o vela. Ma bisogna orientarli manualmente controvento. Il mio l'ho lasciato per tre giorni a registrare dati, prendendo le letture ogni 24 ore. Dati sconfortanti. Ieri c'è stato per un pò un bel vento, con punte di 30 km/ora, ma il dato medio è misero, 4 km/ora. Tristissimo. Ho preso allo sfascio un mozzo anteriore di una panda, con il disco e l'asse motore. Vedrò se riesco a modificarlo in modo da poterlo lubrificare ad olio, invece che con il grasso con cui è nato, in modo che giri più liberamente. Pensavo di fare due fori contrapposti, collegati tra di loro con tubicino di rame ad un serbatoietto per l'olio. Che ne pensate? Vale la pena?

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Re: Ropatec

Messaggio da Ferrobattuto » 29 apr 2013, 20:25

mastrovetraio ha scritto:.....Vedrò se riesco a modificarlo in modo da poterlo lubrificare ad olio....

Non te lo consiglio..... Quei cuscinetti sono fatti per girare con il grasso, ossia con un lubrificante denso e stratificato, anche se è vero che forse per uso eolico farebbero meno sforzo che sotto un'auto. Comunque sia non guadagneresti un granché, sull'attrito. Probabilmente lo sforzo che senti a mano per farlo girare è l'attrito dei paraoli che lo sigillano per non far entrare la polvere, piuttosto che l'attrito del grasso. Se il mozzo viene posto orizzontale (con l'asse verticale) e si copre la parte superiore con un coperchietto di lamiera o di plastica, il paraolio superiore si può togliere, e magari aggiungere grasso nuovo e più fluido ogni tanto.
E in ultimo: modificarlo per farlo funzionare a bagno d'olio potrebbe essere un lavoro abbastanza macchinoso.
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Re: Ropatec

Messaggio da elettrauto » 30 apr 2013, 10:50

Mastrovetraio, vedo che hai piantato il palo a circa 5 metri da un albero ed a sinistra ci sono altri alberi, tempo fa ho visto un grafico che mette in evidenza la natura esponenziale della velocità del vento all'aumentare dell'altezza cui è posta l'elica.
In ultimo, credo che sia conveniente impostare l'anemometro su m/s metri al secondo, perché se dovrai fare dei calcoli anche semplici, è quella l'unità di misura cui si riferiscono di solito i grafici e le tabelle.

Comunque, 4 Km/h corrispondono a 1,1 m/s davvero poco, ma credo che le medie giornaliere vadano raccolte per un certo periodo e soprattutto in inverno, dalle tue parti la bora dovrebbe fare da padrone in inverno.

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Re: Ropatec

Messaggio da mastrovetraio » 30 apr 2013, 20:45

Ho la pretesa (forse l'arroganza) di voler fare a meno di un traliccio. Una (o più) pale eoliche ad asse verticale alte non più di tre metri da terra. Sto pensando tutti i sistemi possibili ed immaginabili per mettere poi la potenza di ogniuna in parallelo (o in serie) ma meccanicamente, o con aria compressa, o con cavo flessibile, o pompando acqua. So benissimo che sono sogni da bambino cresciutello, ma chissà che a furia di indagare non venga un'idea nuova?
Lo so che è meglio impostare l'anemometro su metri/secondo, ma i dati sono talmente sconfortanti.....
L'eolico senza vento è una pazzia, ma vivere senza giocare è avvilente.
@Ferro hai ragione, non c'è modo di trasformare un cuscinetto da grasso ad olio senza smontarlo. Ed il mozzo che ho preso è un modello usa e getta, non è smontabile. Peccato. Intanto gioco con questo, poi se ne varrà la pena ne cercherò uno migliore.

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Re: Ropatec

Messaggio da elettrauto » 1 mag 2013, 16:39

Sto pensando tutti i sistemi possibili ed immaginabili per mettere poi la potenza di ogniuna in parallelo (o in serie) ma meccanicamente, o con aria compressa, o con cavo flessibile, o pompando acqua. So benissimo che sono sogni da bambino cresciutello, ma chissà che a furia di indagare non venga un'idea nuova?


Non sai quanto tempo ho dedicato a questi pensieri, e posso solo incoraggiarti a farlo perché da quelle riflessioni ho tratto beneficio per tutt'altre cose, quindi altro che se sono utili ed importanti!!! (!)

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Re: Ropatec

Messaggio da Ferrobattuto » 1 mag 2013, 20:16

mastrovetraio ha scritto:......il mozzo che ho preso è un modello usa e getta......

Potresti mettere per favore una o due foto di quel mozzo? Da entrambe le parti, possibilmente?
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