desolfatatore potente..
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desolfatatore potente..
raga.. ho un megapulse.. un cosetto piccolo piccolo che sulle istruzioni mi dice valido fino a 2000Ah http://www.megapulse.net/products/first ... b-mk5.html
poi vedo questa bestia qui:
http://www.cst-rigenera.it/risultati.htm
guardate i video e guardate che botte di corrente mandano alle batt..
ora mi chiedo.. ma come può il megapulse fare il lavoro su 2000Ah di batterie? i suoi impulsi sono ridicoli in confronto a quelli del video..ma non è che è una sola il cosetto?
poi vedo questa bestia qui:
http://www.cst-rigenera.it/risultati.htm
guardate i video e guardate che botte di corrente mandano alle batt..
ora mi chiedo.. ma come può il megapulse fare il lavoro su 2000Ah di batterie? i suoi impulsi sono ridicoli in confronto a quelli del video..ma non è che è una sola il cosetto?
Chi sa fare, sa capire.
- maxlinux2000
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Re: desolfatatore potente..
lavorano in modo differente. Il megapulse da un piccolo impulso 3000-5000 volte al secondo, mentre molti altri danno delle botte da 200-1000A ogni tot secondi.
I risultati sono identici, varia il tempo impiegato e il costo degli apparati. Uno può impiegare 3 giorni mentre un altro un mese o due.
Personalmente preferisco un desolfatore debole ma lascialo fisso tutto l'anno.
I risultati sono identici, varia il tempo impiegato e il costo degli apparati. Uno può impiegare 3 giorni mentre un altro un mese o due.
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- Ferrobattuto
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Re: desolfatatore potente..
In realtà avrei voluto anche io iniziare una discussione sui desolfatatori, e non solo quelli commerciali.
Per vedere se un desolfatatore è efficiente o meno ad una certa capacità, l'unico modo è provarlo. Si prende una batteria palesemente solfatata e si mette sotto trattamento per un certo periodo di tempo, tenendo sotto controllo tensioni e densità. Come Dolomitico e Hal ci hanno spesso descritto, la tensione e la corrente subiscono alti e bassi per un certo periodo, fino a che si stabilizzano su un determinato valore finale. A qual punto la batteria dovrebbe essere desolfatata.
In genere quelli commerciali sono dati per capacità un po' esagerate, come di solito succede per pubblicità, o se ci arrivano ci vuole un sacco di tempo. Comunque funzionano tutti più o meno sullo stesso principio, ossia con picchi di corrente ottenuti per rilascio induttivo. Cioè si carica una bobina con della corrente continua e la si interrompe di colpo, si forma il picco di extracorrente che viene deviato sulla batteria da desolfatare. Se la bobina ha il valore giusto ed è fatta bene, si hanno picchi molto alti e molto stretti, ossia brevissimi. Con tensioni relativamente basse bastano piccole bobine per avere picchi di decine di ampere, per banchi più consistenti occorrono induttanze più grandi per avere picchi più forti.
In quei filmati si vede che il banco è da 640Ah, e un impulso da 350 - 400A non è che sia un granché, è un C/2. Secondo me dovrebbero essere molto più consistenti, anche se naturalmente cortissimi. Poi sono lentissimi, si possono contare ad orecchio ogni due secondi circa, immagino che per desolfatare quel banco ci metterà giorni e giorni....
Sarebbe buono poter avere qualche schema valido da autocostruire, diciamo anche abbastanza modulare, in modo che variando qualche componente si possa adattare a tensioni e capacità differenti. Sarebbe altrettanto utile poter fare dei test su quelli commerciali, in modo da poterli comparare e avere almeno una buona idea di quali siano effettivamente migliori.
Per vedere se un desolfatatore è efficiente o meno ad una certa capacità, l'unico modo è provarlo. Si prende una batteria palesemente solfatata e si mette sotto trattamento per un certo periodo di tempo, tenendo sotto controllo tensioni e densità. Come Dolomitico e Hal ci hanno spesso descritto, la tensione e la corrente subiscono alti e bassi per un certo periodo, fino a che si stabilizzano su un determinato valore finale. A qual punto la batteria dovrebbe essere desolfatata.
In genere quelli commerciali sono dati per capacità un po' esagerate, come di solito succede per pubblicità, o se ci arrivano ci vuole un sacco di tempo. Comunque funzionano tutti più o meno sullo stesso principio, ossia con picchi di corrente ottenuti per rilascio induttivo. Cioè si carica una bobina con della corrente continua e la si interrompe di colpo, si forma il picco di extracorrente che viene deviato sulla batteria da desolfatare. Se la bobina ha il valore giusto ed è fatta bene, si hanno picchi molto alti e molto stretti, ossia brevissimi. Con tensioni relativamente basse bastano piccole bobine per avere picchi di decine di ampere, per banchi più consistenti occorrono induttanze più grandi per avere picchi più forti.
In quei filmati si vede che il banco è da 640Ah, e un impulso da 350 - 400A non è che sia un granché, è un C/2. Secondo me dovrebbero essere molto più consistenti, anche se naturalmente cortissimi. Poi sono lentissimi, si possono contare ad orecchio ogni due secondi circa, immagino che per desolfatare quel banco ci metterà giorni e giorni....
Sarebbe buono poter avere qualche schema valido da autocostruire, diciamo anche abbastanza modulare, in modo che variando qualche componente si possa adattare a tensioni e capacità differenti. Sarebbe altrettanto utile poter fare dei test su quelli commerciali, in modo da poterli comparare e avere almeno una buona idea di quali siano effettivamente migliori.
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto
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Re: desolfatatore potente..
secondo me non occorre che il desolfatore sia potente per chi ha un impianto solare o una automobile da mantenere. Serve una certa potenza se vuoi recuperare alla svelta (pochi giorni) una batteria o un banco fortemente solfatati.
Piacerebbe anche a me avere un desolfatore che possa adattarsi da 12-48V fino a 2000Ah
Io credo che alla fine i desolfatori uno valga l'altro, quello che cambia è l'efficacia... per fare il percorso roma-milano si può andare in ferrari o anche in bicicletta, ma entrambi i mezzi arrivano a destino prima o poi.
Su google si trovano un sacco di schemi di desolfatori.... provate "schema desolfatore" ...alcune immagini vi saranno famigliari
https://www.google.com/search?q=schema+ ... 24&bih=552
Piacerebbe anche a me avere un desolfatore che possa adattarsi da 12-48V fino a 2000Ah

Io credo che alla fine i desolfatori uno valga l'altro, quello che cambia è l'efficacia... per fare il percorso roma-milano si può andare in ferrari o anche in bicicletta, ma entrambi i mezzi arrivano a destino prima o poi.
Su google si trovano un sacco di schemi di desolfatori.... provate "schema desolfatore" ...alcune immagini vi saranno famigliari

https://www.google.com/search?q=schema+ ... 24&bih=552
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Re: desolfatatore potente..
si off, quello li che ho preso io fa automaticamente dai 6 ai 48V
però ti ho detto.. non so la sua efficacia.. tutto di plastica..senza alette di raffreddamento.. boh! oO
però ti ho detto.. non so la sua efficacia.. tutto di plastica..senza alette di raffreddamento.. boh! oO
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- maxlinux2000
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Re: desolfatatore potente..
un desolfatore non deve scaldare, per cui non ha bisogno di alette di raffreddamento.
Qual'è e quanto lo hai pagato?
Qual'è e quanto lo hai pagato?
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Re: desolfatatore potente..
Probabile che le alette non servano: si lavora in regime di commutazione, con cadute di tensione interne ai semiconduttosi di valori bassissimi, frazioni di volt, e con impulsi strettissimi di microsecondi, per cui anche con alte e altissime correnti la reale potenza dissipata risulta irrisoria. Similmente a quanto succede nei moderni inverter, in cui i semiconduttori, pur commutando correnti ragguardevoli, rimangono praticamente freddi, o al più tiepidi. Un convertitore 12V CC - 220V AC da 1KW maneggia correnti dell'ordine del centinaio di ampere, eppure non scalda un granché, da questo l'alto rendimento. Se dovesse avere un radiatore adatto a dissipare quel Kilowatt sarebbe grosso come un termosifone da appartamento.
C'è da dire poi che di solito la corrente che "carica" magneticamente la bobina di extratensione viene alimentata con correnti contenute, solo il picco di correne all'apertura del mosfet è così "importante", ma non interessa il semiconduttore, bensì la bobina e la batteria.
Con questo non voglio dire che il desolfatatore che hai tu sia per forza buono ed efficiente, questo lo puoi stabilire solo con l'uso.
Ad esempio io stò usando ancora un "prototipo" di desolfatatore costruito da Hal9000, ci ho rimesso a nuovo un sacco di batterie, mie e non, non ricordo più quante, e posso affermare che funziona. Batterie da auto, però, tra i 45 e i 200Ah, non saprei cosa dire su capacità maggiori e differenti. Stessa cosa per il Megapulse per auto che mi fece avere Dolomitico, ma sempre e solo su batterie auto.
Secondo come la vedo io, credo proprio che le batterie per auto siano le più "ostiche" da desolfatare, in quanto hanno molte piastre sottili e perciò una superficie affacciata al liquido molto molto alta, a differenza di quelle stazionarie che hanno molte meno piastre ma più spesse. Una superficie maggiore significa molta più corrente di picco per sciogliere il solfato superficiale. Poi di solito le batterie per auto si solfatano soltanto per lunghi periodi di inattività, cosa che a quelle stazionarie (a meno che non siano di recupero....) difficilmente succede.

Con questo non voglio dire che il desolfatatore che hai tu sia per forza buono ed efficiente, questo lo puoi stabilire solo con l'uso.
Ad esempio io stò usando ancora un "prototipo" di desolfatatore costruito da Hal9000, ci ho rimesso a nuovo un sacco di batterie, mie e non, non ricordo più quante, e posso affermare che funziona. Batterie da auto, però, tra i 45 e i 200Ah, non saprei cosa dire su capacità maggiori e differenti. Stessa cosa per il Megapulse per auto che mi fece avere Dolomitico, ma sempre e solo su batterie auto.
Secondo come la vedo io, credo proprio che le batterie per auto siano le più "ostiche" da desolfatare, in quanto hanno molte piastre sottili e perciò una superficie affacciata al liquido molto molto alta, a differenza di quelle stazionarie che hanno molte meno piastre ma più spesse. Una superficie maggiore significa molta più corrente di picco per sciogliere il solfato superficiale. Poi di solito le batterie per auto si solfatano soltanto per lunghi periodi di inattività, cosa che a quelle stazionarie (a meno che non siano di recupero....) difficilmente succede.
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto
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Re: desolfatatore potente..
offgrid2 ha scritto:un desolfatore non deve scaldare, per cui non ha bisogno di alette di raffreddamento.
Qual'è e quanto lo hai pagato?
http://www.megapulse.net/products/first ... b-mk5.html
edit: correggo il link. spero che sia quello giusto:
http://www.megapulse.net/shop/shopartic ... ducts.html
Chi sa fare, sa capire.
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Re: desolfatatore potente..
139$... un 100 euro + circa altri 15 di trasporto. Neppure esagerato considerando che la versione normale a 12V 300Ah costa 80 euros.
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