Batterie acido libero in serie...problemi

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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da maxlinux2000 » 25 nov 2013, 19:31

lo avevamo pensato qui:

http://faidateoffgrid.altervista.org/fo ... =7&t=6#p54

tieni conto che si tratta di teoria (anche se non vedo perché non dovrebbe funzionare), e che se lo vuoi fare, solo l' impianto che fornisce il negativo (dei 24V) deve avere la messa a terra, mentre quello che fornisce il polo negativo si avvale del secondo banco, altrimenti provochi un cortocircuito che ti scarica in breve la batterie.

ciao
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da Marko » 27 nov 2013, 9:28

Ha, ok, era giusto per capire...Thanks

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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da Marko » 7 dic 2013, 18:39

Dolomitico ha scritto:Beh,il megapulse è più sofisticato,spara 7000 impulsi al secondo a 1.6A,l'aktivator spara un'impulso da 200A ogni tot secondi.
Da quello che ho visto sono entrambi validi,anche a persone a cui l'ho consigliato hanno visto miglioramenti nel giro di qualche giorno.
Un test vero e proprio non l'ho fatto,cmq sommariamente le batterie sono migliorate sicuramente,se le tensioni del regolatore sono corrette non si verificano grossi problemi.
L'aktivator ha il pregio di funzionare sia a 12 che a 24 volt e non ha problemi con le tensioni di equalizzazione.
Le batterie da auto sono un terno al lotto,durano poco,le varta sono sigillate,ma hanno cmq dei tappini di plastica sagomati,io li avevo trapanati e poi avevo accesso alle celle sottostanti.
L'equalizzazione consuma acqua,se non l'aggiungi fai presto a seccare le celle,guarda che non sia anche per questo.
Il regolatore su che tensioni l'hai regolato?28.8 o più?


Dopo quasi un mese che provo i megapulse devo dire che lavora benissimo, e le batterie con del solfato che era visibile dai tappini, adesso non se ne vede quasi più. Ho qualche perplessità con gli aktivator, ne ho preso tre, ma dopo un mesetto su due batterie da 70A, sembra tutto come prima. Però è anche vero che le batterie essendo diverse, potrebbero essere alla loro fine dopo tre anni di lavoro scriteriato....

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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da ben » 14 dic 2013, 11:43

OK, Ho trovato la sezione giusta;

Il collegamento in parallelo fra batterie (di qualsiasi sistema elettrochimico) è una soluzione accettabile, per aumentare la capacità disponibile, solo se eseguito con batterie tutte dello stesso produttore, modello, capacità ( e quindi anche resistenza interna iniziale ), e se possibile numero di Lotto ( per avere la stessa età di "vita" );

Altrimenti si rischia sempre solfatazione delle batterie con capacità più alta e sovraccarica con corrosione di quelle a capacità inferiore...

Se volete vi racconto come desolfatare e recuperare batterie, solo sottoscaricate e non corrose, senza andare a spendere soldi in apparecchi strani ...

Saluti
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da Marko » 14 dic 2013, 11:54

Certamente, siamo tutti orecchie.....

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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da ben » 14 dic 2013, 13:56

La scarica di una batteria al piombo acido è una somma di due reazioni: il biossido di piombo che si trasforma in solfato sulle piastre positive ed il piombo spugnoso che si trasforma in solfato sulle piastre negative: sulle prime avviene una riduzione da Pb+4 a +2 e sulle seconde l'ossidazione da Pb0 a +2 il risultato, chiudendo il circuito è lo scambio di 2 elettroni che scorrono dalle NEG alle Positive ( durante la ricarica avviene l'opposto);

La scarica quindi essendo composta da 2 reazioni chimiche, spontanee, avviene ( più lentamente ) anche se il circuto non è chiuso, il fenomeno è conosciuto come autoscarica e la sua velocità dipende da 3 fattori: Qualità dei materiali e dei processi produttivi, tipo si sistema elettrochimico ma soprattutto dalla temperatura - più è alta e più è veloce l'autoscarica;

La differenza fra i due tipi si scarica è il tipo di Cristallo di PbSO4 (Solfato di Piombo) che si forma; lasciando perdere i tescnicismi: Durante la scarica con scambio di elettroni si forma un Solfato più "soffice", di facile riconversione con la ricarica e quindi di resistenza elettrica più bassa; quando però questo solfato soffice, una volta formato, non viene prontamente riconvertito in PbO2 (+) e Pb (-) esso può ritrasformarsi in solfato più "duro" = Solfatazione (una specie di effetto memoria se la ricarica non è mai completa!!!)

Il solfato più "duro" può aumentare di volume a tal punto da far spezzare o rompere le griglie Positive (sempre più rigide) e creare di conseguenza cortocircuiti...

Per riconvertire il solfato duro bisogna evitare che si formino sovratensioni localizzate sulle piastre dove si formerebbe gas elettrolitico e rottura dei legami griglia-Piombo-Solfato;

Quindi Serve un Caricatore ad alto voltaggio ma a bassissima corrente;

Si può usare un semplice caricatore economico da 48V 2A del tip a trasformatore e ponte di diodi senza centralina di controllo carica!!! altrimenti non partirebbe nemmeno;

Quando si attacca una batteria solfatata da 12V, magari con tensione residua di 3-4 V a circuito aperto, e si mette un tester quando gli si attacca i caricatore la corrente risulterà minima e la tensione schizzerà al massimo per alcuni minuti; piano piano la tensione prenderà a scendere e la corrente a salire e questo è il segnale che la batteria comincia a rigenerarsi;

Quando la resistenza interna sarà giunta a valori normali il trasformatore riuscirà a fare uscire la sua corrente di progetto, diciamo un 3A e si realizzaerà una sorta di carica a corrente costante;

LA fine della carica si avrà dopo che la batteria avrà raggiunto la solita densità d'acido di 1275-290 gr/lt a 25°C o quando la sua tensione verrà mantenuta intorno ai 16-16,5 V per 4-5 ore ...

Un ciclo di scarica con lampadina da 12V fino ad una tensione di 10,8V a circuito chiuso e successiva ricarica completerà il recupero...

La ricarica lenta è sempre consigliata per allungare la vita di un accumulatore!
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da ben » 14 dic 2013, 14:00

Scordavo, con questo caricatore si possono desolfatare batterie da 50 a 150 Ah; la differenza in tempo che servirà sarà proporzionale alla capacità della batteria; per ottenere una desolfatazione ci vuole almeno da 2,5 a 3,5 volte la capacità della stessa quindi si possono facilmente calcolare le ore occorrenti +/-; per batterie di capacità superiore bisognerà partire con correnti proporzionalmente più alte...

Buona desolfatazione!!
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da Ferrobattuto » 14 dic 2013, 14:07

Tana per Kekko...... :shifty:
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da Marko » 14 dic 2013, 14:24

Ben, non essendo molto esperto, devo leggere + volte ancora per capire.
Però mi sapresti dire quali caricabetterie fanno questo lavoro oppure è solo costruibile artigianalmente?
Poi io con due desolfatatori della megapulse, sto risolvendo alcune solfatazioni, anche se parziali.
Se ne sai di + qui è il posto giusto per parlarne... :clap: :clapping:

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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da ben » 14 dic 2013, 19:42

Non ho detto che quelli non funzionano ( i desolfatatori ) solo che si può fare con un normale caricatore;

Lo so che oltre i 24V, di leggero ed economico, in commercio esiste ben poco... quindi si può provare con uno da 24V, di quelli che si trovano a basso prezzo nei "Briko"; L'importante che sia basso di corrente massima ed un a12V si può riuscire a "sbloccare", magari durerà un poco di più la prima fase ad alta tensione, poi quando comincia scendere è tutto uguale a quanto descritto sopra, la tensione scende fino al minimo per una batteria sana scarica a circuito chiuso (11,9-12,1) e poi comincia a risalire quando comincia a ricevere la carica ...

Al lavoro ho caricatori da 300 V programmabili in linguaggio Qbasic e posso costruire tutte le curve che voglio, ma possono lavorare a corrente costante da 0 a 30 A... da 20 anni, ogni settimana controllo batterie rese in garanzia da controllare e molte sono da desolfatare perché i rivenditori le "dimenticano" sugli scaffali quando sono modelli un po "rari" da vendere ...

Io sono andato direttamente da uno che fa trasformatori, ne ho preso uno da 220V sul primario e 48V sul secondario con diametro dei fili di rame dell'avvolgimento secondario che NON da più di 5 A, un bel ponte diodi di quelli con piastre di dissipazione ... e funziona egregiamente...

spero di esserti stato utile ...
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da Ferrobattuto » 15 dic 2013, 15:49

Come puoi vedere in questa discussione quì: http://www.faidateoffgrid.altervista.or ... =134&t=160 molto esplicativa e interessante, un desolfatatore è un circuito abbastanza semplice ed economico, e che si può anche autocostruire in molti modi. Si può abbinare anche ad un normale caricabatterie già preesistente, di cui magari sfuttarne anche solo il trasformatore interno.
Ma quello che lo rende migliore del sistema da te spiegato, con carica iniziale ad alta tensione, è il fatto che gli impulsi, essendo alti (in tensione) e stretti (nel tempo) una volta "bucato" lo strato di solfato cristallizzato si abbassano automaticamente ai valori necessari senza intervento enterno. Come daltronde ben spiegato da Hal9000 in diverse discussioni di questo forum.
Essendo rilasci induttivi di una bobina caricata magneticamente, di un "tot" ben definito di Joule, una volta forato il dielettrico cristallino abbassandosi in tensione aumentano in corrente, rilasciando comunque impulsi brevissimi ma di corrente elevata, che riescono ad interessare superfici maggiori intorno al "foro" (diciamo così....) nel dielettrico cristallino.
Impulsi brevissimi di molte decine (anche sopra il centinaio) di ampere possono riuscire ad interessare anche tutta la superficie delle piastre solfatate, ma data la brevità, senza danni. Inoltre il sistema funziona molto bene anche come ricarica, senza dover "ciclare" più volte la batteria, che come ben sa un "Tecnologo" come te ha una vita media stimata in "cicli", e che ad ogni ciclo si accorcia ulteriormente. Mentre col sistema ad alta tensione iniziale e bassa corrente costante, si rischia di interessare solo la piccola superfice intorno al "buco" nel solfato, impiegando moltissimo tempo e molti cicli per desolfatare il tutto.
Un sistema come questo lo usava mio nonno..... Ossia, mio padre se vogliamo, in quanto ho 63 anni, quando i caricabatterie avevano ancora il raddrizzatore con l'ampolla al mercurio. :lol: Attualmente direi che è un sistema sorpassato......
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da ben » 16 dic 2013, 10:53

Bhé se la tua virgolettatura era sarcastica, ti lascio credere ai "Buchi" che fa il desolfatatore... la tensione Alta Non è indotta dal trasformatore ma dalla elevata resistenza interna della batteria ed è una conseguenza della solfatazione che rende "lente" le reazioni elettrochimiche ... ma vedo che non interessa imparare ma "sbrodolare" le poche conoscenze che avete trovato sulla rete; Vi ringrazio per l'accoglienza, ma certe volte a cercare di spiegare le cose si rischia sempre di passare per uno che vuole mettersi in mostra e si riceve solo scherno e odio; come vi ho detto ci lavoro tutti i giorni da 20 anni circa e sono un chimico, quindi conosco i processi... andate pure in cerca di chi vi può preparare piastre Planté ; Buona fortuna
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da Ferrobattuto » 16 dic 2013, 14:38

Guarda che le "poche conoscenze che avete trovato sulla rete", e che probabilmente potrai trovare anche tu, al 90% fanno capo alla gente di questo forum, che in passato a scritto molto su altri tre o quattro forum, compreso un forum da cui viene ogni tanto quì a trolleggiare un certo tipo che, guarda caso, scrive le stesse cose che scrivi tu.

Che il solfato cristallizzato sia un dielettrico non seve una laurea per saperlo, che ricoprendo le piastre interne dell'accumulatore ne aumenti la resistenza interna è conseguenziale. E non ho detto che il desolfatatore faccia i buchi sul solfato, semmai lo farà il sistema da te descritto con alimentazione a tensione elevata. Evidentemente non ti è chiaro il sistema con cui agiscono i desolfatatori, e se ti interessa veramente chiarirlo puoi farti un giro nelle sezioni "Batterie & elettricità" e "Circuiti elettronici".
I processi chimici che avvengono dentro un accumulatore al piombo sono conosciuti da circa due secoli, e sono alla portata di tutti. La relativa tecnologia, dai primi esperimenti di Planté in poi anche. Niente di nuovo sotto al sole.

Quì non si "sbroda" nessuno, ognuno mette a disposizione degli altri ciò che fa o che ha fatto, compresi i propri errori, in modo che anche gli altri ne facciano tesoro.
Quello che non sono riuscito a farti intendere è che il tuo sistema è antiquato, nel frattempo hanno inventato qualcosa di meglio. Se è vero che sono 20 anni che lavori nel campo, dovresti esserne a conoscenza......
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da maxlinux2000 » 16 dic 2013, 15:13

quel sistema andava bene fino al 1950 quando i divisori delle piastre erano in legno, e fino agli anni 70 quando ancora le piastre erano da 2mm e i divisori in gomma porosa abbastanza spessa... ma oggi le batterie sono talmente deboli, che se starnuti... prendono il raffredore anche loro, per cui il desolfatore elettronico è la via migliore.

Riguardo alle planté..... sappiano farle da tempo... abbiamo i manuali dell' 800..., ma il punto non è quello, è il piombo che costa troppo per le varie congiunture economiche e non scenderá fino a che le borse nelmondo non torneranno a guadagnare, Infatti tutti i metalli sono diventati un bene-rifugio.... quindi siamo in parecchi ad aspettare.

Nel frattempo ci dilettiamo con batterie fauré super-rinforzate (vedi batterie cilindriche in questo forum)
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da ben » 16 dic 2013, 15:29

Certo che li conosco, e conosco pure gli analizzatori elettronici di batterie ( avendo partecipato a progettare quello della Seal-Tech )... ma è inutile continuare.. ho già capito che avete appunto una conoscenza veramente superficiale degli accumulatori al Piombo-Acido, di quella che come hai detto si trova dappertutto in internet... E non basta per poter progettare ed industrializzare un processo.... anche le Leghe al Piombo Calcio le conoscevano già agli inizi del 1900 ma non erano mai state impiegate perché Non adatte a ricevere bene la carica sulla piastra positiva; Sono state "riscoperte" solo perché si è arrivati a fare griglie talmente sottili ( < 1,0 mm ), quelle espanse, e da poco, quelle con tecnica Punching che è praticamente impossibile farle con le leghe antimoniali perché risultano troppo rigide e fragili ( è questa che intendo per Tecnologia: un misto di chimica, meccanica, metallurgia ed elettrotecnica ), ma si è dovuto ricorrere ad altri stratagemmi per aumentare l'accettazione di carica; Tu che sei stato elettrauto dovresti sapere che quelle al Piombo-Calcio tendono lentamente a perdere la carica di carica perché gli alternatori, per le caratteristiche della lega, caricano a tensione troppo bassa ( tra 13,9 e 14,4 V ) ed ogni tanto bisogna dare una rinfrescata alla batteria... per concludere devo solo dirti che Industrialmente Non si usano quei desolfatatori ... Io utilizzo Caricatori, o meglio ciclatori MBH; MORAN e DIGATRON...

Non replicherò più addio...

NONSOLOBOLLEDIACQUA sei pregato di piantarla, sei ridicolo!!!!!
Per chi volesse chiarezza (però occhio che quel sito a detta di google è pieno di malware) http://energiaalternativa.forumcommunit ... 8#lastpost
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da eneo » 16 dic 2013, 15:50

mamma mia come siamo suscettibili....non esiste piu' un sano confronto di una volta....su su...
Impianto fotovoltaico 4.145kwp n.4 sharp 275wp n°5 canadian solar 180wp, n°1 trina solar 185wp, n°7 solarworld 185wp, n°2 Peimar 250wp, n°1 sp 175wp, batteria 48v 157Ah SMA tubolare + 48v 120Ah, regolatore di carica epever xtra 48v 30A e 40A, inverter Victron Multiplus 48/1600/20 e epever iplus3000w. Impianto camper pannello kyocera 140wp, regoltore steca prs1010 e batteria 80Ah SMa

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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da Ferrobattuto » 16 dic 2013, 20:05

Se tu replicherai o meno non lo so, ma ho l'impressione che non ti sia accorto di essere capitato in un forum sul fai da te. "Fai da te & Offgrid", per l'appunto. Quì si autocostruisce un po' di tutto, e naturalmente anche sull'Offgrid, ossia sugli impianti ad isola. Impianto, regolatori, inverter e tutto quanto si potrebbe riuscire a far da soli, per cui anche le batterie, se possibile. A questo punto a cosa servono tutte le descrizioni tecnologiche che ci stai sciorinando? Ad insegnare agli altri come sono le batterie commerciali? O a far vedere quanto sei competente?
In presentazioni hai fatto un ingresso che oserei dire "a gamba tesa": "Eccomi quà!!! Sono l'esperto!!! Chiedetemi e v'insegnerò!" Poi invece di aspettare che ti chiedessero qualcosa sei andato ad imbrattare la discussione di un altro. Almeno potevi aprirne una tua..... Potevi descrivere ciclatori, caricatori e quant'altro dici di conoscere bene. Illustrare tutta la tecnologia che conosci, e soprattutto aiutare qualcuno che chiedesse dei consigli.
Un'ultima cosa: non stiamo parlando di dati trovati in rete, ma di "manuali cartacei", e poi, chi ti ha detto che io ho fatto l'elettrauto?
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da maxlinux2000 » 16 dic 2013, 22:49

io direi di dividere questa discussione ..... e poi cestinarla.... oppure cancellare questi ultimi messaggi, tanto per quello che servono al fai da te....
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da Ferrobattuto » 17 dic 2013, 13:32

Già scritto ad Arex.....
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Re: Batterie acido libero in serie...problemi

Messaggio da Marko » 23 dic 2013, 11:53

Azz, mi ero perso sta discussione... :boxing: colpa della mia bronchite con forti raffiche di tosse..

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