Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
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Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Qualcuno sa cosa significhi l'acronimo BS negli accumulatori al piombo?
Tipicamente le sigle sono, ad esempio, YTX12-BS dove le prime tre lettere indicano le dimensioni e la disposizione dei poli, 12 vogliono dire 10Amp/h, ma BS cosa significa?
Ho cercato in rete, ma non ho trovato nulla.
Grazie per chi saprà illuminarmi
Tipicamente le sigle sono, ad esempio, YTX12-BS dove le prime tre lettere indicano le dimensioni e la disposizione dei poli, 12 vogliono dire 10Amp/h, ma BS cosa significa?
Ho cercato in rete, ma non ho trovato nulla.
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Spulciando in rete mi sembra di aver capito che la YTX12-BS è una AGM, ossia sigillata e con liquido immobilizzato nei feltri, a ricombinazione di gas e senza manutenzione. Comunque è un acronimo nelle Yuasa, non mi pare che sia generalizzato.....
Qualcuno consiglia la YTX14-BS che però dovrebbe essere un po' più alta, ma ha maggiore capacità e maggiore spunto. Comunque controlla bene sui cataloghi, sia le misure che le capacità.
Batteria per la moto, hè?
Ti prepari per l'estate?
Qualcuno consiglia la YTX14-BS che però dovrebbe essere un po' più alta, ma ha maggiore capacità e maggiore spunto. Comunque controlla bene sui cataloghi, sia le misure che le capacità.
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
In realtà c'è stata un' accesa discussione su Facebook tra il sottoscritto ed un altro motociclista, che le batterie le vende proprio in merito alle BS.
Io sostengo, confortato dalla pratica, che tali batterie ad onta della scritta "MAINTENANCE FREE" ogni tanto necessitano di un po' d'acqua distillata, che per svariati motivi si consuma.
Allo scopo sono dotate di tappi uniti da una striscia di plastica (dove c'è scritto Do not open) che fa accedere alle varie celle con il loro relativo elettrolita . Dove più , dove meno.
Io pareggio, livello e vado avanti da anni.
Lui sostiene di no, che non si deve fare e che inoltre è impossibile.
Credo si riferisca proprio alle AGM acronimo di amenomeloricordopiu' glass material, dove l'elettrolita è trattenuto da fibra di vetro ed altro.
Tramite un' interessante reazione che vi risparmio l'ossigeno in forma ionica viene ridotto dal solfato di piombo formando ossido di piombo, che a sua volta formerà acqua con l'idrogeno sempre sotto forma ionica, e acido solforico .
Il rendimento e' di circa il 98 per cento
Questo è per le batterie sigillate, le BS hanno i loro bravi tappini, sebbene non facilmente accessibili.
Ho provato a spiegargli, ma ho trovato un muro di incomprensione e di totale rifiuto. Per lui non si può e basta.
Però mi era rimasta al curiosità della sigla BS che non ho trovato da nessuna parte.
Ecco spiegato l'arcano.
Io sostengo, confortato dalla pratica, che tali batterie ad onta della scritta "MAINTENANCE FREE" ogni tanto necessitano di un po' d'acqua distillata, che per svariati motivi si consuma.
Allo scopo sono dotate di tappi uniti da una striscia di plastica (dove c'è scritto Do not open) che fa accedere alle varie celle con il loro relativo elettrolita . Dove più , dove meno.
Io pareggio, livello e vado avanti da anni.
Lui sostiene di no, che non si deve fare e che inoltre è impossibile.
Credo si riferisca proprio alle AGM acronimo di amenomeloricordopiu' glass material, dove l'elettrolita è trattenuto da fibra di vetro ed altro.
Tramite un' interessante reazione che vi risparmio l'ossigeno in forma ionica viene ridotto dal solfato di piombo formando ossido di piombo, che a sua volta formerà acqua con l'idrogeno sempre sotto forma ionica, e acido solforico .
Il rendimento e' di circa il 98 per cento
Questo è per le batterie sigillate, le BS hanno i loro bravi tappini, sebbene non facilmente accessibili.
Ho provato a spiegargli, ma ho trovato un muro di incomprensione e di totale rifiuto. Per lui non si può e basta.
Però mi era rimasta al curiosità della sigla BS che non ho trovato da nessuna parte.
Ecco spiegato l'arcano.
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Io dalla mia esperienza posso dire che di agm da scarica profonda ne ho recuperate parecchie,questo è un dato di fatto.
Invece quella del mio scooter,anche una yuoasa,dopo 7 anni di onorato servizio e desolfatate si era spenta,giù a zero,poi ho ovviamente rabboccato di acqua ma niente,non è servito a nulla,e sulle istruzioni cè pure scritto di non rabboccare che non sarevirebbe cmq.
La domanda semmai è se sono finite le positive tanto da rendere inutile il rabbocco,va detto che sono batterie stressate,non si caricano mai a fondo,e pertanto soffrono la continua ricarica parziale,me ne acorgo dalle accensioni,dopo un pò diventano un pò difficoltose.
Sarebbe da valutare se prendere le lifepo4,come prezzo sono lì,non soffrono le ricariche parziali e dovrebbero durare molto di più.
Io 7 anni li considero cmq parecchi per una batteria da scooter.
Invece quella del mio scooter,anche una yuoasa,dopo 7 anni di onorato servizio e desolfatate si era spenta,giù a zero,poi ho ovviamente rabboccato di acqua ma niente,non è servito a nulla,e sulle istruzioni cè pure scritto di non rabboccare che non sarevirebbe cmq.
La domanda semmai è se sono finite le positive tanto da rendere inutile il rabbocco,va detto che sono batterie stressate,non si caricano mai a fondo,e pertanto soffrono la continua ricarica parziale,me ne acorgo dalle accensioni,dopo un pò diventano un pò difficoltose.
Sarebbe da valutare se prendere le lifepo4,come prezzo sono lì,non soffrono le ricariche parziali e dovrebbero durare molto di più.
Io 7 anni li considero cmq parecchi per una batteria da scooter.
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Di a quello stupido di leggersi cosa stiamo combinando quì con le sue AGM "che non si debbono toccare". Dolomitico ne ha recuperate un sacco già di suo e io proprio in questi giorni ne ho recuperate 4 da 18Ah proprio mettendoci l'acqua che si era asciugata e caricandole lentamente al massimo della tensione.
Ma vabhè, certa gente è fissata..... Poi se le vende.....
È chiaro che ha interesse a "non farle toccare". 
Una batteria da moto l'ho recuperata anche per il mio amico meccanico, che ha un'auto da corsa, su carrozzeria FIAT 500 di quelle nuove, con motore Kavasaki 1000 modificato, con la quale partecipa a corse di slalom e in salita. Stesso sistema di sempre: acqua distillata e carica a tensione massima. Ovviamente le gare sono molto distanziate nel tempo, e di solito ne doveva cambiare una l'anno circa, gli ho dato il Megapulse e da allora non ne ha più avuto bisogno.
Ma vabhè, certa gente è fissata..... Poi se le vende.....


Una batteria da moto l'ho recuperata anche per il mio amico meccanico, che ha un'auto da corsa, su carrozzeria FIAT 500 di quelle nuove, con motore Kavasaki 1000 modificato, con la quale partecipa a corse di slalom e in salita. Stesso sistema di sempre: acqua distillata e carica a tensione massima. Ovviamente le gare sono molto distanziate nel tempo, e di solito ne doveva cambiare una l'anno circa, gli ho dato il Megapulse e da allora non ne ha più avuto bisogno.
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Mi riallaccio alla discussione, ho una batteria Yuasa NPL65-12I utilizzata in un piccolo impianto ad isola, ha circa 12 anni ed è in uso nell'impianto da 5-6 anni (usi piuttosto sporadici e con assorbimenti minimi); è semplicemente una piombo acido ermetica, confermate? In sostanza, dovrebbe essere come una piombo da autotrazione ma esente (quasi) da manutenzione. Pare abbia perso un po' di smalto, seppur tuttora funzionante...
Chi non risica, non rosica! Chi non compra e non vende, non sale e non scende!
L'acqua... fa ruggine!
Ah, dimenticavo : "Qualsiasi cosa da me pubblicata viene esclusivamente fatta per uso privato, nella mia proprietà, per studio e/o hobby"
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Basta inserire su Google la sigla e si trova praticamente di tutto.
https://www.acdc.com.tr/en/pdf/Yuasa-Ba ... 65-12I.pdf
Se ha 12 anni è probabile che comici ad essere un po' "asciutta", forse è per questo che ha "perso lo smalto".....
https://www.acdc.com.tr/en/pdf/Yuasa-Ba ... 65-12I.pdf
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Esatto, infatti ho già letto il datasheet e chiedevo solo conferma. Il dubbio era proprio quello: pur essendo considerate ermetiche, ho visto che si asciugano anche loro. Che dite, provo ad aprire? Potrebbe anche essere solfatata?
Saluti
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Ma ci sono dei tappi oppure no? Magari sotto un'etichetta autoadesiva? Se non ci sono tappi dovrai forare il coperchio in corrispondenza dei fori sottostanti per lo sfiato del gas, poi rimettere dei tappi in gomma.
Facci sapere, che l'ho già fatto con altre batterie "ermetiche".....
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Eh, tappi a vista non ce ne sono, c'è una sorta di piastra di plastica che copre il tutto, penso termosaldata, sotto la quale dovrebbero esserci i tappi famosi.
In alcuni video ho visto rimuovere tale piastra ed accedere a dei tappi, qui non saprei... domani faccio delle foto per vedere assieme il da farsi ^^
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Come ricordavo, sopra alla batteria c'è un coperchio di plastica che è semplicemente ad incastra;una volta rimosso ho 6 tappini di gomma a vista. Tolti, vedo le celle, ma nessun liquido nemmeno inclinandole. Sembra esserci una specie di patina gelatinosa al di sopra...
Allego qualche foto, vista interna delle piastre.

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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Leggendo in rete, pare essere una AGM...
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Infatti è una AGM, e quella roba bianca che vedi tra le piastre (le strisce grige che si vedono tra le strisce bianche) è del feltro di natura minerale, tipo lana di vetro o di roccia, o feltro di caolino. Ora puoi provare con una siringa ad aggiungere acqua distillata o demineralizzata, tipo 5cm³ la volta per ogni elemento, poi lasci assorbire (ci vuole del tempo.....) e in seguito seguiti ad aggiungere fino a che non vedi la superficie del feltro umida. Può darsi che in qualche elemento ce ne va di più e in altri meno, per questo devi lasciar assorbire tra una volta e l'altra. Quando tutti i feltri si vedono bagnati (però non deve esserci acqua a "sguazzare" sopra) allora provi a ricaricare, alzando piano la tensione e tenendo molto bassa la corrente. Probabile che per cominciare a veder passare corrente si debba salire anche di molto di tensione. Poi man mano che la corrente aumenta abbassi il voltaggio finché non si stabilizza intorno ai fatidici 12V. A quel punto si carica normalmente ma sempre con corrente molto bassa (tipo 1/30 o 1/40 della capacità). Arrivati ai 16,2V dovrebbe aver recuperato buona parte della carica originale, anche se questo dipende molto dallo stato della batteria.
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Domani proverò, però per caricarla ho solamente l'impianto fotovoltaico in sede (quindi regolatore PWM non tarabile).
Altresì, non aveva problemi a caricare e mantenere la carica, ma solo una capacità ridotta: premesso ciò, aggiungendo l'acqua come descritto, non dovrei avere problemi di ricarica, o sbaglio?
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Re: Domanda sulle sigle degli accumulatori al piombo
Aggiornamento: aggiunta dell'acqua distillata in piccole quantità in più riprese (3-4 giorni). Nonostante sia minima la quantità inserita, ho notato una migliore propensione della batteria agli sforzi pesanti (collegato il notebook in carica, a pari assorbimento, prima il voltmetro segnava una caduta di tensione non indifferente, ora è molto più contenuta).
Per cui, non sono proprio esenti da manutenzione...
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