Progetto di batteria autocostruita con compresse di ossidi a 500 Bar

[Dolomitico]

In base a quello che so,le tue piastre sono molto spesse,e presentano parecchio piombo metallico in superfice,questo fa si che andrà formato,quindi prima di arrivare alla piena capacità ci vorrà un pò di tempo,in modo che tutta la superfice esposta possa formarsi di ossido e quindi di capacità,poi una volta arrivati a regime basta fare un test di carico,quando si vede che la batteria comincia a crollare il voltaggio sotto carico significa che si è al limite,l'ideale sarebbe che il voltaggio rimanesse sui 2 volt nominali per cella,1.8/1.9v al massimo.
La batteria da 240ah hanno solo 7 piastre,e più fini come spessore,questo è sicuramente più superfice,ma queste sembrano belle robuste,sarebbe stato preferibile che la parte posteriore non fosse ricoperta dal piombo metallico in modo da lasciare le pastiglie di ossidi esposti,ma cmq credo che si possa raggiungere una buona capacità...un centinaio di ampere a vedere cosi a spanne,poi ci dirai semmai.

[eugenio61]

ok, grazie! Il tempo ci darà risposta , le prossime saranno più fine ed ogni elemento sulle nove piastre , poi si vedrà, cmq grazie per l'esaudiente risposta ti auguro una buona serata.

[Dolomitico]

Ti consiglio di fare un test con queste,e se vedi con non ci sono ne inconvenienti ne problemi,puoi continuare con questi spessori,che sono indice di robustezza sicuramente.
L'unica cosa che cè da valutare è come le "pastiglie" si comporteranno nel tempo,essendo che sono di grandi dimensioni e non ci sono elettrodi in piobo che penetrano all'interno questo fa si che la corrente di scarica potrebbe essere un pò più bassa,visto il maggior percorso da compiere dagli ossidi alla piastra conduttiva.
Anche la parte dietro,quella dove gli ossidi vengono quasi coperti dal piombo fuso,quella è tutta capacità "tappata",hai già fatto un 'ottimo lavoro,voglio solo farti capire dove intervenire per dei miglioramenti eventuali,attendiamo l'entrada in funzione...

[eugenio61]

ok! recepito il discorso , magari in futuro scarnerò con una fresa il retro della piastra portando alla luce gli ossidi , questo ci avevo già pensato , a volte la premura per la gioia di vederle già in azione fa fare piccoli errori che in futuro non si commetteranno più. Adesso vedremo l'andamento di queste poi faremo delle correzioni di perfezionamento se ce ne sarà di bisogno.
Ciao
Eugenio.

[eugenio61]

Come promesso, ecco a voi la nascita della mia prima bimba " ancora si deve fare la carica con relativa formazione".

[Ferrobattuto]

Bene, già si vede un po' di tensione.....
Naturalmente ti auguro piena riuscita, però quelle barre filettate, per di più "zincate", dureranno..... Come si dice, "tra Natale e S. Stefano".
Probabilmente faranno la fine dei bulloncini sui morsetti delle batterie auto: efflorescenze di solfato di zinco e solfato di ferro, soprattutto a contatto col piombo, e procureranno falsi contatti e problemi di conduzione.
Non voglio farti la "macumba", è che ci sono già passato...... Io ho risolto in questo modo qui: viewtopic.php?f=7&t=162#p2203
Nelle tue foto non si vede bene se ci sono o meno, ma tra i dadi e le barre di piombo mettere delle rondelle piane sarebbe fondamentale, sia per il contatto elettrico che per salvaguardare il piombo delle barre.

[eugenio61]

Grazie Ferrobattuto , avevo già letto il tuo post tempo fa , bella idea lo farò subito mi procuro un po di stagno e dell'acido e farò come tu hai consigliato . Lunedì sarà la prima cosa da fare. Oggi continuo a fare gli ultimi cubetti per finire le ultime due batterie , sono molto soddisfatto e contento per questo progettino, se tutto andrà a buon fine in futuro ne farò altre.-

[Ferrobattuto]

Vedi che la percentuale di piombo nella lega di fusione deve essere molto alta, almeno il 75%, meglio l'80%.
Quelle che trovi in barre dal ferramenta di solito sono 50-50, oppure 60 di piombo e 40 di stagno. Eventualmente aggiungi tu un po' di piombo.

[eugenio61]

E' luce fu!

[Dolomitico]

Benissimo,il risultato di tanto lavoro,alla fine quello che conta è che funzionano...

[eugenio61]

Sante parole!
Un lavoraccio ma ne valsa la pena .

[Dolomitico]

Hai provato a fare un test di ricarica?

[eugenio61]

Ciao Dolomitico, si! ho fatto dei test , con una lampadina di 12 volt 55 watt il primo test dopo una ricarica di una giornata è rimasta accesa per 4 ore .Dopo due giorni di desolfatazione è durata oltre 10 ore quando l'ho rimesso sotto carica ancora la lampadina era accesa, penso che avesse un'altra ora di energia . Adesso è da un giorno sotto carica con relativo desolfatore li terrò sotto carica per una settimana ed ogni tanto con il densimetro controllo l'acidità delle stesse per vedere se aumenta di acidità.

[Dolomitico]

Beh,con i watt è un pò a spanne,ci vorrebbe un misuratore di capacità,ma cmq siamo sui 50Ah,una lampadina da 55w fa circa 5/6 ampere ora,quindi 50/60ampere.
E' buono,calcolando che le piastre hanno ancora da formarsi,tutto il piombo metallico non è ancora ossidato,e quindi è capacità ancora da avere,se le pastigli fossero libere anche dietro avresti sicuramente una batteria sui 100/150ah cosi a spanne,una volta formata per bene.
Cmq resta un buonissimo risultato,e sono sicuramente ben resistenti,adesso vediamo con la prova del tempo.
Ho girato un pò sul yuotube tedesco,e ho trovato che cè ancora gente che si diletta nell'arte di ricostruire batterie al piombo,inoltre su un video spiegavano che tutt'ora le vecchie piombo acido con tutte le loro problematiche sono ancora il sistema più economico in assoluto per accumulare l'energia.
Un sistema al litio è parecchio costoso,e le piombo nonostate il peso,gli ingombri e tutto il resto rappresentano la via più economica.
Metto il video,è tedesco ma con il traduttore automatico diventa comprensibile...
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=1BkZ7qJG3Ug[/youtube]

E se non ho capito male,loro hanno concepito le loro batterie in modo che una volta esaurite le piastre positive,si possono aprire e sostituire SOLO queste,quindi la scatola,le piastre negative rimangono,e si cambia solo la parte deteriorata,che poi tutti noi abbiamo constatato in questi anni che le negative sono quasi sempre integre,non male come idea....
Il tuo sistema è con delle piastre singole smontabili si avvicina molto a questa filosofia....

[eugenio61]

Salve ragazzi , volevo darvi un aggiornamento delle mie batterie . Vanno alla grande ogni giorno che passa diventano sempre più potenti , sono molto contento ed orgoglioso , tutto questo lo devo ad osmotico che mi ha dato l'idea ed l'imput. Adesso sono alla ricerca di altre batterie per farne altre.

[Dolomitico]

Bene,era prevedibile che migliorassero visto il molto piombo metallico da convertire,adesso resta da stabilire la durata,ma senza il rischio di cortocircuiti prevedrei essere molto lunga.
Facci sapere...

[eugenio61]

Ciao Dolomitico, incrociamo le dita , spero che non succeda una cosa del genere , nel caso come tu hai visto ,ho fatto le piastre estraibili per eventuale corto , cmq vanno alla grande , adesso recuperando altre batterie per farne altre .

[Dolomitico]

.... adesso recuperando altre batterie per farne altre .

Non è che ci stai prendendo il vizio?

[Ferrobattuto]

In effetti se il sistema è buono e le piastre fatte così col tempo non si sfaldano, si può pensare di trovare il modo di pressare gli ossidi su una griglia prefusa e fare delle piastre più sottili, tipo 5 o 6mm, in modo da avere più piastre e maggiori correnti. Una sorta di accumulatore stazionario di tipo Fauré a piastre spesse, molto simile a quelle commerciali. Il problema nel "fatto in casa" sono le pressioni necessarie per tenere tutto insieme in modo stabile, cosa che in campo industriale si ottiene facilmente, mentre in modo "casalingo".......

[eugenio61]

Già, sarebbe un grosso problema si sfalderebbero subito , con questo sistema invece sono più contenute- Dovrei comprimere di più i cubetti ed fare il modo di portare il tutto a 6 mm di spessore quindi più piastre più corrente. le seconde che farò saranno di spessore più piccole.