Nuovo è sempre meglio? Nicd Vs ..........

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Re: Nuovo è sempre meglio? Nicd Vs ..........

Messaggio da Ferrobattuto » 6 apr 2012, 13:02

Ben ritornato Hal. :)
Anche io la vedo dura con il nichel..... Altrimenti sarebbe la via migliore del piombo. ;) Per il resto credo che come "meccanica di costruzione" non sia molto dissimile da quella di alcuni tipi di accumulatori al piombo.
Se puoi, per favore, mettici qualche foto dell'elemento ferro nichel aperto che ti portai qualche tempo fa. Sarebbe interessante vederne le caratteristiche. Quando le stavo impacchettando e me ne accorsi, non mi venne in mente di fare due foto..... :(
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Re: Nuovo è sempre meglio? Nicd Vs ..........

Messaggio da Hal9000 » 7 apr 2012, 10:40

Se mi ricordo lo farò con piacere, ti posso già anticipare che non esistono separatori in quanto delle scanalature laterali nel contenitore di plastica fungono da rotaia entro cui sono infilate le piastre, quindi separazione ad elettrolita libero, propio quello che piace a mè per le stazionarie, è un vantaggio perchè qualsiasi separatore in qualsiasi tipo di chimica tenderà sempre ad impregnarsi di ossidi e metalli dei due elettrodi, perdendo gradualmente la sua proprietà isolante e aumentando l'autoscarica.

Di fatti le moderne nichel-ferro prodotte in cina e rivendute dalla beutilityfree mi pare di aver visto in uno spaccato che abbiano dei separatori tra le piastre, insomma lo stesso schema usato per le piombo, un bel panino di piastre positive e negative separate da questi separatori il tutto pressato dentro un contenitore, ecco perchè non è solo il costo a frenare il mio acquisto di moderne batterie nife ma anche il dubbio che anche se le piastre sono eterne alla fine saranno i separatori a cede!!!
A questo punto tanto vale farsi su le piombo autocostruite con quei piccoli accorgimenti che nel '900 venivano dati per sontati e avrle eterne!!
Mi sa che non è tanto la chimica quanto la meccanica costruttiva a fare la differenza!

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Re: Nuovo è sempre meglio? Nicd Vs ..........

Messaggio da Ferrobattuto » 7 apr 2012, 14:36

Hal9000 ha scritto:A questo punto tanto vale farsi su le piombo autocostruite con quei piccoli accorgimenti che nel '900 venivano dati per scontati e averle eterne!!
Mi sa che non è tanto la chimica quanto la meccanica costruttiva a fare la differenza!

Mi trovi perfettamente daccordo! ;)
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Re: Nuovo è sempre meglio? Nicd Vs ..........

Messaggio da Hal9000 » 10 apr 2012, 20:39

Ecco le foto come promesso, le nife che mi ha portato Ferrobattuto sono in opera, quindi ne ho temporaneamente rimossa una per fare delle foto velocemente, non ho estratto completamente le piastre in quanto sono alloggiate dentro delle scanalature sui lati corti che le tengono ben posizionate e impediscono che vadano a contatto, di fatti queste vecchie batterie nife sono del tipo ottimale in quanto non usano separatori di alcun genere ma solo elettrolita liquido, non a caso le ho messe in funzione molti mesi dopo che Ferro me le portò ma non avevano perso la carica, quindi è un ulteriore conferma che il maggior contributo al fenomeno dell'autoscarica nelle batterie di qualsiasi natura chimica viene dai separatori e da quel brutto vizio di pressare tutte le piastre assieme a mò di sandwitch!!!!

Sono elementi 1,2V nominali 60Ah di targa, ora non ho i dati sotto mano di un test completo ma non appena avrò messo i sensori di corrente verificherò l'effettiva capacità, al momento ho problemi di rilevamento soglia minima per non invertire uno degli elementi in fase di riversamento sul banco primario.
Sono 4 piastre positive e 3 negative, purtoppo non si vedono le piastre negative in quanto sono all'interno, su entrambi i lati si vede solo una piastra positiva, sembrerebbe che le piastre siano delle lamiere di acciaio con una specie di lanella, probabilmente farcita di oddidi di materie attive, pressata su entrambi i lati delle piastre che fungono da collettori di corrente.
Sul fondo si vedono dei sedimenti, probabilmente ossidi persi dalle maglie delle piastre durante la normale usura degli elementi, non sono riuscito a far venire in foto questo particolare non avendo estratto completamente le piastre per evitare corti e la difficile operazione di re-inserimento.

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Messaggio da Dolomitico » 1 lug 2013, 20:01

Ultimamente mentre sto rimettendo a posto il mio "magazzino" ho trovato una pila a bottone nicd,da 3.6volt 180ma.
Spacciata ho pensato,ricordo che l'ho presa in fiera anni fa con quei sacchetti con componenti elettronici vari,quindi è rimasta li 3 anni a riposare,quando l'ho trovata era completamente scarica.
Cosi per provare l'ho attaccata all'alimentatore,e con sorpresa assorbiva corrente,allora stasera l'ho ricaricata con un caricabatterie che mi dice la capacità,al primo giro in scarica è arrivata a 135ma,mi ha sorpreso molto che una batteria ricaricabile conservata scarica abbia durato cosi tanto e si ricarichi ancora.
Un'altra cosa curiosa,il mio cordless ha 2 stilo nicd da 700Ma,sono 8 anni che lavorano,mai scaricate a fondo e sempre ricaricate dopo ogni telefonata,quindi in teoria l'effetto memoria le dovrebbe aver schiantate da tempo,non ho fatto un test in merito ancora,ma sfido le moderne pile a fare altrettanto.
Un'ultima cosa,ho notato che nei pacchi batterie usano delle linguette per collegare le pile,a ben vedere sono molto fini,e specialmente con trapani o altro forte assorbimento si trasformano in resistenze,scaldando e limitando la potenza finale,sarebbe meglio spessorarle mer migliorare i trasferimenti.

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Messaggio da Ferrobattuto » 1 lug 2013, 21:33

Attenzione durante le saldature a non riscaldare la batteria, si potrebbero avere brutte sorprese..... La migliore è che va fuori uso e poi non funziona più, la peggiore è che può "sparare" fuori gas, coi risultati che si possono immaginare.... (:)
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Re: Nuovo è sempre meglio? Nicd Vs ..........

Messaggio da Dolomitico » 2 lug 2013, 19:59

Io avevo usato un piccolo stagnatore,non ho dovuto arrivare a temperature altissime,però sto pensando di riaprire il pacco per aggiungere un pò di filo a calza,quello dei cavi tv,cosi da migliorare il trasferimento.
Ma dentro non dovrebbe esserci acido,non cè una potassa caustica?Ok,è pericolosa uguale,ma non cè acido....almeno cosi ho letto....

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Re: Nuovo è sempre meglio? Nicd Vs ..........

Messaggio da Ferrobattuto » 2 lug 2013, 20:32

Si, ma anche se poca, c'è sempre acqua..... È quella che fa il botto, non il resto. ;) Poi se si surriscaldano si seccano, almeno nella parte in cui si scalda, e perde di capacità. Se la corrente non eccede i 5 o 6A e le bandelle di collegamente sono da 3 o 4mm di larghezza, anche se sono sottili la resistenza è irrisoria....
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Re: Nuovo è sempre meglio? Nicd Vs ..........

Messaggio da Dolomitico » 3 lug 2013, 15:12

Magari ci fossero solo 3/4 ampere,secondo me si arriva anche a 20 ampere,o forse più.
Stavo pensando anch'io a un sistema alternativo al classico pacco tutto fissato,per un motivo ben preciso,ogni tanto specialmente dopo decine di cicli le differenze fra capacità (non sono identice le celle per quanto siano della stessa capacità) vanno equalizzate (si,anche queste :mrgreen: )e per farlo al meglio bisognerebbe caricare ogni cella singolarmente,quindi l'ideale sarebbe di poterle estrarre dal pacco.
Quanti ampere supportano i contatti standard delle celle tipo D,questa sarebbe una bella domanda se si intende usarle per carichi seri.
Non ci si rende conto ma i trapani svita avvita consumano 3/4 amper solo per essere accesi a vuoto,per quello che le batterie se non sono di qualità dopo pochi cicli cedono.
Una cosa curiosa che ho scoperto è che i motori degli utensili a batteria non sono troppo schizzinosi sulla tensione,se non ci sono particolari elettronici magari con dei limiti particolari.
I motori in genere accettano anche un 40% in più o in meno (logicamente) di voltaggio.
Quindi l'elettrosega in questione stavo valutando se fargli un pacco di batterie al piombo da 24 volt 12 ampere,sono solo 6 volt in più,ma assorbimento e resa migliorano.
Con altri svitavvita da 9.6V in passato li ho fatto girare a 12 volt tranquillamente,in genere se si può aprire il trapanino e si arriva al motore cè una matricola,da qui si risale al datashell,e in genere sono motori con un range di tensione ben ampio,un motore da 12 volt potrebbe arrivare anche a 30 volt,logicamente se il motore è da soli 3/4volt è logico che già a 6/8 volt sarà al limite,tutto va ponderato in base al voltaggio.
Tornando alle nicd,ho letto in una ricerca che se comprate e lasciate "intatte"cioè non usate possono stare anche 8/10 anni senza degradarsi troppo,logicamente non ho verificato questo,se qualcuno vuole far scorta ha ancora un anno e mezzo di tempo,poi le vogliono eliminare dal mercato.

Ps:ricordate che quando comprate utensili elettrici a batteria che costano poco,le batterie sono proprio una di quelle cose che è stata trascurata sulla qualità,per ovvi motivi,quindi se volete,si può comprarli tenendo in considerazione di doverle sostituire,aumentando si i costi,ma si miglioreranno anche le prestazioni complessive.
Valutate bene ;)

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Re: Nuovo è sempre meglio? Nicd Vs ..........

Messaggio da Ferrobattuto » 3 lug 2013, 20:49

Personalmente utensili a batteria non ne ho, non ne ho mai voluti, proprio per la "schiavitù" delle batterie. È pur vero che non ne ho mai avuto un vero bisogno, in quanto non ho mai lavorato all'esterno in condizioni tali da non poter avere una prolunga con la 220V di rete.
Conosco bene tutti i problemi annessi e connessi all'uso di batterie ricaricabili, e questo mi ha sempre scoraggiato. Ho usato le pile ricaricabili per altre cose, come radioline o macchina fotografica, o torce elettriche, o per ripristinare un pacco batterie da computer (vecchie versioni), ma per utensili no.
Dopo un certo periodo di tempo di uso in serie, come dici tu, si possono avere differenze di tensione e di conseguenza di capacità tra l'una e l'altra. Per "equalizzarle" invece di caricarle una ad una, si possono connettere tutte in parallelo, attaccarci una resistenza in serie ad un diodo e scaricarle tutte con quello. La resistenza va calcolata in modo da erogare una corrente pari ad un decimo della capacità totale, e ovviamente il diodo deve essere in grado di reggerla comodamente. Occhio che potrebbe scaldare anche lui, per cui comportarsi di conseguenza.
Quando la tensione è arrivata alla soglia di conduzione del diodo (circa 0,6-0,7V) e non circola più corrente, o comunque è un valore irrilevante, si stacca il diodo e si rimettono sotto carica, con una corrente pari ad un decimo della capacità totale, ma per 14 ore! Il caricatore DEVE essere a corrente costante, ossia erogare la corrente impostata indipendentemente dalla tensione del pacco.
Se c'è un sensore di soglia di corrente tanto meglio, staccherà la carica quando la tensione è massima, altrimenti durante l'ultimo periodo di carica conviene controllare la tensione periodicamente e staccare quando è massima secondo il datasheet delle pile. Altrimenti si può usare un timer, ma bisogna comunque controllare che non surriscaldino durante la carica. Un po' di calore in genere c'è sempre, in quanto la corrente che le attraversa "compie un lavoro", ma non si deve assolutamente sentire che scottino.
Non c'è pericolo che una si carichi di più delle altre, perché essendo tutte in parallelo appena una sale di qualche millivolt più delle altre automaticamente assorbe di meno e le altre si prendono la sua differenza di corrente. Alla fine saranno tutte allo stesso livello. Facendo questo servizio diverse volte, si possono equalizzare pacchi di batterie anche piuttosto usati, purché ovviamente siano tutte integre.
Meglio non aspettare che il pacco sia proprio "alla fine" ma farlo appena comincia a scendere di efficenza. Se si insiste nell'usare un pacco fino a che non ce la fa più, potrebbe succedere che una delle pile si scarichi più velocemente delle altre, e arrivata a zero a causa del fatto che le altre seguitano ad erogare corrente, inverte la sua polarità. A quel punto va in corto, o comunque si guasta irreparabilmente. :( In teoria ogni pila non dovrebbe assolutamente scendere sotto quei fatidici 0,6 o 0,7 volt di cui sopra. ;)
Per ora non mi viene in mente altro..... :S
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Re: Nuovo è sempre meglio? Nicd Vs ..........

Messaggio da Dolomitico » 4 lug 2013, 20:18

Ma io le scarico fino a 1 volt,è troppo poco?In effetti cè chi dive 1 volt,chi dice 0.7v,boh. :?
Di utensili a batteria non ne ho tanti neanche io,li preferisco a spina anche perchè che li usi oggi o fra 10 anni non cambia nulla,ma tempo fa quando cerano le famose discariche acessibili ho fatto incetta di svitavvita gettati senza batteria,alcuni li ho regalati,alcuni li ho ancora,e li ho convertiti con una batteria al piombo,ma per alcune cose volevo vedere se era possibile fare una sensata incetta di nicd per quando saranno introvabili.
Su ebay ne trovi per prezzi veramente bassi,1.5€ per una C da 2000ma è un prezzo strabasso,ma non so sulla durata,che è quella che mi preme di più.
Ne ho trovato da 2500ma tipo C standard senza terminali a saldare per 5€ a pila.Sicuramente mi danno più fiducia sulla durata.
Per il caricarle non ho problemi,ho un caricabatterie computerizzato con tutti i controlli di delta pick e altro.
A conti fatti cmq ho visto che le pile più usate in casa in assoluto sono le classiche stilo,sono dappertutto,poi dovendo scegliere prenderei delle C con pacchi esterni agli apparecchi,cosi per standardizzare......

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