Batterie e piastre

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da Dolomitico » 17 dic 2012, 17:28

calcola ha scritto:Grazie della segnalazione, conosco il megapulse della novitec, ne possiedo uno per batterie da 12v. L'ho provato su una AGM ciclica che si era pesantemente solfatata e l'ha ripristinata al 90%, ed anche su altre vecchie batterie che avevo in garage. Avevo già pensato di comprarne uno a 24v, ma non sono riuscito a trovarlo, almeno su ebay non vi erano al momento offerte. Ora attendo di acquistare il tristar-45 ho letto nella discussione sul regolatore che provvede da se a desolfatare le batterie, quindi potrebbe essere sufficiente.


Se ti interesserà in futuro lo trovi qui:
http://www.conrad.de/ce/de/FastSearch.h ... itial=true
sono affidabili e anche il megapulse che ha preso ermete e i miei vengono da qui,però quello da 24 volt costa parecchio.
Lieto di vedere che desolfatate allegramente..... :mrgreen:

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da calcola » 17 dic 2012, 18:34

Costa parecchio, quello da 12v su ebay, sempre dalla Germania, l'ho pagato 80 euro, però sono soldi spesi bene. Per le batterie da 12v in serie, non è un problema basta desolfatare le singole batterie, ma per il banco con elementi da 2v? Se per preservare il banco occorre comprare analizzatore del SOC, megapulse,... quasi si arriva alla spesa di mezzo banco.

Dolomitico, credo di aver letto che hai comprato il tristar45 da un sito inglese, mi potresti dire quanto hai speso per la spedizione e se la garanzia è valida? Devo decidere se comprarlo dal sito che segnalato nella discussione o da energiasolare100 dove tra l'altro in questi giorni è in offerta. Inoltre che tu sappia il software di gestione esiste nella versione per linux?

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da Dolomitico » 17 dic 2012, 20:05

Costa di più,ma credo che possa desolfatare capacità ben più grosse,ma non so di preciso,io ne ho 3 :mrgreen:
Uno montato in auto,batteria da 9 anni e va ancora,uno lo uso per recuperare accumulatori e uno è un po intortato,funziona solo con un peso su un punto della scheda,forse è saldato male.
Io il tristar l'ho preso qui:
http://www.solarshop-europe.net/index.p ... anguage=it
Il link me l'ha consigliato effeci,è tedesco,volevo prenderlo da energiasolare 100,ma guarda bene il prezzo,mi sembra a memoria che con le spese ho pagato 190€,70€ in meno :barf:
E' arrivato in una settimana abbondante,non l'ho ancora montato perchè prima devo capire come lo devo configurare di preciso.
Per il software non so,però dai un'occhio sul sito della morningstar,soto la voce support se cè è li.

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da calcola » 17 dic 2012, 21:16

No, sul sito della morningstar non c'è nulla, ho fatto una ricerca su internet ed ho trovato delle indicazioni per utilizzare un protocollo modbus o qualcosa di simile, ho capito che è un adattamento, non una cosa fornita dalla casa madre. Comunque grazie delle info.

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da Hal9000 » 18 dic 2012, 8:28

Quando parlavo del calcolatore SOC della Victron intendevo l'apparato che misura soltanto corrente in ingresso ed uscita dalle batterie e visualizza lo stato di carica in percentuale, da solo non fà niente, ma serve a tè che gestisci l'impianto per capire quando smettere di consumare le batterie altrimenti le rovini e quando sono di nuovo cariche al 100%, la sola tensione dice ben poco è potrebbe essere ingannevole, questo strumento (il calcolatore SOC) è l'equivalente della lancetta del serbatoio della tua auto.
Su impianti con batterie di recupero possiamo anche fregarcene di calcolare il SOC, ma quando prendiamo batterie nuove e di un certo investimento come queste è ragionevole mettere un apparato di misura molto più preciso che la sola tensione, è solo una questione di gestire bene i soldi investiti.

Non centra nulla con il regolatore di carica, di fatti fai bene attenzione a come li chiamiamo, il CALCOLATORE di carica (SOC) calcola e basta, invece il REGOLATORE di carica è tutta un altra cosa, ovvero è quell'apparato che si mette tra pannelli e batterie e regola la corrente dei pannelli in modo opportuno per non sovra-caricare le batterie rovinandole.

Per il regolatore di carica, se non puoi permetterti un outback, vai tranquillo con il morningstar che per via di come regola ad impulsi la corrente dei pannelli in fase di fine carica ha anche una lenta funzione desolfatante che è ottima per mantenere in buone condizioni un banco nuovo, quindi se usi il tristar non ti serve il defolfatatore, anzi ti sconsiglierei di collegarli assieme sia perchè il desolfatatore è inutile con un tristar sia perchè i regimi impulsivi di uno e dell'altro potrebbero darsi fastidio a vicenda.

Poi volevo fare una nota generale sui desolfatatori negli impianti solari fotovoltaici ad isola:
1) se le batterie vengono gestite nel modo giusto non serve desolfatare, il modo giusto, non mi stancherò mai di dirlo, è scaricare il meno possibile le batterie, idealmente fermarsi al 70%, e raramente scendere fino al 50%, ma poi ricaricare al 100% restandoci per almeno 1 o 2 ore il prima possibile, idelamente entro 1 giorno e raramente aspettare più di 5 giorni
2) un desolfatatore per funzionare bene deve essere collegato solo lui alle batterie, sul banco batterie di un impianto offgrid solitamente ci sono connessi altri apparati come regolatori di carica, inverter eccc, che contengono condensatori i quali si "mangiano" gli impulsi dei desolfatatori rendendoli delle inutili suppellettili, in alcuni casi gli impulsi di desolfatatori potenti (molto rari commercialmente) potrebbero anche rovinare altri apparati

Proprio a causa del punto 2 ho sempre consigliato di attacare il caricabatterie desolfatante che ho pubblicato direttamente alla batteria da trattare senza nulla di altro connesso, per esempio quando lo collego alla batteria dell'auto stacco sempre uno dei poli dell'impianto dell'auto in modo che gli impulsi arrivino SOLO alla batteria dando il maggior effetto desolfatante e anche come precauzione per non rovinare l'elettronica delle centraline di bordo.

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da calcola » 18 dic 2012, 16:42

Grazie Hall9000 in effetti ho fatto confusione tra i due SOC quello citato nel manuale del regolatore e quello aggiuntivo sulle batterie.
inverter eccc, che contengono condensatori i quali si "mangiano" gli impulsi dei desolfatatori rendendoli delle inutili suppellettili, in alcuni casi gli impulsi di desolfatatori potenti (molto rari commercialmente) potrebbero anche rovinare altri apparati

Come al solito non lo sapevo, ho lasciato il megapulse dell'impiantino che alimenta il server sempre collegato, vado di corsa a toglierlo.

Poichè per gestire le soglie dell'inverter ed altre cose tra cui la corrente diretta alle batterie e quella prelevata ho collegato un arduino all'impianto, secondo te potrei usare queste informazioni per calcolare il SOC? In pratica ho un sensore digitale collegato in serie al cavo che va alle batterie, se il regolatore immette corrente indica valori positivi, se preleva i valori diventano negativi. Probabilmente sto facendo ancora confusione, se ho detto una stupidaggine, scusami sin da ora.

Scusate, ho trovato una discussione sul SOC e mi rispondo da solo, l'arduino 2009 non può fare quel lavoro, forse quello nuovo, l'arduino2. Però a questo punto non ne vale la pena, meglio e più semplice comprare il calcolatore SOC della victron.
Ultima modifica di calcola il 18 dic 2012, 20:19, modificato 1 volta in totale.

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da calcola » 18 dic 2012, 20:01

Guardate quì:

http://italian.alibaba.com/product-gs-img/tubular-bag-for-tubular-batteries-533278857.html

Chissà se si potrebbe tentare la sostituzione delle piastre alle batterie esauste, servirebbero solo i tubetti e dei contenitori richiudibili. Per impacchettare l'ossido di piombo leggendo in giro ho capito che dopo aver riempito il tubetto e messo l'elettrodo dentro, per riscaldamento il polimero si contrae ed impachetta tutto in pressione.

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da Barabbauz » 18 dic 2012, 20:34

toh...quelli di Ferrara hanno aperto una filiale a Sacile, proprio dove vivono i Miei, sono stato a chiedere, mi stanno preparando un preventivo, e sono stati gentilissimi...vuoi vedere che sto forum mi porta proprio fortuna.,...

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da Ferrobattuto » 18 dic 2012, 20:49

Barabba ha scritto:...vuoi vedere che sto forum mi porta proprio fortuna.,...

He già, che fin'ora...... :mrgreen:
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Batterie e piastre

Messaggio da Hal9000 » 21 dic 2012, 8:28

Credimi se ti dico che riempire dei tubetti del diametro di 2cm è molto macchinoso e fà perdere un sacco di tempo, per riempire i tubetti del tuo link (che sono quelli usati nelle tubolari commerciali) che saranno spessi pochi millimetri è un lavoro da certosino e solo impianti industriali ad aria compressa riescono a fare bene quel lavoro, devi considerare che lavori con ossidi di piombo che sono roba poco salutare, è difficile fare lavori di precisione quando si maneggiano sostante che non possono essere toccate a mani nude, ti parlo per esperienza, io volevo fare le tubolari con i tubi del 20 per impianti elettrici ma dopo alcuni prototipi mi sono letteralmente girate le sscatole, troppo laborioso e minuzioso e i risultati erano troppo scarsi per il tempo dedicato, per quello ho scelto la strada di cose giganti e massiccie, facili da costruire e da manutenere.
Devi sempre considerare che per una piastra dovrai riempire che ne sò... 20 tubetti, per un elementi dovrai fare 10 piastre, per un accumulo dovrai fare 48 o 96 elementi, insomma la moltiplicazione non gioca a nostro favre per un lavoro così minuzioso, e poi alla fine in quei tubetti ci vanno dentro delle spinette di piombo molto sottili che si corrodono in poco tempo, è per quello che anche le tubolari non durano più di 15/20anni ma usandole con i guanti, invece soluzioni massiccie come le secchio o plantè con spessori generosi e spazi ampi ti danno una vita superiore ma con la possibilità di strapazzare di più le batterie.

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da mastrovetraio » 21 dic 2012, 12:14

Domanda logica, spero non stupida. I separatori fanno sì che le piastre non si tocchino, anzi per meglio dire fanno in modo che le "escrescenze" che crescono come microalberelli sulle piastre non generino un bel corto. E se i separatori si potessero muovere periodicamente, poniamo settimanalmente, e avessero un effetto tipo "taglia alberelli" ?? So bene che a chiacchiere è tutto facile, ma come principio dovrebbe essere giusto, e dovrebbe permettere di tenere le piastre + vicine. O no?

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da calcola » 21 dic 2012, 15:39

Hall, ci avrei scommesso che avevi già fatto delle prove e sospettavo che il problema fosse proprio nel riempire i tubetti, però se si riuscisse a trovare il sistema di farlo in modo pratico e veloce, potrebbe essere una soluzione per l'autocostruzione ed anche per il ripristino degli elementi guasti. Il tuo sistema con i secchi della vernice è sicuramente più semplice da fare e gestire, però è necessario disporre di tanto piombo e di tanto spazio. Dicevi che usano un sistema ad aria compressa quindi soffiano dentro i tubetti il biossido? Per la nube di polvere si potrebbe costruire una scatola ermetica con aspirazione della polvere e filtro.

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da Ferrobattuto » 21 dic 2012, 20:32

mastrovetraio ha scritto:Domanda logica, spero non stupida. I separatori fanno sì che le piastre non si tocchino, anzi per meglio dire fanno in modo che le "escrescenze" che crescono come microalberelli sulle piastre non generino un bel corto. E se i separatori si potessero muovere periodicamente, poniamo settimanalmente, e avessero un effetto tipo "taglia alberelli" ?? So bene che a chiacchiere è tutto facile, ma come principio dovrebbe essere giusto, e dovrebbe permettere di tenere le piastre + vicine. O no?

Di solito i separatori servono per tener separate le piastre le une dalle altre, in modo da non produrre corti. Avendo spazio se ne può fare a meno, e questo naturalmente nelle batterie commerciali non è possibile. Ma hanno in difetto che se da un lato servono a tenerle separate, dall'altro proprio a causa della loro porosità necessaria al passaggio della corrente, assorbano col tempo proprio quelle escrescenze e quei depositi e finiscano di produrre corti loro stessi. E' il classico cane che si morde la coda..... In realtà però più che di escrescenze si tratta di "spolvero", ossia scagliette infinitesimali di materiale attivo che col passar degli anni scendono e si depositano sul fondo. In alcuni casi i separatori servono anche per contenerle contro le piastre (è il caso dei "tubetti" nelle tubolari) e seguitare a farle funzionare, ma il problema rimane comunque.
Le tubolari ad elettrolita liquido sono a tutt'oggi il miglior tipo di accumulatori stazionari che esistano, sia dal punto di vista dell'efficienza che da quello della durata, e anche nel rapporto tra materiale usato e capacità ottenuta, naturalmente usate nei modi e nei limiti appropriati. Le Plantè al contrario usano molto più metallo e sono più svantaggiate nel rapporto peso-potenza, ma sono oltremodo più semplici da fare. Non necessiterebbero di separatori ma sono più voluminose. Purtroppo per ottenere la stessa durata occorre molto più metallo e molti cicli di carica e scarica, e nel momento che raggiungono l'apice dell'efficienza cominciano anche a declinare per lo sfaldamento. Sono due filosofie completamente differenti, anche se da entrambe è possibile avere buoni risultati e buone prestazioni.
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Batterie e piastre

Messaggio da mastrovetraio » 21 dic 2012, 21:04

Grazie per il chiarimento. Ho fatto un giro su internet in cerca di notizie sulle batterie tubolari, ho trovato un vecchio forum dove hanno fatto una autopsia in piena regola, impressionante il modo in cui sono costruite. Mi sto scervellando per capire come fanno nell'industria a riempire i tubetti. In centrifuga non credo. Con materiale vagliato in granulometria di sicuro. Forse avvolto in un tubetto metallico apribile, un pò come fare una sigaretta? Il procedimento più "umano" forse è proprio arrotolare in una macchina simile a quella che si usa per fare sigarette, due rulli contenuti in una fascia, il risultato è la formatura di un cilindro perfetto. Se poi si avvolgesse il cilindro in un qualche materiale (carta??) che venisse poi sciolto dall'acido si potrebbe farlo scorrere nel tubetto. Mah, mi sa che mi sognerò il problema. Magari qualcuno sa come fanno a livello industriale?

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da calcola » 21 dic 2012, 23:19

Hall nel suo post afferma che a livello industriale soffiano l'ossido di piombo dentro i tubetti. Il problema è polverizzarlo in modo da poterlo soffiare e tutto questo senza avvelenarsi e sensza avvelenare gli altri e l'ambiente.

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da mastrovetraio » 22 dic 2012, 7:58

Nella fabbrica di batterie dove ho lavorato gli ossidi di piombo venivano macinati in un mulino a sfere di ceramica, diventava fine come il talco. Quanto all'aria compressa, a suo tempo mi ero costruito una sabbiatrice semplicissima, con un serbatoio del gpl di recupero che conteneva l'abrasivo sotto pressione. Poi c'era un sistema di tubi e valvole per cui, in breve, la sabbiatrice funzionava (benissimo !)
Con pressioni basse, 4~5 atmosfere e con un compressore da 1,5 hp. Lo stesso sistema si potrebbe usare per iniettare il pbo nei tubetti, basta tarare le valvole in modo che ci sia il massimo trasporto di materiale con la minima spinta. Se interessa posso pubblicare lo schema. Io lo usavo con carborundum , era fenomenale, se stavo fermo sullo stesso punto in un minuto si bucava un vetro da 4 mm. L'uggello era piccolo, li facevo con i fusibili in porcellana, diametro esterno 6 mm. Il carborundum è una specie di sabbia, molto pesante. Il PbO in polvere dovrebbe essere trasportato senza sforzo. Per non inquinare e per non respirarlo ci vorrebbe un impiantino misero, magari basta un bidone aspiratutto. Io mi ero costruito un aggegio semplicissimo, ovvero una maschera a cui avevo tolto il filtro sostituendolo con un tubo lungo 6-7 metri, che usciva dalla cabina di sabbiatura per andare a connettersi con una ventola tipo aspirafoglie, però ovviamevte messa a spingere. La pressione in eccesso teneva le valvole di espulsione della maschera sempre aperte, era quindi impossibile respirare porcherie. In cabina, per abbattere il polverone avevo un ventilatore centrifugo che spingeva dentro un filtro a manica, semplicissimo.
Comunque se non la conoscete fate un salto dal tabaccaio, fatevi mostrare la macchinetta per fare le sigarette, quella semplice con due cilindretti rigidi, rotanti dentro un nastro di plastica. Il principio è quello giusto, fa sigarette perfette, cilindriche e dello stesso diametro del filtro.. Basterebbe costruirla più grande, in acciaio, al posto della cartina il tessuto che andrebbe cucito dopo. Bisognerebbe però conoscere la quantità esatta di PbO da "rollare " Con questo sistema, oltretutto, non c'è modo di far polvere, niente maschera nè aspiratore. ".

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da Hal9000 » 22 dic 2012, 10:16

Beh io non lavorerò mai con polveri di ossidi e solfati di piombo, mica voglio muorire di qualche strana malattia per fare 2 batterie.... :barf:
Fino ad ora recuperando ossidi+solfati da batterie esauste ho sempre lavorato con delle paste umide che di polvere proprio non ne fanno, sono ben conscio che si lavora con sostanze molto velenose, inoltre il piombo è un metallo che entra nel nostro organismo, si deposita nei tessuti degli organi vitali e li ci resta fin che non ci seppelliscono, ovvero il nostro organismo ha serie difficolta a espellere il piombo, quindi sono maniacalmente ossesisonato dalle precauzioni quando maneggio queste cose, anzi a volte persino paranoico, ma meglio peccare in eccesso che in difetto su queste precauzioni visto che una volta ingerito non lo espelli più.

LA cosa ridicola è che nei primi del '900 c'erano fabbriche che costruivano batterie al piombo per l'allora nascente mercato dell'auto che facevano lavorare dei poveri ed ignari operai letteralmente con le mani in pasta, impastavano a mani nude le piastre delle batterie con gli ossidi, hgo visto alcune antiche foto dell'epoca in cui si vedevano saloni pieni di banchi ed operai con tutti i tavoli e il pavimento nero di ossidi di piombo, mamma mia che orrore, povera gente!!! :barf: :barf: (:)

Fatta questa premessa, a livelllo industriale il sistema di riempire i tubetti è un segreto gelosamente custodito in quanto il metodo più veloce determina il costo di mercato inferiore del prodotto finito, ma parlando con svariate persone nel corso degli anni qualche particolare sono riuscito a dedurlo, mi pare che uno dei metodi sia di infilare le sottilissime spinette di piombo nei tubetti (sono delle piastre fatte a tantissime spinette parallele invece che a griglia, quindi infilano le spinette nel tessuto a trama tubolare, poi con aria compressa soffiano dentro gli ossidi e con le vibrazioni aiutano il processo di riempimento, ovviamente dal fondo dei tubetti uscirà parte di questo ossido, ma tanto viene recuperato, una volta terminata la procedura ul fondo vengono messi quei famosi tappini di plastica che si vedono nelle tubolari che abbiamo comprato.

Al di là della difficoltà di replicare questa operazione in casa, sia per le ragioni tecniche, sia per l'elevata velenosità di tali polveri che pe ril fatto che is usa ossidi di piombo e noi da batterie usate recuperiamo biossido di piombo e solfato di piombo, la vedo come una procedura molto laboriosa e a mio avviso se devo usare tutte le ferie per fare batterie me le compro che faccio prima.

Poi bisogna anche considerare il fatto che tutto questo lavorone e tutti questi rischi servirebbero solo per avere un surrogato di bateria commerciale che dura tanto uguale e che ha gli stessi difetti, per esempio le sottilissimi spinette da 1mm si corrodono e si spezzano, è uno dei motivi per cui anche le batterie tubolari si rovinano se scaricate sotto una certa soglia, e il motivo per cui non durano così a lungo come la logica imporrebbe.

Io ho certato un modo di fare gli accumulatori in fai-da-te per risolvere i problemi delle commerciali, non per replicarle a fotocopia, di fatti da prove e riprove su prototipi ho scoperto che con alcuni semplci accorigmenti progettuali si possono realizzare da ben 100 anni accumulatori stazionari quasi eterni (rapportati alla vita media umana) ma purtoppo non ho trovato nessun produttore nel mondo che realizzasse batterie con questi accorgimenti, è per questo motivo che mi stò facendo due maroni così a costruire batterie per conto mio, perchp nessuno le realizza come voglio io, perchè è un lavoraccio maneggiare queste rostanze con tutte le dovute precauszioni, ma visto che è un tale sbattimento lo voglio fare una sola volta nella mia vita e poi quelle batterie le volgio usare fin che campo senza dovermi sbattere di nuovo a metterci mano....

E' ovvio che un qualsiasi tipo di batteria realizzata con un automazione industriale costa molto meno, farlo a mano non costerà mai meno, e non parlo solo di costo di denaro ma anche di tempo.

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da mastrovetraio » 22 dic 2012, 12:14

Quindi i tubetti non sono una priorità. Meno male che esiste questo forum, con persone come te che hanno già sperimentato e sono in grado di discernere tra l'utile e l'inutile. Quanto ai pericoli da piombo, ioquando avevo il mio laboratorio di vetrate ne ho maneggiato tanto. Ed ho vissuto 5 anni in Costa Rica dove importare qualcosa era un gran mal di testa, oltre che tasse del 100% e dato che mi serviva piombo ad H per le vetrate avevo rimediato il pistone idraulico di un carrello di aereo, pompa idraulica, cilindro e orifizio fatto dal tornitore, più resistenza elettrica per riscaldare. Insomma un bel marchingegno. E di piombo ne facevo almeno 500 metri ogni volta. Bene, facevo le analisi per i metalli pesanti 2 volte all'anno e non ho mai avuto problemi. Gli unici ad aver problemi erano gli operai della fabbrica di batterie FUMATORI che fumavano senza essersi lavati le mani. E nota che quelli che lavoravano nel reparto ossido di Pb usavano mascherine ridicole, di carta. Quindi tranquillo, guanti in lattice, una maschera VERA con un bel filtro e sei a posto. Se hai dei "compiti" di ricerca per le batterie che tu possa delegare io sono disponibile, il tempo per 'fare' per ora è poco, ma per ricerche tempo ne ho. Dato che le batterie mi interessano molto, se posso essere utile.......

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Re: Batterie e piastre

Messaggio da Ferrobattuto » 22 dic 2012, 13:31

Hal9000 ha scritto:.....Io ho certato un modo di fare gli accumulatori in fai-da-te per risolvere i problemi delle commerciali, non per replicarle a fotocopia, di fatti da prove e riprove su prototipi ho scoperto che con alcuni semplci accorigmenti progettuali si possono realizzare da ben 100 anni accumulatori stazionari quasi eterni (rapportati alla vita media umana)......

A parte le tue validissime realizzazioni con le "Cilindriche", se hai della documentazione oppure link o altro che possa permettere di "studiare" un po' anche a noi, sarebbe bello poterne usufruire. Non è per pigrizia o cattiva volontà, ma talvolta per mancanza di qualche idea o soltanto non trovare le "parole di ricerca" adatte non si riesce a trovare la pagina o il sito giusti su cui trovarne. A volte anche arrovellandosi il cervello in tutti i modi non si riesce di trovare una soluzione adatta.

Per quanto riguarda le tue cilindriche Hal, visto che abbiamo assodato che sono ottime per accumuli a lungo termine ma per correnti contenute, non se ne potrebbe studiare una "versione intermedia", un po' meno "eterna" ma per correnti maggiori? Che sò, magari più elettrodi concentrici con spessore minore? Lo "sbattimento" sarebbe assicurato comunque, ma trattandosi di doverlo fare per una sola volta si potrebbe anche sopportare. Per gente come me e qualche altro quì nel forum, anche doverci lavorare una settimana ad elemento, non sarebbe la fine del mondo, in capo a qualche mese si avrebbe comunque un bel banco da caricare.....
Per gli ossidi e le polveri sono daccordo con voi, bisogna stare molto attenti, e soprattutto non respirarne, che per il contatto con la pelle si risolve abbastanza facilmente.

@Mastrovetraio:
Sei una miniera di idee! Quella tua idea per la sabbiatura è ottima! A me è servito più di una volta di dover sabbiare delle cose e l'aria non mi bastava mai..... Oltretutto ci ho buttato via una pistola da sabbiatura di quelle del commercio, che la sabbia se l'è mangiata come pane e cioccolata. :D
Se mi mettessi giù uno schemino un po' dettagliato te ne sarei veramente molto grato.....
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Batterie e piastre

Messaggio da calcola » 22 dic 2012, 19:15

La lavorazione dei tubetti si potrebbe fare sottocappa aspirante dotata di filtro adatto al recuoero, ho in mente una vecchia cappa in legno che potrebbe essere replicata facilmente e con poca spesa, volendo si potrebbe aggiungere alla serranda di vetro anteriore un paio di guanti al neoprene. Il vantaggio nel costruire le piastre tubolari sarebbe nel rigenerare i vecchi elementi.

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