Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Marko » 11 giu 2014, 18:10

Infatti sto facendo così. Oggi son riuscito a fare una foto decente...
batteria.jpg
batteria.jpg (38.76 KiB) Visto 5547 volte

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 12 giu 2014, 0:35

Bhè, finalmente in questa foto si vede benissimo che una piastra è biancastra (negativa) e l'altra è scura, più o meno marronastra (positiva)..... Quelli "zigrinati" ovviamente sono i separatori.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 12 giu 2014, 12:49

E aggiungerei che sono dei bei separatori,con una canalina abbastanza ampia per permettere il ricircolo dell'elettrolita,una volta mettevano dei separatori con una canalina larga e piccola,le piastre espandendosi dopo un pò tendevano a chiuderla,o cmq limitarla,mentre con canaline cosi l'accesso dell'elettrolita è migliore.
Io non ci vedo nulla di male,un pò di solfato sulle negative,ma niente di che,se il livello dell' elettrolita è buono.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Luca450Mhz » 12 giu 2014, 12:51

Io sto recuperando una batteria che era a 0V, la sto caricando con un alimentatore da laboratorio (0-30V 0-5A).
Ho lasciato in carica per un paio di giorni a la tensione è salita. Ho fatto un test di scarica veloce e la batteria si sta riprendendo.
Il densimetro mi dice che la densità dell'acido è ancora bassa. Ho fatto riposare la batteria e volevo fare la ricarica almeno a 15,5V (non so se è una batteria al calcio).
L'alimentatore non riesce ad andare oltre i 14,8V, con una corrente di 0,6A. Per superare i 15V devo mandare la corrente ad oltre 1A, e la batteria bolle parecchio.
Ho lasciato una corrente di 0,5.
Che ne pensate, è solo conseguenza della solfatazione ancora molto alta? Devo lasciare altri giorni così?
In parallelo ho messo un desolfatore piccolino, un AkkuAktivator.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Marko » 12 giu 2014, 14:29

Luca450Mhz, secondo me puoi portarla anche a 1A. Da quanto è la batteria?

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Luca450Mhz » 12 giu 2014, 14:57

La batteria è una Iveco da 70Ah. ll fatto è che bolle veramente tanto, anche se la corrente di 1A in realtà la può sopportare senza problemi.. però a tensioni così alte si vede che l'elettrolita ne risente e fa questo effetto

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Marko » 12 giu 2014, 15:51

Le mie bollivano moderatamente. Iniziato con una varta sigillata da 70ah e le altre da 45ah marca Lubex prese alla bricoman a 29 euro cad. (hi quality :blink: )Allora potresti man mano che la corrente scende sotto gli 0,6A, aumentare la tensione e attendere che ricali la corrente. Ci vuole tempo, circa un mesetto per riportarla su valori accettabili, almeno così è capitato a me. Tienici aggiornati..

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Marko » 12 giu 2014, 15:53

Dolomitico ha scritto:E aggiungerei che sono dei bei separatori,con una canalina abbastanza ampia per permettere il ricircolo dell'elettrolita,una volta mettevano dei separatori con una canalina larga e piccola,le piastre espandendosi dopo un pò tendevano a chiuderla,o cmq limitarla,mentre con canaline cosi l'accesso dell'elettrolita è migliore.
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Mi hai tranquillizzato p003

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da eneo » 12 giu 2014, 16:13

Marko ha scritto:Le mie bollivano moderatamente. Iniziato con una varta sigillata da 70ah e le altre da 45ah marca Lubex prese alla bricoman a 29 euro cad. (hi quality :blink: )Allora potresti man mano che la corrente scende sotto gli 0,6A, aumentare la tensione e attendere che ricali la corrente. Ci vuole tempo, circa un mesetto per riportarla su valori accettabili, almeno così è capitato a me. Tienici aggiornati..


Quoto, dagli tempo...anche io su 80/100Ah ci mettevo circa 3-4 settimane....
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Luca450Mhz » 12 giu 2014, 16:18

Ok perfetto aspetto che la tensioni salga da sola, senza aumentare la corrente.
Anche perchè se aumento la tensione, rimane cmq bloccata. Vi aggiorno mano mano. Grazie!

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Marko » 12 giu 2014, 17:07

Più che altro, se usi un alimentatore stabilizzato come il mio, dove puoi regolare la tensione e la corrente, probabile, che vedrai scendere l'assorbimento, ma la tensione rimane uguale, dovrai sollevarla a mano.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Luca450Mhz » 13 giu 2014, 8:20

Si uso un alimentatore da laboratorio stabilizzato con regolazione tensione e corrente. Soltanto che la tensione anche se l'aumento, non cambia. La tensione sale un pochino solamente se alzo anche la corrente. Può dipendere dal fatto che la resistenza interna sia ancora alta.
Ieri sera ho staccato l'alimentatore, ho fatto riposare la batteria tutta la notte, e questa mattina la tensione a vuoto era circa 12,80V. Ho collegato una mezz'oretta una lampada alogena da auto da 55W, e poi ho rimesso in carica.
Ogni tanto va fatta riposare la batteria dalla carica? Ed è meglio se effettuo anche delle scariche nel frattempo? O lascio sempre attaccato in carica e basta? (io credo siano meglio le prime due che l'ultima..)

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 13 giu 2014, 9:20

Se ci attacchi un desolfatatore la puoi lasciare perennemente,anche a 13.9V,non occorre strafare,se invece punti sulla tensione,dovresti fare delle ricariche cicliche.
Ovvero la porti fino a 16.2 volt con la corrente impostata a 1/10 della capacità (su una batteria da 50A la corrente a 5A,tanto poi si arrangia da sola).
Una volta arrivato a 16.2v la scarichi un pò,diciamo un 20/30% e poi la ricarichi.
Lindemann spiegava che batterie che erano solfatate all'inizio arrivavano subito a 16.2v senza tanti giri,poi col tempo la chimica si ristabiliva e cambiava la curva di carica,che cominciava a diventare più progressiva.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 13 giu 2014, 12:28

Luca450Mhz ha scritto:Si uso un alimentatore da laboratorio stabilizzato con regolazione tensione e corrente. Soltanto che la tensione anche se l'aumento, non cambia....

Dunque: se usi un alimentatore di quel genere, la tensione va impostata a vuoto, mentre la corrente dopo che hai collegato la batteria. Il valore di tensione che imposti deve essere quello finale che intendi raggiungere a batteria carica. Ad esempio 15,6V. Poi colleghi i morsetti alla batteria tenendoti basso con la manopola di regolazione, e dopo la alzi fino al valore di corrente che intendi usare nella carica.
Questo perché: il circuito interno dell'alimentatore (specie se di buona qualità.....) interviene abbassando la tensione sulla resistenza che vede ai morsetti, fino a raggiungere un valore tale di tensione che su quella resistenza eroghi la corrente impostata. Una batteria scarica darà una lettura della resistenza notevolmente più bassa di una carica (veramente si tratterebbe di "soglie di tensione", ma quì il discorso si fa lungo.....). Naturalmente a batteria completamente carica la tensione raggiungerà automaticamente il valore impostato all'inizio. Per sapere quanto tempo impiegherà la carica a raggiungere quella tensione basta dividere la capacità della batteria per la corrente impostata e moltiplicare il risultato per 1,2.
Mi spiego: se hai una batteria da 50Ah e la stai caricando con 2A, si fa (50:2)x1,2=30 ore. Questo se la batteria che stai caricando è completamente scarica, ossia ha raggiunto i 10,5V a fine scarica, naturalmente se ha già un residuo di carica interna ci vorrà di meno.
Può metterci di meno anche se è solfatata, in quanto la solfatazione diminuisce la capacità, ma in questo caso toccherà tenerla a corrente molto bassa e massima tensione per qualche ora, a "friggere" lentamente.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Luca450Mhz » 13 giu 2014, 13:48

Grazie Ferrobattuto per la spiegazione. Io ho fatto proprio così, a morsetti scollegati ho impostato la tensione, e i regolatori della corrente li ho tenuti bassini (sono 2, regolazione fine e non). Però la tensione non sale. Lascerò ancora collegato e poi controllo la misura della densità dell'acido con il densimetro.. Forse non riesce a salire la tensione perché la solfatazione è ancora molto accentuata (per me è un miracolo anche che si sta caricando piano.. :) )

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Marko » 14 giu 2014, 9:42

Io invece in due gruppi di batterie auto da 45A già desolfatate , ho aggiunto un pochino di acqua deionizzata, anche se poi mi sono accorto che non erano da rabboccare. Dopo tre anni, avranno bisogno, mi chiedevo (alla vista ,se non scollegate e rimosse, non sono accessibili), per precauzione ne ho rabboccato un pochino. Risultato, la densità è calata da 1,29-30 a 1,26-27 a carica completa. Le altre invece sono ovviamente rimaste a 1,29-30. Ho misurato la tensione ai morsetti, i valori erano identici alle altre. Secondo voi essendo l'acido meno aggressivo, può "risparmiare un po le piastre? si solfatano prima? (diceva un ex collega poco alfabetizzato " provare e credere" invece che provare per credere) Staremo a vedè...

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 14 giu 2014, 10:40

Rabboccare acqua entro i limiti non fa mai male,anzi l'ideale sarebbe che rimanesse sempre al livello max.
Su grossi impianti ci installano di kit per irrigazione,per tenere le celle ben fornite,quindi non ti preoccupare,se ne metti troppa te la sputazza fuori,basta stare nei limiti.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 14 giu 2014, 12:07

Marko ha scritto:Secondo voi essendo l'acido meno aggressivo, può "risparmiare un po le piastre? si solfatano prima?

Si alla prima domanda. Infatti gli elementi per uso stazionario hanno una capacità maggiore per l'acido e una densità minore, anche di 30 - 50 grammi/litro. In questo modo la quantità d'acido necessaria è presente ugualmente, ma l'aggressività della soluzione è minore. Naturalmente non si può scendere più di un tanto perché altrimenti diminuisce la conduttività della soluzione (l'acqua distillata è praticamente isolante.....)
No alla seconda domanda. In pratica ti ho risposto sopra: meno densità, meno aggressività, meno solfatazione.

L'aqua "deionizzata" NON è acqua distillata. Conviene usare acqua "demineralizzata". Sono due cose differenti. ;) Per i ferri da stiro probabilmente vanno bene ugualmente, per le batterie no.
Una volta facemmo una discussione, probabilmente è ancora da qualche parte, su come usare l'acqua piovana. Se si vive in campagna o in zone extraurbane, basta raccogliere l'acqua piovana in periodi in cui piove parecchio e dopo un po' che ha iniziato a piovere. Filtrata con un panno pulito e a trama sottile, si fa bollire per uccidere i microorganismi e si conserva in recipienti puliti e tappati di vetro in un posto all'ombra. Certo, non possiamo conservarla per anni, ma sicuramente da un inverno all'altro si.
Se di acqua ne serve poca si può anche acquistare, ma nel caso ne serva molta probabilmente conviene raccogliersela......
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Marko » 14 giu 2014, 12:27

Grazie 1000 per le informazioni. Mi correggo ho usato acqua demineralizzata. Anche se pensavo fino a poco fa che fossero la stessa cosa. Non si smette mai da imparare :clapping: p003

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Luca450Mhz » 19 giu 2014, 11:38

Forse ho fatto un bel guaio.. dopo un periodo di carica (la batteria da 70Ah che sto recuperando), volevo testare la capacità attuale. Ho utilizzato un lampadina da auto 55W.
Ho effettuato la scarica in vari momenti diversi (dato che non ero sempre a casa e volevo controllare).
L'ultima volta, facendo dei calcoli, ho dedotto che la batteria avrebbe ancora retto per 4 ore di fila (ero fuori casa). Quando sono tornato la triste scoperta: la tensione era a circa 8V!!!
Ho staccato subito e messo in carica. Un giorno intero di carica. Tutta la notte a riposo. La tensione a vuoto secondo il tester è di 12,9V, ma la densità dell'acido è bassissima, quasi verso la fine della scala.
Ho fatto un danno irreversibile? La densità potrebbe aumentare nuovamente?
Questa mattina ho rimesso in carica. Il desolfatore è sempre collegato.. speriamo bene..

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