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Messaggio da michelino » 23 dic 2015, 9:24

Buongiorno a tutti, ho bisogno di una delucidazione in termini fisici delle batterie a piombo liquido.
In pratica dopo un paio di mesi di utilizzo mi trovo le batterie usate per l'accumulo di rete con le piastre tubolari nerissime e quelle negative di un bel grigio chiaro e fin qui tutto bene. Però sotto i tappi noto una patina nera e volevo sapere se questo è normale.
Quelle che uso per il 24V invece sono tutte grige, sia le piastre tubolari positive sia quelle negative.

Grazie per l'aiuto
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Re: Domanda agli esperti

Messaggio da Dolomitico » 23 dic 2015, 13:28

Sicuro che siano nerissime e non rosse scuro?
Le positive sono di questo colore,e non è normale che sull'impianto a 24v siano tutte grigie,hai cotrollato bene?
Sotto i tappi è normale un pò di patina nera,l'importante è che non sia troppa,durante l'uso un pò di polvere degli ossidi si stacca e precipita sul fondo,ma anche sui tappi si possono trovare delle tracce.
Se la densità dell'elettrolita è buona e non ci sono segni di rigonfiamento o materia attiva che fa diventare il liquido torbido durante la ricarica è tutto ok.
Se usi i voltaggi classici munisciti di un buon desolfatatore se ti va.

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Re: Domanda agli esperti

Messaggio da bodo81 » 23 dic 2015, 18:34

non ti preoccupare, anch'io ho quel nero qui tappi, come dice anche Dolomitico, importante che il acido non diventi torbido ;) invece per quel altre non e normale che anche le positive sono grigie
@Dolomitico non so xche, ma e vero che le piastre positive delle tubolari sono nere....ho notato che quel colore rosse scuro si trova di più nelle batterie da auto

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Re: Domanda agli esperti

Messaggio da michelino » 27 dic 2015, 8:29

Buongiorno a tutti ed auguri in ritardo. In entrambi i banchi l'elettrolita è perfettamente trasparente tantoché le piastre sono perfettamente visibili. Grazie mille per la delucidazione. Comunque sono grigie, come erano quelle da 48V appena prese. Entrambi i banchi vivono in parallelo ai desolfatatori, per sicurezza.
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Re: Domanda agli esperti

Messaggio da Ferrobattuto » 27 dic 2015, 13:08

michelino ha scritto:......Quelle che uso per il 24V invece sono tutte grige, sia le piastre tubolari positive sia quelle negative.

Bisognerebbe controllare la densità dell'elettrolito, che probabilmente è molto bassa. In più c'è la possibilità che la tensione di fine carica sia insufficiente, o sia insufficiente la quantità di carica che subiscono.
Occhio che il desolfatatore sia adeguato alla capacità del banco.
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Re: Domanda agli esperti

Messaggio da michelino » 31 dic 2015, 8:32

Come tensione le tengo vicine ai valori nominali (ne avevo fatta menzione in post precedenti) probabilmente come corrente non riesco a raggiungere (per ora) il C10 (24A) ma un po' meno. Infatti sono intenzionato ad aggiungere un altro paio di pannelli per superare il periodo invernale che quest'anno è molto favorevole viste le belle giornate di sole ma per quelli a venire preferisco mettermi al riparo.
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Re: Domanda agli esperti

Messaggio da Ferrobattuto » 31 dic 2015, 13:49

Per caricare bene e togliere tutto il solfato dal banco a 24V dovresti portarle a 31 o 32V almeno, con bassa corrente in modo che non bollono. In questo modo il solfato si riconverte completamente.
Tranquillo che se lo fai con bassa corrente (C/30 o C/40) alle batterie non succede niente, in realtà si rigenerano, purché ovviamente siano integre e non ci siano già danni "meccanici" (tottura delle piastre o rigonfiamenti vari).
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Re: Domanda agli esperti

Messaggio da michelino » 5 gen 2016, 15:06

Lasciando sempre collegati i desolfatatori (un Megapulse ogni 2 batterie visto che il banco è 24V) ottengo il risultato identico ?
Come regolatore ho il mornigstar PWM che mi pare eccellente rispetto al buon Genius.

PS: Mi spieghi perchè non devono bollire ? Mi incuriosisce molto la cosa.

Grazie mille
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Re: Domanda agli esperti

Messaggio da Ferrobattuto » 5 gen 2016, 16:32

A questo punto bisogna distinguere tra "bollire" e "friggere".
Bollire è quando vengono a galla vere e proprie bolle che si rompono schizzando, friggere invece è quando si formano una miriade si bollicine piccole e agitano la superficie del liquido. Questa è la condizione ottimale dell'elettrolisi che si produce con bassa corrente a fine carica e con tensione elevata, che scioglie completamente il solfato e ripristina la densità dell'acido. In genere intorno ai 16,2V su batterie da 12V nominali, oppure a 2,7V per elemento.
Questo in fase di desolfatazione (solfatazione pesante.....) può protrarsi per un po' di tempo, tipo un'ora o due, poi si lascia riscendere la tensione, e infine se serve si rifà. La batteria nel frattempo non deve scaldare, per questo si usa una corrente bassa. Anche perché la corrente in eccesso viene sprecata e serve solo a fare elettrolisi inutile e consumare acqua.
Una buona tensione "normale" di fine carica e di 15 - 15,5V per batterie da 12V nominali, oppure 2,5 - 2,6V per elemento, sempre arrivandoci con bassa corrente, anche se a inizio carica si è partiti magari un po' "di corsa" per ritirare su un banco un po' esausto.
In realtà usandole in questo modo non ci sarebbe bisogno di desolfatatori, in quanto la desolfatazione glie la stiamo già facendo. I desolfatatori, dato che sono nati essenzialmente per batterie da auto e perciò caricate al massimo ai soliti 14V (tensione insufficiente.....), visto che vengono lasciati connessi perennemente, fanno la stessa cosa ma usando impulsi a tensione elevata ma di durata brevissima. I loro picchi di corrente sono elevati ma di potenza molto limitata, in modo da non guastare le moderne centraline elettroniche delle auto, nate per sopportare tensioni non più alte di 15V.
In passato, quando l'elettronica sull'auto non c'era e si usavano dinamo e regolatori elettromeccanici, in genere la tensione era limitata proprio intorno ai 15V.... E una batteria che durasse meno di 6 o 7 anni era giudicata una fregatura.
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Re: Domanda agli esperti

Messaggio da michelino » 7 gen 2016, 9:27

Grazie mille. Chiarissimo. Infatti Solar Eclipse carica il banco in questo modo. Ossia prima lo segue in corrente e poi in tensione. Chiaramente con sonda temperatura batterie. Presumo faccia lo stesso Morningstar, il problema su questo banco è che ho troppa poca potenza e troppi assorbimenti. Comunque sto integrando con altri 300 Wp da un'altra coppia di pannelli con questi dovrei arrivare ad avere 600W efficaci. Comunque il banco in questione è nuovo. Ti farò sapere l'evolversi della cosa.
Ora manca solo il sole dato che in Trentino fà sereno di notte e nuvoloso di giorno ultimamente.
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Re: Domanda agli esperti

Messaggio da Ferrobattuto » 7 gen 2016, 9:53

michelino ha scritto:Grazie mille. Chiarissimo. Infatti Solar Eclipse carica il banco in questo modo.....

Se vuoi recuperare bene quel banco conviene che lasci perdere gli "automatici" e gli "automatismi" vari, ti munisci di un normale caricabatterie "manuale" e operi con quello, un amperometro e un tester per la tensione. E per "sensore di temperatura" usi le tue mani: non debbono essere niente di più che appena tiepide. Se lasci che quel solfato bianco seguiti ad incrostarsi, con buona probabilita a breve le piastre si gonfiano e poi si sbriciolano, poi..... Addio batterie.
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Re: Domanda agli esperti

Messaggio da michelino » 18 feb 2016, 17:14

Ciao, è un banco nuovo di zecca ed infatti le celle stanno cambiando colore pian piano grazie alle belle caricate che il sole ci regala ogni 5 giorni di nuvole :).
Comunque le positive stanno diventando rossicce e le negative grigie.
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Re: Domanda agli esperti

Messaggio da michelino » 23 mar 2016, 10:36

Confermo che ad oggi le celle sono diventate belle rossicce. Da loro prelevo ogni giorno circa 1.25 kWh e le ricarico con circa 1.7 kWh a 30 V (banco da 24). Fin qui tutto ok
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