batterie fotovoltaico quesito.

[nuti2]

Ciao a tutti, apro questa nuova discussione in quanto vorrei dei chiarimenti sulla reale bontà-utilità delle batterie per accumulo, dovendo fare un preventivo per una riqualificazione energetica laddove tra le tante cose verrà installato un impianto da 4 Kw/h off grid con accumulo vorrei dare al mio cliente delle informazioni sulle batterie il più trasparenti possibile.
Avendo avuto dei scarsi risultati sul mio impianto, ho dei forti dubbi sul sistema regolatori ed effettivo accumulo delle batterie, pertanto mi rivolgo a voi per fugare ogni dubbio, ( a chi altro dovrei rivolgermi?)
Ponendo un'autonomia di accumulo di circa 2 gg, con un consumo di 5-6 Kw/giorno, dovrei avere un banco da circa 14/kw.
e fin qua va bene, basta avere tante batt quanto basta per questo accumulo, [u]ma il mio dubbio e se effettivamente poi questo banco ridà quanto effettivamente dovrebbe.
[/u]Siccome sul mio impianto non hò questo tipo di riscontro mi rivolgo a voi per un'eventuale chiarimento, pertanto chiedo un consiglio e un'analisi, (Sé possibile) sui rendimenti effettivi delle batt e eventualmente che tipo usare, evitiamo le Plantè in quanto hanno dei costi troppo alti.
Un grazie in anticipo e ..........buone feste.

[Alain]

Spero di evitare castronerie ma credo che, se la tecnologia sarà piombo/acido, devi considerare, per la salvaguardia delle stesse, una scarica massima di circa il 20%, quindi il banco dovra essere di circa 14kWh * 5 = 70 kWh!!

[Ferrobattuto]

Il conto è differente......
Con un consumo posto a 5KWh giornalieri, per una autonomia di 2 giorni (sarebbe meglio 3....) occorrono in teoria 10KWh di accumulo, ma considerando che non conviene scaricare il banco più del 50% (il 20% è "estremamente" prudenziale....) In realtà occorrono 20KWh. Considerando che un banco di buone batterie tubolari al piombo con elettrolita liquido ha un rendimento medio tra energia di carica e energia di scarica dell'80% circa (da nuove di più, invecchiando parecchio un po' meno) bisogna tenerne conto nel progetto del sistema di ricarica.
Questo con accumulatori stazionari al piombo, se si usano le LiFePo si può pensare di scaricarle anche all'80%, per cui il banco vierne più piccolo, se invece si usassero le NiFe si può pensare di scaricarle (sempre nei soliti due giorni) anche al 100% senza che subiscano particolari danni, purché poi non vengano lasciate completamente scariche per molto tempo.
Gli accumulatori al piombo restano ancora la soluzione più economica e tecnicamente poco complessa, di buona durata se ben condotte, le LiFePo sono più costose e tecnicamente più complesse da gestire, le NiFe per il momento restano costosissime ma tecnicamente più "strapazzabili" e di durata..... Lunghissima.
Ovviamente, come già scritto in molte altre discussioni, si parte sempre dai consumi, per cui aumentando i consumi aumenta proporzionalmente tutto il resto.

[nuti2]

Il conto è differente......
Gli accumulatori al piombo restano ancora la soluzione più economica e tecnicamente poco complessa, di buona durata se ben condotte, le LiFePo sono più costose e tecnicamente più complesse da gestire, le NiFe per il momento restano costosissime ma tecnicamente più "strapazzabili" e di durata..... Lunghissima.

ciao a tutti, e grazie delle risposte, ciao ferro dammi dei dati e delle marche per un accumulo "decente", tù cosa faresti?, , che regolatori che tipo di batt? ciaooooo

[nuti2]

.... ma poi conviene avere un accumulo per 2 o 3 gg?, o conviene avere poche batt e usare qualche aiuto?, dico per via dei costi e della gestione del banco, teniamo presente che non tutti sono fai da tè, ciaooo

[Ferrobattuto]

Per le marche basta che ti fai un giro in rete con google mettendo "elementi stazionari tubolari 2V" ed uscirà di tutto e di più. Le marche sono tante e anche i tipi: Fiamm, Faam, NBA, ecc...... Le migliori sono del tipo OPZV.
Per le LiFePo non posso aiutarti, chiedi a Badgir o ad altri che ne hanno montate.
Le NiFe (accumulatori Ferro-Nichel) invece per ora vengono solo dalla Cina, anche se ultimamente un paio di intermediari europei (Germania e Inghilterra, mi pare.....) si stanno dando da fare, per cui a breve forse diventeranno abbordabili.
Un banco di quella capacità conviene che sia a 48V, e per inverter e regolatori puoi chiedere a Max o a qualche altro, che ne sanno più di me.
Un banco più piccolo significa ricorrere spesso alla rete elettrica, appena manca un po' di sole, e significa anche sfruttare di più il banco di accumulo. Comunque se ti fai un gori nelle discussioni in "Solare fotovoltaico" trovi tutte le soluzioni intermedie possibili.

[maxlinux2000]

ciao,

aggiungo che di solito si calcolano 3 giorni di autonomia per compensare le giornate di nuvolo.

CMQ non ci hai detto se il cliente ha un contratto con l' enel o altra fonte di energia a basso costo.
Per esempio se il tuo cliente avesse un contratto con l'enel acnhe monofase da 1.5kW, potrebbe mettere batterie sufficienti per 1 solo giorno, e sopperire con l' enel quando il sole è vacante.

Allo stesso modo se il cliente avesse accesso a combustibile agricolo o avesse un generatore a gas che gli rende 1kWh per 50-70cents allora diventa conveniente mettere poche batterie e accendere il generatore appena queste vanno leggermente sotto il 60% di carica. Volendo si puó automatizzare il tutto.


Il calcolo che di solito faccio per un sistema completamente offgrid con autnomia di 3 gg, è questo:

kWh di consumo al giorno, x 6
nel tuo caso: 6kWh x 6 = 36 kWh di batterie
ti servono anche 4300Wp di pannelli FV

ti allego un pdf con i dati: