Batterie Nichel Ferro Cinesi

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Hal9000
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 17 mag 2017, 19:09

Si è proprio lo stesso!
Hmm strano che si sia bruciato, allora devi considerare che il circuito boost ha il mosfet che tira a massa quella bobina caricandola con la tensione che ha in ingresso, poi c'è un diodo in serie alla bobina che và verso l'uscita in modo tale che quando il mosfet si spegne tutta l'energia imagazzinata dalla bobina viene scaricata verso l'uscita come rilascio induttivo con un impulso di tensione inizialmente molto alto ma che si adatta al carico in uscita con tutti i condensatori vari, però devi fare attenzione che anche a circuito spento il + di ingresso è sempre connesso tramite questo diodo al + di uscita quindi per evitare un corto secco tra ingresso e uscita devi SEMPRE avere la Vin minore della Vout, per esempio se ci colleghi due batterie 12V potrebbe essere che la Vin è uguale o maggiore e allora kaboom corrente senza limiti attraverso il povero diodo.

Se non fosse questo il caso potrebbe essere che non hai regolato preventivamente la limitazione di corrente, io prima li accendo solo con la Vin collegata ad un alimentatore da banco per esempio a 12V, regolo il trimmer della tensione di uscita per esempio a 24V, poi ci collego una lampadina e giro al minimo l'altro trimmer della corrente, dopo di chè tolgo la lampadina e alzo la Vout al valore che mi serve (nel caso di questo sistema 55V per essere sicuro che carichi sempre le 48V ma senza far accendere i boiler) poi alzo la corrente al valore desiderato, mi pare che il minimo sia 2 o 3A.

Se vuoi limitare la corrente su valori più bassi di 3A cambia quel filo a fianco al fusibile che è la shunt del limitatore di corrente, per esempio con un filino più sottile da circuiti filati riesco a scendere a 300mA ma puoi anche metterci una resistenza.

Però mi pare strano che ti salti per colpa di un corto che c'è anche un fisibile dovrebbe saltare prima quello....
Guarda io ne avevo preso 1 di prova assieme ad altri modelli e quando ho visto che andava così bene ne ho presi altri 10 che vengono sempre utili sopratutto a prezzi così bassi.

Come ti dicevo ad alcuni gli ho cambiato i condensatori e ripassato le saldature che effettivamente erano stati assemblati un pò da cani, magari il tuo aveva dei pin piegati o qualche corto?
Ma cosa è saltato il mosfet, il diodo schottky o altro? Se eri vicino potevamo provare a ripararlo è un circuit abbastanza semplice, prova a mettere una foto.

I diodi che ho messo in uscita servono solo per evitare di avere il DC-DC sotto tensione dalle batterie 48V quando spengo quella parte del circuito dalle batterie 24V perchè comunque con la retroazione di feedback qualcosa consumano sempre, ma non penso che i miei non siano saltati grazie a quello, farò una prova....

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Dolomitico » 18 mag 2017, 11:01

Ma per fortuna non si è bruciato,se ci collego qualsiasi carico funziona perfettamente,lampadine,motori dc.
Ma é il secondo che mi da problemi nel cercare di usarlo per caricare batterie.
Ho anche un modulino specifico con display,carica in cc/cv,e questo va benissimo,da 75w,è una sorta di mppt in miniatura,contavo di usarlo proprio sulle turbine eoliche,accetta fino a 40v scarsi in entrata step down.
Invece questi 2,uno l ho collegato a un trasformatore di potenza,e fin che lo uso per carichi passivi tutto ok,mentre se collego batterie da caricare...parte un filo di fumo da un componente,probabilmente la corrente di ritorno,devo provare con un diodo sull uscita.
Hai ragione che sono componenti interessanti,risolvono parecchie rogne anche nel gestire gli sbalzi di un tipico fotovoltaico,hai una tensione perfettamente stabilizzata...

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 24 mag 2017, 9:21

Il produttore delle batterie nife che ho preso:

http://www.taihangbatteries.com/products/nickel-iron-battery/tn/

Chissà se a prenderle direttamente da loro e magari tante persone assieme non si riesca a spuntare un prezzo migliore, anche se ho il terrore della dogana :ph34r:

Tra l'altro oltre alla versione con scatola trasparente che avrei dovuto prendere, dal loro sito mi pare di vedere anche una versione con piastre imbullonate invece che saldate.... :woot:

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da luppy » 24 mag 2017, 10:23

Una importazione dalla Cina di grandi dimensioni passa sempre dalla dogana

I costi dell'importazione si calcolano come dazio in % sul valore della merce+costo della spedizione, vanno sommati, oltre ovviamente all'iva e al costo specifico (fisso) dell'operazione di sdoganamento

Guardando sul sito dell'agenzia delle dogane ( https://aidaonline7.agenziadogane.it/ns ... index.html) mi risulterebbe un dazio del 2,7%, semprechè sia corretto il codice doganale che ho trovato, 8507 4000 90 , che corrisponde a Accumulatori elettrici, compresi i loro separatori, anche di forma quadrata o rettangolare -
- al nichel-ferro - - altri (si intende usi diversi dagli aereomobili)

Comunque, onde evitare sorprese se dovessi acquistare io chiederei al venditore un fac simile della fattura accompagnatoria ed il nome del vettore che utilizzerà per spedire (esempio DHL). Con queste info, sentirei il vettore stesso per sapere chi si occuperà dello sdoganamento e farmi quindi dire effettivamente da quest'ultimo i costi reali. Alcuni vettori, tra cui DHL, fanno anche da sdoganatori
Spero ti possa aiutare ;)
ciao

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 9 set 2017, 15:20

Effettuata periodica prova di scarica totale manuale dal 20% a 0% monitorando la tensione di ogni cella per ora siamo ancora a 400Ah, a natale compiono 2 anni

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da unimatrixzero » 23 set 2017, 1:08

bellissimo post... Hal9000 mi fai paura :alienff:
Riposa in pace Bob Harte .

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da nicthepic » 22 dic 2017, 11:02

scusate, sono approdato a questo forum per caso, facendo ricerche commerciali.
sono molto interessato alle NIFE per vari motivi, tra cui il commercializzarle in italia.
per inciso, ho una piccola azienda di nicchia dove progetto produco e vendo inverter (ma sopratutto UPS) di piccola e media potenza, a prezzi italiani, ma con una qualita' abbastanza buona.
ho progettato e prodotto anche caricabatterie, di cui un paio dotati di MPPT appositamente per impianti off grid.
Ahime', la nuova cei 0-21 ha segato le gambe al mercato off grid, e quindi l ulteriore sviluppo segna il passo.
gia' nello scorso anno "stavo quasi per" cominciare l importazione dalla cina delle batterie NIFE, poi un grosso intoppo mi ha tirato il freno a mano e per un anno ho dovuto fermarmi.
ora ho ripreso le redini in mano, in pratica però l importazione presenta dei grossi problemi:
innanzitutto le batterie vengono considerate pericolose al trasporto, percio' fanno grossi problemi i trasportatori di collettame.
il trasportatori cine si fanno meno problemi, ma il problema è lo sdoganamento in italia, diciamo che su lotti piccoli ( 10 Kwh) incide del 25%.
inoltre, vi è il cobat, cheha un costo pure lui.
l.unica è l importazione a container, fattibile se pensiamo che al contrario delle piombo le NiFe non hanno problemi di stoccaggio.
alla fin fine il costo al Kwh in italia si aggira sui 400 € Kwh piu' iva, per molti versi simile a quello delle batterie LiFePo, vi lascio intuire quale puo' essere il costo all utilizzatore finale.
ed ora la domanda, sono ad un bivio: comincio ad importarle o mollo tutto?
quest'anno "fermo" mi ha impedito di fare ulteriori indagini di mercato, ma vedo che l interesse c'e', e che fin'ora nessuno ha puntato a questa tecnologia.

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 22 dic 2017, 14:14

Personalmente sono un perfetto ignorante per quel che riguarda leggi, leggine, regolamenti e gabelle varie sullo sdoganamento delle importazioni dall'estero. Una spiegazione dettagliata mi farebbe molto comodo e molto piacere.
400€/KWh più iva al momento in Italia significa 488€/KWh, che è un po' troppo....... Visti i consumi medi di una famiglia "normale" italiana, considerando i fatidici tre giorni di autonomia in caso di maltempo protratto, ci vogliono dai 22 ai 25KWH di accumulo, che si traduce in una spesa "bruta" per il banco di accumulo tra i 10.800€ e i 12.200€. Per degli accumulatori al piombo si spende la metà...... E si possono trovare alternative molto valide sull'usato.
Certamente, se io dovessi affrontare la spesa dall'inizio, conoscendo bene le caratteristiche degli accumulatori ferro-nichel, probabilmente la pazzia la farei, ma io sono uno dei "fissati" per i sistemi ad isola, faccio parte del gruppo di "pazzoidi" che partecipano alla sezione Energie Rinnovabili di questo forum. Siamo una minoranza. Prima di metterti con le mani in pasta ad importare quegli accumulatori ti conviene trovarti un mercato. Pronto anche ad assumerti eventuali "rogne", che i cinesi non è che siano molto religiosi...... Tranquillo che qualche sostituzione per garanzia ci scappa.
Insomma, valuta bene la cosa prima di lanciarti.
Facci sapere comunque come deciderai di procedere.
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da nicthepic » 22 dic 2017, 20:01

effettivamente è cosi'
le piombo le pago un quarto ( intorno a 100 €kwh agm long life)
pero'
pero'
pero'
durano moltomeno di un quarto ripetto alle NiFe.
certo, avere qualche milione e farle in italia, sfruttando i miglioramenti tecnologici usati sulle LiFe, sarebbe troppo lungimirante.
avessi 10 anni di meno lo farei.

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 22 dic 2017, 20:48

Un buon banco di accumulo al piombo, se ben usato come durata oscilla tra i 20 e i 30 anni.
Certo, va sovradimensionato, va gestito con oculatezza, non va lasciato scarico ne inoperoso per molto tempo, non conviene scaricarlo al 100%, ecc ecc, e se anche lo devi mettere del doppio della capacità necessaria ti costa comunque la metà di quello al ferro-nichel.
Le ferro-nichel durano...... Tanto. Se ne trovano ancora funzionanti dalla seconda guerra mondiale. :P Per cui possiamo ipotizzare che durino anche cinquanta o sessanta anni (quelle fatte allora, però, hè? Di quelle cinesi non abbiamo ancora notizie......). Non hanno tutti i problemi di cui sopra ma costano ancora troppo. Se avessi quarant'anni di meno ci penserei...... ;)
Anche per me delle NiFe fatte in Italia sarebbero una sorta di "sogno di mezza estate", un prodotto fatto in casa nostra con delle garanzie e posti di lavoro per i nostri ragazzi. Però magari il prezzo sarebbe ancora più alto......
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 29 dic 2017, 17:47

Le nife cinesi hanno compiuto 2 anni!

Il mese scorso durante una delle prove periodiche che eseguo per misurare la capacità una cella si è fermata (è scesa a 0,9V) a 360Ah mentre le altre erano ancora a 1,2V al che mi sono un pò spaventato e ho pensato che iniziassero a cedere, poi appena madre natura me lo ha concesso gli ho fatto una bella sovra-carica forzata a 36V mandandogli dnetro il 150% della loro capacità e la cella debole è tornata on ottima forma.

Operano ancora a 400Ah dopo 24 mesi di scariche profonde giù fino al 20% con una scarica completa allo 0% ogni mese circa.
Dopo 2 anni i tappini iniziavano a presentare incrostazioni di carbonato di potassio, li ho svitati tutti, lavati in acqua tiepida e rimontati.

Quindi per ora ancora tutto bene, ma 2 anni sono ancora pochi.
Il mio banco primario al piombo compie 14 anni e anche quello per ora và ancora bene anche se le piastre si sono sgretotale per un buon 10% e il fondo inizia ad essere pieno di sedimenti, il mio timore non è tanto che si sgetolino completamente quanto che i separatori siano ormai impregnati di piombo e inizino ad accusare elevata autoscarica e corti, ad ogni modo spero che il banco al piombo regga abbastanza da farmi testare per bene le nife perchè se proseguono così credo proprio che quando sarà ora di cambiare le piombo le andrò a sottituire con le nichel-ferro!

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 16 giu 2018, 14:43

2 anni e 6 mesi
per ora erogano ancora 400Ah su scarica totale
nessun corto

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 16 giu 2018, 20:18

Ciao Hal! Ben riletto.
Continua la sperimentazione, a quanto pare.
Grazie per i tuoi periodici aggiornamenti. :D
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 7 gen 2019, 9:07

3 anni compiuti di cicli giornalieri dal 100 al 20%

18 celle più di 400Ah
1 cella 390Ah
1 cella 360Ah

Ho effettuato alcuni cicli di scarica totale a bassa corrente seguita da ricarica a corrente elevata con 1,8V per cella (come anche suggerito dal venditore) ma la cella a 360 resta stabile a 360Ah non ritorna a 400.

Devo capire se è dovuta all'usura, ad un difetto di fabbrica, ad un corto parziale oppure l'elettrolita, farò dei test più aprofonditi quando avrò un pò di tempo libero anche se il sospetto ricade più su un difetto di fabbrica visto che tutte le altre erogano ancora la capacità totale di targa.

Se fosse che 1 cella su 20 può uscire con caratteristiche diverse a causa dalla mano d'opera cinese allora converrebbe prendere qualche cella in più di scorta, comunque c'è da dire che anche con le batterie di marca come fiamm e nba ho avuto 1 elemento difettoso nel banco, nel caso di fiamm 1 elemento presentava una colata di resina o colla bianca però poi ha funzionato bene, mentre sulle 48 celle nba 1 si è annerita e ha perso performance, inoltre non ho mai fatto una scarica totale sulle batterie al piombo di marca per non danneggiarle quindi non posso sapere se tutte le celle hanno la stessa capacità.
Se non altro batterie nichel-ferro o al piombo in caso di difetti funzionano male ma non prendono fuoco oppure esplodono come potrebbe accadere con le litio le quali le vedo utili solo al trasporto.

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 7 gen 2019, 12:41

Diciamo anche che tre anni di cicli giornalieri profondi sono quasi 1100 cicli, che non sono una bazzeccola. Anche se le Nichel-Ferro sono elettricamente e chimicamente molto robuste, sono comunque studiate per essere usate in tampone, per cui con scariche meno profonde.
Mi sa che il costo resta ancora elevato però, anche in vista della diffusione delle Litio, che comunque hanno un certo prezzo anche loro.
Nel tuo caso un banco di Nichel-Ferro da 1000Ah basterebbe? Oppure necessiteresti proprio dei 2000Ah che hai adesso?
A proposito: l'idea dell'auto elettrica l'hai abbandonata? :D
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 7 gen 2019, 13:39

Ci sono alcuni fattori da considerare:
1) capacità -> 1000Ah mi basterebbero in quanto l'attuale banco al piombo da 2000Ah non l'ho mai scaricato sotto il 70% per farlo durare il più a lungo possibile quindi non ho mai usato più di 600Ah
2) corrente di spunto -> ho due inverter da 6000W (30 minuti) che però erogano 5000W continuativamente, quindi per garantire uno spunto di 10000W/48V=208A in C20 esige un banco da 208A*C20=4160Ah
3) ormai tutto va in elettrico a casa compresa l'auto ed il 2000Ah inizia ad essermi stretto con tutti i limiti d'uso delle piombo

Credo che se opterò per le nife prenderò comunque un 2000Ah viste le considerazioni e tutti i nuovi carichi che devo alimentare, ma posso arrivarci per gradi in quanto le nife si possono mettere in parallelo anche di diverse età o marca.

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 22 feb 2019, 8:38

Le NiFe cinesi hanno superato i 1100 cicli di scarica all'80% e compiuto 3 anni e 2 mesi di vita.

Due celle hanno iniziato a calare molto di capacità, una è a circa 320Ah mentre l'altra è addirittura a metà circa 220Ah, il calcolo lo effettuo monitorando la tensione delle singole celle durante la scarica, quando una cella scende sotto 0,9V guardo il SOC (la percentuale di carica residua cacolata dal misuratore di corrente) e faccio il calcolo:
capacità_elemento=((100%-SOC)/100)*400Ah

Un elemento l'ho trovato a 0,6V al 45% quindi -> 220Ah
L'altro elemento l'ho trovato a 0,8V al 20% quindi -> 320Ah

La cosa strana è che tutte le altre 18 celle stanno tra 1,22 e 1,18V fino allo 0% che corrisponde ai 400Ah di targa e per farle scendere sotto 1V devo proseguire la scarica oltre i 400Ah.
Quindi a meno che tra un mese non iniziano a funzionare male anche tutte le altre 18 sembrerebbe che queste due celle possano avere un difetto di fabbrica.

Il produttore cinese (Taihang) risponde prontamente alle mie domande comunque mi dice che fanno garanzia solo per 1 anno quindi se risultasse che tali celle sono difettate ormai sono fuori tempo per eventuali sostituzioni, a questo punto visto che ormai la garanzia non è più valida mi sento libero di aprirle e vedere cosa è successo dentro se non si risolve il problema.

Sia il produttore che il rivenditore mi suggeriscono di effettuare una ricarica di 12 ore ad 80A seguita da una scarica tolate da ripere per almeno 2 volte poi misurare di nuovo la capacità delle celle incriminate, se anche così non recuperano la capacità il produttore suggerisce anche di sostituire l'elettrolita perchè potrebbe essere contaminato dal carbonato di potassio che riduce le prestazioni, anche se dubito che possa essere quello il problema visto che le altre 18 celle funzionano bene, se l'idrossido di potassio avesse assorbito troppa anidride carbonica lo avrebbe fatto in egual misura su tutte le celle non solo su 2.

Sono finalmente giunto al primo problema di queste batterie che era lo scopo di questo test in piccolo, tempo libero permettendo vedrò di fare tutte le prove suggerite ed alla peggio analizzare l'interno così da decidere se proseguire su questa strada per l'accumulo totale molto più grande e quindi putroppo anche costoso.

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 24 feb 2019, 13:27

Come suggerito dal produttore cinese ho fatto una ricarica a 80A per 12 ore seguita da una scarica a 30A il tutto ripetuto per un totale di 2 volte, già alla prima scarica i due elementi deboli sono migliorati, dopo la seconda carica entrambi hanno erogato nuovamente i 400Ah di targa riallineandosi con tutti gli altri 18.
Quindi un'altra delle cose che sentivo raccontare sulle nife ovvero che una bella sovra-carica + scarica totale le rimetteva in sesto pare essere vera.

Ora vorrei tornare a regime normale di carica e scarica e vedere se le due celle sospette restano a posto o tornano fuori fase rispetto alle altre, se dovessero tornare fuori fase mi piacerebbe anche capire la causa del problema.

Al momento ho programmato il sistema automatico per una resa del 70% ovvero in scarica conteggio gli amper 1:1 in ricarica 1:0,7 (per ogni amper immesso ne viene conteggiato solo 0,7) ma questa carica di equalizzazione ha immesso 80A*12H=960Ah in delle batterie da 400Ah ovvero un fattore 1:0,4 , sarebbe più giusto chiamarla sovra-carica, quindi ora sarebbe da capire se è un trattamento da fare su base giornaliera o se serve solo una volta ogni tanto come trattamento eccezionale, visto che consuma più energia e più acqua facendo molta elettrolisi.
Dicevano che le nife avevano una bassa resa per via della tanta elettrolisi che fanno magari è normale caricarle con una resa del 50% ed io con il mio 70% sono stato ottimista e le ho lentamente sbilanciate, oppure quei due elementi hanno qualche ponte parzialmente conduttivo tra le piastre o dei semi-corti che disperdono energia disallineandole dal resto del gruppo.

Una cosa è certa la capacità di quei due elementi è ancora originale perchè dopo il trattamento hanno erogato ancora i 400Ah quindi non ho più il timore che le materie attive si fossero sfaldate o che qualche piastra si fosse scollegata dal collettore di polarità.

Quindi saranno dei corti interni o solo il fatto che vanno caricate così tanto?

Se fosse l'ultimo e se servisse farlo solo ogni tanto lo farei in estate quando c'è tanta sovraproduzione.

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 24 feb 2019, 13:35

Bhè, ovviamente una sorta di equalizzazione conviene farla quando c'è energia in eccesso.
Comunque io sapevo che le NiFe avevano un rendimento inferiore alle piombo-acido, mentre le piombo si aggirano sull'80% le NiFe viaggiano sul 70-75%. È un po' poco, lo so, ma compensa il fatto che si possono strapazzare molto di più, scaricandole anche completamente e lasciandole in qualsiasi stato di carica.
Di quelle che ti diedi per prova la metà era ben carica e l'altra metà carica solo al 50% circa, eppure si ripresero benissimo nonostante fossero state ferme in un garage per una decina d'anni.
A proposito, ce l'hai ancora?
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 24 feb 2019, 14:13

Si e funzionano ancora, da quando me le hai portate continuano a caricarsi e scaricarsi in maniera analoga la banco cinese più grosso ma con correnti e circuiti più piccoli, ho fatto anche esperimenti su alcune come per esempio cambiare elettrolita per verificare la storia della carbonatazione del potassio ma mi pare che la cella và uguale a prima, però l'elettrolita vecchio deve contenere dell'olio perchè le devo caricare con pochi amper altrimenti fà tutta una schiuma, mentre la cella che ho lavato e messo l'elettrolita nuovo anche se sovracaricata non fà tutta quella schiuma.

Ma guarda le mie piombo opzs ormai vecchie cosnumano paercchia acqua anche loro, funzionano ancora bene ma la resa è calata molto nel senso che servono potenti cariche di equalizzazione anche lì, nel passato ho avuto a che fare con molte piombo che avevano perso capacità ma anche se le sovra-caricavi per una settimana non tornavano più a posto, prioprio perchè dentro si erano sfandate e anzi forzando troppa corrente su delle piombo vecchie non facevo altro che sfaldarle ancora di più, quindi sono cresciuto imparando che quando una batteria non tiene più la carica c'è poco da fare a meno che non sia solfatata, per cui quando ho visto i due elementi nife calare bruscamente di capacità ho temuto il peggio, quindi il risultato è incoraggiante.

Della tecnologia nife (nichel ferro) mi fido ciecamente e sono convinto che sia la soluzione ideale per il fotovoltaico o qualsiasi fonte rinnovabile, devo solo capire se la Taihang è un produttore serio o quanto meno il meno peggio che ci sia in giro tra i produttori di batterie.

Le nife che mi hai portato mi piaciono perchè sono facilissime da aprire e hanno quel sistena di rotaie laterali per le piastre che fanno in modo che non servano separatori, una vera genialata, però non ho trovato un sistema per sigillarle quando le chiudo che mi fanno su tutte le incrostazioni di carbonato di potassio.

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