Batterie Nichel Ferro Cinesi

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Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 3 mag 2017, 15:48

Volevo salutare tutti gli amici del forum e raccontarvi di come a natale 2015 in preda a mille dubbi sul fatto di realizzare 400 piombo fai-da-te restando per mesi immerso nei miasmi del piombo oppure fare un regalo alla mia salute e affidarmi alle nichel-ferro commerciali, così ho fatto la pazzia di comprare un piccolo banco NiFe (nichel ferro) cinese per tastare con mano diretta se questa eccellente tecnologia di accumulo nelle mani delle fabbriche cinesi mantenesse la sua reputazione.

Sono 20 celle da 400Ah (ovviamente 1,2V l'una) per un totale di 24V 400Ah pagate 4700€

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Sono batterie prodotte dalla Taihang il nome che vedete sulle celle (Microtherm) è del rivenditore tedesco che me le ha vendute fisicamente e grazie al cielo che ho trovato un rivenditore in europa (è il primo che trovo dopo anni) perchè farle arrivare dall'america o peggio dalla cina costerebbe troppo di dogana e sarebbero solo grattacapi....

In europa ho (finalmente) trovato anche un rivenditore della famosa Changhong ma stranamente il prezzo finale è doppio rispetto a quelle della Taihang, quindi ho lasciato perdere.
Me le avrebbero fatte anche in contenitore trasparente ma avrei dovuto aspettare mesi e per colpa della mia solita fretta mi sono preso quelle opache (che peccato avrei imparato di più guardando cosa succedeva dentro alle piastre!!!)
Comunque suggerisco vivamente di prenderle trasparenti perchè vanno rabboccate ogni 2 mesi ed è difficile vedere il livello nel contenitore opaco.

Ad ogni modo questo banco NiFe è solo 1 decimo della capacità del banco primario al piombo che uso ma comunque ho unito l'utile al dilettevole, ovvero le scarico per prime e le ricarico per ultime allieviando il lavoro del banco primario al piombo e in questo modo le faccio ciclare completamente quasi ogni giorno, lasciandole scariche per svariati giorni quando è nuvolo e studiando il loro comportamento.

Sono in opera da gennaio 2016 quindi ad oggi compiono 16 mesi che è veramente poco per trarre qualsiasi conclusione in merito alla logevità ma per lo meno ho iniziato a testarle e posso dire che dopo 16 mesi erogano ancora 400Ah, anzi a dire il vero funzionano meglio oggi che a gennaio 2016, nel senso che la tensione resta più alta giù fino allo 0%, durante il primo mese la tensione scendeva a 20V intorno all 5% oggi resta a 24V allo 0% e continuano ad erogare ma non mi sono mai spinto oltre, lo farò quando avrò terminato il ricuito per monitorare automaticamente la tensione di ogni singola cella.
Si perchè queste batterie hanno molti pregi ma GUAI a scaricare una singola cella sotto 0,9V ovvero non bisogna mai invertire la polarità altrimenti (se ho capito bene) il ferro migra verso il nichel "avvelenandolo" in inglese chiamano questo fenomeno "iron poisoning" in pratica distruggendo la batteria.

Facendo un confronto con il mio attuale banco piombo di 9 anni:
NiFe 400Ah
scarica a 15A massimi la tensione resta stabile a 25,5V tocca 24V sotto il 20%
ricarica a 50A massimi parte a 30V da scariche e tocca 34V a fine carica
Queste correnti equivalgono alle seguenti sulle piombo:
scarica a 75A la tensione scende a a 48V (24V sulle nife)
ricarica a 250A mai fatta, il massimo che ho visto è 200A ma salgono rapidamente a 60V (30V sulle nife)

il che equivarrebbe a 75A di scarica e 250A di ricarica sul mio banco da 2000Ah attuale, rispetto alle piombo

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 4 mag 2017, 13:09

Ciao Hal9000, ben riletto!
Intanto grazie per la condivisione delle info sulle tue NiFe, magari potessi partecipare pure io. :lol:
Tienici informati! Visto che cominciano ad essere commercializzate anche in Europa, vedi mai che per una loro eventuale diffusione possano calare i prezzi......
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Dolomitico » 4 mag 2017, 21:13

Ciao Hall e bentornato :)
Caspita che investimento,in effetti pare che la tecnologia sia ben promettente,ma come hai scritto si ripresenta lo stesso problema che cè sui vecchi pacchi nicd/mh,ovvero che nel lungo periodo le celle cambiano di capacità,e si fa presto in scarica ad andare in inversione,figuriamoci scendere sotto i 0.8/0.9v.
Immagino hai in mente un circuito simile ad un bms per le litio,che monitorizza ogni cella,e passa in commutazione.
Una gran bella vista....

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da luppy » 4 mag 2017, 22:30

Ciao Hall !
Mi associo agli altri, anche a me fa piacere leggerti !

Per queste batterie in particolare, oggi dopo avere letto il post ho fatto delle ricerche: apparentemente a comprarle oggi, dall'inghilterra, costerebbero esattamente quanto le hai pagate (ancora non c'è la brexit)
Ne ho viste anche su alibaba, erano più economiche ma non si sa poi come va a finire con la dogana ed il resto
Come dice Ferro... speriamo che calino i prezzi... per il momento sono un investimento importante
La cosa che mi ha colpito è che comunque danno una durata di ... 30 anni !!!
Varrebbe la pena fare dei conti, a me con 200w di pannelli non serivirà di sicuro, ma Maxlinux potrà darci suggerimenti :)

Aggiungo una cosa: ho letto qualcosa su cui commentavate i cinesi, mi pare qualcuno che ha recuperato un inverter: io ho preso diversi macchinari cinesi, stazioni ir, saldatori ed altro. Se compri da un venditore che dietro ha una ditta, certamente hai l'assistenza, poi sono un po cari sui ricambi, ma non spariscono, per cui se si rompe qualcosa lo ripari come fossi in italia

Ciao, e spero di leggerti ancora, davvero, sei proprio in gamba
buona serata
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 5 mag 2017, 7:39

Un pò di dati!
Non so come creare una tabella nel messaggio quindi posto un immagine di un foglio di calcolo, qui una scarica:
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Qui una ricarica:
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Da notare some su queste NiFe da 400Ah la tensione al 20% sia uguale a quella del banco Pb da 2000Ah all'86% (ovviamente moltiplicando per 2 visto che la nominale è 24 invece che 48) e anche se la corrente è quasi uguale in realtà essendo le nife un quinto delle Pb le alcaline sono sotto stress maggiore.
Quindi stò anche osservando se ipoteticamente avessi un banco nife 2000Ah 48V che l'inverter non si spenga per tensione troppo bassa giù al 20% di SOC e pare tutto ok.

Unico dubbio è la tensione in fase di ricarica, per fare una ricarica rapida (imagazzinare più sole possibile durante le poche ore disponibili) bisogna arrivare a 34V il chè significa 68V in configurazione 48 nominale, i regolatori della outback reggono fino a 80V, il nuovo inverter della studer serie xtender da manuale regge fino a 68V ma il vecchio inverter studer serie hpcompact credo che sia dato massimo 64V quindi credo che se usassi le nife come banco primario dovrei limitarmi a 64V (o 63 per avere margine) ovvero 31,5V sul banco 24V di prova che stò testando.

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 5 mag 2017, 9:05

Su internet trovavo molte informazioni ma tutte discordanti e molta confusione, ci sono molte persone che le hanno comprate in america ormai da anni ma non trovo nessuno che pubblichi dei risultati e misure, solo chiacchere....
Così mi sono stufato di tutto questo bla bla inutile ed incolcudente, non c'è niente di meglio della prova che fai di persona.

L'accumulatore alcalino NiFe nichel-ferro, NiCd nichel-cadmio, NiMh nichel-metal-idruro sono sostanzialmente uguali, il primo è lento, il secondo è per correnti di spunto elevate e il terzo (le comuni pile stilo ricaricabili da supermercato) non è altro che la versione sigillata delle NiFe.

Quello che mi preme testare adesso è:
1) la degradazione della capacità nel tempo (ma servono anni.... se avrete pazienza di seguirmi....)
2) se e cosa succede quando l'elettrolita si satura di anidride carbonica (carbonata?) dicono che bisogna cambiare l'elettrolita ogni 5 anni credo (le vecchie nife di ferrobattuto vanno bene senza averlo mai cambiato....)
3) se le celle vanno in corto come le piombo con l'usura

Sinceramente non mi aspetto che una batteria sia eterna, è normale che perda capacità con il passare degli anni, ma un conto è una degradazione lenta e costante che dà modo di pianificare il da farsi, altro conto sono gli improvvisi corti circuiti che mandano tutto all'aria quando meno te l'aspetti (le batterie delle auto sono un eccellente esempio ma vedo che anche le litio non scherzano)

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Dolomitico » 5 mag 2017, 11:25

Io ho approfondito il tema delle pile al nicd-nimh,a casa ho sostituito quasi tutte le pile con le ricaricabili,mi sono premunito di caricabatterie per ogni cella che rileva il peak di fine carica e le ricarico tutte con questo,a parte cose come telecomandi o orologi dove una ricaricabile non ha nessun senso.
Su quello che ho scoperto sia sulle nicd,e appurato anche da me ogni tanto si formano dei cristalli grossi che poi tendono a perfodare il separatore,e sulle nicd andrebbero scaricate a bassa corrente ogni singola cella fino a 0.4v,non di più,cosa che ho potutto sperimentare personalmente.
Cmq su alcuni video su youtube spiegavano che quello che ammazza questo tipo di pile sono proprio i caricabatterie che le caricano in maniera pessima,ovvero a fine carica gradiscono essere scollegate e passare in mantenimento,questo implicherebbe avere un circuito che controlla ogni singola cella,in modo da bypassarla una volta arrivata a ricarica completa.
Il tizio asseriva che le varie pile nickel avrebbero cicli molto lunghi di vita se caricate correttamente,oltre il migliaio senza problemi.
Mi fa piacere che sei tornato fra noi,è bello rileggerti Hall.
Dici che le nimh sono in sostanza delle nife?
Ma perchè appaiono più deboli delle nicd?Solo perchè manca il cadmio....

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 5 mag 2017, 13:11

Hal9000 ha scritto:......dicono che bisogna cambiare l'elettrolita ogni 5 anni credo (le vecchie nife di ferrobattuto vanno bene senza averlo mai cambiato....)....

E pensare che quando le hanno date a me erano ferme da circa una decina d'anni! Poi le ho "seviziate" io per circa altri due, poi le ho passate a te. :lol:
Secondo me questo la dice lunga anche sui corti, se fossero soggette ad una qualche usura stando ferme, un po' come la solfatazione per le piombo-acido, sarebbero andate in corto da un sacco di tempo. ;) Tra le altre cose quando me le diedero una parte erano ancora completamente cariche (1,2V), e l'altra parte erano state lasciate scariche per oltre metà (0,9V), ma bastò una buona ricarica e tornarono tutte al meglio.
E per come la penso io sulla faccenda della carbonatazione dell'elettrolita, immagino che se vengano usate più o meno costantemente, i gas che si sviluppano durante il funzionamento (elettrolizzano molto più delle piombo-acido.......) tengono fuori l'aria e l'anidride carbonica annessa.
Per la riduzione della capacità causa "vecchiaia" ci vuole tempo...... Ma quelle che ti ho dato se ricordo bene erano date per 60Ah, fai una prova di capacità: come età sono "da pensione di anzianità"! :lol:
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 5 mag 2017, 17:38

C'è da dire che le nife della nife (quelle di ferrobattuto - si la marca si chiamava appunto "nife" ed era europea!!!) non hanno i separatori, quella si che era una marca seria, ecco perchè è stata fatta chiudere dalla exide.....

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Comunque le piastre in quelle celle sono inserire in delle guide laterali che le tengono alla giusta distanza, non essendoci separatori porosi che si impregnano di metallo non credo possano mai andare in corto, invece le batterie al piombo di tutti i tipi quelle nimh stilo, quelle al litio e purtroppo anche queste nife della taihang hanno tutte i separatori pressati tra piastre positive e negative, e questo a casa mia significa impregnarsi di metallo e diventare conduttivo = corti!

Ferro appena ho un momento gli faccio una carica piena e poi le scarico lentamente e conteggio gli amper ora così verifichiamo, ho anche dell'idrossido di potassio e idrossido di litio avanzato dal kit delle nife cinesi volendo potrei anche provare a fargli un elettrolita nuovo e vedere cosa cambia, ma non sperarci troppo presto :P

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 5 mag 2017, 18:11

Grazie Dolomitico!
Io qui a casa non uso più batterie usa e getta, adesso oramai quasi tutte le nimh di marca sono LSD (low self discharge) a bassa autoscarica, le eneloop della panasonic e le duracell sono le migliori, le puoi usare al posto delle alcaline normali, io le uso anche nei telecomandi e orologi.
Ormai le normali alcaline usa e getta (quelle zinco-manganese) le uso solo per esperimenti su accumulo stagionale o some materia prima per ricavare l'ossido di manganese.

Le NiMh hanno una capacità doppia delle NiCd e sono migliorate molto anche sulle correnti di spunto negli ultimi anni, ma come giustamente dici tu non sopportano bene la sovraccarica ma niente di serio se stai nel range C10, considera che sno delle rocce in confronto alle piombo-sigillate queste ultime seccano alla prima sovraccarica anche C10 mentre le NiMh le devi caricare almeno 100 volte così prima di iniziare a degradarle.

Si in pratica il positivo è identico alle NiFe, al negativo c'è una lega o mistura di diversi metalli che assorbono l'idrogeno, quindi più efficente del ferro ma anche più costosa, per non generare troppi gas in fase di sovraccarica fanno si che il positivo di nickel sia più piccolo del negativo in lega metalli-idruri (assorbitori di idrogeno) così a fine carica il positivo và in sovraccarica prima del negativo e quindi parte prima l'elettrolisi parziale solo positiva ovvero produzione di ossigeno che entrando a contatto con i metalli puri al negativo si consuma ossidandoli e producendo calore, poi la corrente di ricarica produce idrogeno nativo che riduce di nuovo gli ossidi di metallo al negativo in metalli puri producendo acqua distillata che rimpiazza quella persa nell'elettrolita dalla sovraccarica del positivo in un ciclo chiuso.

In pratica quando la batteria NiMh è nella fase finale di ricarica o carica completa continua a fare elettrolisi e ricombinazione in un ciclo chiuso dissipando la corrente in eccesso sotto forma di calore.
Questo calore è il vero problema, se la corrente di carica è C10 (un decimo) della capacità o meno la pila diventa appena tiepida e si rovina poco, se invece fai una ricarica rapida scalda motlo e rovina la lega di metalli idrudi al negativo che assorbono meno idrogeno e quando l'idrogeno inizia a formarsi in forma gassosa è perso perchè l'idrogeno è molto volatile e necessita centinaia di atmosfere per reagire quindi non si ricombina più in acqua e lentamente sfiata dai fori di sfogo di sicurezza facendo seccare la batteria che quindi degrada seccandosi.

L'unico vantaggio delle NiCd è che sopportano meglio la sovraccarica in quanto il cadmio al negativo essendo un elemento omogeneo invece di una lega non si scompone scaldandosi e resta più stabile nel tempo.

Ferrobattuto ha nominato il vero inventore delle NiFe e NiCd in un altra discussione ma se andate a vedere la pagina wikipedia in inglese invece che in italiano trovate sempre più informazioni (per qualsiasi argomento) e il sig. Waldemar Jungner dopo aver perso contro Edison per il brevetto dovette anche cambiare nome della sua compagnia che produceva batterie NiFe e NiCd in "Svenska Ackumulator Aktiebolaget Jungner" che esiste ancora oggi sotto il nome di SAFT!!
Forse voi non la conoscete ma la SAFT è un famoso produttore di batterie NiCd industriali famose per la loro longevità, infatti 9 anni fà prima di prendere il mio banco al piombo 48V 2000Ah mi ero fatto fare anche un preventivo dalla SAFT ma visto che mi prese un infarto quando vidi un prezzo 8 volte superiore alle piombo la scelta per me fu obbligata.

https://en.wikipedia.org/wiki/Waldemar_Jungner

Oggi le batterie al piombo come le mie sono radoppiate di prezzo e le NiFe cinesi costano 1 quarto delle NiCd della SAFT capirete come la scelta non sia più così ovvia come 9 anni fà specialmente considerando il fatto che amano essere scaricate e restare scariche, bestemmie per le piombo.....

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 7 mag 2017, 10:19

Seguo Rhandsom su youtube perchè recupera vecchie batterie edison del tipo Nichel-cadmio le apre le ripara e le usa per il suo impianto fotovoltaico assieme alle nichel-ferro cinesi che ha comprato credo 1 anno fà.
Oggi ho notato che ha fatto un video su una cella NiFe cinese che era in corto già da quando gli era arrivata (difetto di fabbrica immagino) ma lui per non perdere mesi e mesi a spedirla indietro in cina per il cambio in garanzia ha pensato bene di aprirla :wub: e ha rimosso il corto rimettendola in opera in un tempo indubbiamente più breve che la trafila del cambio in garanzia, ma la cosa che adoro è di vedere una di qteste NiFe cinesi aperta, com'è fatta all'interno visto che le mie le ho stupidamente scelte opache :angry:

Esternamente sono diverse dalle mie ma da quello che riesco a intravedere dal foro di rabbocco all'interno mi sembrano uguali e proabilmente saranno fatte dalla stessa fabbrica e poi rimarchiate in base al rivenditore in giro per il mondo....
Ho salvato alcuni fotogrammi visto che il video è un pò movimentato così da poter osservare i dettagli con più calma:

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A parte i separatori le piastre mi sembrano realizzate nello stesso modo delle NIFE di Ferrobattuto e questo mi piace, il tizio americano dice che il corto era dovuto da una piastra positiva di nichel leggermente bombata sul fondo che toccava quella di ferro negativa, gli ha messo in mezzo una retina e ha risolto il problema.
Peccato che dal video non si capisca come siano fatti i separatori, se siano un feltro o solo dei distanziali con lo spazio tra le piastre aperto.

Qui il video completo:
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=1DEIxnQzZW4[/youtube]

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 7 mag 2017, 10:56

L'interno di una delle vecchie nife come paragone:

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 7 mag 2017, 12:23

Credo che sia normale che appaiano molto simili, dopotutto la tecnologia è la stessa. Anche se si potesse aprire una vecchia batteria al piombo di quelle di quando ero apprendista elettrauto (circa mezzo secolo fa..... :lol: ) e confrontarla con una di quelle attuali si vedrebbe una forte similitudine.
Questa nella foto sopra però non ha separatori..... Vuoi mettere? :lol:
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 14 mag 2017, 18:27

Dalle prove che stò effetuando sul banco nuovo cinese della e da quello che ho visto sulle vecchie nife di Ferrobattuto posso riassumere i seguenti regimi di carica:
C10 = 17V 34V 68V
C20 = 16V 32V 64V
C40 = 15V 30V 60V

Quindi a seconda della capacità che si desidera installare, della corrente massima disponibile dai pannelli solari e dalla tensione massima che regge inverter e apparecchi vari si imposta una tensione tra i regimi elencati sopra o un qualsiasi valore intermedio.
Visto il fatto che queste batterie non necessitano una ricarica completa ogni giorno come le piombo perchè non soffrono di nessun problema se lasciate parzialmente scarice o completamente scariche non c'è nessuna fretta a ricaricarle e si può scegliere il regime di carica più adatto alle necessità.
Quindi se è vero che si vuole imagazzinare quanto più sole possibile nelle poche ore che è disponibile è anche vero che magari si vuole consumare meno acqua e aumentare la resa, quindi più la carica è veloce (tensioni più alte) tanto più acqua consumeranno e meno saranno efficenti.

Io per testarle rapidamente le stò caricando in regime leggermente superiore a C10, ovvero sono un banco da 400Ah e le carico con una corrente massima di 50A con questo regime le rabocco ogni 2 mesi quando il livello arriva a metà strada max-min, forse con un regime C20 sarebbe sufficente rabboccarle ogni 6 mesi come del resto faccio sulle piombo.

Da quello che vedo mi pare che facciano delle strisce di lamiera da 1,5cm di nichel o acciaio nichelato forellato a colabrodo dentro cui ci infilano gli ossidi (probabilmente pressandole) poi queste strisce le crimpano in orizzontale sulle piastre.

Un video di una fabbrica cinese (che non è la taihang)
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=oQhr8K-7bjo&index=10&list=PLE5018A832173591D[/youtube]

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 14 mag 2017, 18:31

Un altro video della famosa changhong verso metà si vede la linea delle nickel
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=qxyBc7ljQi8&index=12&list=PLE5018A832173591D[/youtube]

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 14 mag 2017, 18:33

Nel video si vedono dei barili con su scritto "nickel powder type 255" potrebbe essere un ingrediente delle materie attive piastre positive...

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da mastrovetraio » 14 mag 2017, 20:21

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 17 mag 2017, 13:19

Mi pare che Dolomitico mi chiedesse come interfaccio i due banchi batteria, ebbene la scelta dei 24V per il banco secondario non è stata casuale infatti per via delle caratteristiche di queste batterie alcaline le posso lasciare scariche quanto volgio e non son obbligato a riempirle completamente quindi in questo banco vado ad imagazzinare solo l'energia in eccesso che c'è quando il banco primario al piombo è peino o quando i pannelli producono di più di quello che le batterie al piombo sono in grado di assorbire.
Questa situazione di energia in eccesso di solito si presenta per poche ore al giorno in quelle poche ore di solito ci sono diversi Kw da sfruttare, quindi avendo il banco secondario ad una tensione più bassa posso sfruttare un regolatore MPPT già bello che fatto ad alto amperaggio in modo da non perdere tempo a realizzare e testare circuiti visto che mi premeva testare queste batterie il prima possibile.
Quindi metto i 48V del banco primario sull'ingresso fotovoltaico del regolatore MPPT e sulla sua uscita collego il banco NiFe 24V, importante considerare che essendoci in ingresso al regolatore delle batterie invece che pannelli solari la potenza disponibile è maggiore di quella massima del regolatore ma usando un regolatore di buona marca come outback o studer questi implementano anche la funzione di limitatore di corrente per cui raggiunti gli amper massimi configurati sull'uscita non lasciando salire la corrente oltre quel valore evitando che si bruci.
In definitiva il regolatore MPPT funge da alimentatore switching, o per meglio dire da convertitore buck, quindi non è una semplice resistenza che dissipa tutta la potenza in eccesso dovuta alla differenza di tensione tra le due batterie, ma piuttosto adatta le differenti tensioni delle batterie introducendo perdite minime, infatti quando carico il banco 24V con 50A prelevo solo 25A dalle batterie 48V, ovviamente la resa non è 100% quindi andranno aggiunge le inevitabili perdite di conversione.
Come regolatore MPPT per la ricarica del banco NiFe ho usato un Variotrack da 80A della Studer (si adesso la studer fà anche regolatori di carica MPPT non solo inverter) perchè costa leggermente meno di un Flexmax80 della Outback ma anche perchè posso comunicare e regolare la corrente di carica dal mio programma di supervisione dell'impianto, così da caricare le NiFe con la giusta potenza extra disponibile.

Invece per il processo opposto, ovvero riversare l'energia accumulata nelle NiFe indietro sul banco primario e quindi verso gli utilizzatori uso dei convertitori DC-DC step-up sempre switching trovati su ebay a costi praticamente uguali a farli da me con i componenti scolti, per cui ho optato per la via più rapida :lol:
Prelevano il 24V delle nife e lo elevano a 55V circuito aperto che sotto carico si adatta alla tensione del banco piombo-acido, il bello di questi DC-DC è che hano anche loro la regolazione per la limitazione di corrente, funzione importante quando si interfacciano batterie con batterie in quanto le batterie hanno impedenze interne molto basse e correnti di corto molto elevate, serve sempre una regolazione/limitazione in corrente!

Ecco lo schema di principio:
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Ed ecco la realizzazione pratica, un pò disordinata, ma essendo una prova e non definitiva non ho prestato molta attenzione all'ordine:
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Questo apparato mi consente di ricaricare le NiFe con una corrente a 24V che varia a 0 fino a 50A e me le scarica con 3 DC-DC regolati per assorbire ciscuno 5A lato 24V attivati in sequenza in base all'andamendo della corrente sul banco piombo-acido fino ad un massimo di 15A che mi consente una lenta scarica di circa 21 ore a potenza massima.
Il prelievo dalle NiFe avviene solo quando la corrente del banco primario è negativa.

Ho anche altri banchi batterie più piccoli come le NiFe di Ferrobattuto, le piombo fai-da-te e le varie marche stilo NiMh che interfaccio con lo stesso principio ma con altri circuiti in modo da poter eseguire i cicli di test senza però sprecare energia e al contempo aiutanto per quel poco che possono il banco primario, ovviamente il banco NiFe cinese è quello che dà l'aiuto maggiore con i suoi 10Kwh al banco primario piombo-acido da 96Kwh quindi le altre batterie in test sono irrisorie in confronto al banco cinese ma pur sempre un aiuto.
Inizialmente usavo lampadine per scaricare quelle in test ma poi dovevo sempre interrompere i test in inverno causa carenza di sole, almeno in questo modo prosegui i lunghissimi test che devono durare (aimè) anni! :ph34r:

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 17 mag 2017, 13:41

Il venditore che mi ha mandato DC-DC step-up non ha più l'articolo in vendita ma è abbastanza diffuso su ebay, viene dato per 10A ma vedo che scalda molto a quella corrente e visto che li avevo pagati solo 15€ l'uno per aumentare la resa e stare sul sicuro io li uso a 5A masimi.

Non so se è ammesso riportare i link delle pagine dove li vendono ma visto che probabilmente sono il clone cinese di qualcosaltro non so dare nessuna marca a modello per cui riporto il link di due vendite ebay, se fosse contro le regole cancellateli pure:

http://www.ebay.it/itm/261695748189?ssPageName=STRK:MESINDXX:IT&_trksid=p3984.m1436.l2649

http://www.ebay.it/itm/232169237279?ssPageName=STRK:MESINDXX:IT&_trksid=p3984.m1436.l2649

Comunque basta che cercate "DC-DC 10A STEP UP" o roba del genere, ce ne sono tanti tipi diversi quelli che asomigliano alla foto che ho preso io sono quelli che funzionano meglio di tutti, ne ho provati alcuni tipi e questo mi sembrano ottimi per il prezzo che si pagano, hanno anche una bella resa, dalle mie misure siamo intorno al 90%, non così alta come il Variotrack che è intorno al 98% ma per 15 euro mi pare un ottimo risultato!

Su alcuno ho cambiato i condensatori perchè mi sembravano un pò gonfi, magari lì lì per scoppiare, del resto è roba economica, quei due euro di consendsatori ci stavano.

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Dolomitico » 17 mag 2017, 17:50

Ho anch'io dei step up come quelli,ma vedo che tu hai interposto dei diodi all'uscita.
Io ho provato a collegarci delle batterie per passare dai 12V ai 24V ma mi sono trovato un filo di fumo che è partito da un componente,e non mi sono più fidato a replicare.
Con motori o altri carichi funziona,ma con le batterie forse per l'eccesso di assorbimento, (ma cè il potenziometro per limitare la corrente)
Questo è il mio,ma credo sia uguale al tuo... https://it.aliexpress.com/item/High-Qua ... ec90f7ace0
Dici che basta metterci un diodo e che quindi siano state le correnti di ritorno?

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