Purtoppo tutte le ricerche che fanno sono mirate ai profitti e quelle poche mirate al progresso dell'umanità vengono subito soffocate o nascoste con la scusa che sono dei fallimenti commerciali
Si Luppy e Dolomitico le normali pile alcaline, ovvero zinco-manganese con lo stesso elettrolita delle nife, idrossido di potassio, da cui deriva il nome "alcaline", hanno una elevata densità energetica, considerate pile primarie (usa e getta) solo per una ragione puramente di come sono realizzate meccanicamente, perchè chimicamente sono ricaricabili con i dovuti accorgimenti.
Confermo che le alcaline D (quelle più grosse) sono da 15/16Ah ma con scariche da 0,1A ovvero 160 ore = C160 per intenderci, che è poi uno dei 3 motivi per cui non sono state sviluppate come pile ricaricabili, per sfruttare la loro elevata capacità servono tempi i scarica e di ricarica troppo lunghi, ti ci vedi a spiegare a una persona qualsiasi di attendere 160 ore per caricare una pila?
Il secondo motivo è che non possono fare elettrolisi per come sono state studiate e il terzo è che lo zinco è biricchino, durante la scarica lo zinco metallico ssi scioglie diventanto un sale che và in soluzione, durante la ricarica viene riconvertito in metallo depositandosi al negativo e qui viene il problema perchè si deposita nel punto dell'elettrodo con minor resistenza verso il positivo, ma così facendo accorcia ancora di più la strada in quel punto e quindi atomo dopo atomo va a creare delle vere e proprie stalagmiti di zinco che crescono dal negativo in direzione del positivo e se la distanza è troppo breve, come nelle comuni alcaline, manda tutto in corto dopo poche ricariche.
Però lo zinco ha una elevata densità energetica, comparabile ad alluminio e litio, il problema è che si deposita male e non è adatto per le celle commerciali dove gli spazi devono essere piccolissimi, ed è per questo che tra le varie prove ho messo in cantiere anche una pila alcaline aperta ad elettrolita liquido con molto spazio per la libera crescita dei dendriti (stalagmiti) di zinco, però le correnti in gioco sono basse quindi un sistema ad elevata densità energetica comparabile alle litio se non superiore ma adatto solo a cilci di svariate centinaia di ore quindi utile solo per l'accumulo stagionale.
Comunque smontando e sperimentando con le alcaline devo dire che anche il biossido di manganese non scherza, aprendo le duracell a occhio mi pare di vedere che il manganese è solo il doppio della pastella di zinco, per fare un paragone la stessa quantità di ossidi di piombo non dà certamente 16Ah, nella migliore delle ipotesi ne darà la metà come nelle gel da 7Ah, ma forse anche meno.
I calcoli che ha fatto Luppy sono in linea con le varie chimiche, le alcaline sono molto dense di energia ma vanno usate a regimi molto lenti, tempo fà ho letto da qualche parte qualcuno che studiava una macchina elettrica con batterie zinco-manganese, che sicuramente è fattibile e per un uso da pendolare va anche bene, basta dimenticarsi le ricariche di 1 ora e ountare sulla ricarica lenta notturna, a livello industriale sono perfettamente in grado di realizzare celle del genere ma ovviamente una batteria con tali materiali costerebbe troppo poco e non possono lasciarle sviluppare.
Le NiMh non godono dei riconoscimenti che meritano, hanno una densità energetica molto vicina alle litio, si è inferiore ma non di molto, e comunque sono superiori a tutte le altre tecnologie (fatta eccezione per le alcaline) ma a mio avviso sono decisamente più robuste delle litio, sopravvinono a scariche totali, sovraccariche tutto senza nessun BMS se ne avessero uno sarebbero solide come una roccia e cosa più importante sono fatte di materiali meno costosi, più semplici e abbondandi e anche facili da riciclare!
Leggevo che i big delle batterie al litio (samsung, panasonic ecc ecc...) stanno facendo magazzino dei rari materiali per le batterie al litio perchè se la domanda continua ad aumentare per via delle auto elettriche si avrà una carenza di materie prime, no tanto il litio ma per esempio il cobalto e altre rarità che ci sono dentro in quel complesso minoestrone chiamato pila al litio!
In parallelo stanno già preparando le linee di produzione per le NiMh non appena ci sarà carenza di materie prime per le litio, che tra l'altro non sono ancora riciclabili quindi materie prime usa e getta quando la batteria al litio muore, infatti la panasonic ha già una versione industriale di NiMh da 16Ah con contatti a bullone fruibile dai suoi cataloghi e se non fosse per il freno del brevetto avremmo già elementi stazionari NiMh paragonabili alle NiFe o alle opzs.
@ Dolomitico
Nell'altra discussione sull'idrogeno ti domandavi come stoccare l'idrogeno, ma guarda che il sistema c'è già e ce l'hai tra le mani, si chiama metal-idruri:
metal =metalli
idrudi = idrogeno
Quel signore che negli anni '90 ha scoperto che le leghe o mix di diversi metalli assorbono e trattengono grosse quantità di idrogeno ha poi brevettato e costruito bombole con i metal-idruri che a 10 bar contengono la stessa quantità di idrogeno di quelle a 700 bar!
Poi da bravo genio ha ripensato al problema delle batterie Nichel-Ferro in cui il ferro rilascia molto idrogeno e ha voluto provare a vedere se con queste lege di metal-idruri sarebbe stato possibile migliorare le NiFe scoprendo che i metal-idruri in realtà erano un ottimo elettrodo negativo scoprendo e brevettando le batterie NiMh!!!
Quindi le pile NiMh che hai in mano in realtà sono per metà una bombola di idrogeno a pressione atomsferica!
Putroppo non è stato abbastanza genio da capire che chi gli stava comprando il brevetto in realtà lo voleva solo bolccare, non svilupparlo come lui credeva.....
Guarda solo nel giro di 10 anni come sono migliorate le NiMh semplicemente cambiando il separatore, le prime me le ricordo erano un disastro, perdevano capacità rapidamente con i cicli e molte andavano in corto, oggi grazie ai nuovi separatori abbiamo le LSD e io di quelle nuove e di marca (ducarell, eneloop panasonic...) non ne ho vista ancora una in corto!
Se solo lo volessero potremmo avere auto elettriche con batterie NiMh e forse anche accumuli per il fotovoltaico, anche se li ci vedrei meglio una NiFe, batterie 100% riciclabili e meno costose che andrebbero a creare un ciclo infinito di riutilizzo dei materuiali per un economia 100% sostenibile, come del resto fanno già le piombo, di quelle si ricicla tutto, il metallo, la plastica....
@ Trattore
Certo siamo un pò al limite del fattibile, non a caso ho intitolato la discussione "riflessioni"
Infatti fino ad ora ho puntato sui pannelli piuttosto che su batterie stagionali, un pannello so che lo metto li e funzionerà di sicuro per il resto delle mia vita, le batterie, di qualsiasi tipo anche lòe fai-da-te, sono sempre un pò una mezza incognita, anche se è bello vedere una lampadina accesa dal sole quando di sole non c'è nè, alimentata da una batteria che è riuscita a domare e tenere li buona quella sfuggente corrente elettrica!
@ Luppy
Mi è piacita molto la tabellina che hai fatto sulle densità energetiche perchè sono dati reali che hai misurato tu di persona, molto più credibile dei soliti numeri "autorevoli" che si leggono in giro, generici e a volte neanche aggiornati con i tempi che corrono.
Comunque occhio alle pile ricaricabili C e D perchè come già ci aveva fatto notare Dolomitico alcune marche (non per colpa loro ma causa guerra dei brevetti) mettono delle normali AA dentro alle C e alle D quindi se fai il rapporto capacità-volume su quel tipo il calcolo è errato in anto parte del volume è aria, è vuoto!
Prova a fare il calcolo sulle D di quelle marche che operano in aree geografiche non soggette alla censura del brevetto sulle NiMh, come alcune cinesi (ma ai volgia a fidarti) o per esempio le Tenergy che mi pare siano 10Ah nel formato D (o forse di più?) ma anche le stesse eneloop D ma attenzione quelle ventute in Giappone che sono delle vere D piene di piastre non quelle ventute in europa che per legge devono avere dentro le AA......
Ahh ecco ho trovato la pagina, la classica NiMh con autoscarica elevata quindi separaotri sottili è da 10Ah mentre la versione LSD è da 8Ah quindi con separatori più spessi che portano via più spazio, e ha anche senso:
http://www.tenergy.com/Site/D-NiMH
Ieri sera ho fatto una prova ho preso una batteria da auto 12V 100Ah da sotto il mucchio di quelle li in attesa di essere smontate per trafromarsi in fai-da-te, segnava 0V e dentro le piastre erano tutte benne bianche, candide come la neve, belle solfatate duramente da anni, ho preso la lampadina da 100W 220V e ho collegato tale batteria in parallelo al banco principale 48V, opvviamente attraverso la lampadina che funge da limitatore di corrente, ebbene fin da subito la mapnadine si è accesa rossa e dopo mezzora la batteria da 0V teneva accesa una lampadina degli stop anche se a solo 6V.
Niente di nuovo, è una classica desolfatazione a bassa corrente alto voltaggio, ma era per provare il principio della lampadina come metodo super economico