Batterie autocostruite.

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massimiliano
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Batterie autocostruite.

Messaggio da massimiliano » 7 mag 2013, 22:30

Ciao, son nuovo da queste parti, e affascinato dal mondo off-grid ho iniziato l'avventura da solo, ma ora vorrei perfezionarmi insieme a voi.
Ho un piccolo impianto da 2000watt con inverter cinese powermax sempre da 2000 watt 24 volt con un regolatore di carica da 40 ampere cinese anche lui.
Il mio problema sta nelle batterie, cioe ho delle vecchie batterie da trazione di 200amper 24volt che dovrò sostituire al piu presto perche ormai andate, e quindi mi chiedevo che fare.
Ho visto su questo forum degli utenti che si stanno cimentando nella costruzione di batterie plantè, sareste cosi gentili da darmi delucidazioni in merito sulla loro progettazione?

Massimiliano.

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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da Ferrobattuto » 7 mag 2013, 23:08

Ciao Massimiliano, benvenuto nel forum.

Puoi cominciare leggendoti questa discussione del buon Eugenio61, che si stà realizzando delle Planté autostruite. Naturalmente prima di metterti all'opera ti consiglio di documentarti bene..... ;) Altrimenti si rischia di spendere dei soldi inutilmente.
In questo post http://www.offgrid2.altervista.org/view ... =268#p6796 scritto da Dolomitico trovi a questo link http://archive.org/download/secondaryba ... blrich.pdf un utilissimo manuale che parla di batterie autocostruite ai primi del secolo scorso. Anzi, come vedrai nella seconda pagina di copertina, il libro è datato 1893, ma per quanto riguarda questo tipo di tecnologia le cose da allora ad adesso sono cambiate ben poco...
Purtroppo è in inglese, ma forse questo per te non sarà un problema. Comunque vedrai che a pag 36 e 37 si descrivono già a quel tempo piastre per accumulatori come le stanno facendo Eugenio61 e come ha ripreso a fare anche Pippo1971.
Chiedi pure liberamente a loro, o a chi altro ti pare.
Saluti.
Ferro
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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da pippowind » 7 mag 2013, 23:23

Salve Massimiliano e benvenuto anche da parte mia. Io sono uno di quelli che come dici tu si sta "cimentando" nella costruzione di una plantè anche se per ora sono fermo con il progetto a causa dello sviluppo di un altro progetto dove io in primis :barf: sono arrivato a gestire l'uscita di un grid-tie in base al carico richiesto.http://offgrid2.altervista.org/viewtopic.php?f=5&t=466 Ma con questo non vuol dire che ho abbandonato, anzi mi serve al piu presto per poterci collegare pure l'inverter e gestirmi il tutto con o senza sole. :mrgreen: :mrgreen:
Il mio progetto Plantè è partito dalla lettura di un vecchio libro dove piega la scoperta, principio di funzionamento e eventuali varianti delle batterie piombo/acido.
Ecco da dove ha preso vita il mio progetto è quello degli altri.
Non ai che chiedere, il principio è quello poi tu puoi personalizzarla come vuoi, se vuoi i collettori fuori la fai da figura, viceversa li accorci e metti tutto ammollo,
come si evince dalla foto le alette spessore 2/3mm sono in vertivìcale in modo da non accumularsi residui e farli cadere sul fondo..... Fai tu pensaci e chiedi.
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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da mac-giver » 7 mag 2013, 23:56

ciao pippo... ma ho letto sull'altro forum che questo disegno di piastra, fosse innovativo, tale da essere protetto con una forma di tutela da chi lo aveva proposto.. quindi alla fine, nulla di nuovo sotto il sole :barf:

per quanto riguarda i collettori:

per evitare saldature non sarebbe meglio fare uno stampo magari piu complicato, ma che comprende una fusione unica di piastra che viene assieme al suo collettore?
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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da pippowind » 8 mag 2013, 0:10

mac-giver ha scritto:ciao pippo... ma ho letto sull'altro forum che questo disegno di piastra, fosse innovativo

Si, innovativo forse nel 1893 :mrgreen:
mac-giver ha scritto:tale da essere protetto con una forma di tutela da chi lo aveva proposto

Scusa, ma gaston plantè che ha ideato queste piastre non era morto? a me non risulta che lui abbia un copyright.
Si i collettori saranno del tipo non saldati perchè durano da natale a santostefano, ma saranno fusi in un secondo momento in un unica colata by Eugenio61.
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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da bodo81 » 8 mag 2013, 8:15

ma si dice che questa foto e un po modificata :mrgreen:

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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da pippowind » 8 mag 2013, 11:39

bodo81 ha scritto:ma si dice che questa foto e un po modificata :mrgreen:


Non sono qui per arrampicarmi sugli specchi.
Ma l' osservazione precedene, non e altro che un miscuglio tra la piastra postata in precedenza (in originale però) e questa di ora.
Quindi come ci sono arrivato io ci può arrivare chiunque e fare la stessa cosa.
Il fatto che io ho modificato la foto è solo per dare l'idea dei svariati modi in cui si può fare una piastra,
con o senza cave interne, con righe verticali o orizontali, con collettore lungo oppure corto ecc ecc.
E con questo non voglio dare la paternità delle piastre ne a me ne ad nessunaltro che non siano i veri inventori della plantè,
che sicuramente si staranno rivoltando nella loro tomba.
Pace all'anima loro.
Per me il discorso è chiuso qui.
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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da mac-giver » 8 mag 2013, 12:21

ma anche perchè, ho dato un occhiata al tipo di tutela che è stata fatta.. non capisco chi ha messo nella testa a molte persone che la tutela common creative possa tutelare qualche cosa..

le licenze di tutela open non hanno efficacia , e chi mette nella testa queste cose ai poveri sprovveduti o è ignorante o è sporco.. perchè magari ha interessi far spendere soldi in avvocati per difendere l'indifendibile..

se proprio vogliamo vedere l'utilità della licenza, è solo in una community ..ha la valenza di" una stretta di mano" e diciamo che può dare in caso di "infrazione" la possibilità ad un admin di cacciare via dalla community l'utente "fedigrafo"

qui alcuni spunti:

http://aliprandi.blogspot.it/2012/12/le ... elano.html

venerdì 14 dicembre 2012

Le licenze non tutelano!
Dopo anni di attività di divulgazione e formazione sul tema delle licenze "open (= licenze open source, licenze Creative Commons, e simili) ho visto pian piano diffondersi e stabilizzarsi i concetti chiave di questo interessante fenomeno. Tutti tranne uno... nonostante abbia in più occasioni cercato di spiegarlo, di renderlo comprensibile e facilmente digeribile anche ai più duri di comprendonio.
Mi riferisco all'assurdo equivoco per cui "le licenze open sono una forma di tutela del diritto d'autore". Non lo sono e difficilmente possono esserlo!! Eppure quest'equivoco continua a diffondersi in articoli, blog e disclaimer vari con un pericoloso effetto virale.
Scrivo dunque questo post con l'intento di mettere in chiaro la questione una volta per tutte e smetterla di dover riscrivere sempre le stesse cose.
Vi prego anche di scusare il mio tono un po' da bisbetico inacidito... ma davvero non se ne può più di leggere certe cose... soprattutto ora che la rete è piena di materiale informativo chiaro e ben fatto su questi temi (che però il più delle persone, pigramente, preferisce non guardare).

Il concetto di fondo
Parlare delle licenze "open" come uno strumento di tutela/protezione del diritto d'autore è abbastanza insensato e ingenuo.

La spiegazione (for dummies)
1) Iniziamo dall'etimologia. "Licenza" dal latino "licere", che significa "autorizzare", "permettere", "consentire"... esattamente il contrario di "tutelare", "proteggere". Dunque, le licenze non tutelano/proteggono, ma al massimo... licenziano.
E forse questo sarebbe già sufficiente. Ma andiamo oltre.
Ora arriviamo alla parte più difficile (quindi, mi raccomando, massima concentrazione): i fondamenti giuridici.
2) La licenza d'uso di un'opera dell'ingegno è lo strumento giuridico con cui il titolare dei diritti ne regolamenta l'uso (verso il pubblico di tutti i potenziali utilizzatori o verso alcuni soggetti specifici). Quindi l'applicazione di una licenza rappresenta una fase logicamente successiva all'acquisizione dei diritti di tutela. In altre parole, il titolare dei diritti PRIMA acquisisce i diritti di tutela sulla sua opera e SUCCESSIVAMENTE decide di applicare all'opera una licenza d'uso.
Capite ora perchè non ha molto senso pensare che la licenza sia la fonte della tutela/protezione?!? Ma andiamo ancora più a fondo.
3) Nel caso di licenze d'uso sul modello "open", il titolare dei diritti sceglie di esercitare tali diritti secondo un modello più elastico, ovvero allargando le maglie della tutela normalmente prevista dal diritto d'autore, a favore di una maggiore libertà di circolazione e di riutilizzo dell'opera. Quindi le licenze "open" sono ancor meno uno strumento di tutela, dato che in realtà si muovono proprio nella direzione opposta.

Ma allora... se non sono le licenze, cos'è a tutelare/proteggere un'opera?
Risposta: sono i principi del diritto d'autore a tutelare/proteggere l'opera. Il diritto d'autore è una forma di tutela che l'autore ottiene automaticamente con la creazione dell'opera (sempre che l'opera abbia dei requisiti minimi di creatività). Sulla base di questa tutela acquisita in modo - per così dire - automatico, l'autore decide come regolamentare e gestire i suoi diritti (e tra le varie opzioni c'è anche quella di applicare una licenza libera).

Conseguenze
Disclaimer del tipo "quest'opera è TUTELATA [o PROTETTA] dalla licenza Creative Commons by-sa 3.0...", benchè siano comunque sufficienti a svolgere la loro funzione di collegare l'opera ad una specifica licenza, sono viziati da questa ingenuità concettuale. Sarebbe più corretto scrivere "quest'opera è RILASCIATA nei termini della licenza Creative Commons by-sa 3.0..." o più semplicemente "opera sotto licenza Creative Commons by-sa 3.0...".

Le conclusioni
Quindi - diciamolo subito senza mezzi termini - se siete degli autori o degli editori e vi siete avvicinati al mondo delle licenze "open" (sia in ambito software sia in ambito di contenuti creativi) perchè siete in cerca di uno strumento che rafforzi la tutela sulle vostre opere, semplicemente AVETE SBAGLIATO STRADA.Quindi tornate indietro e ripartite dal via, leggendovi un po' del moltissimo materiale informativo disponibile in rete sui meccanismi di base del diritto d'autore. Se non ne avete voglia o tempo... vi restano due alternative: rivolgervi ad un professionista (pagando il legittimo onorario che vi chiederà), oppure rimanere nell'ignoranza. Io sinceramente... più di così...

:: )
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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da Ferrobattuto » 8 mag 2013, 13:14

Vabhè, ragazzi...... Ma stiamo confondendo le idee a Massimiliano...... Lasciamolo lavorare, dài, così gli togliamo l'entusiasmo.... :: )
Immagino che Monsieur Planté ne sia tutt'altro che dispiaciuto, visto come le sue batterie sono tornate in auge. E non credo che sia dispisciuto neanche il signor Fauré, visto che il suo sistema è a tutt'ora il più impiegato in giro.
Comunque si, mi pare ridicolo tentere di brevettare qualcosa che è già stato inventato da altri oltre centosessant'anni prima.... :barf: Anche perché nel frattempo se ne è fatto largo uso in tutti i modi e in tutte le misure. E' una "minestra riscaldata", ormai.... Adatta solo a piccoli smanettoni come noi. :: )
E poi se ne fa un "uso personale", mica è per vendere, e questo non vìola neanche i "veri" brevetti.

Allora, Massimiliano, facci vedere che cosa vuoi fare, vediamo come ci si può ragionare su insieme.
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da calcola » 8 mag 2013, 13:38

Secondo me a prescindere dalla possibilità o meno che la licenza "open" tuteli chi la registra, in questo caso l'innovazione non c'è, non è neanche una diversa applicazione di oggetto già creato, riguarda semmai un leggero cambiamento nella forma, l'oggetto prodotto è usato sempre per la medesima funzione per la quale era stato ideato e tutti gli eventuali brevetti sono ormai scaduti da tempo e quindi di pubblico dominio.
Semmai il problema qui è di altro tipo. Pippo e non me ne voglia, ha preso spunto per la realizzazione delle piastre da idee ed esperienze pubblicate su un altro sito (e questo è innegabile) dove poi si è scordato di postare il suo contributo. Secondo me se ne è semplicemente scordato, questo però è stato interpretato come un approfittare della situazione, uno "scrocco" l'incomprensione è nata da questo. Forse l'ammissione dell'errore, anche senza chiedere scusa... col senno del poi tutto è facile, è andata così.

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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da bodo81 » 8 mag 2013, 13:44

calcola ha scritto:Semmai il problema qui è di altro tipo. Pippo e non me ne voglia, ha preso spunto per la realizzazione delle piastre da idee ed esperienze pubblicate su un altro sito (e questo è innegabile) dove poi si è scordato di postare il suo contributo. Secondo me se ne è semplicemente scordato, questo però è stato interpretato come un approfittare della situazione, uno "scrocco" l'incomprensione è nata da questo. Forse l'ammissione dell'errore, anche senza chiedere scusa... col senno del poi tutto è facile, è andata così.

stavo per scrivere la stessa cosa, quoto Calcola al 100% ........il probl e questo......e da una parte qualcuno ha ragione :-/

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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da maxlinux2000 » 8 mag 2013, 14:46

allora io dovrei arrabbiarmi se qualcuno un africa nel continente americano sta usando il "mio" sistema per collegare le batterie in parallelo con i diodi, senza fare menzione al mio nome? :barf: :barf:
Oppure dovrei arrabbiarmi se qualcuno fa in casa il pane usando la mia famosa ricetta?
O se qualcuno prende uno dei miei script e li modifica per farne un programma da vendere?

Tornando alle batterie plantè. Io sono dell' idea che le alette sono una complicazione inutile che tra l' altro indeboliscono la struttura. La piastre possono essere anche piane, semplici lamiere da 2-5mm di spessore. Quello che conta è che la superficie sviluppata, che va considerata a 65Ah/m² tra piastre positive e negative.

metto qui alcuni link su alcune mie idee:
http://offgrid2.altervista.org/viewtopic.php?f=7&t=294

[img]http://offgrid2.altervista.org/download/file.php?id=523[/img]

qui invece un foglio di calcolo che aiuta a dimensionare le plantè:
http://offgrid2.altervista.org/download/file.php?id=53
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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da calcola » 8 mag 2013, 15:42

O se qualcuno prende uno dei miei script e li modifica per farne un programma da vendere?


Questo però, penso ne converrai, scoccia e credo sia successo a tutti. :-/

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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da maxlinux2000 » 8 mag 2013, 17:03

a me no.... altrimenti non li avrei messi online..... spero sarete daccordo tutti, che internet è un far west e ci va bene cosí.
Se qualcuno vuole farne qualche cosa... si accomodi.

Del resto quasi tutti usiamo un nik, non pubblichiamo il nostro indirizzo fisico, e altri dati sensibili... ci fa comodo cosí perché è una terra di nessuno ove possiamo sentirci liberi.
Ma proprio per questo mettere una idea in rete significa accettare la sue regole.... ovvero, nessuna regola condivisa.
Quindi se metto in rete una idea o un lavoro, non mi devo aspettare nulla a cambio, devo farlo per il miglioramento dell' umanità.

Se la cosa non ti garba, e vuoi riconoscimenti... allora prima si brevetta l'idea, e poi al massimo si mette una descrizione generica in internet giusto per fare un po' di pubblicità.

Immagina che io domani mi inventi un nuovo alfabeto universale formato da solo 10 caratteri, semplicissimo da imparare e geniale nell' uso.... e ovviamente lo pubblico in internet.
Forse dovrei aspettarmi che mi rendano gli onori ogni volta che viene usato?
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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da massimiliano » 8 mag 2013, 17:21

Sera a tutti.
Miii e che è successo, ieri chiedevo una semplice cosa e oggi al ritorno da lavoro trovo sto macello.
Mi spiegate che succede? Quindi se io farei la stessa batteria a piastre andrei a violare qualcosa?
Qual è quest'altro sito dove hanno l'esclusiva? Aiutatemi a capire non mi va di pestare i piedi a nessuno.

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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da maxlinux2000 » 8 mag 2013, 19:57

no, non violi nessun brevetto. Scaricati il pdf del link sopra di ermete, e leggi il manuale del 1800 e rotti... li spiegano tutto.

Tutti gli esperimenti possibili sono già stati fatti. Al massimo noi possiamo fare qualche modifica per adattare le piastre al contenitore che possiamo disporre, ma tutto il resto è aria. La batteria al piombo per fortuna fa parte dello scibile umano e chiunque può costruirsi una batteria in casa senza violare brevetti, o titolarità più o meno certe.
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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da calcola » 8 mag 2013, 20:33

Internet non è il far west e non deve esserlo, ci sono delle regole da rispettare, io la penso così, però so anche che molti come te pensano diversamente.
Io invece devo rilevare che proprio perchè tanti pensano che tutto quello che si trova su internet sia libero e chiunque possa farne quello che vuole, sta frenando di molto la diffusione di molti contenuti di un certo livello che prima invece si trovavano.

E' chiaro che se qualcuno pubblica su un sito internet dei contenuti non ha nulla in contrario che altri li possano leggere ed utilizzare, ma se sono specificati i limiti d'uso è corretto rispettarli.

Non si parla di consigli o pareri amichevoli, ma di contenuti pubblicabili, opere d'ingegno che possono avere interesse commerciale. Se è indichi che chiunque può usarli per le proprie attività senza scopo di lucro, in modo da non lederti la possibilità di poter sfruttare in futuro la/le tue tue idee per scopi commerciali e poi trovi che qualcuno se ne frega e copia tutto, pari pari senza chiederti nulla precludendoti in questo modo la possibilità in caso di necessità di sbarcare il lunario, susa a me scoccia. Come minimo ritiro tutto, metto gli accessi protetti e consento la lettura solo a chi voglio e sono veramente dispiaciuto se per il comportamento scorretto di uno, tanti saranno penalizzati. E' questo quello che mi scoccia ancora di più.

Sempre secondo il mio parere, internet è nato per la condivisione non per approfittare della situazione e fare i furbi, detto questo devo rilevare che qui sul forum di persone scorrette non ve ne sono, anzi gente disponibile e competente che magari per diletto, ma non senza sacrificio condivide la propria conoscenza con gli altri. I quali proprio per questo devono essere riconoscenti e rispettosi, specialmente se le idee e le opere condivise sono originali e non recuperabili in altro modo.

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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da maxlinux2000 » 8 mag 2013, 21:05

scusa... ma se io prendessi la Tardis del doctorWho e andassi nel farwest, non mi aspetterei di certo che qualcuno rispetti la legge, per il semplice fatto che puoi cambiare di nome senza lasciare traccia. In internet è uguale solo che oltre a cambiare il nome puoi cambiare anche il tuo avatar. Qui siamo tutti in un limbo ove ogniuno è libero di fare e pensare come gli pare.

Se un giorno imponessero una internet non anomima, sarebbe la sua fine, in quanto il 90% delle persone non accetterebbe.

L'unica cosa che ci differenzia qui in questo limbo è la nostro grado di umanità e le nostre idee.

Ora immagina che Hal9000 si arrabbi perché Ferro ha fatto delle batterie simili alle sue (vedere batterie a secchiello).

Sarebbe logico?
Hal9000 per quanto gli sia costata la ricerca e gli esperimenti, può vantare qualche diritto? Moralmente potrebbe dire queste batterie sono mie e se qualcuno le copia deve rispettare il copyright?

No, perché lui a sua volta ha preso spunto da altre batterie già create nel 1800. Daccordo, ha fatto qualche modifica nella geometria, e modificato le proporzioni, ma da li a voler rivendicare la paternità ce ne passa.

Naturalmente Hal9000 si è comportato come un signore e anzi è stato contento dell' esperimento di ermete.

Il problema mi sa invece è che pippo ha rotto le scatole a chi voleva vendere gli stampi e/o i kit di autocostruzione.
Non che sia male, anzi, io stesso l'ho proposto a suo tempo, ma nessuno al mondo può vantare l' escusiva.

in internet il farwest è questo: Se parli con altri di un argomento, devi tenere sempre conto che potrai dare una idea ad una altra persona e lui potrá avvantaggiarsi. Ma non è molto meglio cosí?

Se la cosa non garba, allora è facile: Crei un gruppo ristretto (per esempio un forum non pubblico) inviti le prsone che più ti sono congeniali e poi assime inventate qualche cosa che poi andrá venduto sul mercato.
È perfettamente lecito oltre che legale.

Ma non confondiamo una lavagna ove tutti possono scrivere quello che vogliono con il rischio di essere copiati, con il diritto civico alla presenza di un notaio e due gendarmi.
Sono due cose differenti e hanno scopi opposti.
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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da calcola » 8 mag 2013, 21:40

Guarda che il mio discorso era generale non mi riferivo alle batterie o alle piastre, ho già detto che non penso vi sia qualcosa di male a rifare le piastre plantè, un'idea vecchia quasi quanto matusalemme. Nè ad Ferro che anche se ha rifatto le batterie di hall9000 le ha fatte per sè e ci scommetto che se avesse voluto farle per venderle l'avrebbe detto ad hall. Mi riferivo al concetto che chiunque nascondendosi dietro un nomignolo crede di poter fare quello che vuole credendo che tutto è permesso, che si è anonimi, quando ormai di anonimo su internet vi è ben poco specialmente per gli organi di controllo. Ed è proprio per questo modo di pensare che temo tra non molto di libero su internet non rimarrà nulla.

Nessuno è totalmente artefice della propria conoscenza tutti ci siamo formati a partire dal lavoro altrui, che proviamo a migliorare non a copiare proponendolo per nostro. Ti ripeto non c'entra nulla con le batterie è un discorso generale, se si è corretti lo si è sempre con o senza anonimato.

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Re: Batteirie autocostruite.

Messaggio da massimiliano » 8 mag 2013, 22:26

offgrid2 ha scritto:no, non violi nessun brevetto. Scaricati il pdf del link sopra di ermete, e leggi il manuale del 1800 e rotti... li spiegano tutto.

Tutti gli esperimenti possibili sono già stati fatti. Al massimo noi possiamo fare qualche modifica per adattare le piastre al contenitore che possiamo disporre, ma tutto il resto è aria. La batteria al piombo per fortuna fa parte dello scibile umano e chiunque può costruirsi una batteria in casa senza violare brevetti, o titolarità più o meno certe.

Vabbene offgrid2, seguirò il tuo dire e inizierò a progettare qualcosa insieme a voi tenendomi lontano dall'idea delle piastre copiate dal copiato.
Almeno cosi sto capendo.
A domani.

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