Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Hal9000 » 12 lug 2012, 14:30

Inizialmente ho preso un sensore di corrente, l'ho interfacciato alla cpu che controlla il mio impianto, ho scritto del codice aggiuntivo ed ho calcolato lo stato di carica conteggiando gli amper letti (positivo e/o negativi a seconda della situazione)
Successivamente ho comprato il flexnetcd della outback che connesso all'hub comunica al mate e ai regolatori di carica la lettura delle correnti e il soc, quindi ora ho questi due sistemi che lavorano in parallelo e devo dire che si discostano ogni tanto solo dell'1% per poi tornare allineati.

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Marko
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Marko » 12 lug 2012, 15:38

Hal9000 ha scritto:Inizialmente ho preso un sensore di corrente, l'ho interfacciato alla cpu che controlla il mio impianto, ho scritto del codice aggiuntivo ed ho calcolato lo stato di carica conteggiando gli amper letti (positivo e/o negativi a seconda della situazione)
Successivamente ho comprato il flexnetcd della outback che connesso all'hub comunica al mate e ai regolatori di carica la lettura delle correnti e il soc, quindi ora ho questi due sistemi che lavorano in parallelo e devo dire che si discostano ogni tanto solo dell'1% per poi tornare allineati.


Guarda io non ho nulla di sofisticato e nemmeno potrei farlo, non sono così competente, è da meno di un anno che mi diletto su un impianto ad isola. Però ti chiedo se potrei agire nel seguente modo. Acquistare un regolatore fotovoltaico da 24v 60Ah con display e SOC e collegare l'inverter al carico del regolatore(onda pura da 24V 230V 1500W ma non supero gli 800w di picco)così da poter monitorare (spero) lo stato delle batterie. L'automatismo enel-isola lo lascio invariato ad un circuito esterno che commuta a enel (anzi EON) sui 24,2V di scarica e passa ad isola sopra i 27V. Il regolatore dovrebbe essere questo:
http://www.aliexpress.com/product-fm/53 ... alers.html

non è un MPPT comunque.

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Hal9000 » 12 lug 2012, 18:35

Ciao Marko,
non sò forse vale la pena che apri una tua discussione per questo tuo progetto, non per altro ma almeno non deragliamo la discussione sulle batterie in parallelo.
Ad ogni modo l'inverter collegalo sempre e solo direttamente alle batterie, mai sotto un regolatore di carica, neanche se in teoria ci stai dentro con i valori di corrente, in secondo luogo io non ho ancora visto nessun regolatore di carica valido (e sottolineo valido) che abbia la funzione SOC tramite lettura delle correnti integrata, c'era il regolatore tarom della steca che aveva l'opzione del sensore di corrente da comprare a parte ma l'avevo provato e mi dava problemi.

Se non te la cavi con l'elettronica e programmazione puoi sempre ripiegare sulle soluzioni commerciali che le monti e vanno subito, però dovrai mettere mano al portafogli, non c'è niente da fare....

Le mie due soluzioni sul mio impianto sono fai-da-te e commerciale che lavorano in parallelo, la soluzione commerciale è fatta dei seguenti prodotti Outback:
- mate
- hub
- flexnetdc (viene fornito con 3 shunt per misurare 3 rami differenti nel conteggio)

poi ovviamente ho i due regolatori mppt flexmax80 sempre della outback, ma credo che per misurare il SOC bastino i 3 componenti sopra elencati, poi esistono altri apparecchietti molto meno costosi che calcolano il SOC delle batterie, non sono altro che la shunt di misura e un display, e ovviamente costano molto meno della soluzione full della outback, anni fà ne avevo visti alcuni veramente fatti bene ma non ricordo il nome, ad ogni modo la misura del SOC presuppone che tu abbia un banco batterie unico con un solo sensore di corrente sul polo unico del tuo banco batterie, ma con il sistema dei diodi è difficile adattare una soluzione commerciale economica, forse con il sistema outback si riuscirebbe in quanto ha 3 shunt e le puoi programmare come ricarica(pannelli, eolico, generatore.....), scarica(inverter) o batteria a seconda di dove li posizioni, quindi nel tuo caso useresti 2 sensori uno nel punto in comune prima di tutti i diodi di ingresso ed un altro in uscita dopo il comune di tutti i diodi di uscita prima dell'inverter.

Altre soluzioni commerciali non me ne vengono in mente al momento.....

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Marko » 12 lug 2012, 21:48

Grazie Al9000, ti ringrazio veramente tantissimo.
No, non voglio aprire nessuna altra discussione non ne vale la pena, sopratutto se non ci sono soluzioni commerciali economiche per misurare il soc. Il parallelo di per se con i diodi è già un grosso vantaggio. Il soc a questo punto mi interessa molto meno.
Ti ringrazio per i suggerimenti utilissimi.
Salutoni.

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Bridge » 13 lug 2012, 16:20

Ecco come intendo l'interfacciamento tra moduli FV ed accumulo.-
Il dispositivo deve essere parco nei consumi e nel contempo essere il più trasparente possibile.- Prerogativa principale è che il dimensionamento Accumulo-ParcoFV deve portare ad un rapporto ottimale minimo di circa 20:1. In altri termini: la corrente massima disponibile dai moduli FV deve essere al MASSIMO 1:20mo, 1/15mo della capacità disponibile in Ah dall'accumulo.- In questo modo si ha il vantaggio di non non condizionare la fase di carica ((unica limitazione la presenza della RDSon)) sino al raggiungimento di una tensione ottimale che porta al mantenimento dello stato di carica evitando anche la produzione di idrogeno ed ulteriori "fastidi".- In questa prima fase il legame stretto tra moduliFV e batterie è disciplinato SOLO dalla resistenza dinamica di queste ultime che provvede a REGOLARE automaticamente la corrente circolate in funzione dello stato di carica presente in quel momento.- Al raggiungimento di una tensione Y si attiva un dispositivo in PWM, a bassa frequenza di commutazione, che limita ulteriormente la corrente circolante stabilizzando la tensione ad un valore leggermente inferiore (2,3V x n°elementi) rispetto al valore Y.-
Il tempo OFF tra gli impulsi viene sfruttato per preriscaldare l'acqua sanitaria o per qualsiasi altra esigenza (questione di fantasia).-
Non si butta via nulla!.-

Il controllo si alimenta soltanto dal modulo FV (quando attivo) e si resetta automaticamente nel momento in cui la tensione fornita dallo stesso raggiunge il limite inferiore di funzionamento:

Per limitare il ripple conseguente agli impulsi PWM può essere utile, ma non indispensabile, l'inserimento del filtro passa basso (LC).-

In mancanza di quel rapporto ottimale di cui sopra, il dispositivo in PWM entra subito in azione all'accensione.-

Questo è il principio di funzionamento:
Allegati
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Bridge » 16 lug 2012, 16:45

Avrei gradito un vostro pensiero, ma ..........silenzio assoluto.-
Ciao

Bridge

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 16 lug 2012, 17:03

purtroppo non posso darti nessuna risposta :( non capisco il funzionamento delle tue macchine :D
Probabilmente anche gli altri (quelli che si intendono di elettronica) ci stanno studiando su, perché non vogliono fare brutta figura davanti a te :mrgreen:
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Bridge » 16 lug 2012, 17:51

Sicuramente la colpa è mia poichè non ho saputo descrivere in modo ottimale il funzionamento.-
Condizione necessaria è il giusto rapporto tra la massima corrente disponibile dai ModuliFV e la capacità espressa in Ah dell'accumulo.-
Comunque in parole povere si tratta di gestire il controllo del sistema ModuliFV-Accumulo non intervenendo sino al momento in cui la tensione di un singolo elemento raggiunga il valore di 2,36, 2.4Volt. In questa fase il massimo valore della corrente entrante nell'accumulo sarà sempre ben al di sotto di 1/15, 1/20 della capacità dell'accumulo.- Do il valore di un singolo elemento per poterlo poi moltiplicare in funzione della disponibilità propria.- A questo punto si attiva un controllo PWM, una sorta di interruttore che apre e chiude ciclicamente il circuito con tempi di ON-OFF che variano in funzione di un secondo valore della tensione singolo elemento 2.223V o 2.3V (a seconda della tipologia degli elementi) mantenendone stabilizzato il valore.- Nell'istante in cui questa sorta di interruttore resta aperto per un tempo t, (moduli disconnessi dall'accumulo) si ha comunque energia disponibile dal parco fotovoltaico e per questa ragione si attiva un'ulteriore circuito che veicola questa energia altrove, come spiegato nel post sopra (si dice così?) senza disturbare minimamente il processo di controllo-ricarica degli elementi di accumulo.-
Il reset avviene spontaneamente in mancanza di illuminazione.- Il giorno seguente il ciclo ricomincia appena i moduli alimentano nuovamente il circuito.-
Ci riprovo.-
Che ne dite??.-

Bridge

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 16 lug 2012, 18:19

si, fanno qualche cosa del genere alcuni regolatori solari. Inviano l'energia extra verso una altra direzione, per esempio un secondo banco batterie o un boiler.
Ne stanno parlando anche nel forum spagnolo di solarweb, ma anche li non seguo l'argomento in quanto troppo complicato per me :D
Se non sbaglio usano l'uscita "Divert" dei regolatori xantrex per pilotare una specie di inverter ad onda quadra e a sua volta alimentare un boiler.

Il tuo caso è più interessante perché fa anche da regolatore. Unico dubbio... e l'equalizzazione mensile? Nella tua esperienza è necessaria?
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Bridge » 16 lug 2012, 18:54

Ok maxlinux2000,
per quanto riguarda l'argomento equalizzazione, non mi trovo daccordo.-
Il processo di equalizzazione in una serie di elementi sani ed omogenei avviene automaticamente quando lo stato di carica degli stessi raggiunge un valore opportuno verificabile dall'entità del minimo valore della corrente entrante.- In 22 anni non ho mai trovato valori discordanti tra gli elementi, a meno che uno o più elementi costituente la serie di 65 fosse OUT.- In quel caso avviene anche l'inversione della polarità dello stesso che contribuisce anche ad introdurre una resistenza aggiuntiva nella serie, che si fa anche sentire.- Ogni forzatura del caso, credo che porti ad una diminuzione della vita delle stesse.- Questo è la mia opinione, sicuramente non condivisibile, ma i 65 elementi stazionari da 2Volt cadauno, ripeto sono stati sostituiti nel 2007 dopo un'onorato lavoro di 17 anni con me, più gli anni trascorsi precedentemente.- I più vecchi erano datati 1978/9 credo.- Si può verificare in altro post.-
Ciao

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 16 lug 2012, 22:18

Bridge ha scritto:Avrei gradito un vostro pensiero, ma ..........silenzio assoluto.-
Ciao

Bridge

Che dire?...... E' sicuramente un ottimo sistema, soprattutto per il fatto che durante gli "on" serve una cosa e durante gli "off" ne serve un'altra. Non è detto che la seconda cosa debba essere per forza acqua calda, potrebbe essere un banco secondario, anche con tensione diversa, e più bassa ad esempio (tu usi apparecchiature a 12V, no? ;) ). Ma non ho capito bene se è già funzionante o devi ancora farlo. :blushing:
Sono daccordo con te per l'equalizzazione. Secondo me dovrebbe essere fatta solo quando serve, o al limite MOLTO raramente. Lasciarsi sostituire (la nostra capacità di giudizio) da macchine e automatismi commerciali è pura pigrizia..... :D
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 16 lug 2012, 23:41

non metto in dubbio che tu non abbia mai fatto l'equalizzazione, perché avevo capito che i tuoi elementi erano 20 anni o giù di li che non ne ricevevano una, ma io ho sempre letto dappertutto che l'equalizzazione mensile si deve fare, ed è per questo che te l'ho chiesto, in quanto tu saresti l'unica voce discordante.....

A dire il vero ho letto il mese scorso nel forum spagnolo che un tizio ha appena cambiato le batterie messe su nel 91!! :sweet:

L'impianto era fatto praticamente a mano con i mezzi dell'epoca, quindi il regolatore era un semplice relais con un sensore di soglia che arrivato a 13.8V staccava la tensione e la riattaccava quando scendeva sotto.

Siccome chi ha cambiato le batterie era il figlio (nel frattempo il padre ha cambiato casa) non sapeva esattamente come funzionava il sistema, ma dalle foto si vedeva chiaramente come era la faccenda. Un cirquito con un paio di transitor, condesatori di varie misure, e alcune resitenze, un relè di grosse dimensioni e un paio di strumenti a lancetta (probabilmente V e A)
Naturalmente anche quelle batterie non avevano mai avuto una equalizzazione fino a che non sono morte (erano delle stazionarie da 2V)

Un altro esempio che mi viene in mente.... la 500 :D molti anni fa le 500 avevano come mi ha spiegato ermete, il relé di massima e di minima, il che permetteva una ricarica un po'grezza e a scalini, ma funzionava perfettamente, tanto è vero che con batterie delle vecchia scuola (quelle con il bitume sopra) era abbastanza normale arrivare ai 10 anni di vita.
Anche li l'equalizzazione non esisteva.

A questo punto facendo un ragionamento complottistico..... non è che i produttori di regolatori e batterie fanno apposta a farci equalizzare per fare durare meno le batterie che vendono?
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 16 lug 2012, 23:44

mi sa che è meglo aprire un nuovo tema per questo svarione e metterci dentro tutti questi post che non centrano con il tema principale e fare quindi ordine... come lo chiamiamo il nuovo tema?
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 16 lug 2012, 23:51

offgrid2 ha scritto:.....non è che i produttori di regolatori e batterie fanno apposta a farci equalizzare per fare durare meno le batterie che vendono?

Mhà.... Tutto può essere, oggi come oggi. Comunque la funzione equalizzazione può essere utile, se con accumulatori di diversa provenienza, o accumulatori di seconda mano, o se nel tempo, pur non notandosi guasti meccanici, si nota però una differenza di tensione tra un elemento e l'altro. Di casi in cui può servire ce ne sono parecchi. Nel tuo caso, se dovessi salire di tensione mettendo diverse batterie in serie di provenienza diversa, probabilmente una discreta equalizzazione potrebbe servire, anche se non molto spesso..... :mrgreen:
Se vuoi spostare gli ultimi post in una discussione differente, vedi dove comincia la "diversione" e parti da lì. Vedi chi ha cominciato e al limite come gli piacerebbe chiamarla. ;)
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 17 lug 2012, 0:20

stavo pensando.... il mio regolatore ha la possibilità di essere impostato su batterie GEL-AGM-Acido libero

Se non sbaglio con AGM si arriva al massimo a 14.4V che equivale a 2.4V. Che dite? lo imposto su AGM e me ne dimentico? Attualmente il regolatore mi fa una equalizzazione al mese.
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da elettrauto » 17 lug 2012, 0:25

ciao, offgrid2 diceva bene, ci vuole il tempo per girarsi le discussioni, poi per pensarci ed infine forse qualcuno può rispondere :D

@bridge
Il tempo OFF tra gli impulsi viene sfruttato per preriscaldare l'acqua sanitaria o per qualsiasi altra esigenza (questione di fantasia).-
Non si butta via nulla!.-


il tempo di off non lo puoi affatto utilizzare per fare altro, inquanto in off si ricarica il condensatore d'ingresso (che non vedo inserito) del convertitore step-down ed è la carica che tu preleverai subito dopo nella fase di on, se non accumuli durante off un sovrappiù di carica, durante on non hai nulla da prendere per buttarlo nella cella al piombo :mrgreen:

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Bridge » 17 lug 2012, 2:32

Per elettrauto:
osserva le prerogative ripetute all'inizio dei due post per ottenere quelle condizioni ed osserva lo schema a blocchi.- All'avvio il MOS o IGBT è posizionato in saturazione e quindi in un certo modo è trasparente (non è proprio così, ma prendiamolo per buono) ed ivi vi resta sino al raggiungimento da parte dell'accumulo di una tensione programmata.- In quell'istante viene modificata la modalità di funzionamento del MOS (interruttore chiuso) intervenendo in modo opprtuno sul comando di gate.- In defrinitiva in questa seconda fase trattasi di un'interruttore elettronico che in base alla tensione (di errore) rilevata fa variare il tempo di chiusura e conseguentemente quello di apertura in modo da ottenere in out una stabilizzazione della tensione di mantenimento dell'accumulo.-
Il bello sta proprio qui.- Non c'è la necessità di un convertitore step-up o dwn, di caricare questo o quello.- Niente di tutto ciò.- L'importante è dimensionare il sistema con quei presupposti detti precedentemente che in parole povere consistono nel dosare il parco fotovoltaico in funzione della capacità espressa in Ah dell'accumulo.- Facciamo un esempio LIMITE:
-Abbiamo a disposizione un modulo FV da 60 wafers 220Wnom, corrente di CC 8A, tensione a vuoto 35V tralasciando il resto.-
Ora arriva la domanda:
-Posso utilizzare questo modulo come sorgente di ricarica di una batteria avviamento da 12V/100Ah???.- La differenza è abissale a prima vista.-
Punto1: Certo che si, poichè la massima corrente entrante nella batteria in condizioni ottimali rientra nelle specifiche del costruttore della stessa.-
Punto2: La tensione ai capi della batteria, considerandola scarica, nell'istante dell'inserimento, sarà sempre intorno ai 12Vnom o giu di lì, poichè in questo caso è il modulo FV che non può garantire la tensione di targa alla massima potenza per via del carico eccessivo offerto dalla batteria (Valore estremamente basso della R interna di quest'ultima).- Se le condizioni di irraggiamento lo consentono dallo stesso fluirà una corrente massima per esempio di 8A (di più non può, poverino) che moltiplicata per i 12Volt di quel momento da come risultato un power di 96W, ...ben al di sotto delle possibilità del modulo stesso.-
Punto3:Ma così non si danneggia il modulo?.-
No, esistono in commercio regolatori di carica che cortocircuitano in PWM i moduli FV per governare il processo di carica.-
E' più semplice, meno costosa e più rapida questa soluzione (LOW-SIDE), ..........basta non farci caso!!!.-
Ma così il rendimento scende!.- Certo che si, ma è un'esempio limite che comunque potrebbe verificarsi nella realtà.-
Punto4: Man mano che la batteria si carica la tensione ai suoi capi aumenta, ma raggiunto il valore impostato (per es.:13.8V) entra in funzione il controllo in PWM il quale dosa l'impulso al fine di mantenere la V entro il limite prestabilito.- In questo esempio limite si ha comunque il vantaggio di poter sfruttare il tempo di OFF per veicolare i 220W nom @28Volt a carico e non a 12V, altrove; come detto è questione di fantasia.-

In tempi remoti ho utilizzato un sistema simile sicuramente più primitivo e l'eccedenza energetica (tempo di OFF) scaldava un elemento di termosifone.- Ho messo una foto qui nel forum ma non ricordo dove!.-

Ribadisco il fatto che ciò di cui sopra è solo una mia personale visione dell'argomento, quindi va preso con le dovute cautele!.-

Mi fermo qui poichè è ora di andare a nanna.-
A Ferro e Offgrid risponderò domani.-
Grazie per l'attenzione.

Ciao e sogni d'oro.-

Bridge
"""""""""""""""""""""""


E' tarda mattinata ormai e rispondo ora a Offgrid ed Ferro.

Il tentativo di equalizzare una serie di accumulatori omogenei o no tra di loro, è sempre invasiva.- E' secondo me una forzatura che andrebbe fatta, forse, in fase di prima messa in funzione della serie e poi dimenticarsi di ciò.- Se si riscontra una difformità tra i vari elementi, si può intervenire singolarmente sull'elemento senza "disturbare" la serie, anche durante il normale servizio quotidiano.- E' in questo modo che intervenivo sugli elementi più disastrati per cercare di compensare eventuali differenze, uno per uno, prima della totale sostituzione dell'accumulo.-

Un'esempio:
consideriamo una batteria avviamento composta da sei elementi da 2Volt/qualsiasi Ah, ed ammettiamo che due elementi abbiano un'autoscarica più pronunciata, per anomalie interne, rispetto agli altri quattro.- in questa situazione in fase di ricarica organizzata si avranno 4 elementi che avranno raggiunto uno status ottimale invece altri due ancora no.- Il risultato è che l'elemento di controllo della ricarica "sente" la tensione risultante dalla serie dei sei ed interpreta come NON RAGGIUNTA la fase terminale della ricarica per mancanza di tensione dovuta ai due elementi "apatici"e quindi prosegue la carica con la conseguenza che la tensione ai capi degli elementi SANI salga oltre il DOVUTO.- Questa è UNA delle ragioni per cui reputo dannosa l'equalizzazione sommaria della batteria.- In una serie di sei elementi da due Volt la differenza in tensione che si verifica in questo caso non è da sottovalutare, ...discorso diverso invece è quando la serie è composta da un n° cospiquo di elementi, come nel mio caso, che diluiscono questo delta tra di loro.- Quando questo stato è raggiunto gli elementi sani iniziano a gassificare e a me viene spontaneo associare questa fase all'insistere a stringere un bullone una volta serrato rischiando di "spanarlo".- Credo che la gassificazione degli elementi acceleri il processo di "sgretolamento" delle piastre.- E' così Ferro??.-


Offgrid, guarda provo imbarazzo a pensare di essere l'unico che osteggia questa pratica, e mi impensierisco cercando di comprenderne il motivo, ma non riesco a trovare elementi che mi fanno ritornare sui miei passi.- Aiutatemi voi a capire dove sta l'arcano.-

Mamma mia che risposta copiosa, spero di non annoiarvi ed ancora di non aver detto scempiaggini.-

Ciao
Bridge

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 17 lug 2012, 21:17

Bridge ha scritto:........Offgrid, guarda provo imbarazzo a pensare di essere l'unico che osteggia questa pratica, e mi impensierisco cercando di comprenderne il motivo, ma non riesco a trovare elementi che mi fanno ritornare sui miei passi.- Aiutatemi voi a capire dove sta l'arcano.-

Mamma mia che risposta copiosa, spero di non annoiarvi ed ancora di non aver detto scempiaggini.-

Ciao
Bridge

Tranquillo Bridge, almeno a me i post lunghi non danno assolutamente fastidio, soprattutto quando sono ben infarciti di buone spiegazioni.
L'Arcano..... Non c'è. :D Si tratta di "filosofie" personali.
Ai tempi incui anche io facevo l'elettrauto, le equalizzazioni...... Non si facevano. Ma su una batteria per auto sono praticamente inutili, in quanto trattandosi di una "monoblocco", se qualche elemento "va giù" è inutile star li a provare. Tutt'al più se si sospetta una solfatazione si può procedere con un desolfatatore. Sennò si butta..... La cosa invece è molto differente per gli elementi singoli in regime stazionario, MA, molto raramente capitano in mano a gente come te, come me o come noi quì, che siamo appassionati, oltre che proprietari diretti di un eventuale banco di accumulo. Tu, io, o chiunque altro quì, la prima cosa che farebbe dopo aver rilevato delle (notevoli) differenze di tensione tra un elemento e l'altro durante un controllo periodico, sarebbe di chiedersi "perché", e poi cercare una soluzione logica e mirata. Altri, "normali" manutentori al limite potrebbero preoccuparsi di fare un controllo della densità, e poi una bella sovraccarica di equalizzazione. Tanto negli elementi "buoni" il sovrappiù si trasforma in gas e poi si può semplicemente rabboccare acqua, e negli altri..... Se ce la fanno, bene, altrimenti ci penserà chi è preposto a farlo. Personalmente credo che la possibilità di equalizzazione sia stata introdotta nei regolatori commerciali per questo, e anche per gente che non ha conoscenze specifiche sull'argomento. C'è chi dice che serve anche al rimescolamento dell'elettrolita, che in servizio stazionario tende a "stratificare". Io credo che se fatta raramente, con bassissima corrente e per tempi brevi, di danni non ne fa o ne fa pochissimi, tutt'altra cosa negli altri casi. ;) Certo che con banco nuovo, di elementi tutti uguali e acquistati insieme, l'equalizzazione dovrebbe essere "pensata" solo caso per caso, e solo dopo un controllo completo e totale elemento per elemento, per quanti siano. Oltretutto in un banco a tensione elevata un elemento in più o in meno è assai poco influente, lo è molto di più in un banco a bassa tensione.

@ Offgrid: lascia stare tutto com'è, che le tue sono batterie usate..... ;) Meno le sfrugugli e meglio è. Se fin'ora è andato bene tutto così è meglio che ci resta.
Sai bene che all'inizio accroccammo quel sistema coi diodi praticamente per scommessa, e nessuno avrebbe scommesso un centesimo che avrebbe funzionato. :mrgreen: :barf: (woot)
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da elettrauto » 17 lug 2012, 21:35

@bridge
Scusa se insisto per quanto riguarda il tempo di OFF, ma è importante.
Tu vuoi deviare l'energia altrove (riscaldare acqua), ma i convertitori a commutazione lavorano con un condensatore all'ingresso, se non ci fosse, ad ogni colpo di ON un pannello fotovoltaico verrebbe cortocircuitato, allontanandosi dal MPPT inevitabilmente.
Se mi dici la tua su questo preciso componente poi possiamo continuare con gli altri, avendone risolto uno :D

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 17 lug 2012, 22:27

elettrauto ha scritto:@bridge
Scusa se insisto per quanto riguarda il tempo di OFF, ma è importante.
Tu vuoi deviare l'energia altrove (riscaldare acqua), ma i convertitori a commutazione lavorano con un condensatore all'ingresso, se non ci fosse, ad ogni colpo di ON un pannello fotovoltaico verrebbe cortocircuitato, allontanandosi dal MPPT inevitabilmente.
Se mi dici la tua su questo preciso componente poi possiamo continuare con gli altri, avendone risolto uno :D

Forse posso chiarire un po'.
Vedi lo schema? C'è il pannello fotovoltaico a sinistra in alto, esce su un diodo di "non ritorno", ma prima del diodo esce su un utilizzatore che è un alimentatore di servizio, per cose che adesso non ci interessano, ma alimenta anche una grossa resistenza, quel rettangolo con scritto "R", che serve a scaldare l'acqua. Poi da li passa per un grosso mosfet (LO. SIDE) che funziona da interruttore, e da lui a massa.
Dopo il diodo, in alto all'uscita del pannello, c'è un altro grosso mosfet, poi un'impedenza di livellamento, il tuo condensatore, e poi le batterie.
I due grossi mosfet lavorano alternativamente, quando uno è chiuso l'altro è aperto, e viceversa. Allora: quando quello in alto è chiuso la corrente fluisce dal pannello verso le batterie, tramite l'impedenza (la bobina) che limita i picchi di corrente, e il condensatore che li finisce di livellare, poi va nella batteria. L'altro ovviamente è aperto.
Quando il secondo è chiuso e il primo è aperto, la corrente passa nella grossa resistenza da scaldabagno, nel secondo mosfet che è chiuso e va a massa. La resistenza si scalda e l'acqua pure.
Il circuito siglato PWM legge la tensione delle batterie, quando sono scariche o il prelievo della corrente a casa è forte aumenta i tempi di ON del mosfet superiore, fino alla tensione massima di carica. Quando sono cariche aumenta i tempi di OFF del mosfet superiore e aumenta rispettivamente i tempi di ON di quello inferiore che scalda l'acqua.
La batteria che vedi sopra non è 1 elemento da 2V, ma se leggi bene c'è scritto "2V x n°elementi", ossia è il suo banco di accumulo a 120V. Il "pannello" ovviamente è il banco di pannelli sul tetto..... :D
Spero di non aver detto castronerie e di essere stato abbastanza chiaro. :)
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

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