Fai da te & OffGrid

Riciclare resistenze è perdita di tempo e disastro sicuro. Per alte temperature ci vuole unalega adatta, prodotta dalla Kantal, esattamente Kantal A1, lavora fino a 1300, il che vuol dire una vita di almeno 200 cotture a 800 gradi. Io me le facevo fare a Bologna dalla ditta Montaguti Gaetano s.r.l. tel. 051534855
Gli devi dire il voltaggio, l'assorbimento e la lunghezza disponibile per alloggiare le spire. Ovviamente per sapere questa lunghezza devi già aver lavorato i mattoni( refrattari leggeri) ovvero li avrai già fatto la scanalatura gilindrica sui lati. Prevedi almeno due circuiti per poter commutare serie/parallelo, così la temperatura sale dolcemente e non stressi nè i mattoni nè le resistenze. Il crogiolo compralo in porcellana, chiedi al tuo dentista, lui ha i fornitori giusti, costa pochissimo. Anche le resistenze costano poco. Ho detto una sciocchezza , un forno elettrico non va bene per recupero piombo batterie, i vapori acidi si mangeranno le resistenze. ATTENZIONE, UN FORNO "TECNICO" NON VA MAI USATO PER FARCI ANCHE IL PANE O LA PIZZA, SE È TECNICO È INQUINATO. Ora vado a recuperare il sacro testo sui forni, se mi spieghi meglio dimensioni ed usi previsti e dove vuoi mettere lo "sportello" sarò felice di darti una mano

Dimenticavo, la pregiata ditta Montaguti fa un mare di tipi di resistenze, anche quelle corazzate da scaldabagno a dei prezzi ridicoli rispetto a quelli che trovate dai vari ri-venditori di aggegi solari. E le fanno su misura sia come dimensioni che come parametri elettrici.

Ho fatto un giro in soffitta e recuperato i testi sacri. Su forni elettrici ci sono una decina di pagine (in inglese, ma facili da capire) e c'è un lungo capitolo sui refrattari e sugli isolanti, con tabelle indispensabili per scegliere il materiale giusto, senza spender soldi inutili o peggio sbagliati. A chi possa interessare mi scriva in privato, scannerizzerò il necessario e invierò in privato, un minimo di decenza ci vuole (diritti d'autore)

(woot) mi piace sta storia dei testi sacri,nell'era degli ebook,avere dei bei manualoni fa ancora il suo bell'effetto.
Beh,a me principalmente serviva un forno per fondere alluminio,ho intenzione di farne uno a gas per quantità più grosse,3/4 litri di metallo,ma mi servirebbe anche uno più modesto per le fusioni più piccole,diciamo 500ml di crogiolo,io pensavo con l'apertura superiore,ma forse anche l'apertura laterale in effetti non è male.
Veramente interessante il sito,in effetti le resistenze per tensioni specifiche sono difficili da trovare e hanno costi altini.
Ps:cosi per buttarla li,siccome ho messo da parte una resistenza di un forno da cucina e 2 resistenze in tubo di vetro o quarzo di un fornelletto elettrico,cosa ci posso fare?
Un forno per piombo credo ci scappi,o è meglio prendere il filo e fare tutto da 0,eliminando del tutto le resistenze recuperate?

Le resistenze vecchie sono sempre stressate, montate in "qualcosa" e vederle rompere in un nulla..... figurati che io acquistavo i tubetti in quarzo con resistenza inclusa (ricambi stufette De Longhi) resistenza la buttavo e ci mettevo la kantal A1. I tubetti tienili, anzi trovane più che puoi, sono difficili da acquistare, io a suo tempo ci sono ammattito, c'è la mafia dei costruttori di forni

mastrovetraio ha scritto:Le resistenze vecchie sono sempre stressate, montate in "qualcosa" e vederle rompere in un nulla..... figurati che io acquistavo i tubetti in quarzo con resistenza inclusa (ricambi stufette De Longhi) resistenza la buttavo e ci mettevo la kantal A1. I tubetti tienili, anzi trovane più che puoi, sono difficili da acquistare, io a suo tempo ci sono ammattito, c'è la mafia dei costruttori di forni

Mi sa che la mafia sia un pò ovunque.
Ok allora,terrò i tubetti,strano perchè pensavo che le resistenze fossero quasi indistruttibili,le ho sempre viste come indistruttibili o quasi.

Ecco il forno, più economico di così è impossibile. Si fa una base di mattoni anche comuni, è meglio che dove batte la fiamma si usino mattoni refrattari (ma non è imperativo, se normali si spaccheranno, amen)
E comunque se si vuole una cosa che duri nel tempo allora devono essere tutti refrattari. Sopra (non l'ho disegnato) ci vanno quattro pezzi piccoli di refrattario che sorreggeranno direttamente il crogiolo. Sopra al tutto ci va un bidone in lamiera con un buco in alto per uscita fumi. Il bidone deve essere accuratamente foderato all'interno con fibra ceramica. La fibra si lega all'interno del bidone legandola con filo al nichelcromo, volgarmente parlando filo di vecchie resistenze. Ovviamente si faranno sul bidone tanti buchi piccoli, 2 mm per permettere la legatura. Sarebbe meglio, per salvaguardare il crogiolo, interporre una lastra in refrattario che però sia più piccola del diametro interno del bidone foderato. Buon divertimento.

Grazie per il forno economico,è facile da fare all'apparenza.Ci proverò appena ho tempo :: )

http://makeprojects.com/Project/%2430+M ... RIfnui3PVU

microforgia, da vedere e analizzare per bene. costruita con un solo mattone refrattario/isolante soffice. l'autore la usa per fare chiodi ma è scalabile per forgiare a caldo pezzi ben più grandi

Bello, (woot)
In pratica il trucco è sempre un po lo stesso,concentrare il calore in modo che non si disperda,in pratica bastano un pò di mattoni reffrattari e una struttora di metallo che tenga fermo il tutto e hai il tuo forno.
Io avevo provato a fondere l'alluminio nella stufa a legna,ci sono riuscito solo mettendo il pezzo direttamente sulle braci,ma dentro un contenitore non fondeva,va detto che la stufa non è un forno vero e proprio,ma fino a 500° ce la fa.

La struttura in metallo è stata messa (male, secondo me) per evitare che il mattone, che si creperà, caschi a pezzi. Non mi piace nemmeno l'uso di mattoni soffici con fiamma diretta, si spaccano. Dovessi farlo io farei uno strato interno in refrattari pesanti, che la fiamma la sopportano bene, ed uno strato esterno in mattoni isolanti/refrattari soffici per non disperdere calore. Dopodichè il tutto comletamente contenuto da una "carrozzeria" in metallo. Che poi si faccia un forno o una forgia, che la fiamma entri di lato, di sotto o da sopra il tutto è relativo all'uso. Certo che se ben costruito è un investimento, e si può progettare in modo che sia multiuso.

Io ne ho uno fatto con un coccio di un compressore da frigo,l'ho rivestito in gesso con imbocco per il cannello laterale,ho usato il gesso per prova,ma l'alluminio sono riuscito a fonderlo,in quantità minima e con fiamma diretta sul crogiolo.
Ma cosa bisogna stare attenti con un forno?
Mi pare di capire che il continuo accendi e spegni sia nocivo alla lunga vita del forno,sarebbe meglio accenderlo e quando è acceso usarlo il più possibile,o sbaglio?Cosa difficile da fare con un forno casalingo.

Ci sono i trucchi. Partendo dal fatto che i refrattari classici, quelli pesanti, sopportano benissimo la fiamma diretta ma comunque anche loro soffrono, si contraggono e si restringono ( ed è per questo che tu giustamente ipotizzi che un forno usato in maniera discontinua si inc..... ovvero si "muove" ed i mattoni si sbriciolano). Il trucco che si usa sopratutto nei forni per cuocere argilla (ma va bene per tutti) consiste nel mettere davanti alla fiamma ad una certa distanza una specie di barriera in refrattari. La fiamma viva sbatte su di loro, poi i GAS CALDI e non più la fiamma provvedono a riscaldare il forno in maniera dolce ed uniforme. C'è poi da considerare l'uscita dei fumi, anche quella importantissima. Se guardi il disegno del forno per recupero piombo che ho pubblicato qualche giorno fa ti puoi rendere conto di cosa sto dicendo. È pensato per temperature estreme, oltre i 1200° e con il massimo redimento del gas, che costa.

Rispondo a me stesso per fare alcune precisazioni. Il forno che ho pubblicato su "recupero piombo" ha degli errori. Mi sono arrampicato sugli specchi per non metterci un crogiolo che avrebbe serissimi problemi di corrosione, ma non credo che il forno che ho disegnato sia risolutivo. Ci sto pensando e ripensando per trovare una soluzione economica e possibile a tutti, ma mi sa che le nozze con i fichi secchi non si fanno. Qui sotto metto un link interessante
http://www.fossati.com/prodotti_1_1_1.html

Dal sito del pazzo che si è costruito il sommergibile in legno ho estrapolato questo
http://www.submarineboat.com/sand_casting.htm
Sarà pazzo, ma dicultura ne ha da vendere

si vorrebbe un pazzo che traduca per gli altri

Se è utile a qualcuno, sono disponibile

stavo spulciando il sito, ed è veramente interessante.... come per esempio il sistema per tagliare il polisterolo usando una corda di chitarra!!

che facciamo? lo traduciamo tutto con il solito sistema? (dopo il manuale ovviamente)

Per tagliare il polistirolo e per scolpirlo il "tutorial" lo faccio io, mi sono costruito l'apparecchio con un trasformatore, un dimmer e filo in Ni Cr. Ho fatto anche uno "scalpello" elettrico per incidere.
Per il resto vediamo dopo il tornio, il "sommergibilista" ha scritto belle cose su lavorazione alluminio, tornitura, fresatura cnc, fusione in stampo di sabbia e a cera persa.... deve avere soldi e tempo da buttare. Beato lui. Magari gli scrivo, così organizza meglio le cose
Ma il problema qui in Italia sono i materiali. Trovare il silicone per alta temperatura per fare stampi è un mal di testa, e la cera densa che il sommergibilista ha TORNITO per fare pulegge in cera persa è una cosa di cui io non conoscevo l'esistenza e in Italia (credo) sia difficilissima da trovare.
Comunque a tradurre ci sto, così almeno alimentiamo la voglia di fare.

mastrovetraio ha scritto:.....così almeno alimentiamo la voglia di fare.

Bravissimi, entrambi.....