il calo del prezzo del petrolio..

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mac-giver
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 15 gen 2015, 10:06

continua cosi, per il riscaldamento mi faccio un bell termoconvettore a gasolio :B):

no per l italia è solo un bene, essendo paese importatore..

cmq..anche a petrolio a 0 $ non la potremo mai pagare sotto 1 eur :huh: a meno che non decidono di togliere delle accise.. a la vedo dura..

qualche dato :

da un barile (159 lt) si ottengono circa 55lt di benzina e 55lt di gasolio e 0,5lt di catrame e derivati..
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Arex
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Arex » 15 gen 2015, 14:01

mac-giver ha scritto:continua cosi, per il riscaldamento mi faccio un bell termoconvettore a gasolio :B):

cmq..anche a petrolio a 0 $ non la potremo mai pagare sotto 1 eur :huh: a meno che non decidono di togliere delle accise.. a la vedo dura..
.


Al tuo posto non mi sbilancerei troppo ... che non appena hai fatto il tuo termoconvettore ti fucilano le chiappe e ricominciano a crescere i prezzi.
Hai ragione, non la potremo mai pagare sotto a 1€ per via delle accise, ecco perché nel precedente post ho scritto che "ancora non ci siamo".
Più che stare a pensare al problema del calo del prezzo del petrolio vedrei meglio una sana preoccupazione su come spiegare ai soliti noti che è ora che le accise le paghino chi ha fatto il debito MA NON SOLO, vorrei ci preoccupassimo di come spiegare a questo mondo che le speculazioni non possono più esistere! Vorrei spiegare ai soliti noti che il petrolio e derivati non devono avere un costo superiore al netto più spese di trasporto, STOP! Volete che gira l'economia o che la gente ad un certo punto si rivolti? Gli Italiani sarebbe ora che tornassero o cominciassero a tenere in mano "il coltello dalla parte del manico".
Inutile pensare all'economia globale e a quelle fondate sul petrolio quando è evidente che non siamo in grado nemmeno di controllare la nostra anche se capisco perfettamente che tutto si possa ripercuotere anche su di noi.
(Qualsiasi cosa da me pubblicata viene esclusivamente fatta per uso privato,e nella mia proprietà, per studio e/o per hobby)
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Arabongolo » 15 gen 2015, 19:48

Con l'impennata del franco sull'euro, il vantaggio della frontiera per i carburanti è diminuito parecchio... Con la benzina ci stiamo ancora pagando la guerra in Abissinia
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 13 set 2015, 12:52

salve raga.. riflettevo sullo scenario futuro..

il petrolio continuerà a calare.. e non poco.. penso che questa cosa darà una mazzata terribile alle rinnovabili ..

se cercheranno di alzare il prezzo, faranno un favore enorme all america..e questo ne è il motivo:

Per motivi che richiederebbero una lunga spiegazione tecnica, un pozzo shale( petrolio americano prodotto dalle rocce bituminose) può essere portato in produzione in pochi mesi e nelle prime settimane di attività raggiunge subito il picco produttivo: una rivoluzione copernicana rispetto al mondo conosciuto dai petrolieri tradizionali. La rapidità di interruzione e riavvio delle produzioni shale, infatti, introduce un fattore di instabilità sconosciuto nel mondo petrolifero: non appena i prezzi risalissero, gli investimenti tornerebbero a aumentare immediatamente in modo massiccio, perché il tempo necessario a remunerarli è brevissimo, spingendo di nuovo in alto la produzione.

poi un altro paradosso è che con il prezzo basso, la produzione globale aumenta, e se aumenta l'offerta il prezzo si abbasserà ancora di più..

in italia va b'è.. con tutte le accise anche a petrolio gratis pagheremmo sempre 1 eur al lt

ma.. pensavo.. alla produzione di energia elettrica..costerà molto meno produrla ( il gas segue il prezzo del petrolio)

poi.. il mega giacimento di gas scoperto in egitto dall eni darà l'autosufficienza all egitto per decenni..

siamo passati da " il picco del petrolio-l'energia fossile finisce ecc ecc" , a un eccesso di offerta impensabile, con riferimento sempre allo shale americano che si parla di riserve pazzesche.. ma.. solo nel 2011 si parlava del fatto che non fosse remunerativo estrarlo.. nel giro di pochi anni il progresso tecnologico ha ribaltato la cosa..

sono molto curioso di come si evolverà la faccenda..

per chi vuole approfondire qui:

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... fromSearch
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mastrovetraio » 13 set 2015, 13:24

La Cina è sull'orlo del baratro. Il governo ha immesso quantità di denaro inconcepibili nella borsa valori per evitarne il crollo. 80milioni di cinesi (gente come noi, operai, agricoltori, artigiani) hanno scommesso sulla borsa anche e soratutto quello che non possedevano, indebitandosi con le banche. Ciò significa che 80 milioni di famiglie sono sul lastrico. Il motivo di tutto questo disastro è la corsa sfrenata dell'economia cinese, basata al 100% sulle esportazioni. Ma il mercato è saturo e/o non assorbe più perchè in europa (e non solo) la gente non consuma più. Più o meno lo stesso vale per il Brasle, mentre per la Russia le cause dell'attuale nerissima situazione sono ben altre, come sapete. A questo punto mi chiedo dove andremo a finire. Il petrolio e l'energia, a questo punto, sono l'ultimo dei miei problemi. Una situazione come questa si risolve solo con una guerra mondiale, o con una epidemia comparabile per numero di morti. Dei cosiddetti "brics" ovvero i paesi emergenti Brasile/Russia/India/Cina/Sudafrica oramai non resta quasi nulla, e certamente non sono più in grado di "trainare" l'economia.

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Dolomitico » 13 set 2015, 20:34

In realtà in base ai dati pare che siamo proprio all'apice del tutto.
Questa recessione,e adesso quella cinese ha generato tutto questo eccesso di offerta,ma si dovrebbe parlare di mancata domanda in realtà.
Se poi guardiamo i dati l'ultimo accordo con l'Iran (che peraltro ha già piccato) serve per immettere ulteriormente petrolio sul mercato,l'Arabia Saudita ha fatto entrare l'ultimo pozzo in produzione Manifra,a 800km da Rihad in pieno deserto con spese immense fra genstione e costruzione.
Non affrettiamoci a dare per morto il picco,che dai dati sembra ci sia stato già fra il 2005 e il 2008 per il petrolio buono.
Adesso stanno buttando dentro di tutto per tenere alto il volume,ma poi si finisce che a parità di volume la resa energetica comicia a calare nettamente,ovvero il petrolio buono è più energetico di quello misto.
Ci sono molte variabili in gioco,sicuramente l'analisi di Mastro la vedo parecchio esatta,ma questo contempla sempre un mancato uso,non una maggiore disponibilità.
Ho fatto delle ricerche anche sui siti tedeschi,ho trovato dei documentari di matrice Tedesca,e alla fine dicono la stessa cosa,stanno pompando sempre più acqua in proporzione dai pozzi,e pozzi che anni fa sarebbero stati chiusi per la troppa acqua contenuta,invece stanno ancora pompando allegramente.
Mac,non preoccuparti per le rinnovabili,mi sa che hanno ormai gambe per camminare,la ditta dove lavoro sta costruendo una centrale a cippato in collaborazione con l'ente nazionale,e mira a produrre sia calore ,che energia per illuminare tutto lo stabilimento,è il secondo (e il più grande credo) a cui stanno effettuando la conversione.
A me dà l'idea che a un certo livello la sanno più lunga di quello che sembra,al popolo lo guidano piano piano con mano invisibile,a parte pochi che capiscono al volo il problema.
La domanda che mi verrebbe è:
"La lunga notte del petrolio: prezzi bassi almeno fino al 2018".....e poi? :huh:

http://ugobardi.blogspot.it/2015/09/la- ... .html#more

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 13 set 2015, 22:25

Dolomitico ha scritto:Mac,non preoccuparti per le rinnovabili,mi sa che hanno ormai gambe per camminare,la ditta dove lavoro sta costruendo una centrale a cippato in collaborazione con l'ente nazionale,e mira a produrre sia calore ,che energia per illuminare tutto lo stabilimento,è il secondo (e il più grande credo) a cui stanno effettuando la conversione.


le centrali a cippato-biomasse sono solo ottimi affari per chi le fa non perchè convengono da sole..

http://www.eco-magazine.info/news/4195/ ... le-fa.html

"A chi servono queste centrali?
Servono agli imprenditori che realizzano l’opera, per beneficiare di generosi incentivi statali previsti per le “fonti rinnovabili”. Senza incentivi statali verrebbe meno la ragione economica principale di questa attività. In ogni caso è possibile ritenere che la generalizzata propensione alle centrali a biomassa e biogas rientra anche in una più generale prospettiva di riutilizzo di queste centrali per il trattamento di rifiuti."

alla fine ci ritroveremo degli inceneritori già belli e fatti pagati con le tasse dei cittadini.. mah.. boh.. <_<

quindi per il fatto che camminino da sole, ho dei forti dubbi.. :unsure:

poi nell articolo di ugo bardi ci sono delle inesattezze dovute al fatto che non si aggiorna..

lo shale oil americano che tutti pensano non convenga.. non è proprio così..nel giro di un anno le cose son cambiate.. ma in molti non se ne sono accorti..

per quanto riguarda la domanda.. io penso che i consumi, non riprenderanno mai piu come prima..è cambiata anche la testa delle persone dopo aver visto la crisi.. e si ritorna a risparmiare e non fare mai piu debiti assurdi e spese incontrollate.. è cambiato il punto di vista.. e si sta molto piu attenti agli sprechi.. e una economia senza sprechi è mooolto piu ridimensionata..va da se che i consumi calano.. e piu aumentano le efficienze energetiche delle case-elettrodomestici automobili( ora passano tutte i 20kml medi) e piu i consumi saranno.. moderati..
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 13 set 2015, 22:27

mac-giver ha scritto:
Dolomitico ha scritto:Mac,non preoccuparti per le rinnovabili,mi sa che hanno ormai gambe per camminare,la ditta dove lavoro sta costruendo una centrale a cippato in collaborazione con l'ente nazionale,e mira a produrre sia calore ,che energia per illuminare tutto lo stabilimento,è il secondo (e il più grande credo) a cui stanno effettuando la conversione.


le centrali a cippato-biomasse sono solo ottimi affari per chi le fa non perchè convengono da sole..

http://www.eco-magazine.info/news/4195/ ... le-fa.html

"A chi servono queste centrali?
Servono agli imprenditori che realizzano l’opera, per beneficiare di generosi incentivi statali previsti per le “fonti rinnovabili”. Senza incentivi statali verrebbe meno la ragione economica principale di questa attività. In ogni caso è possibile ritenere che la generalizzata propensione alle centrali a biomassa e biogas rientra anche in una più generale prospettiva di riutilizzo di queste centrali per il trattamento di rifiuti."

alla fine ci ritroveremo degli inceneritori già belli e fatti pagati con le tasse dei cittadini.. mah.. boh.. <_<

sul pensiero che camminino da sole, ho dei forti dubbi.. :unsure:

poi nell articolo di ugo bardi ci sono delle inesattezze dovute al fatto che non si aggiorna..

lo shale oil americano che tutti pensano non convenga.. non è proprio così..nel giro di un anno le cose son cambiate.. ma in molti non se ne sono accorti..

per quanto riguarda la domanda.. io penso che i consumi, non riprenderanno mai piu come prima..è cambiata anche la testa delle persone dopo aver visto la crisi.. e si ritorna a risparmiare e non fare mai piu debiti assurdi e spese incontrollate.. è cambiato il punto di vista.. e si sta molto piu attenti agli sprechi.. e una economia senza sprechi è mooolto piu ridimensionata..va da se che i consumi calano.. e piu aumentano le efficienze energetiche delle case-elettrodomestici automobili( ora passano tutte i 20kml medi) e piu i consumi saranno.. moderati..
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Dolomitico » 14 set 2015, 9:51

Insomma che non se ne esce... :huh:
D'altronde non bisogna essere dei geni per capire che abbiamo consumato il miele,e qualsiasi cosa arriverà dopo "probabilmente"non sarà cosi comoda.
Non ci avevo mai pensato alla storia dei mini inceneritori,ma se uno parla di centrale a cippato,uno pensa appunto al cippato.
Sui consumi sono d'accordo con te,ma sono convinto che ci sono varie fasce sociali,quelli che lo hanno capito in anticipo,e quelli siamo in parte anche noi senno non saremmo qui a scrivere,quelli che si sono fermati in tempo senza tanti danni,e quelli che seguendo sogni impossibili si sono indebitati fino alla pensione della nonna.... ;) e sono tanti,conosco gente che ha fatto buchi da 30.000 € sono per cambiare auto,per comprare quella più bella...e mò paga.
La crisi ha messo a posto un bel pò di cose,riportando un pò di sale in zucca,anche perchè il sistema dei nostri nonni non era cosi stupido,se hai i soldi lo fai,altrimenti lasci perdere,fare debiti senza senso serve solo a ingrassare i tuoi creditori.
Per le auto che consumano meno,vero pure questo che consumano meno,ma in pratica hanno ridotto le cilindrate,ormai uno che ha un 1.9diesel è quasi un signore,e un 2000 benzina è visto quasi con orrore :blink: .
Sarà che Bardi è un pò in ritardo,ma traducono articoli da varie fonti,poi come ti dicevo io faccio ricerche un pò dove trovo,e quindi in maniera da avere fonti più variegate possibili,ma se gente che conosce il settore (intendo la IEA,oppure Matt Simmos che poi è pure morto) ti dicono che dal 2010 in poi avremmo bisogno di 1 Arabia saudita ogni 4 anni perchè i pozzi mondiali sono in declino al 6%,non è una gran notizia.
E questo SOLO per mantenere la situazione stabile ad oggi,non per incrementare. -_-
Il problema è nei volumi,possono trovare sicuramente ancora dei bei giacimenti,ma si stanno spingendo in alto mare,o in posti assurdi come l'artico,stimano che cè petrolio sufficente per alimentare il mondo intero per...3 anni,non male,ma è cmq poco.
Il problema che ne nasce è cmq il prezzo,fino a un certo punto puoi pagare la benzina più cara,poi cominci a risparmiare usando altri mezzi,e questo è già in atto.
Insomma invece che lasciare il modo nel caos seondo me cè in atto una specie di accompagnamento verso il basso della popolazione,insomma ci stanno abituando a consumare meno.

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Ferrobattuto » 14 set 2015, 13:43

Mhà.... A me sembra che si stia sempre e comunque continuando a "raschiare il fondo del barile"..... Se è vero che di petrolio ce n'è così tanto, perché stanno "spremendo" le rocce bituminose? Pozzi sempre più profondi e sempre più lontani, sempre meno "produttivi" che in passato...... A me sembra strano che ne esca più dalle rocce bituminose che da un pozzo petrolifero. Di che qualità è? Non credo proprio che sia di buona qualità e così "vario" e ricco come quello liquido. E quante ce ne sono di queste rocce?
Forse è vero che il loro trattamento è di facile realizzazione (acqua e vapore surriscaldato fanno miracoli.....) e che sia facile fermare e reiniziare le produzioni secondo la domanda, ma è in pratica come dice Dolomitico: abbiamo finito il miele liquido e ora stiamo masticando la cera dei favi per succhiare le ultime gocce.
In pratica è anche quello che l'alta finaza internazionale stà facendo alle nostre tasche, prima ci hanno cuccato tutti i soldi che avevamo, e facendoci indebitare anche su quelli che non avevamo, poi dopo il tracollo economico e le difficoltà causate ai nostri governi hanno innescato l'aumento incondizionato di tasse e gabelle varie, nel frattempo si stanno accaparrando anche forniture e servizi sociali, come ad esempio le forniture d'acqua o di energia.
Ma tornando al petrolio, forse per ora scende, ma penso sia scesa anche la domanda. Molta gente che conosco, se prima si metteva in macchina per andare a prendere qualcosa che gli mancava a 7 - 8 Km di distanza, ora aspetta di dover acquistare diverse cose prima di muoversi. Il prezzo dei carburanti di altalene in passato ne ha fatte parecchie, anche se quì in Italia non ce ne siamo accorti un granché a causa delle accise, ma non è detto che quello che va giù prima o poi non torni sù.
Cippato e pellet non bastano per tutti, e soprattutto non basteranno mai per i grandi consumi industriali. Può essere una "toppa" temporanea in attesa di "qualcos'altro", ma molto "temporanea". Sono prodotti vegetali, che richiedono il loro tempi naturali per rinnovarsi, e tempo brevi significano bassa energia specifica, per energia specifica elevata servono tempi linghi. Sono nati come combustibili "di nicchia" e come tali restano, a meno di disboscare e deforestare sconsideratamente tutto ciò che di verde esiste al mondo in tempi brevissimi.

Vedo che anche tra noi quì si va da chi è ottimista e si illude che non cambierà niente, e chi invece si sente già sull'orlo del baratro. Probabilmente la verità stà nel mezzo, come al solito, ma di sicuro il futuro non sarà roseo.
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da maxlinux2000 » 14 set 2015, 20:34

i problemi gravi si saranno in città... in campagna ci si arrangia in un modo o nell'altro.

Invito i cittadini a pensarci su e a vendere adesso il loro bellissimo appartamento e andare a vivere in una casa isolata vicino ad un paesino sotto i 5000 abitanti.

Naturalmente non mi aspetto che i cittadini mi facciano caso, anzi, mi prenderanno in giro o troveranno mille scuse, ma magari 1 su 100.000 sì, e quello si salverà.

Tornando al problema del riscaldamento.... vi consiglio di coibimentare per bene le case, ma non solo il cappotto esterno. Anche un cappotto interno fatto di legno o altro materiale, pavimenti compresi.
Inoltre chi ha problemi di umidità, si guardi bene il sistema delle PassivHaus. In germania non hanno meno problemi che in italia su questo fronte.

ciao
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Dolomitico » 15 set 2015, 13:37

In città di sicuro essendoci una concentrazione più alta,ma non credo che altrove si passi indenni.
Tutto dipende dalla velocità con cui succederà.
La butto lì,oltre al solare in tutte le sue forme,ci sono altre 2 fonti,ENORMI,ma VERAMENTE ENORMI che abbiamo a disposizione,la prima è sotto i nostri piedi,caldo gratis,e senza quasi limiti,certo è difficile e costoso,ma questi si li vedrei come buoni sistemi per il teleriscaldamento,e per abbattere i costi servono strutture grosse er trivellazioni e controllo.
L'altra gigantesca fonte è l'oceano,ci sono immense masse d'acqua in movimento là fuori,e anche qui serve qualcosa di grande,al di là delle capacità del singolo.
Anni fa vidi un documentario che provavano a installare una turbina in fondo al fiume hudson a New York,e dopo un pò l'hanno ritirata per chè non generava,una volta in superfice si sono accorti che la forza della corrente ha strappato le eliche,quindi di energia ce nè veramente tanta,ma bisogna pensare in grande.
Per quello che secondo il ragionamento di Ferro,io mi piazzo a metà fra pessimisti neri,e positivi.
I margini ci sarebbero,tutti da esplorare,ma logicamente se non si fa nulla allora si che si avranno i problemi.
La gente tende a fare le cose che richiedono meno investimento energetico,prima si consuma il petrolio,poi legno e carbone,e SOLO quando non ci sono alternative si deve prendere il toro per le corna e passare a qualcos'altro.
Il mondo necessita l'equivalente dicirca 260 milioni di barili al giorno,e solo 80/90 vengono dal petrolio,gli altri sono carbone/gas/idroelettrico/nucleare e cosi via.
Noi dobbiamo cercare un'alternativa per sostituire tutto sto mare di energia fossile,e serve lo sforzo di tutte le rinnovabili di cui disponiamo.
Una mia ipotesi è che un piano nascosto ci sia già,ma prima gli interessi sono di consumare ancora per un pò tutto quel che cè,in fin dei conti la struttura è già operativa,si è visto col fotovoltaico,secondo me è stata una prova generale,hanno provato a vedere in quanto tempo si poteva mettere a regime una conversione su larga scala,appena si sono accorti che prendeva piede anche troppo velocemente andando a impattare sugli interessi di gas e petrolio gli hanno subito messo un freno togliendo gli incentivi,adesso se ho letto bene il rapporto di costo fra kw da fossile e quello da rinnovabile (sole e vento) dovrebbe essere pari,e quindi è solo il prezzo del petrolio a farne la differenza.
Nonostante tutto la realizzazione di altri impianti prosegue,e si stanno sviluppando pompe di calore o altri sistemi sempre più efficenti,per quello che dicevo che le rinnovabili ormai camminano da sole,il volano è partito,ci vorrà del tempo per vedere se entra in "coppia"
Ricordate l'estate appena trascorsa?Con quel caldo torrido?Ben il 37% di tutta l'energia consumata era da rinnovabili,questo è stato un risparmio enorme per l'energia che non abbiamo dovuto acquistare,e per i mancati distacchi che si sarebbero potuti vedere.
http://www.greenstyle.it/rinnovabili-37 ... 60425.html

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da maxlinux2000 » 15 set 2015, 16:52

...e intanto stanno riaprendo gli studi sul nucleare pulito abbandonato negli anno 60 perché non non si poteva produrre plutonio... e quindi quella tecnologia non serviva a nulla :sick:

http://www.libertaddigital.com/ciencia- ... 276556526/

dategli una occhiata con il traduttore

oppure questa traduzione approssimata in italiano
http://allcompanies.website/2015/09/04/ ... la-realta/
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 15 set 2015, 18:11

un barile di petrolio contiene circa 159 litri, una volta raffinato, produce 72 litri di benzina per motori, e 38 litri di gasolio, nonché altri prodotti petroliferi piu il gpl che è uno "scarto" della lavorazione..

è per quello che è stato e sarà ancora per molto ( finchè converrà estrarlo) la fonte principale di energia e non solo..( materie plastiche ecc ecc)

il futuro energetico a basso costo lo vedo solo con il FV, l eolico ha dei costi di manutenzione non da poco..una turbina non dura 20 anni come il pannello..

risolto il problema dell accumulo notturno darà autosufficienza .. ma la strada è lunga.. ma chi paga gli investimenti in ricerca se poi non hai un tornaconto? ora con il prezzo cosi basso del petrolio il divario costo al kw tra fv senza incentivi e kw prodotto con idrocarburi si è allargato .. per quello dico.. mazzata sulle rinnovabili.. con il petrolio a 100dollari allora si che forse le rinnovabili potrebbero camminare( non correre ) da sole..

con il barile a 200 vedresti pannelli fv pure sui tetti dei bagni chimici e in quel caso si.. la rinnovabile comincerebbe a convenire..

il geotermico non naturale, ossia quello ottenuto scavando pozzi fino al magma è di una pericolosità paurosa.. il magma risalendo non prende la strada che gli dici tu.. ma potrebbe creare dei disequilibri nel terreno sottostante che il fraking a confronto è niente.. il geotermico si deve sfruttare quello che esce da millenni in superficie.. allora si..

energia dalla legna cippato lo escludo a priori perchè non vedo proprio aree boschive per produrre la legna da bruciare ... come ho messo il link prima.. ste centrali si fanno per altri scopi e senza incentivi sarebbero morte prima di nascere..
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Dolomitico » 15 set 2015, 19:48

Ti sei dimenticato il mare,ma quello si sa,corrode tutto,qualsiasi cosa,i costi sono astronomici e non cè la tecnologia.
Allora sela mettiamo su questo piano anche i pannelli non si farebbero senza petrolio,tutti i mtealli e le lavorazioni necessarie.
Tanto vale attrezzarsi una stalla e una capanna come nel medio evo,niente luce acqua in casa,niente comodita,e quelli che rimangono a zappare la terra....
È questo il messaggio che vogliamo mandare?
Nessuna speranza possibile?

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mastrovetraio » 15 set 2015, 20:36

SE esistesse un sistema pratico ed economico ( compreso tra 200~400€) per accumulare almeno 5 Kw/h e SE fosse reso obbligatorio per ogni casa, uno per famiglia.....il problema delle rinnovabili è sempre e comunque l'accumulo. Ricordiamoci che in Israele, subito dopo la prima crisi petrolifera del lontanissimo 1971 il governo rese obbligatoria l'installazione di pannelli solari termici in ohgni casa. Riuscite ad immaginare quanta energia hanno risparmiato in 44 anni ??

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Ferrobattuto » 15 set 2015, 20:59

Per accumulare circa 5KWh di corrente bastano due batterie da camion da 220Ah, e il costo si aggira più o meno intorno ai 450-500€ (nuove). Usate in accumulo stazionario con qualche accorgimento durano diversi anni.
Se rimediate "per uso agricolo" si trovano anche a meno.

@Dolomitico
Io ho cominciato ad attrezzarmi: il cavallo me lo sono comprato. :lol:
La "capanna", la stalla e il resto già ce l'ho, per quel che manca..... Ci stiamo attrezzando. :lol:

Tornando al dunque: alle rinnovabili ci si deve credere, cosa che la maggior parte della gente ancora non fa, e soprattutto ci dovrebbe essere un interesse politico-economico che quì da noi non esiste.
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 15 set 2015, 21:18

ma di quale speranza parliamo? di liberarci del petrolio e di pagare poco l energia? o di non pagarla affatto?

basterebbe concentrarsi sui sistemi di risparmio che vedremmo la bolletta dimezzarsi.. le nostre case in italia fanno aria da tutte le parti, edilizia scadente ha fatto piu danni al nostro portafoglio che tutti i possibili aumenti del petrolio che ci sono stati..

poi vediamo la cosa solo dal punto di vista consumi domestici..

ma avete mai pensato quanto consuma una acciaieria? solo per fondere una tonnellata di acciaio servono 650kwh !! il consumo medio di 100 famiglie in 24 ore viene "bruciato in un ora per produrre una sola tonnellata di acciaio!
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 15 set 2015, 21:27

ferro, magari potessi mandare 5kwh dentro le batterie da 220Ah.. significa una carica a 1C!! ma ancora ad oggi la tecnologia non si permette ricariche cosi veloci.. ci vogliono almeno 8 ore per mettere dentro 5kw ... 24V per 220/8 quindi sui 650wh..

ma le batterie spagnole? le avete provate?
Chi sa fare, sa capire.

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Ferrobattuto » 15 set 2015, 23:37

E chi ha parlato di 1C? Ho detto solo che potevano contenere 5KWh, in risposta a Mastrovetraio......
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Buone realizzazioni a tutti!
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