Non c'è da stupirsene.... Innanzitutto la velocità con cui avanza la tecnologia è esponenziale, ossia più diventa complessa e più il suo sviluppo acqusta velocità. Così, se dalla scoperta della clava a quella della ruota sono potuti passare milioni di anni (letteralmente, senza "scetticismi".....), dalla ruota alla moderna tecnologia c'è voluto molto meno.
Il primo essere umano, o meglio "ominide", risale a 4 o 5 milioni di anni fa, e si è evoluto propio in Africa, per la precisione nella zona della Rift Valley, nella regione del popolo "Afar", in Etiopia. Adesso è una regione pressoché desertica, ma a quel tempo era una foresta pluviale, con vegetazione fittissima e lussureggiante, e alberi enormi. In questo habitat vivevano diverse specie di "scimmie", le più fortunate vivevano ai "piani alti", e avevano ogni sorta di ben di Dio da mangiare, le più sfortunate vivevano..... Al piano terra, o comunque ai piani più bassi, e lì era "magra", per cui erano costrette a scendere a terra spesso e volentieri a cercare in quello che potevano trovarci e vivere dei rifiuti degli altri. Ovviamente quelle più in alto erano meglio nutrite, più numerose, più "prepotenti", e costringevano le altre in condizioni sempre peggiori, per quel principio di espansione territoriale e conseguente adattamento all'ecosistema locale. Le più sfortunate col tempo dovettero imparare a muoversi per terra, a sfuggire ai predatori che di certo non mancavano e a mangiare un po' di tutto, non solo verdura, ma anche insetti e vermi, e forse piccolissimi animali.
Poi avvenne una specie di cataclisma, eruttarono dei vulcani, probabilemnte ci furono dei terremoti, forse la deviazione o l'inaridimento di fiumi, ecc ecc, e col tempo qualche migliaio di anni, che geologicamente sono un "batter d'occhio", la foresta si seccò e morì. Le scimmie "fortunate", purtroppo anche molto "specializzate" sia per quel che riguarda l'alimentazione che per il sistema di locomozione, si estinsero, almeno in grandissima parte, mentre le "sfortunate", più abituate a mangiare le "schifezze" e a muoversi per terra, sopravvissero in gran numero e si sparsero in cerca di altri posti. Da "
queste" si è evoluto col passare del tempo l'uomo.
In primo luogo si mossero intorno per l'Africa, e forse passarono lì qualche altro milione di anni, poi ormai un po' più eretti passarono lo stretto di Suez, allora chiuso, e si sparsero nel continete asiatico, passando poi in Europa, mentre una piccola falange, ma molto tempo dopo, passò lo stretto di Bering camminando sul ghiaccio durante una delle glaciazioni e si sparse in America, prima nel nord e poi nel sud. Si sono avute diverse "evoluzioni parallele", di cui alcuni "rami" si sono estinti, altri si sono reincontrati e mescolati geneticamente, cosa resa possibile dal fatto che
TUTTI discendevano (e discendiamo) dallo stesso ceppo genetico. Lo dimostra il fatto che un nero può sposare un esquimese e avere una unione fertile, come lo si può fare con un aborigeno dell'australia o con qualsiasi altro essere umano sulla Terra. Cosa assolutamente impossibile con scimmie ed altri primati di qualsiasi specie. Questo dimostra quanto il razzismo sia la più colossale stronzata inventata da "certi" esseri umani......
Consiglio di leggere "I figli di Lucy", di Donald Joanson e James Shreeve, e il simpatico libretto intitolato "L'anello mancato", di Alberto Salza, che spiega molto bene e in modo molto semplice questa evoluzione, con racconto di viaggio e simpatici aneddoti. Ci sono un sacco di libri sull'argomento, molti in inglese o in tedesco. Per chi si vuole cimentare......
In realtà siamo in tutto e per tutto simili ai nostri antenati di 10.000 anni fa, ben poco differenti da quelli di 20.000, e molto poco più evoluti dei Cromagnon, a loro volta discendenti dei Neanderthalensis di 200.000 anni fa. Se si va a guardare nel particolare, invece sembra proprio che fisicamente ci sia stata una certa "involuzione", o quantomeno un "arresto", in quanto siamo molto più deboli e fragili dei primi uomini sapiens, e se l'inteligenza, almeno apparentemente, sembra superiore, è per via delle facilitazioni fornite da tutti marchingegni e i gadgets tecnologici di cui siamo circondati (leggi pure "sepolti".....).
Tra le altre ipotesi c'è quella che l'Africa possa a sua volta essere stata "ricolonizzata" in tempi molto posteriori da esseri umani ormai abbastanza evoluti, per cui stupisce molto poco che alcuni esseri umani dell'Africa possano avere dei geni simili a quelli di nostri antenati di 300.000 anni fa. Non dimentichiamo che anche Cromagnon e Neanderthalensis erano genetricamente compatibili. E sappiamo benissimo quale sorte possa toccare a delle "prigioniere di guerra" tra popoli primitivi.
Per quel che riguarda la datazione dei reperti antropologici, la datazione al carbonio radioattivo è solo "una delle tante", ce ne sono molte altre basate su altri isotopi e su altri princìpi, e molto indicano invece le stratificazioni geologiche in cui vengono rinvenuti. Molti di quelli della Rift Valley sono stati rinvenuti quasi per caso a causa di frane che tagliavano praticamente in modo verticale gli strati, portando alla luce strati talmente antichi da essere datati in milioni, e non in migliaia, di anni.
E' un argomento molto affascinante ma anche complicatissimo, che ricopre molte discipline, dalla antropologia alla geologia, alla fisica, alla medicina, ecc ecc. Personalmente non sono così "scettico", penso che vada affrontato con mente molto aperta, e che la "logica comune" o quella "ufficiale" a volte possano risultare piuttosto "strette".