Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

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Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

Messaggio da Ferrobattuto » 10 mar 2013, 13:00

Sembra che la faccenda del riscaldamento globale sia una bufala..... O quantomeno che l'aumento delle temperatura sia cessato una ventina di anni fa, ma naturalmente sia "l'inerzia sociale" che eventuali "business" a lei connessi fanno in modo che ancora se ne parli e si insista sull'argomento.
Però si vanno diffondendo sempre di più opinioni contrarie, anche suffragate da dati ed esperti.
In effetti mi pare che gli ultimi inverni ricalchino molto di più quelli della mia infanzia che quelli di 20 o 30 anni indietro.
Quì se ne parla abbastanza diffusamente. http://www.parrocchie.it/correggio/asce ... e_2012.htm
Pare che a breve si avranno inverni freddissimi ed estati corte e temperate, staremo a vedere.....
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Re: Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

Messaggio da maxlinux2000 » 10 mar 2013, 13:42

ne sono convintissimo anche io... cmq penso che per avere una nuova glaciazione sul serio come quella di 12.000 anni fa, serve qualche cosa di grosso, tipo un grosso meteorite in ferro che colpisca di striscio la terra, in modo da provocare un movimento dell' asse delal terra.
Oramai è accertato che l' asse della terra si può spostare come invece erroneamente pensavano fino alllo tzunami della tailandia do qualche anno fa.
Se un terremoto interno è in gradi di spostare l' asse, sia pure di pochissimo, immaginiamoci che danno possa fare un meteorite metallico, da 100mt di diametro che ci colpisca tangenzialmente.
A seconda di come ci colpisce, in un paio di giorni avremmo un ribaltamento della terra, con conseguente nefasto risultato per i suoi abitanti.
È per questo che ultimamente sta aumentando la sensibilità dei nostri politici e militari.... mica per niente... è che se succede qualche cosa nahce di non troppo grave, questi potrebbe cambiare gli equilibri mondiali, e questo che non sia mai!!! :mrgreen:

Per piccole graciazioni, invece, basta che un vulcano erutti un po' did più che è già in gradi di provocare abbassamenti della temperatura sensibili in tutta la terra.
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Re: Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

Messaggio da Ferrobattuto » 10 mar 2013, 14:41

E invece pare che questo raffreddamento in questo caso sia da imputere alle irregolarità del sole, che seguono diversi cicli, alcuni più corti ed altri più lunghi, in cui ci sono aumenti e diminuzioni di emissione di luce e radiazioni varie. Questo è un ciclo "anomalo", in cui avremmo dovuto essere in un momento di massima emissione, e invece il sole risulta particolarmente quieto. Durante il ciclo più corto, di 22 anni, di solito avvengono inversioni di polarità magnetica, mentre in questo caso non stà avvenendo, l'attività magnetica del sole è al minimo, tanto che sono praticamente sparite le macchie solari, e il sole si trascina in un periodo di particolare inattività. Questo causa diversi effetti sulla terra, uno è che le temperature diminuiscono sensibilmente a causa del minore irraggiamento, il secondo sembra legato ai terremoti. Pare che durante i periodi di particolare inattività e di minima intensità di magnetismo solare, sulla terra i terremoti aumentino. Questo sembra potersi attribuire ad una sorta di "frenatura" elettromagnetica effettuata dal campo magnetico solare sul sistema di generazione di quello terrestre, che dovrebbe essere prodotto da circolazioni di magma conduttivo sotto la superficie. Mancando la "calamita" del sole a far da freno, queste circolazioni si intensificano, squotendo le placche continentali sovrastanti. Infatti statisticamente i terremoti negli ultimi decenni sono aumentati sia di numero che di intensità media.
In realtà, per provocare un forte raffreddamento, non occorrono spostamenti dell'asse, ma basta uno squilibrio tra l'energia ricevuta e quella riemessa dalla superficie della terra. Questo può avvenire anche solo per l'eruzione di qualche grosso vulcano, o per difetto di umidità nell'aria dovuto a qualche squilibrio atmosferico, oppure alla "rottura" del "vortice polare" (circolazione di aria fredda limitata all'interno del circolo polare), come stà accadendo in questo periodo. Infatti questo vortice si è "aperto" in due bracci che spazzano alternativamente l'Europa del Nord e il Nord America. Anche questo fenomeno sarebbe legato da princìpi complessi all'attuale squilibrio del campo magnetico terrestre, influenzato dalla "mancanza" di quello solare.
Sinceramente se si andasse incontro ad una nuova, anche se breve, era glaciale, degli equilibri miltari economici e politici del mondo non me ne fregherebbe assolutamente niente..... :barf: Ricordiamoci che tutto ciò che mangiamo, indossiamo, bruciamo e consumiamo dipende dai trasporti.... E questo anche per i militari.
Se il Nord Europa e il Nord America finissero sotto una cappa di ghiaccio, non si muoverebbe più niente, e ognuno si arrangi da se.... Quelli che possono. ;)
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Re: Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

Messaggio da Dolomitico » 10 mar 2013, 17:08

Beh,da un''inverno un pò più freddo a un'era glaciale ce ne passa di strada.
Ho appena visto qualche giorno fa il documentario di AL Gore,mi sembra che si intitola "una scomoda verità",
è un po vecchiotto,ma insiste sull'aumento dell'anidride carbonica.
Ora da quello che so la situazione non è cosi semplice,anche perchè l'anidride carbonica viene catturata dall'acqua piovana e portata nei mari dove aumenta l'acidità dell'acqua,direi che di acqua marina ce nè talmente tanta che per aumentare di un pò l'acidità bisogna che di anidride carbonica ce ne sia veramente tanta.
Senza contare la capacità della natura di ripristinare i valori entro certe norme,se un vulcano scarica in aria Km qubi di ceneri e gas,dopo qualche anno viene tutto assorbito da piante,acqua,e chissà che altro.
Proprio ieri sera c'era un documentario che faceva una panoramica sulla circolazione oceanica,dai nutrienti,alle correnti marine,alle correnti d'aria,una cosa notevolmente complicata,e in questo sistema a corto raggio (le correnti d'aria)cè quello a medio raggio (le correnti oceaniche) e quello a lungo raggio (il nucleo della terra) che tramite vulcani sommersi e il calore sprigionato crea un sistema ancora da capire.
Avevo letto che il famoso ciclo dell'acqua dura una media di 200 anni,e non sono passati 200 anni da quando l'uomo ha cominciato a misurare il clima.
Di certo ci sono i carotaggi,e le testimonianze storiche,qui da me cè la Marmolada,dove durante la grande guerra gli Austriaci hanno costruito delle baracche di legno,che successivamente sono state ricoperte dal ghiaccio,ora in questi ultimi anni il ghiaccio si è ritirato,e sono ritornate alla luce,segno che cè stata un'espansione e un ritiro del ghiacciaio.
Io quello che non capisco è una cosa semplice,se riscaldamento globale cè,perchè quando vado al mare non vedo il livello dell'acqua che sale anno dopo anno? :?: se è una cosa progresiva e come dicono che se la groenlandia si sciogliesse tutta l'acqua salirebbe di 7 mt...... (:) immagino che non sarebbe da oggi al domani,sarebbe progressivo.....ma io non vedo differenze di nulla.
Poi va detto che qualche cambiamento si potrebbe classificare anche normale,nel deserto del sahara hanno trovato resti di laghi o mari interni,in Egitto vicino alla sfinge dicono che ci sono segni del passaggio dell'acqua,e molti altri posti in base al clima hanno conosciuto periodi desertici e periodi troicali con foreste e fiumi.
Ci sono davvero tante variabili in gioco.

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Re: Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

Messaggio da maxlinux2000 » 10 mar 2013, 17:17

cerca su google "AL Gore ritratta"

Non è uno scienziato e si era fatto portavoce dei verdi, ma dopo lo scandalo del "climagate", da cui è uscito il protocollo di kioto, ha ritrattato e praticamente si è dichiarato estraneo ai fatti.... semplicemente ha fatto da passionario o da testimonial di un allarme (il riscaldamento globale) smentito dai fatti.
Il climagate è scoppiato quando si sono accorti che i dati venivano filtrati e modificati da alcuni scienziati per poter adattarsi alle loro teorie... teorie che poi generavano soldi per le loro investigazioni.
Scoppiato il caso, questi scienziati hanno preferito distruggere i dati grezzi degli ultimi 20 anni, piuttosto che ammettere il torto... e perdere le sovvenzioni. :barf:
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Re: Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

Messaggio da Dolomitico » 10 mar 2013, 17:29

Ah,vedi che non è tutto oro quel che luccica. :mrgreen:
In effetti siamo nell'epoca che se lo dice l'ESPERTO,allora deve essere cosi,all'improvviso ci si accorge di quello che potrebbe succedere e all'improvviso bisogna aspettersi di tutto.
Il mondo continua a girare lo stesso,il fatto è che l'uomo si deve dare una calmata e trovare un equilibrio con la natura,puoi avere anche la casa bella e il pc di ultima generazione,ma lo devi fare con meno energia,e meno impatto ambientale.Chissà potrebbero saltare fuori soluzioni a cui nessuno a mai pensato che ribalterbbero le carte in tavola.

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Re: Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

Messaggio da maxlinux2000 » 10 mar 2013, 18:36

Dolomitico ha scritto:..
Il mondo continua a girare lo stesso,il fatto è che l'uomo si deve dare una calmata e trovare un equilibrio con la natura,


ma infatti!! la cosa migliore è quella di vivere il più lontano dalla città, intesa come megalopoli. L' ideale è un paesino da meno di 10.000 abitanti. L' italia del nord purtroppo è peró praticamente da scartare, perché i paesi sono confinanti :) bèh... forse su nelle dolomiti non è cosí :)


puoi avere anche la casa bella


una bella casa ce l' ho.... è di legno come quelle anglosassoni, e mi è costata meno di 35.000 euro.
e sono sicuro che non vivrò mai più in una umida e malsana casa di mattoni.


e il pc di ultima generazione,



il mio nuovo portatile è del 2005... e spero arrivi fino al 2015, poi lo cambierò per altri 60 euro con uno del 2010 o giù di li.


ma lo devi fare con meno energia,e meno impatto ambientale.



...e consuma 30 watt :)


Chissà potrebbero saltare fuori soluzioni a cui nessuno a mai pensato che ribalterbbero le carte in tavola.


...a questo non so rispondere, ma la faccenda deve partire da noi popolo. Infatti nessuna impresa potrebbe mettere sul mercato una soluzione che ribalti gli equilibri finaziari e sociopolitici.
Se la troviamo noi, non ci possono fermare, altrimenti.....
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Re: Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

Messaggio da Dolomitico » 10 mar 2013, 21:03

Beh,sei avanti allora,in effetti non è sbagliato,io ho xo un pc del 2004 :mrgreen: e siccome ho ancora win xp ho scoperto che anche la stampante è pienamente operativa,poi mi mi solletiva l'idea di metterci qualche sistema operativo meno pesante cosi da allungargli la vita ancora un pò.
In effetti sto ultimo periodo ho massimizzato la vita degli oggetti che uso,non si gatta più nulla che possa tornare utile,hai ragione che molto dipende da noi,ma non tutto,se la società non ci dà che so le luci a led più di tanto non si può fare col fai date,ma si può sicuramente comprare molto meno......

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Re: Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

Messaggio da Ferrobattuto » 10 mar 2013, 22:54

Quella dei 7m è un'altra bufala..... In realtà se tutto il ghiaccio del globo si sciogliesse i mari si alzerebbero di pochissimo..... Ricordiamoci che la banchisa polare è di ghiaccio che "galleggia" sull'acqua sottostante, ma per i 9/10 è sott'acqua. Pochi sono i ghiacci emersi che poggiano su roccia. E poi l'acqua riscaldandosi da 0 a 4°C si restringe..... Lo dimostra il fatto che il ghiaccio galleggia. Se fosse più compatto e ristretto di quella liquida affonderebbe. ;)
La maggior parte dei ghiacci polari è nell'Antartide, poggiano sulla roccia del continete sottostante, e formano un deposito che va dai 2 ai 4Km di spessore, ma anche se si sciogliesse tutto, la superficie dei mari è talmente estesa che farebbe crescere il livello di ben poco.
7 metri..... "7" è il solito "numero magico", simile al "3", ma più "sibillino", e fa molta impressione.... Guarda se ti dicono mai 4,4 o 2,8 o 6,3 oaltri numeri simili, più "seri", sempre 7 o 3....
Comunque il raffreddamento c'è, misurato e storicamente provato. Daltronde basta aspettare.... Nei prossimi 10 anni (o "7"? :D ) se ne vedranno i risultati. Resta da vedere il prossimo "minimo solare" di quale valore effettivo sarà.
Cercare con Google: "minimo solare", oppure "minimo di Mauder", oppure "minimo di Dalton".
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Re: Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

Messaggio da mac-giver » 10 mar 2013, 23:32

abbiamo un nostro scienziato che se le sue previsioni saranno esatte prenderà il nobel..

http://www.legnostorto.com/index.php?op ... w&id=36224

buona lettura..
Chi sa fare, sa capire.

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Re: Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

Messaggio da Dolomitico » 11 mar 2013, 14:55

Ferrobattuto ha scritto:7 metri..... "7" è il solito "numero magico", simile al "3", ma più "sibillino", e fa molta impressione.... Guarda se ti dicono mai 4,4 o 2,8 o 6,3 oaltri numeri simili, più "seri", sempre 7 o 3....


A questo non avevo pensato,in realtà ogni volta che vado al mare (una volta l'anno) mi chiedevo come mai,se si stava sciogliendo tutto sto ghiaccio,il mare è sempre allo stesso livello.
E li mi sembrava già un che di bufala,il fatto è che quando ci si comincia a interrogare da soli di solito le cose assumono un'altro aspetto.
Tornando ai numeri,già,se prendi la statua della libertà è piena zeppa di riferimenti numerici,i 7 raggi le misure dell altezza e chissà che altro,ho visto una serie di trasmissioni che trattavano il tema dei numeri nascosti nelle cose,che non siano dei segnali in codice fra addetti del settore per ribadire che sono solo fumo per il popolo.
Di certo siamo già nell era del terrorismo informativo,ogni volta che accendi la Tv ti viene un colpo,terroristi,clima,spread,euro si o no,ecc ecc,quindi in questo mare di informazioni dirimersi è già un'impresa,e di balle ce ne sono molte di più dei famosi 7 metri.... :mrgreen:

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Re: Riscaldamento globale, o nuova piccola glaciazione?

Messaggio da calcola » 11 mar 2013, 17:31

Qualche anno fa una mia collega aderì ad un progetto didattico-ambientale offerto dalla Provincia e realizzato da una cooperativa ambientale. Si trattava di organizzare uno studio compilativo sull'estensione di alcuni ghiacciai alpini e si voleva correlare la variazione delle dimensioni dei ghiacciai studiati con la concentrazione dell'anidride carbonica. Contrariamente a quanto ipotizzato si scoprì che il minimo nell'estensione era stato raggiunto ad inizio del XX secolo e poi intorno al 1930, quando l'anidride carbonica non era ai massimi misurati. E qui il punto, come si misura la CO2, a quale altezza? A livello del terreno, ad 1 m dal suolo...La concentrazione nei vari casi cambia. La concentrazione dell'anidride carbonica nell'atmosfera era ad inizio del XX secolo pari allo 0,028% sull'aria secca, ora pare che sia 0,032% (non tutti sono d'accordo), la realtà è che di anidride carbonica nell'aria ve ne è veramente poca le sue variazioni (sempre che l'abbiano misurata bene) sono minime.

Carotando i ghiacciai dell'antartide e quelli alpini si è riusciti a determinare la composizione dell'aria da ora fino a milioni di anni fa e dai primi risultati si potuto concludere che non sempre il riscaldamento del pianeta nelle varie ere temporali ha coinciso con un innalzamento della CO2 nell'atmosfera. Variazioni climatiche vi sono sempre state, più o meno pronunciate, in qualche caso vi è stata coincidenza con l'aumento della CO2, in altri casi no.

Però, è innegabile che negli ultimi 30 anni vi sia stato un aumento di temperatura medio del pianeta, sarà naturale? Sarà stato provocato dalle attività antropiche? Penso che di certezze non ne ha nessuno e contrariamente a quanto divulgato dalla stampa, il protocollo di Kyoto non è stato deciso in base a certezza, piuttosto in base al principio di precauzione.

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