Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Moderatore: Ferrobattuto

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7409
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da maxlinux2000 » 10 feb 2013, 8:50

mac-giver ha scritto:...
te l'ho detto.. non è per tutti.. :-/ ... mangio carne due volte al giorno e non ne posso fare a meno.. ne risento anche come sistema immunitario.. oO


opss... avevo capito che non potevi mangiare carne, ne latticini, per quello ho detto "Vegano a forza" :)
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
calcola
Messaggi: 565
Iscritto il: 18 ott 2012, 9:51

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da calcola » 10 feb 2013, 9:25

Il petrolio è una roccia "liquida" organogena. Non è un non senso, si forma allo stesso modo del carbone, il carbone da legno in ambiente asfittico, mentre il petrolio dai sedimenti organici depositati sul fondo degli oceani. Subiscono i medesimi processi chimici che portano alla concentrazione del carbonio e alla contemporanea perdita degli elementi estranei. Mentre stiamo a scriverne ed a parlarne sul fondo degli oceani si deposita sostanza organica che diventerà tra qualche milione di anni petrolio, il problema è proprio questo la velocità con cui si forma è molto minore rispetto al consumo. Se ne formano gocce e noi ne consumiamo barili. Il resto sono solo leggende metropolitane, provate a cercare le fonti da cui hanno ricavato le affermazioni del tipo che avete citato, non ne troverete. La fossilizzazione è un processo in divenire durante il quale i liquami organici sono trasformati in rocce bituminose, il petrolio è un una fase intermedia in questo processo, non è la finale. Tutte le risorse che derivano dalla natura si rigenerano con i loro tempi, noi dobbiamo cercare di mantenere un equilibrio tra prelievo e produzione. Consideriamo il legno, la foresta cresce se rispettiamo l'equilibrio tra produzione annua e prelievo, il bosco dura eterno, se preleviamo troppo si esaurirà pochi anni e poi occorrerà aspettare parecchi anni prima che qualcosa ricresca. Per il petrolio è lo stesso solo che i tempi di formazione sono "biblici".

PURTROPPO io chiaccherando con alcuni conoscenti ho descritto quanto sia importante avere un minimo di autonomia energetica in casa,spiegando che se manca la luce si piomba in pieno medio evo,e adesso mi sono leggermente pentito di aver parlato troppo,sta gente prima ti sfotte e poi quando vedono che invece la sai più lunga di quallo che credevano poi appaiono per cominciare coi favorini,mi rigeneri la batteria,oppure "tu che sai tutto......."


Secondo me non conviene parlarne, si fa solo la figura della Cassandra di turno. La gente sa che è uno scenario possibile e cerca di anestetizzarlo in qualche modo, fa parte della nostra natura, di sperare nel domani. Dalle mie parti si dice che "chi vive di speranza muore disperato", per quanto mi riguarda penso che occorra essere consapevoli che l'era delle comodità non potrà durare ancora a lungo e che occorre ritornare a fare in piena autonomia molte delle cose necessarie per il vivere quotidiano. Imparare a fare le cose.

Come Dolomitico e penso molti altri, mi arrangio a fare molte cose, un esempio, avete visto la casetta delle immagini della discussione sulla videosorveglianza?Bene quella è tutta opera mia, dalle fondamenta fino al tetto, passando per gli impianti.
L'enciclopedia sul far da se è pesante da trasportare, ma ne vale la pena.

Avatar utente
mac-giver
Messaggi: 549
Iscritto il: 26 lug 2011, 19:23

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da mac-giver » 10 feb 2013, 11:17

ma è proprio quello il problema calcola..calcolare (ops) i tempi della formazione del petrolio..secondo la teoria dell origine abiotica," la formazione del petrolio avviene da processi non biologici in profondità nel mantello e nella crosta terrestre. Questo contraddice la visione tradizionale secondo la quale il petrolio è un combustibile fossile, prodotto da resti di antichi organismi. Il petrolio è una miscela idrocarburica nella quale può essere disciolta una gran quantità di metano CH4 (molecola formata da un atomo di carbonio legato a quattro atomi di idrogeno). La presenza di metano è comune nella Terra ed è un possibile indice della formazione di idrocarburi a grandi profondità, alta pressione e temperatura".

certo, non è una teoria validata dalla scienza, ma, se ci pensi và contro il potere dei detentori della produzione mondiale.. se si sapesse o si validasse scientificamente che il petrolio non finirà mai, addio al salire dei prezzi..

qui qualche riferimento in proposito:

http://it.wikipedia.org/wiki/Origine_ab ... l_petrolio

"L'ipotesi che il petrolio sia stato formato da detriti e resti organici sepolti era stata originariamente proposta dallo scienziato russo Mikhail Lomonossov, nel 1757. Però, la teoria abiotica propone che profondi giacimenti di petrolio siano rimasti intrappolati durante la formazione del pianeta. A centinaia di chilometri di profondità le molecole di idrocarburi (soprattutto metano) migrano dal matello verso la crosta e si verifica la complessazione di queste molecole. Questa migrazione di gas primordiale come l'elio e l'azoto può essere insieme presente. La presenza di molecole biologiche associate con l'olio è strettamente legata alla contaminazione da microrganismi (batteri). Quasi tutti gli idrocarburi, che sono la principale componente chimica del petrolio, sarebbero generati in gran profondità mediante processi non-biologici e, pertanto, i depositi di olio negli strati più superficiali nella crosta rappresenterebbero semplicemente uno spostamento dell'olio dal suo ambiente originario di formazione, cioè il mantello della Terra, a livelli più superficiali (crosta terrestre) dove la pressione è più bassa. Una variante della teoria abiotica suggerisce che il petrolio si formi attraverso le reazioni di sintesi Fischer-Tropsch da serpentinizzazioni del mantello peridotitico attraverso reazioni di idrolisi; la produzione di idrogeno che reagisce con altri composti del carbonio (metano) o carbonati produrrebbe idrocarburi che successivamente migrerebbero verso livelli più superficiali."

Il geologo russo Nikolai Alexandrovitch Kudryavtsev è stato il primo a proporre la moderna teoria del petrolio abiotico, nel 1951. Ha esaminato la geologia delle sabbie bituminose di Athabasca presso Alberta, Canada (Athabasca Tar Sands) e ha concluso che nessuna "roccia madre" potrebbe costituire l'enorme volume di petrolio trovato in quelle sabbie bituminose (attualmente stimato in circa 1,7 miliardi di barili) e quindi la spiegazione più plausibile è che il petrolio sia abiotico, abiogenico, inorganico, e che provenga da grandi profondità all'interno della Terra attraverso profonde faglie geologiche.

La teoria abiotica russo-ucraino del petrolio, sulla base di calcoli termodinamici, è stata avviata dallo scienziato professore Emmanuil B. Chekaliuk (1967), i cui studi hanno dimostrato che l'olio proviene da gran profonditá ed è prodotto a pressioni e temperature elevate nel mantello della Terra, senza la partecipazione di carbonio di origine organica (vegetali o animali).

Questa teoria è supportata da diversi studi sperimentali di laboratorio condotti negli Stati Uniti dal Dott. J.F. Kenney e da altri scienziati russi. Kudryavtsev ha lavorato con altri brillanti scienziati: Petr N. Kropotkin, Vladimir B. Porfir'ev, Emmanuil B. Chekaliuk, Vladilen A. Krayushkin, Georgi E. Boyko, Georgi I. Voitov, Grygori N. Dolenko, Iona V. Greenberg, Nikolai S. Beskrovny, Victor F. Linetsky e molti altri.

L'astrofisico Thomas Gold è stato uno dei più importanti difensori della teoria abiotica in occidente. Egli sostiene che il petrolio sia una sostanza primaria, formata a grandi profondità all'interno della Terra e degli altri pianeti (principalmente sotto forma di metano). L'aumento del metano, a volte con elio e azoto, raggiungendo livelli più superficiali della crosta terrestre, interagisce con i batteri che contaminano l'olio primario.

:?:
Chi sa fare, sa capire.

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8503
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 10 feb 2013, 12:17

calcola ha scritto:.....Se ne formano gocce e noi ne consumiamo barili. Il resto sono solo leggende metropolitane......
.......Tutte le risorse che derivano dalla natura si rigenerano con i loro tempi.......
......Per il petrolio è lo stesso solo che i tempi di formazione sono "biblici"......

Concordo in pieno. "E meno male!" aggiungerei, perché se effettivamente il petrolio fosse questa "fonte rinnovabile" che blaterano, e il prezzo d'uso fosse sempre conveniente, in capo a qualche secolo ci ritroveremmo con un mondo in cui di ossigeno ce ne sarebbe rimasto ben poco, l'aria sarebbe ridotta ad una nebbiastra marrone, e la sovrappopolazione ci avrebbe reso cannibali!

....Secondo me non conviene parlarne.....

Sono daccordo anche quì: chi vuole capire ha già capito (ci troviamo quì a parlarne.....), chi non vuole capire non capirà mai. "Non c'è sordo più sordo di chi non vuol sentire e non c'è cieco più cieco di chi non vuol vedere", diceva Cristo. E credo che mai parole si siano applicate meglio che a questo caso specifico.

L'enciclopedia sul far da se è pesante da trasportare, ma ne vale la pena.

Anche quì si potrebbe parafrasare con una frase biblica: "......e Pace in Terra agli uomini di "buona volontà".
Buona volontà intesa come "voglia di costruire", ma anche come "volontà buona", ossia di farlo insieme con gli altri per il bene comune, non per sfruttare il prossimo ed esaurire le risorse.....
Anche quì sono perfettamente daccordo.

Ho l'impressione che dimentichiamo di considerare il binomio "energia-risorse alimentari"..... Uno dei primi effetti della carenza del petrolio, ossia dell'energia a disposizione in generale, sia proprio la drastica diminuzione e ridistribuzione delle produzioni alimentari in tutto il mondo. Questo porta a carestie, transumanze e migrazioni di massa, come stanno già avvenendo. Che li si chiami "clandestini" oppure "migranti", il problema è sempre lo stesso: gente che scappa da posti dove si soffre la fame e c'è (ma guarda un po'....) la guerra, con la falsa speranzadi trovare posti migliori. Attriti, intolleranze, malintesi..... E si tratta ancora di una parte relativamente "piccola" del globo, figuriamoci se la cosa diventasse generalizzata.
Mi sorge un 'ultima considerazione, forse strettamente personale: il nostro mondo può dare da mangiare in modo "naturale", ossia con coltivazioni senza mezzi meccanici e allevamento brado, solo ad un numero di persone limitato. Si parla di 500 -700 milioni di persone, con un tetto massimo di 1 -1,2 miliardi. Se si è potuti arrivare ai quasi 7 miliardi attuali è proprio grazie alla "snaturazione" dei sistemi di coltivazione e alla "sfrenata" meccanizzazione permessa dal petrolio. Se verrà a mancare, che sia decadendo lentamente o mancando entro breve tempo, cosa credete che succederà?
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Avatar utente
mac-giver
Messaggi: 549
Iscritto il: 26 lug 2011, 19:23

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da mac-giver » 10 feb 2013, 15:12

non ci sono possibilità che questo accade.. che finisca il petrolio in breve tempo..

di pari passo la tecnologia per l'estrazione diventa sempre migliore.. i l'america ha in serbo qualche sorpresa per i prossimi anni..

http://www.ilpost.it/2012/11/12/gli-sta ... -al-mondo/

se diventano i primi esportatori diventando autonomi energeticamente chissà quali scenari..ecco io mi chiedo questo.. (:)
Chi sa fare, sa capire.

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7409
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da maxlinux2000 » 10 feb 2013, 15:42

è quello che ho letto io.... ma non vogliono esportarlo. Vogliono tenerselo per se e tornare alla politica isolazionista che avevano fino al 40 del secolo scorso.... strano a sentire questo vero? :mrgreen: eppure è cosí. Se non ci fossero stati i giapponesi che avessero attaccato Pearl harbor, l'america mai sarebbe entrata in guerra, e mai avrebbe partecipato a nessuna delle guerre posteriori.
Fino al '39, gli americani pensavano che tutti i problemi del mondo venivano dall'europa, e la cosa migliore che potevano fare era starsene lontano.

Poi peró hanno visto il pericolo comunista quando hitler è entrato in guerra assieme a stalin contro il resto d'europa, e da li è cominciata la guerra vera e propria...
In realtá il presidente dell'epoca era molto preoccupato per i genocidi provocati da stalin nei gulag.. si parla di 20 milioni di morti :barf:

Mi domando cosa succederebbe se l'america si ritirasse e i paesi arabi volessero invaderci.... mi sa che devremmo difenderci da soli, perché la Nato avrebbe perso il suo maggiore alleato. Praticamente noi prenderemmo il posto degli israeliani contro i palestinesi, ma in scala europea.
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
calcola
Messaggi: 565
Iscritto il: 18 ott 2012, 9:51

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da calcola » 10 feb 2013, 16:55

A leggere da wikipedia, siamo tutti bravi, la teoria abiotica non è l'ultima teoria proposta, anzi la prima. Non ci sono prove scientifiche (neanche incerte) che ne confermano la validità, solo ipotesi. Tanto che da decenni è considerata solo per il suo valore storico. Mentre a sostegno della teoria biotica ci sono innumerevoli prove sperimentali.

Avatar utente
mac-giver
Messaggi: 549
Iscritto il: 26 lug 2011, 19:23

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da mac-giver » 10 feb 2013, 18:02

si calcola, è vero, su wiki c'è scritto infatti che non è una teoria riconosciuta.. però, il dubbio mi viene, perchè se fosse riconosciuta la teoria abiotica, i prezzi del petrolio calerebbero drasticamente visto che non è più un bene destinato a finire.. no?

diciamo che quella biotica fà il gioco "loro" e di "loro" non è che mi fidi così tanto.. :sweet:

però adesso c'è da riflettere su quello che dice off..forse gli stati uniti hanno messo appunto una tecnologia estrattiva che solo loro hanno..se veramente faranno gli autarchici a livello energetico mi sa che il prezzo del petrolio salirà inesorabilmente anche se è infinito ,per coprire i costi di investimento dei nuovi pozzi.. allora che si fà? se il petrolio aumenterà per causa di forza maggiore le energie alternative saranno il nuovo periodo di rinascita industriale?

tu guarda il petrolio della basilicata.. ce n'è talmente tanto che potrebbe soddisfare la domanda di tutta l europa.. ma converrebbe estrarlo, solo se il prezzo del barile rimane sopra una certa soglia, quindi chi investe nell'estrazione deve essere sicuro che il prezzo non scenda per nessun motivo.. se no fallimento..sta di fatto che la non se ne farà nulla perchè la manovra è troppo rischiosa a livello finanziario..

questo che significa? che probabilmente il petrolio ha un prezzo con cui c'è ancora tanto margine di speculazione e per fare una guerra concorrenziale.. se gli arabi abbassano il prezzo, io, compagnia petrolifera italiana, sono fottuto..
Chi sa fare, sa capire.

Avatar utente
calcola
Messaggi: 565
Iscritto il: 18 ott 2012, 9:51

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da calcola » 10 feb 2013, 20:00

diciamo che quella biotica fà il gioco "loro" e di "loro" non è che mi fidi così tanto.. :sweet:


Non credo che ci siano complotti, la scienza si nutre di prove e fino a prova contraria. Purtroppo la realtà è quella che sappiamo tutti, il petrolio non è illimitato, sarà sempre più difficile e costoso estrarlo, non sarà più a buon mercato. I maggiori consumi dell'estremo oriente complicano ulteriormente la situazione, occorre consumarne meno per farlo durare di più. Quindi finirà gradualmente e la via all'esaurimento sarà frenata dai costi e dal basso potere d'acquisto della popolazione.

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Dolomitico » 9 mag 2013, 17:19

Ho trovato un libro molto interessante che tratta l'argomento,lo sto leggendo,più che il solito tomo catastrofistico da istigazione al suicidio...... :S questo propende ad essere una sorta di manuale:
http://www.aamterranuova.it/Alimentazio ... l-PETROLIO
Ho postato questo link per il solo fatto che lo spiega più ampiamente con tutti i capitoli trattati,non voglio promuovere nulla,solo indicare un bel libro a chi potrebbe interessare.
Siccome vivere offgrid implica molte cose oltre all'energia,cosa che di solito si mette molto al centro dell'attenzione,ovviamente è fondamentale,ma io ci metterei anche dei bei manuali sull'orto,sulla conservazione dei cibi,sulla costruzione di turbine (eoliche o idriche),accumulatori,e magari anche una turbina di tesla,un manuale di pronto soccorso,ecc ecc. :mrgreen:
Tornando al manuale l'unica cosa che secondo me sbagla è la scala temporale,ma essendo scritto nel 2004 o giu di li non sbaglia a prevedere cosa è successo nel 2007,resta che gli effetti previsti si possono riscontrare ai giorni nostri.
Oltretutto tratta l'argomento con molti consigli utili per le emergenze momentanee,e per una preparazione sulla lunga distanza,quello che mi ha stupito è che chi come me vive in montagna o in campagna che alla fine sono 2 cose simili si trova già a buon punto,sia come riscaldamento a legna,che come spazi per l'orto,l'unico problema è l'approvigionamento del cibo,ma cmq resta il fatto che molto dipende se ci sarà una discesa morbida o ripida dal famoso picco.
Se invece volete farvi un'idea leggendo un bell'artico (lasciamo stare la fine del mondo xò,a me è piaciuta l'analisi fatta di tutta la situazione attuale) vi propongo una lettura più immediata e gratis..... ;)
http://www.lultimopapa.it/picco_del_petrolio.htm

Il sito l'ho trovato navigando in rete alla ricerca di info sul petrolio,non di siti sulla fine del mondo,che non vi fate strane idee :: ) ,è che ho trovato l'analisi molto interessante.
In fin dei conti ci sono molte persone che ci dicono di stare tranquilli,altre che ci dicono di stare in guardia,ma si sa che la disinformazione è dire tutto e il contrario di tutto per far confusione,per analizzando cosa fanno gli Usa in medio oriente,la crisi Greco/Cipriota e parzialmente Italiana,il consumo mondiale di risorse non ci vuole un ragioniere per capire che un simile sistema sta stallando.

Avatar utente
mastrovetraio
Messaggi: 2846
Iscritto il: 25 nov 2012, 14:01
Località: provincia di Ferrara
Contatta:

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da mastrovetraio » 11 mag 2013, 13:34

So benissimo di essere un catastrofista, ma non per motivi psichiatrici ma per logica analisi della situazione del pianeta. Parto dalla elementare constatazione che l'energia ed il denaro sono necessari solo ed unicamente al genere umano. Energia e denaro sono variabili iterdipendenti, dipendono a loro volta dal numero di umani che popolano anzi parassitano il pianeta. Quando sarà conveniente ai gruppi di potere che ci "governano" la quantità di umani sarà decimata. Molto probabilmente tramite pandemie. Ringrazio Dolomitico per le interessanti letture, ne traggo la conclusione che oltre a preoccuparci dell'energia autoproducendola, sarebbe il caso di trovare sistemi di purificazione di acqua e di sterilizzazione dell'aria. Oppure far finta di nulla e godersi la vita.

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7409
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da maxlinux2000 » 11 mag 2013, 16:34

bèh... per purificare l' acqua (entro certi limiti) basta farla passare per "7 sassi e un po' di carbone" :) come diceva mio nonno.

certo che se l' acqua è inquinata con cianuro o mercurio, allora non è sufficiente.

Eneo è molto ferrato nell' argomento.

Per il resto.... qui in campagna in un modo o nell' altro ce la caveremo sempre.
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8503
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 11 mag 2013, 20:23

mastrovetraio ha scritto:....Quando sarà conveniente ai gruppi di potere che ci "governano" la quantità di umani sarà decimata......

Ci sono ancora troppi "cani" in mezzo alle "pecore"...... E questo ai "lupi" da ancora un po' di fastidio..... Ma siamo sulla buona strada.
Quando tutte le persone capaci di ragionare con la propria testa saranno state eliminate o lobotomizzate dai media e dalla cattiva istruzione, o saranno state "immobilizzate" con sistemi "tecnocratici", allora partiranno le decimazioni. E non saranno necessarie pandemie, che sono già abbondantemente attuabili, basterà tagliare l'energia e l'acqua, e le "assistenze" a quei paesi e quei popoli che ormai dipendono da altri.
Ma è un progetto maledetto che probabilmente stà già sfuggendo di mano a chi lo ha progettato.....
Vabhè.... Probabilmente sono pessimista.....
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Dolomitico » 11 mag 2013, 20:49

Secondo me non saranno rose e fiori ma neanche sterminio totale.
Ci sarà sicuramente un ridimensionamento spettacolare degli sprechi spassionati,chi è abituato a vivere al di sopra delle proprie capacità sarà spazzato via,chi si è procurato il necessario lo dovrà gestire e difendere all'occorrenza,la maggior parte della gente non si rende ancora conto della eventuale portata del cambiamento.
A dire il vero ci sono un paio di fattori che non mi quadrano,che l'energia a basso costo sia in declino si vede sia dai problemi statali sia italiani che europei,la alcoa ha chiuso in sardegna per via dell'alto costo dell'energia.
Anche gli alimentari stanno lievitando non poco,tuttavia il costo della benzina alla pompa per alto che sia,non è ancora eccessivamente alto,o siamo nella fase successiva al picco dove i miglioramenti tecnologici permettono di sfruttare maggiormente i giacimenti esistenti,oppure è solo una fase transitoria,i tam tam dall'oriente con varie guerre e conflitti lo spiegerebbero,guardacaso dopo il picco del 2007 che tutti ben conosciamo,improvvisamente vecchi leader arabi sono caduti sotto varie rivolte.......perfino ciavez è morto all'improvviso...... (!) chissà come mai,sono segnali che il mondo sta finendo l'energia facile e adesso deve andare a rompere le scatole in paesi che forse sono stati lasciati stare finchè erano impegnati altrove?
Resta il fatto che comunque la si veda che il petrolio sia più o meno rinnovabile,siamo arrivati al punto che bisogna ripensare il sistema come viviamo,ci sono molti che cavalcano l'argomento per farci soldi,altri che come me (e presumo molti altri) che cercano di capirlo a fondo,ma non è facile,molta disinformazione cè stata,curioso anche il fatto che adesso appaiono le auto elettriche,non le so definire se sono costretti a lanciarle sul mercato perchè quelle a scoppio stanno mostrando i limiti,oppure se cè dell'altro.
Se ci pensa le auto a benzina/diesel non ci hanno mai fatto nulla per migliorare veramente i consumi,anzi,le hanno appesantite fuori misura per consumare di più.
Bastava allungare le marce per avere un semplice guadagno,poi mai nessuno ha mosso un dito solo per sviluppare dei sistemi di recupero energia dalle frenate.....
Di dispositivi ne hanno fatto molti,ma chi li ha mai visti montati e funzionanti?
E pensare che se gestito con un certo criterio e leggi restrittive il petrolio sarebbe potuto durare per molte centinaia di anni,bastava alzare via via il costo in modo da obligare le case a ottimizzare ogni goccia di combustibile,cosi ci si spostava di meno,non ci sarebbe stato lo svuotamento delle campagne e montagne,e la fabbricazione di beni sarebbe stata confinata in loco senza portarla in un unico punto sul pianeta,sarebbe stato tutto più lento,ma adesso non saremmo in questa crisi,puramente artificiale.
L'uomo per l'ennesima volta ha dimostrato che non si sa regolare e si fa dominare dall'avidità.... (!) :blushing:

Avatar utente
mastrovetraio
Messaggi: 2846
Iscritto il: 25 nov 2012, 14:01
Località: provincia di Ferrara
Contatta:

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da mastrovetraio » 12 mag 2013, 6:59

@ Dolomitico hai scritto: "non ci sarebbe stato lo svuotamento delle campagne" altro che campagne, hanno poi ucciso intere città. Il tessile a Biella è un caro ricordo, così come a Prato. Stanno diventando città fantasma. Così come Roubaix in Francia. Appena arriveranno sul serio le auto cinesi lo stesso accadrà per tutte le città europee legate all'auto. L'operaio tessile in Bangladesh costa 38€ al mese. Non faccio il calcolo di quanto costa all'ora perchè mi fa schifo. In Grecia le multinazionali non consegnano più medicinali (sopratutto i costosissimi salvavita) perchè non gli conviene. Magari finisse il petrolio oggi, subito. Il mondo, che oggi è piccolo grazie ai trasporti a basso prezzo, ritornerebbe ad essere a misura umana. Qui nei campi i trattori sparirebbero, tornerebbe la gente. Mi sa che sto ancora sognando, mi faccio un caffè.

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Dolomitico » 29 giu 2013, 14:42

Dunque dunque,più mi informo e leggo sull'argomento e più sto maturando l'idea che non dobbiamo chiederci quando arriverà il picco del petrolio,ma mi sa che l'abbiamo già superato.
Mi scuso se posso essere ripetitivo,ma non posso tenermi a mente i Km di cose che scrivo nell'arco del tempo,quindi possono verificarsi dei doppioni o altro.
Dal quadro che mi sono fatto,anche ripercorrendo vecchi documentari che non guardavo da tempo e ho ritrovato su youtube: :: )
http://www.youtube.com/watch?v=sK_F-vengqc
Il picco c'è gia stato a partire dal 2005,questo non significa che appena si tocca il picco si abbiano subito gli effetti,ma si formano 2 curve a campana,una spostata nel tempo di un tot,esempio,se il picco è partito nel 2005,è probabile che gli effetti arrivino dopo un pò,......diciamo nel 2007? :mrgreen: vi ricorda qualcosa?
Quello che scrivo è un riassunto di cose che ho letto,logicamente non verranno a dirci:"scusate,abbiamo piccato e da domani ci saranno problemi di ogni tipo",ma lo maschereranno in ogni modo,quindi cosa cè di meglio della crisi economica innescata dalle borse?Lo spred?
La realtà da come indicano tutti i grafici è che la crisi vera è cominciata dal 2007 e sta decimando tutti quei comparti che consumano grandi quantità di energia,...LE INDUSTRIE.
Poi altro effetto sono i rincari dei generi alimentari,rincari sempre più forti e ovvia riduzione dei consumi,il governo promette azioni da intraprendere,ma poi non si vede nulla di serio.....perchè? :?
Perchè non lo può fare,non ci sono i soldi,la volontà e sopratutto ci vuole molte energia per farlo.
Altra cosa curiosa che noto qui in montagna dove vivo,stanno nascendo centraline dapertutto,in ogni valle con un rigagnolo stanno o vogliono costruire centraline elettriche,ci sarà un motivo?
Quindi il crollo dei consumi è proprio ciò che vuole un governo che sa benissimo che la festa dell'energia è finita ma non lo vuole dire apertamente.
Insomma si deve scendere di quota finchè si ritrova un'equilibrio sostenibile tra costi e disponibilità,ma nella discesa sarà un macello,dai disoccupati,alle aziende che chiudono.
Se io non arrivo alla fine del mese,comincio a ridurre i consumi,poi non faccio più le ferie,poi arrivo a vendere magari una macchina,e via cosi.
Moltiplicato per migliaia di famiglie,sono meccanici,assicuratori,benzinai,negozi,e chi più ne ha che vedendo ridurre il giro di affari dovrà a sua volta lasciare a casa del personale e cosi il volano della decrescita forzata prende velocità.
Insomma non voglio tediarvi,ma mentre tutti ci fanno guardare in alto al babao dell'econimia che ci stritola,in realtà dovremmo guardare in basso ai pozzi che si stanno svuotando.
Cmq come in ogni cosa quando ci sono grandi cambiamenti in corso arriveranno anche nuove opportunità.
Essere autosufficenti al 100% è impossibile...perchè per una questione di territorio,le energie alternative ci insegnano una cosa,serve molta superfice per catturare una piccola concentrazione di energia,per avere un litro di olio serve un campo,non so quanto grande,per avere 1 kw di energia fotovoltaica servono parecchi metri quadri.
Un litro di benzina o diesel ci dà 10kw di energia in 1LT :mrgreen:
La nostra società ci ha costretto in case piccole e con pochi mq pagati a caro prezzo perchè con le energie a basso prezzo arrivava tutto da ogni parte,non servivano più grandi spazi come le vecchie case storiche,addirittura qui di quelle case le hanno suddivise o abbattute per farci degli apartamenti.
Quindi per passare da grandi spazi e tanti e piccoli è facile,ma passare da posti super compressi dove ci si doveva rifornire di tutto al negozio di turno,a una autosufficenza per lo meno agricola è impossibile ai più.
Dove c'erano campi hanno costruito case o villette,e adesso le patate non le puoi seminare più.
Adesso vediamo se questa discesa sarà lenta e progressiva verso una nuova tecnologia,oppure se sarà solo una lotta al più forte.

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8503
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 29 giu 2013, 18:56

Il peggio in tutta 'sta cosa è che il picco di "scoperta" di nuovi giacimenti risale addirittura alla metà degli anni '70..... Mentre il picco di estrazione "facile" arriva ai primi anni 2000. Da allora in poi solo discesa, dagli anni '70 scoperte sempre più rade e più profonde, dagli anni 2000 maggiori costi e maggiori difficoltà di estrazione, vuoi per la quantità vera e propria vuoi per le profondità sempre maggiori da cui si deve tirar su, o dai posti, come ad esempio in mezzo al mare. Si comincia a dire in giro che già adesso l'estrazione copre a malapena il fabbisogno "giornaliero", a breve si dovranno consumare le "riserve", poi...... (:)
La maggior parte di voi forse non può ricordarlo, perché troppo giovani, ma in Italia l'aumento spropositato del prezzo dei carburanti (che si tirò dietro tutta l'economia e la svalutazione precipitosa della Lira) fu proprio durante gli anni '70...... Nel termine di pochi anni si passò dalle 80£ alle 500£ al litro....
Il problema è che di solito queste cose seguono curve "esponenziali", che possono essere sia in salita che in discesa (come in questo caso.....), in quanto innescano meccanismi che funzionano un po' come "il cane che si morde la coda", o il serpente che mangia se stesso.
Nel nostro Paese tutte le merci viaggiano su strada, non è mai stata fatta nessuna politica per migliorare i trasporti su ferrovia, e daltronde l'orografia del nostro territorio lo avrebbe reso difficile e costoso, almeno finché i carburanti erano a prezzi limitati. Come pure l'energia che usiamo è tutta di origine "fossile". Intendiamoci, non rimpiango assolutamente di aver votato contro il nucleare nel famoso referendum, visto che i guai che seguitano a succedere alle centrali nuclerai in tutto il mondo, ci hanno dato ragione.
L'autosufficienza (nel nostro piccolo personale) può essere raggiunta solo limitando in tutto e per tutto l'uso dell'energia, abbandonando il "vecchio" modo di vivere e "inventandosi" un nuovo modo di usarla. Inutile mettersi quì ad elencare come..... Anche perché ogni caso è differente dall'altro. Serve inventiva e ingegno, pazienza e perseveranza. Di certo chi vive in campagna o in provincia sarà favorito, chi vive in città sarà invece "disperato". Ci si dovranno aspettare squilibri molto forti e probabili isterismi. Il peggio verrà sicuramente dal fatto che il 99% della gente non capisce il problema finché non ci sbatte il grugno, seguitando nel solito modo e limitandosi a sbraitare contro il governo e i rincari. Colpa anche dei media..... Appositamente pilotati. Nessuno ti dice cosa e come, devi crepare senza saperlo....

1L di benzina ti da 10Kw di energia..... Ma coi mezzi attuali ne puoi trasformare in elettricità al massimo il 15 o 20%....
Si sono innescati dei meccanismi che sono perfettamente in antitesi: la riduzione dei consumi dei carburanti, dell'energia e dei beni, contro l'avidità della "lobby" dei carburanti e delle società (leggi Monopòli....) di distribuzione, e la necessità delle "crescita continua" dei consumi per far funziona questo tipo di economia. I risultati si vedono..... Seguiteranno a "strizzarci" in tutti i modi fino all'ultimo centesimo, dopo di che......
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Dolomitico » 29 giu 2013, 20:36

Questo non lo sapevo dell'aumento degli anni 70,ma non ero ancora nato.
Quello che mi incuriosisce è quanto la gente normale sia informata sull'argomento.
Quando tocco il tema con gente normale ottengo risultati che mi lasciano perplesso.
Da chi pensa che sia solo un problema di borse,ovvero che là fuori ci sono oceani di petrolio infiniti da bruciare..... :-/ a chi non non si è mai posto il problema.
Tanto ci penserà qualcuno che ne sa più di me.
Ora,che la tecnica migliore per nascondere i fatti sia la disinformazione,ovvero aggiungere notizie di ogni tipo,anche contradittorie è ok,ma i dati parlano abbastanza chiaro....
Con un prezzo di 100 dollari al barile siamo in una fase di transizione,visti i prezzi molti stanno ritentando di trovare nuovi pozzi,e per un pò terrà a freno la crescita dei prezzi,ma poi si riparte,e molto più velocemente.
E' come stare sulla Concordia che affonda e tutti ti dicono che si sono rotti i generatori ma intanto vedi la nave che si inclina,ma tu pensi ai generatori. :mrgreen:
La cosa è identica.
Le possibilità che mi possa svagliare?
Certo che ci sono,ma a meno che qualcuno abbia chiuso i rubinetti dei pozzi,molti grafici e la situazione globale comincia a evidenziare una penuria di energia a basso costo,non siamo ancora alla scarsità,come hai detto Ferro,estraiamo e usiamo tutto,magari intaccando le scorte.
Il nucleare è una balla pazzesca,è stato calcolato che tra la costruzione il funzionamento e la dismissione dell'impianto si consuma tanta energia che la centrale stessa non riesce a produrre e compensare.
Quindi si può fare solo consumando dell'energia a basso costo.
La verità starà nel diversificare le fonti,fare in modo che la gente produca in loco,sia energia che beni,quindi un'ulteriore riconversione dell'economia,e questa è la fase che darà maggior speranza a tutti noi.
Ma ci sarà chi venderà cara la pelle,non voglio essere catastrofista,ma da noi dicono che "si venderanno prima il crudo e il cotto" ne vedremo delle belle :barf:

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7409
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da maxlinux2000 » 30 giu 2013, 18:50

cmq, ribadisco..... il petrolio non è mai aumentato fin dagli anni 50, ha sempre mantenuto lo stesso prezzo.... ovviamente paragonandolo con l' oro e non con il dollaro o l' euro.
Quando vediamo il prezzo del petrolio schizzare verso l' alto, significa che l' euro e il dollaro sono precipitati verso il basso. :barf:
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Dolomitico » 1 lug 2013, 15:43

Ok,ma in ogni caso non è una risorsa infinita,le battaglie che fanno gli "esportatori della democrazia" sempre in posti ad alto valore strateggico per il petrolio la dicono lunga.

Rispondi

Torna a “Generale”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 48 ospiti