Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 29 gen 2014, 19:00

oggi giornata fiacca dal pundo di vista meteo... sole, pioggia, un poco di vento, nuvolo.... cambiando continuamente.
In ogni caso le batterie sono arrivate molte volte a 14.5V costanti, il che non è affatto male.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 29 gen 2014, 19:35

maxlinux2000 ha scritto:oggi giornata fiacca dal pundo di vista meteo... sole, pioggia, un poco di vento, nuvolo.... cambiando continuamente.
In ogni caso le batterie sono arrivate molte volte a 14.5V costanti, il che non è affatto male.


Ma secondo te dei 1000 Ah di capacità quanti ce ne sono effettivi?
Un conto è la scritta sulle scatole,un conto è la realtà,per chè se per una piccola prova che hai fatto hai già questi risultati i margini di miglioramento potrebbero essere maggiori.
Cmq questo è il periodo peggiore per fare queste prove con la sola forza del sole.
Ogni tanto butta un occhio dentro a qualche cella per vedere che non ci siano ossidi che galleggiano in superfice,l'altro giorno durante un tentativo di riesumare le mie vecchie batterie ultrasolfatate dopo un pò l'elettrolito era tutto rosso,e non ero neanche fuori scala,ero a 13,5 volt,con una cella completamenete a terra.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 29 gen 2014, 19:42

Ferrobattuto ha scritto:Bene bene, mi piace il verso che ha preso 'sta discussione..... :lol:
@Dolomitico:
Mia figlia ad esempio sarebbe benissimo capace di imparare a controllare il banco batterie in tutti i modi,.......
Tranquillo che se "la luce di casa" dovesse dipendere da qualche cura da fare al banco casalingo, invece che dalla rete ENEL, anche tua moglie diventerebbe un ingegnere..... :lol:


Si Ferro,lo immagino,ma un conto è se cè la necessità di imparare,io intendevo inerentemente agli automatismi,poi io ho gli impianti ancora in evoluzione,quindi manca un manuale fai da te,ho gettato le basi per un'impianto modulare,sia capacità che pannelli che inverter potrebbero essere potenziate,ma sono cose che a una donna puoi spiegare,ma cmq non è il loro campo,è come se a te spiegassero di stirare,o che colori si abbinano meglio su un vestito o che ne so,quelle cose che le donne piace fare,e a noi molto meno.
Sto provando piano piano a istruire mia figlia più piccola,ma ha 6 anni,e ha appena scoperto che 2 pile sono più potenti che una...... :rolleyes: cè molto da fare,e poi le necessità (per fortuna) non sono cosi urgenti.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 29 gen 2014, 20:03

Se seguiti ad averla fra i piedi mentre fai qualcosa, tua figlia, sicuramente quando sarà grande saprà tutto quello che c'è da sapere. :lol:
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 30 gen 2014, 15:14

oggi giornata buona!! stanotte un po' di vento che ha mantenuto le batterie a 13.5V, e poi oggi una splendida giornata di sole e vento teso.
Le batterie rimangono costantemente a 15.6V e l' aerogeneratore non riesce a partire nonstante il vento perché il regolatore eolico interviene costantemente.

ieri ho aggiunto ai pannelli anche un diodo perché mi è venuto in mente che all' epoca non li avevo messi nella scatoletta di derivazione dei vari pannelli (non sapevo servissero), al che sicuramente l' energia prodotta durante la notte dall' aerogeneratore, veniva dissipata dai pannelli invece che finire nelle batterie.

Per ora ho messo un solo diodo (di quelli corazzati militari) per tutti i pannelli, ma è meglio separare i pannelli uno per uno.

Tornanto alle batterie... direi che il metodo funziona proprio bene.
Ieri nonostatne una giornata fiacca, stamattina alle 10:00 erano a 14V, e alle 12:00 si sono piantate a 15.6V costanti e questo usando solo l' energia prodotta dai pannelli. Direi che la faccenda funziona. Le batterie piombo-calcio vanno davvero ricaricate a oltre i 15V.

Tra l'altro molte batterie opz (quelle da muletto per intenderci) sono piombo-calcio e quindi hanno bisogno di queste tensioni.

Pensavo anche u'altra cosa.... le batterie piombo-calcio... la lega è solo per la griglia vero? Gli ossidi dovrebbero essere di piombo puro, giusto?
Lo chiedo per una eventuale batteria cilindrica, in quanto quando noi fondiamo il piombo a bassa temperatura, i residui che rimangono sul fondo dovrebbero essere appunto il calcio ed eventualmente l'antimonio.

Anche le batterie solfatate cominciano a risvegliarsi... hanno recuperato sotto carico 0.1V... il che è un ottimo segno
Se la cosa funziona bene anche nei prossimi mesi (speriamo) mi rimane solo un cruccio... quella di avere buttato circa 700Ah di batterie completamente solfatate, ma probabilmente recuperabili se ricaricate a 15.6V

X ferro: ho circa 1000Ah di batterie, ma che posso usare saranno meno della metà direi un 350-400Ah reali (4.5kWh)

Ora i miei consumi sono sull' ordine di 1.5kWhd... il satellitare incide parecchio, ma sono ben difficilmente posso andare offline a meno non arrivi una tempesta solare di quelle bibliche :(

ciao
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 30 gen 2014, 16:22

maxlinux2000 ha scritto:oggi giornata buona!! stanotte un po' di vento che ha mantenuto le batterie a 13.5V, e poi oggi una splendida giornata di sole e vento teso.
Le batterie rimangono costantemente a 15.6V e l' aerogeneratore non riesce a partire nonstante il vento perché il regolatore eolico interviene costantemente.
......Tornanto alle batterie... direi che il metodo funziona proprio bene.
Ieri nonostatne una giornata fiacca, stamattina alle 10:00 erano a 14V, e alle 12:00 si sono piantate a 15.6V costanti e questo usando solo l' energia prodotta dai pannelli. Direi che la faccenda funziona. Le batterie piombo-calcio vanno davvero ricaricate a oltre i 15V.

Ma il regolatore eolico a che tensione taglia?Probabilmete sente che cè una sovratensione e quindi decide di rimanere fermo,

maxlinux2000 ha scritto:Pensavo anche u'altra cosa.... le batterie piombo-calcio... la lega è solo per la griglia vero? Gli ossidi dovrebbero essere di piombo puro, giusto?
Lo chiedo per una eventuale batteria cilindrica, in quanto quando noi fondiamo il piombo a bassa temperatura, i residui che rimangono sul fondo dovrebbero essere appunto il calcio ed eventualmente l'antimonio.

Può darsi,in effetti di piombo ne esce facendo la riduzione,e mi chiedevo cosa fossero tutta quella schifezza che restava,e visto che erano batterie da avviamento sicuramente negli ossidi cè il calcio.
Nel piombo fuso rimane l'antimonio,ma a noi non ci dispiace in fondo,rende la lega più robusta,e il calcio anche se è in mezzo agli ossidi non si può far molto.
La domanda è:
Le batterie da avviamento sono piombo calcio,le gel pure,le agm non so,ma penso di si,le unice sembra restano quelle a vaso aperto tipo trojan o altre a piastre piane,le tubolari non credo siano da prendere in considerazione,oltre a non trovarne sono troppo indagginose da smontare in proporzione a cosa ne se ricava.


maxlinux2000 ha scritto:Anche le batterie solfatate cominciano a risvegliarsi... hanno recuperato sotto carico 0.1V... il che è un ottimo segno
Se la cosa funziona bene anche nei prossimi mesi (speriamo) mi rimane solo un cruccio... quella di avere buttato circa 700Ah di batterie completamente solfatate, ma probabilmente recuperabili se ricaricate a 15.6V

X ferro: ho circa 1000Ah di batterie, ma che posso usare saranno meno della metà direi un 350-400Ah reali (4.5kWh)

Ora i miei consumi sono sull' ordine di 1.5kWhd... il satellitare incide parecchio, ma sono ben difficilmente posso andare offline a meno non arrivi una tempesta solare di quelle bibliche :(

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Non preocuparti,succede,sei in buona compagnia... ;) quante volte mi sono mangiato le mani di cose che mi sono disfatto e poi mi tornava utile in altri momenti,e d'altronde non ci si può riempire di potenziale immondizia se non si sa cosa farne.
Hai circa 400 ampere,quindi è plausibile che durante l'estate potresti recuperare una parte di quella capacità,come dicevo il solfato si forma a chiazze,quindi survolvando è possibile che nel tempo recuperi.

Mi chiedevo.....ma a questo punto i desolfatatori sono una soluzione a basso voltaggio,una via gentile per non tirare sui voltaggi che cmq va bene per batterie al gel,o agm.
Ma per le batt. a vaso aperto anche se è ancora presto per dirlo potrebbe essere sufficente ricaricare a voltaggi più alti?

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 30 gen 2014, 17:12

Ho fatto alcune osservazioni:
come sapete le mia batterie sono separate con diodi ed inoltre alla fine c' è una batteria finale collegata direttamente all' inverter in modo da assorbire eventuali scariche induttive e risparmiare cosí i finali dell' inverter stesso.

A quella batteria ovviamente arriva una tensione più bassa... 14.5-15V ed è sicuramente una piombo-calcio (come suggerito da Ferro) di quelle con i tappi a vite.

Bene, mentre le altre a 15.6V bollivono (ma neanche troppo) quella con i tappi a vite a 14.5-15V, faceva una bollicina ogni 10 secondi..... praticamente. Eppure ricordo che da bambino, le batterie da auto (quelle vecchie con il catrame) a 14V bollivano letteralmente. Quindi direi che il piombo-calcio è veramente confermato.

X dolomitico
Il, regolatore eolico taglia a 15.6V (in realtà è poco preciso pur essendo digitale...taglia a 16V, ma essendoci i diodi diventano 15.6V) ...magari dentro c' è un trimmer da "starare" ulteriormente, e cosí arrivo oltre i 15.6V :D
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 30 gen 2014, 18:41

Se mi ascolti me non eccedere troppo,già arrivare a 15.6v è un bello step,prenditi un pò di tempo e vedi che succede,già cosi molto solfato potrebbe essere riconvertito nel tempo.
Se la situazione a un certo punto si stabilizza potresti pensare ad un'ulteriore inalzamento.
Dopotutto anche gli "antichi" :P usavano i 15.6 come fine carica.
Controlla che non si stacchi materiale attivo.
Non credo che troverai trimmer dentro il regolatore,cè di sicuro una resistenza che comanda il tutto,ma quale non si sà.
Io per fare ste prove prenderei un tristar,è perfetto per questo,bisogna vedere se arriva a 15.6v o più però.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 30 gen 2014, 19:24

dolomitico, per caso hai il tristar collegato con un pc e il sw della morningstar?
ho dato una occhiata al manuale, e a quanto sembra credo sia a 68V max
Se 68V sono il limite max, andrebbe bene perché 68V/4=17V che è ben al di la di quanto puó sopportare una batteria da 12V di qualsiasi tipo.

in ogni caso mi metto con il regolatore proposto da bridge... appena mi spiega quei due dubbi che mi rimangono. :D
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 2 feb 2014, 18:44

grazie per il contributo fabio... no, non ho nulla tra le mani, cmq vedo di racimolare qualche cosa in giro.
sto scaricando kicad :D


cmq qualche cosa si muove davvero nelle batterie... oggi giornata di sole dopo ieri, che invece era variabile tendente al nuvolo sciro.

Le batterie sono arrivate a mezzogiorno a 15.6V e tendevano a salire ancora... al che non avendo ancora il regolatore adatto, ho staccato un pannello.... ma dopo una ora erano di nuovo troppo alte, al che ho riattaccato il pannello e acceso la lavatrice (lavaggi a freddo con acqua riscaldata da pannello solare termico)... ho fatto tre lavaggi, praticamente ho anticipato le pulizie primaverili :D

Ho recuperato 2 batterie, e quindi ora ce ne sono 11 in ottimo stato, e 4 nella nursery :) per la desolfatazione.
La nuesery viene ricaricata di giorno ma non viene mai scaricata dall' inverter.

Bisogna che mi faccia presto questo regolatore perché a fare da regolatore umano, è faticoso e mi fa perdere tempo. :sick:
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 2 feb 2014, 19:58

Sono curioso di vedere in quanto consisterà il miglioramento.
In linea di massima potrebbe essere molto consistente,calcolando quanti ampere hai a disposizione.
Lindemann diceva esplicitamente che dopo parecchie ricarice le batterie cominciavano a assestarsi per bene.
Beato te che hai il sole,qui piove e nevica (in alto) a manetta.
Cmq interessante il discorso,facci sapere anche di quanto è aumentato il consumo di acqua semmai.

X Bridge:
So della tua filosofia che non serve forzare,ma non sono cose che ci siamo inventati noi dal nulla,a parte Lindemann a cui si può credere o meno,ma quel libro da cui lui stesso ha preso spunto l'hanno scritto quasi 100 anni fa,quando le riparavano,e quindi sapevano per bene come si faceva.
Loro usavano prevalentemente piastre piane però.
Io le vecchie trojan le ho degradate proprio per un'eccesso di solfatazione,non per la carente ricarica,avevo 20 ampere di pannelli per ricaricarle,ma con 14.4volt si sono gonfiate a dismisura,in effetti la trojan da 14.8 volt per la ricarica,e 15.5 per l'equalizzazione,da lì a 16.2 il passo è breve,curiosi che nei loro schemini grafici anche loro dicono di ricaricare a 2.7v/cell.
Devo andare a recuperarmi anch'io delle batterie per farmi l'impianto come te max,con i diodi schotky,ma mediamente quanto ti durano le batterie?

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 2 feb 2014, 21:24

La durata delle batterie?
Finora circa 2 anni, ma ora il discorso cambia con questo metodo. Finora le scartavo quando andavano in corto (rarissimo) o erano tanto solfatate che neanche il megapulse riusciva.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 2 feb 2014, 21:48

Dolomitico ha scritto:......ma quel libro da cui lui stesso ha preso spunto l'hanno scritto quasi 100 anni fa......

Da notare che a quel tempo il piombo era "piombo", al limite (ma forse) con un po' di antimonio, certamente NON piombo calcio o altre ciofeghe che si usano adesso.....
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 3 feb 2014, 9:51

Max:
Se il pulser non le recupera non sono solfatate,sono proprio rovinate,magari hanno perso materia attiva,oppure sono corrose,cmq 2 anni è un buon traguardo,lavorando con le batterie d'avviamento il trucco è quello di avere un grosso banco di accumulo,cosi da limitare le scariche il più possibile.

Ferro:
Ok,ma il piombo puro è più morbido,l'antimonio lo mettono per indurire il piombo,il calcio è per l'autoscarica,e fin chè và lascialo andare.
Il discorso si basa sul fatto che la tensione tirata a 16 volt è per dargli una botta di elettrolisi per espellere tutto l'acido dalle piastre per ricominciare il ciclo,che ci sia il calcio non lo vedo un'ostacolo,d'altronde è un dato di fatto che la maggior parte delle batterie muore per incuria o solfatazione,poche raggiungono la fine dei loro giorni da sole.

Se max nell'arco di qualche mese dicesse che ha migliorato anche solo di 1/3 la capacità sarebbe cmq un risultato ottimo fatto quasi a costo zero.
In linea teorica si potrebbero recuperare anche batterie molto solfatate,non eri tu che dicevi che alzando il voltaggio bucavi il solfato?In effetti è prorio cosi,alzando il voltaggio si dà la possibilità a tutta la cella di avere più energia per sciogliere il solfato duro,ci vuole tempo logicamente.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 3 feb 2014, 11:40

Bridge ha scritto:Quest'ultimo passo è solamente una mia convinzione Certamente Errata e non vuol essere motivo di disappunto, di discussione o critica verso chi la pensa diversamente da me che in definitiva è la stragrande maggioranza dei fruitori di questo forum.-
Ripeto: sono io nell'errore!.-
Sono daccordo nell'uso di queste pratiche Aggressive nel tentativo di recuperare elementi malfunzionanti, vecchi e oramai destinati ad essere riciclati.-
Bridge


Da parte mia non cè nessun errore,e non ho in mente di accusare nessuno.... :P
So che a te le batterie hanno durato moltissimo,e probabilmente il fatto di lavorare su tensioni alte e quindi bassi amperaggi è sicuramente la chiave di lettura,e sicuramente la giusta chiave di lettura.
Logicamente però buona parte di noi ha impianti a 12/24 volt,(io tutti e 2..... :D ) pochi arrivano a 48v che già è meglio,e quasi tutti ha batterie a griglia impastata,e quindi per forza di cosa si è spinti a ricercare tutte le possibilità per farle durare.
Forse è come cercare di far stare in piedi un'ubriaco,dura un pò e poi si ribalta,ma finchè non si arriva a realizzare una soluzione efficace e duratura si cercheranno tutte le scappatoie.
In fin dei conti il mondo è bello perchè è vario,ogn'uno porta la sua esperienza.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 3 feb 2014, 11:52

Ho anche un secondo fine per il tentativo di recupero di queste batterie.
Le batterie che non dovessero superare la fase di recupero saranno convertite in batterie cilindriche.

Infatti attualmente ho solo due batterie guaste Quindi insufficienti per fare una prova anche miniatura con le batterie cilindriche.

P.s. Sto provando il sistema di riconoscimento vocale di Android e va benissimo :-)
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 3 feb 2014, 19:36

maxlinux2000 ha scritto:P.s. Sto provando il sistema di riconoscimento vocale di Android e va benissimo :-)

Non è che de-vi par-la-re co-me un ro-bot dei vec-chi fi-lm per ca-so? :lol:
Scherzo.... :D Se è come dici va proprio bene, fa meno errori di quando scrivi a mano. :lol:
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 3 feb 2014, 20:31

è vero!! faccio meno errori :D no! parlo normale.... o almeno normale per me! funziona alla perfezione anche in spagnolo, tanto che una mia amica con l' iPad è inka%%ta nera con Apple perché con iOS no funziona affatto bene... non so se è colpa sua o effettivamente non funziona bene con apple.. ai miei tempi non c' era ancora.

oggi giornata pessima, niente sole, niente vento.
... le batterie stasera alle 7 erano a 12.5V.. il che non è affatto male.

Ho misurato qua e la con il sensimetro alcune batterie (di quelle apribili) e ho visto che ancora la densità non è uniforme, anche se tendente all' alto. Probabilmente ha ragione Dolomitico a dire che ci vorrà tempo prima che si vedano risultati veri, anche perché queste stesse batterie sono state comprate usate e poi bistrattate da me con cariche insufficienti.
Vedremo tra un mese.

ora sto riproducento su kicad lo schema di bridge per ottenere uno stampato.... ma che lento che sono!! :(

ciao
MaX
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 3 feb 2014, 21:04

A te non credo proprio che occorrerà molto tempo per imparare ad usare Kicad..... ;)
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 3 feb 2014, 22:47

Io di quei programmi che fanno stampati non c'ho mai capito na mazza,e siccome ho appena installato ubuntu su un vecchio portatile in disuso mi sa che l'ho installato l'altro giorno,ma cmq non c'ho capito appunto na mazza.
Max credo proprio che ci vorranno delle belle ricariche per vedere dei risultati di spessore,rimani sui 15.6 volt cmq non esagerare per adesso.
Cosa intendi per tendente all'alto?Che rispetto a prima recupera capacità o che è solo la carica persa?

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