buona sera atutti,è da qualche giorno che seguo con interesse questa discussione.
mi chiamo giulio e sono di udine.
prima di tutto volevo dire a tutti voi che ammiro come voi giovani vi mettete in gioco e se posso vi do un consiglio:rompete gli schemi,provate e riprovate ,percorrete strade che ad altri sembrano assurde,così sono nate le più grandi scoperte,nopn fermatevi alle idee o ai preconcetti:nella è scontato,l'entusiasmo lo avete non mollate.
detto questo mi rivolgo a dm195:
allora credo che tu abbia realizzato quel motore e lo credo perchè sei troppo dettagliato nelle descrizioni.
da calcoli meccanici,sono ingegnere meccanico da oramai Dio sa quanto

,seguendo i dati che hai dato ti dico che quel motore ha o meglio, aveva visto che dici di averlo buttato e questa è la prima cacchiata che hai fatto, le potenzialità per erogare i 2.5 kw che dichiari,non ho motivi per dubitare che tu li abbia ottenuti ma DUBITO fortemente che tu abbia raggiunto quei risultati con solo 3 kg ora di legna,voglio credere alla tua buona fede e che dopo 15 anni effettivamente certi particolari ti siano sfuggiti comunque le potenzialità MECCANICHE c'erano tutte.
seconda tua cacchiata:hai limitato la pressione a tre bar,perchè?????
tu mi usi una bombola del gas che regge normalmente 30 bar e poi mi limiti la pressione a 3 bar,mi ci piazzi 3 valvole di sicurezza di cui due a scarico atmosferico non vedo il problema di salire a 10 bar!
,cos' è fifa?
hai 3 valvole e un serbatoio collaudato a 40 bar per reggere 30 bar in uso normale col butano:rischi non ne avevi e avresti aumentato la potenza in modo esponenziale.
torniamo al colibrì:
molto interessante ma....nulla di nuovo.
o meglio i motori unaflow hanno avuto il loro boom negli anni 20-30,ebbi l'onore di leggere il libro"the future is in the unaflow engine"edito nel 1928.
il colibrì è in sostanza un motore a co2
http://www.animatedengines.com/co2.html che si vende normalmente nei negozi di aeromodellismo.
da apprezzare però l'intuizione di yuz di sostituire la rumorosissima e ostica da tarare valvola a sfera e percussore con una valvola ad asta.
il colibrì ha buone potenzialità ma anche limiti che hanno tutti gli unaflow e che li hanno visti apparire a fasi alterne per poi scomparire nei decenni.
primo limite è l'essere asingolo effetto,tecnicamente lo si può fare anche a doppio effetto ma il gioco non varrebbe la candela per le grosse complicanze meccaniche,secondo punto debole,al pari dell'oscillante di dm195 e di tutti i motori a volvole non comandate è la mancanza di possibilità di modulare la potenza come invece avviene nei motori a cassetto,a cilindro e caprotti,questa pecca li ha visti sempre dietro a i motori a vapore tradizionali.
vero è che gli unaflow consumano meno però è anche vero che la loro potenza è data dall'espansione del vapore in modo adiabatico mentre negli oscillanti la potenza è data dall'immissione continua di vapore per tutta la corsa avendo potenza maggiore ma anche maggiore dispersione di vapore non espanso e nei valvolati l'espansione è modulabile.
esempio:nelle vecchie locomotive,su cui ho fatto a tempo a salire,in fase di partenza veniva immesso il 75% di vapore ,il restante 25%della spinta era ottenuto per espansione adiabatica,quando veniva raggiunta la velocità di crocera il macchinista spostava la leva della trasmissione e i due rapporti si invertivano passando ad un immissione del 25% di vapore e ad un 75% di espansione adiabatica che era sufficente a mantenere in velocità di crocera il convoglio.
alla fine anche il più perfetto degli unaflow non ha mai superato , se non nella teoria il rendimento di un motore a vapore tradizionale per limiti meccanici intrinsechi,l'avvento della turbina prima,e del motore a scoppio poi hanno fatto il resto.
ragazzi il mio consiglio,che è quello che davo ai miei sottoposti,è quello di continuare a sperimentare e provare,a volte i preconcetti sono solo inutili freni,continuate così .