progettazione impiantino per barca

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da maxlinux2000 » 29 nov 2014, 21:12

marinara86 ha scritto:....
io di certo non la toglievo tutta la muffa che c'era all'interno dei mobili!!! Era troppa e troppo impregnata nei legni! :sick: :sick:


vedi cosa succede a portare la barca in posti umidi? :D :D :D
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 12 dic 2014, 16:53

Per dovere di cronaca vi aggiorno sugli ultimi lavori in barca...abbiamo iniziato a piastrellare, almeno per vedere qualcosa....
sembrava sempre non avessimo fatto nulla :(
per ora abbiamo solo attaccato le piastrelle, settimana prossima iniziamo a stuccare queste che abbiamo messo e ne metteremo ancora! :D

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(è arrivato il lavello blu, dalla cina con furore...è ancora più bello che in foto! è blu metallizzato, stile carta dei cioccolatini, lucido!!! )

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da Ferrobattuto » 12 dic 2014, 17:53

Bhè, in effetti comincia a sembrare tutta un'altra cosa..... Anche l'occhio vuole la sua parte. ;)
Se vedo bene le piastrelline sono di quelle che una volta chiamavano "grès", ed erano attaccate ad una retina che poi si stacca dopo incollate. Se sono quelle, con cosa le incollate? È legno quello sotto, no?
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 12 dic 2014, 18:16

non vorrei dire stupidaggini, quindi non ti so dire se è gres, ma sono quelle che si usano per le piscine. la retina c'è ma va dietro, attaccata alla parete.
Al momento le abbiamo attaccate con il silicone, messo piastrellina per piastrellina in modo che non trabordasse dalle fughe, poi stuccheremo tutto in bianco (ancora non abbiamo deciso se con stucco normale o quello bicomponente epossidico). Le pareti lisce sono in legno, mentre i lati (sulle lande) prima abbiamo attaccato dei fogli di polionda bianca con la schiuma poliuretanica e tanti spessori per pareggiare.
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lunedì che andiamo al mare scopriremo se il silicone ha tenuto altrimenti dovremo riattaccare tutto con il silicone per incollaggi :wacko:

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da Ferrobattuto » 12 dic 2014, 21:30

Forse era meglio quello per incollaggi..... Ma comunque almeno temporaneamente è facile che regga. Per la stuccatura mi sa che è meglio il bicomponente, l'altro, se è quello normale per muro, sul silicone o il legno è probabile che non tenga.
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 28 gen 2015, 12:28

Aggiornamenti dell'ultimo minuto...nel vero senso della parola!!!!
E' arrivato il corriere con le batterie e tutto il necessario per l'impianto!!!! Purtroppo non ho ancora visto niente perchè ho fatto arrivare il corriere nell'azienda dove lavora papà in modo che fosse più facile per il corriere lo scarico e trovare qualcuno che gli aprisse ;P
Sto cercando di convincere il vecchietto (papà ehehehehe) a fare qualche foto e mandarmele ma non era molto contento della richiesta :( vedremo!

Volevo chiedere se secondo voi ora che sono arrivate le batterie è consigliabile sballarle subito e fare un impiantino volante per farle lavorare o se possono restare così per una decina di giorni (massimo) senza problemi!

Vorrei infine ringraziare ufficilmente e pubblicamente Max per tutto l'aiuto e la pazienza che ci ha dedicato in questo periodo!!!!! Se non ci fosse stato lui non saremmo a questo punto e con queste attrezzature! GRAZIE

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da maxlinux2000 » 28 gen 2015, 14:04

Bene!! mi fa piacere che sia arrivato il "pacchetto" :)

si, sono batterie al silicio e non hanno problemi di stoccaggio a lungo termine, e inoltre non possono solfatarsi per il semplice fatto che non contengono acido solforico.
Per cui puoi aspettare tranquillamente 10 giorni.

In ogni caso tieni conto che queste batterie non vogliono l' equalizzazione (anche se la sopportano) quindi nelle impostazioni del regolatore e del caricabatterie devi selezionare "GEL"

cmq poi questi dettagli li vedremo più in dettaglio più avanti

ciao
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 28 gen 2015, 18:57

Ragazzi l'hombre ha fatto uno schemino al volo dei collegameti di tutto l'impianto elettrico
e voleva chiedere se secondo voi va bene o dobbiamo collegare prima/dopo/in maniera diversa qualcosa... :D
attendiamo TANTE risposte!!!

Immagine

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da maxlinux2000 » 29 gen 2015, 1:08

sembra tutto bene, ma non si capisce bene che cosa è quel quadrato da 3.5kW
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da jpquattro » 29 gen 2015, 8:58

Ciao Marinara...

Senti, è sempre un po' delicato inserirsi in una discussione che ha già accumulato molte pagine di interventi...

Volevo chiederti: per l'impianto elettrico che cavi avete intenzione di usare?
e sul quadro metterete i magnetoidraulici?
Per le acque di scarico, nere e grige, come siete organizzati?

Lo chiedo perché penso che per avere un impianto affidabile in mare (non in banchina, in mare... che mi sembra essere la vostra intenzione) ci vorrebbero i cavi stagnati...
Io ho avuto grosse difficoltà a trovarli in Italia, a meno di comprarne un TIR...

Paolo

P.S. ho letto il thread a pezzi e bocconi, magari mi sono perso qualcosa... se hai già risposto scusami

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da Ferrobattuto » 29 gen 2015, 9:41

In passato ho realizzato anche io un piccolo impiantino su una barca, ma niente di paragonabile a quello che stanno facendo questi due ragazzi, ovviamente. Oltretutto era completamente a 12V e su una "barchetta" in legno da 6m e 50. L'impianto è andato avanti per diversi anni senza dare problemi, poi, vabhè, il proprietario è deceduto e la barca è andata in demolizione.... Con sommo dispiacere mio e di altri.
Effettivamente il problema della corrosione del rame in mare è molto sentito, però si possono stagnare i terminali, avendo cura di non usare pasta salda aggiuntiva e di far penetrare bene lo stagno dentro la guaina isolante. Si possono stagnare anche eventuali capicorda e faston o terminali a crimpare (sempre saldandoci il cavetto di rame) se usati, e in questo caso si possono mettere tubetti termorestringenti sulle saldature.
I cavi di rame stagnati ormai sono difficilissimi da reperire, in quanto usati in campo industriale per ambienti speciali, e pensare che una volta erano comunissimi..... Quando l'isolante attorno era di gomma vulcanizzata. :P
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da jpquattro » 29 gen 2015, 9:50

A me la soluzione della stagnatura non piace: si crea un punto di frattura nella discontinuità fra rame stagnato (rigido) e il resto (flessibile).
Io i fili stagnati li ho comprati in rete, se non ricordo male da un rivenditore inglese. Sono fuori e non ho il recapito ma magari stasera posso cercare...

Paolo

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 29 gen 2015, 13:29

pronta a rispondere....
x Paolo... grazie di esserti inserito, è un piacere! finalmente rompo le scatole a qualcun'altro oltre max e ferro :D
i cavi non li abbiamo ancora acquistati perchè non abbiamo ancora calcolato le varie sezioni necessarie, ma per il resto dell'impianto abbiamo usato cavi "normali" del diametro più adatto (i quadri elettrici li abbiamo montati più alti possibile in sala macchine, e la sala è ben protetta dall'acqua...)
i magnetoidraulici non so neanche cosa siano, ho guardato da internet e direi che sono tipo dei salvavita...l'impianto 220v è sotto magnetotermici, l'impianto 12v è tutto sotto interruttori quindi già in sicurezza.

Tutto lo schema di impianto che abbiamo fatto ieri riguarda solo il come portare tensione dai pannelli/eolico al regolatore e successivamente alle batterie e su come portare tensione dal generatore/corrente di banchina al caricabatterie/quadro elettrico 220v.

Per le acque grige abbiamo resinato una parte si sentina 12v (che era già utilizzata malamente per quello) e chiusa con un coperchio in compensato marino resinato con una botola di ispezione, all'interno ci sarà una pompa di sentina classica con autoadescante (si mette in funzione quando l'acqua è a un determinato livello)
Per le acque nere invece abbiamo acquistato una tanica da 130 litri apposta come da norma RINA con botola di ispezione e pompa di sentina 12v interna, il maceratore è direttamente incorporato nel wc.

x Max...è il generatore diesel! ;)

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da maxlinux2000 » 29 gen 2015, 16:32

non entro in questioni puramente marinare... non ho la competenza. :)

Marainara, immagino che ci sia un deviatore o un teleruttore che impedisca che il generatore diesel e la linea di rete a 220V possano entrare in contatto o alimentare contemporaneamente il carica batteria... giusto?

immagina la scena... siete nel porto, attaccati alla colonnina della corrente elettrica a 220V... per errore mettete in marcia il generatore diesel.... el il suo grosso alternatore 220V prende fuoco... :sick:

Sicuramente gli elettrici ci hanno pensato, ma meglio essere sicuri... informati con "tu hombre" :D
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 29 gen 2015, 19:23

si si, abbiamo già -un deviatore generatore-linea 220v
e come nello schema sono previsti inoltre
-un deviatore che separi l'inverter dalla linea 220v
-un deviatore l'alimentazione caricabatterie linea 220v o generatore

l'hombre chiede dove per voi è meglio mettere lo staccabatterie, pensavamo di dare modo ai pannelli di lavorare continuamente quindi di inserirlo tra le batterie e il quadro degli utilizzatori 12v.
E da quanto grosso prendere lo staccabatterie?

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da jpquattro » 29 gen 2015, 19:39

Allora i magnetoidraulici sono interruttori automatici, simili ai magnetotermici, ma adatti agli impianti in continua.
tipo questi per capirci http://www.osculati.com/it/cat/Scheda.aspx?id=1066 (scusate per la pubblicità, purtroppo osculati non mi passa la percentuale...)

Comunque i magnetotermici usati in corrente continua di solito sono poco affidabile perchè si comportano in modo diverso dall'atteso.
Quelli che ti ho indicato (ovviamente anche molte altre marche) sono specifici per l'uso.
il termine "idraulico" si riferisce ad una sorta di ammortizzatore presente all'interno che ha la funzione di stabilire il tempo di intervento, frenando il movimento. un interruttore da 10 A nominali scatta in 1/100 s con 100 A, con 50 A coi mette 10/100 s, con 15 A 5 secondi... i numeri sono vviamente un esempio e non esatti.

La sezione dei fili come l'avete calcolata? Spiego... i parametri in base a cui si effettua il calcolo sono due: il calore da dissipare e la caduta di tensione.
In un impianto a 220 V la caduta di tensione è quasi sempre trascurabile e quindi sono in uso semplici tabelle che stabiliscono che per una presa da 10 A ci vogliono tot mm quadri, e così via.
A 12 volt è quasi sempre più importante la caduta di tensione , piuttosto che la dissipazione di calore.
Le sezioni usate dagli elettricisti civili, quasi sempre danno cadute di tensione poco adatte all'utilizzo in barca: salpancore con tirano su la catena, luci fioche e così via...
Quello che viene fuori è che la sezione "giusta" per una certa corrente cambia con la lunghezza del filo....
Da qualche parte ho un foglio excel per fare i conti, se serve lo cerco.

Rame normale e rame stagnato. Il rame normale sotto l'effetto combinato della tensione elettrica e della salsedine si ossida e corrode rapidamente, di solito diventando di un nero fangoso... il filo così ossidato non solo fa male contatto e produce cadute di tensione più elevate, ma si spezza con facilità.

Il mio suggerimento sarebbe di fare almeno i cablaggi critici (luci di navigazione, strumenti...) con filo stagnato che è molto più resistente a questo tipo di ossidazione. Se un cablaggio si rompe in mare la riparazione non è facile: intanto bisogna trovare dove è il danno, poi giuntare un filo ossidato è tutto fuorché semplice.

Per le acque nere dovrei avere la traduzione di un articolo di una nota esperta americana su gli strumenti e i materiali giusti per questo uso, specie per le leggi americane, piuttosto rigide (ma anche quelle europee sono diventate rigide...)

Lo cerco e ti passo il link, magari ti risulta utile.

Paolo

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da jpquattro » 29 gen 2015, 20:07

Qui trovi l'articolo sulle acque nere di cui parlavo...
http://digilander.libero.it/Paolo.Zini/ ... uzione.doc

Peggie Hall è un'esperta americana, che ha scritto (diversi anni fa...) il testo che ti ho linkato. il mio unico merito è stato trovarlo e tradurlo...

Paolo

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da maxlinux2000 » 29 gen 2015, 22:38

lo stacca batterie lo metti tra l' inverter e le batterie.
Invece tra regolatori e batterie, non metterci neppure un fusibile, perché se bruciasse, dopo poco partirebbero pure i regolatori.

quindi:

Pannello solare -> diodo -> fusibile -> regolatore -> batterie -> staccabatterie o fusibile a coltelli -> inverter
aerogeneratore -> regolatoreEolico->Batterie----- e poi basta un solo staccabatterie

[glow=red]Mi raccomando di NON mettere fusibili in nessun posto della linea dell'Aerogeneratore[/glow]

Al posto dello stacca batterie potresti usare i fusibili a coltello
http://www.rebacas.com/accesorios/208-p ... 100ah.html
http://www.rebacas.com/accesorios/205-p ... 100ah.html

ovviamete della potenza adeguata.... dunque... il tuo inverter è da 1400W-12V quindi a pieno carico assorbe attorno a 125A... direi che un fusibile da 160A è sufficiente per non scaldarsi.
Il buono di questi fusibili è che li puoi usare anche come staccabatteria economici ma efficaci.
Se usarete questi, compra almeno 2 fusibili di ricambio, perché se ne hai uno solo, sicuramente ti cade per terra la prima volta che lo togli e si rompe. :) già provato!

ciao
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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da jpquattro » 30 gen 2015, 11:45

...a proposito dell'eolico... Quanto odio sei disposta a sopportare? quante notti in bianco?
Gli aerogeneratori per uso nautico hanno turbine relativamente piccole, il che significa che di solito girano forte e fanno molto rumore, sulla terraferma l'aerogeneratore sta lontano dalla camera da letto e nel mezzo ci sono solidi muri... il rumore è tollerabile, in mare è a 2 metri dal tuo cuscino e nel mezzo c'è una parete spessa 10-20 mm...
I tuoi vicini di ormeggio ti odieranno, specie se dimentichi di bloccare la girante quando non ci sei...

Paolo

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Re: progettazione impiantino per barca

Messaggio da marinara86 » 30 gen 2015, 12:03

Perchè è meglio mettere il fusibile PRIMA del regolatore nei pannelli solari?
Se dovesse saltare, i pannelli solari non rischierebbero di rovinarsi non potendo scaricare nelle batterie la potenza accumulata?

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