Sono in possesso da tempo di rottame di alluminio di varia natura: vecchie padelle, macchinette del caffè, ritagli di lamiera, pezzi di motori, dissipatori per semiconduttori smontati da vecchi TV ecc. ecc.
Così ho deciso di fondermelo da me. Dato che mi mettevo con le mani in pasta ho pensato di farne più di uno, di diverse misure, che a volte mi sono trovato ad avere bisogno di tornire tondi e boccole dal pieno, di varie forme e dimensioni.
Come stampi, visto che si trattava di semplici tondi, ho usato dei normali barattoli di latta per uso alimentare, quelli dei pomodori o del tonno o dei fagioli in scatola, tanto per intenderci. L'alluminio fonde intorno ai 600°C, per cui il normale ferro resiste benissimo.
Uniche accortezze: tagliare il bordo superiore per poter poi sfilare il lingotto (ma si può anche tagliare il barattolo..... Se ne trovano tanti), ma soprattutto arroventarli prima dell'uso per bruciare via eventuali vernici e far evaporare grassi e liquidi, probabili cause di esplosioni durante la colatura del metallo liquido.
Come crogiolo ho usato il fondo di un vecchio estintore, fatto di buon metallo spesso tre millimetri, tagliato precedentemente con la smerigliatrice e già usato in precedenza per il piombo.
Per concentrare la fiamma e sostenere il crogiolo ho messo sulla forgia un cerchio di avanzi di lamiera spessa (il resto dell'estintore....) saldati insieme, ci ho acceso il fuoco dentro e l'ho riempito di carbone (ci vorrebbe il coke....). Arroventato bene ho posato sopra il crogiolo pieno di ritagli, che quando il fondo è arrivato al rosso si sono fusi producendo il bagno di fusione. A quel punto si aggiungono altri pezzi, anche consistenti, fino alla quantità necessaria.
La foto parla meglio di qualsiasi descrizione.....
Durante la fusione il crogiolo conviene tenerlo coperto per evitare dispersione di calore, o che ci finisca sporcizia dentro.
Appena il metallo è ben fuso e liquido, con una stecca di lamiera di ferro si tolgono eventuali scorie di superficie, che con l'alluminio di recupero si producono facilmente, poi si procede alla colatura negli "stampi". Purtroppo alcuni passaggi non mi è stato possibile documentarli...... Ho solo due mani!
Il metallo colato negli stampi:
L'ultimo stampo a destra è una vecchia scatola di biscotti, lasciata per ultima in quanto capace di raccogliere tutto il metallo inutilizzato per il resto. Qualche pezzetto di scoria del fondo ci è caduto dentro, ma poi si è tolto facilmente. Il resto della scoria è rimasto in fondo al crogiolo. Di solito è costituita da residui di inserti presenti negli oggetti, come viti o spine di metalli diversi e in genere non fusibili, normalmente ferro, più il solito ossido che seguita a prodursi con l'alluminio fuso a contatto con l'aria.
Questa sotto la semplice attrezzatura usata: Crogiolo, lunga pinza con cui prenderlo, guantoni di cuoio da lattoniere e ritagli di alluminio. Naturalmente scarpe e pantaloni pesanti da lavoro, che se schizza qualcosa non vi buchi la pelle. Lavorando con tranquillità e prudenza non dovrebbero esserci pericoli di schizzi, solo che il crogiolo pieno di alluminio è abbastanza pesante e può scivolare dalle mani.
Qui sotto il "prodotto finito".
Il gruppo a destra sono i lingotti realizzati oggi, tutti cilindrici, compreso quello largo e piatto ricavato dalla scatola dei biscotti, mentre i tre a sinistra sono stati fatti in una fusione precedente con la lingottiera di ferro che si vede a fianco. La stessa lingottiera che uso per fare lingotti col piombo di recupero.
Il lingotto più corto, in basso a sinistra vicino a quello tondo più largo, è stato tagliato per avere una "fetta" di 1,5cm da trasformare col tornio in un parallelepipedo.
Piccole quantità di alluminio si possono fondere anche sulla cucina a gas, in un barattoletto di ferro o addirittura in un vecchio mestolo di ferro o di acciaio inox (non di alluminio, hè....). Dovendo fare grosse fusioni occorrerebbe un grosso fornello e molto gas.
A suo tempo, inserendo questa discussione in un altro forum, uno degli utenti, evidentemente buon esperto nel settore, aggiunse queste precauzioni:
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1°
Una precauzione IMPORTANTE da prendere: i pezzi da fondere devono essere completamente asciutti ed al loro interno NON DEVE esserci nemmeno una goccia d'acqua, ne di grassi ne di altri liquidi. Se si tratta di pezzi recuperati da rottami o roba che ha preso la pioggia, vanno ispezionati accuratamente e casomai esclusi dalla fusione, oppure fatti asciugare MOLTO bene, perché l'acqua si trasforma in vapore causando esplosioni potentissime, ed il meno che può capitare è di trovarsi fradici di alluminio liquido, per non parlare delle schegge.
2°
Conviene selezionare bene il materiale di partenza, per avere le caratteristiche volute: l'alluminio puro per alimenti, ad esempio, non offre molte applicazioni, specie in campo meccanico.
Meglio usare leghe al rame (caffettiere o pistoni auto) ed evitare le leghe al silicio, ossia monoblocchi auto e moto (a meno che non si debbano replicare parti della stessa natura....) e fusioni di basso valore etc, riconoscibili perché si spezzano a martellate rivelando una struttura granulare molto tagliente.
3°
Attenzione al ritiro, se volete fusioni dimensionalmente precise: meglio stare un po' abbondanti con gli stampi. Come distaccante, potete usare grafite liquida o spray.
4°
Le lattine e i trucioli di torneria andrebbero ripuliti dalle vernici e dagli oli, altrimenti alla temperatura di fusione in pratica si bruciano e la resa cala drasticamente, anche al 20% del peso iniziale. E' vero che col riscaldamento indiretto il fenomeno è minimo... ma farne un mucchietto e dargli fuoco con la benzina prima di fonderli evita del tutto il problema (e diminuiscono anche le scorie).
Una buona sintesi del panorama delle leghe la trovate su Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Leghe_di_alluminio
Inoltre, fate attenzione all'inquinamento della lega a causa dei crogioli: che ci crediate o no, con gli 800° della lega di alluminio, il ferro si scioglie come neve al sole (e passa in soluzione) a causa della corrosione. nelle leghe al rame (come pistoni e caffettiere) una quantità fino al 2% migliora alcune cartteristiche meccaniche, in percentuale maggiore diminuisce invece la qualità della lega
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I miei lingotti si sono irruviditi così perché era una giornata fredda di pioggia e li ho messi a freddare fuori all'aperto, ma per quello che dovevo farci io andavano benissimo anche così, tanto è vero che ho tornito e messo in funzione il pezzo ed è andato perfettamente. Nel caso che serva di realizzare un pezzo particolarmente compatto si può colare in un recipiente immerso nella sabbia o meglio nella cenere di legno, naturalmente il tutto sempre ben asciutto e privo di residui grassi o oleosi.
Per trovare dei pezzi di alluminio si può andare da un amico meccanico qualsiasi e farsi dare dei pezzi usurati tolti da qualche motore. A meno che non si debba fare qualcosa di particolarmente tecnologico andranno bene. Poi nel caso servisse per fondere delle parti per un motore, puoi rimediare (anche da un demolitore.....) l'alluminio di pezzi equivalenti di altri motori. Esempio: per un monoblocco o per una testata, alluminio di monoblocchi o testate, per un pistone idem, però la lega per pistoni a due e a quattro tempi è differente e si dovrà scegliere pistoni vecchi equivalenti, ecc.
Spero di essere stato esauriente. Sono quì per eventuali dubbi.
